Archivio mensile:Ottobre 2009

Anche i Granchi hanno un’anima.

granchio

Ehi.. sono il granchio,
puoi vedermi in quella vasca davanti i tuoi occhi al supermercato, al ristorante,
sono stanco, sono depresso
non ho voglia di vivere
passo la mia giornata immobile
le mie chele sono legate
il mio cuore e’ infranto
vorrei piangere ma le mie lacrime non si noterebbero, l’acqua le fa sparire,
vorrei gridare, ma l’acqua non farebbe apprezzare il mio dolore
vorrei morire ora, ma Dio non permette che io lo faccia
vorrei chiedere a Dio perche’ io debba stare qui, ma potrebbe non rispondere
Soffro, soffro tantissimo
perche’ il grave destino mi ha portato qui?
Ogni giorno fermo nella mia posizione mi sveglio, ho passato una notte a sognare di cambiare acqua
quell’acqua che bollendo mi portera’ alla morte
il dolore sara’ tanto
ma mai paragonabile a quello che soffro ora
spero avvenga presto
non ce la faccio piu’ vorrei uccidermi, ma non posso
vi prego compratemi
fatemi finire questo dolore
fate che la mia anima sia di nuovo mia
e non di questa vasca che puzza di pesce marcio all’Auchan.

awwww
awwww
awwww

Romeus & Juliett



Romeo e Giulietta

W. Shakespeare


Tra le storie che ho proposto

Questa e’ certo al primo posto

E’ la storia d’amore

Che a sentir vi schianta il cuore.

Al racconto fa corona

Un palazzo di Verona

Che dal fatto che si dice

E’ la nobile cornice.

Sopra l’ampio e auster portone

Tra le statue ed un rosone

Dove s’indicano i ceti

C’e’ il blason dei Capuleti.

Ma c’e’ un fiore tra quei marmi

Tra le bifore e i giardini

Una cara donzelletta

Porta il nome di Giulietta.

Ebben si che vuoi che sia

Questa storia d’altri tempi

Puo’ sembrare anche la mia

Ma con spazi differenti.

Dunque diceo che la Giulietta

Bella dolce e raffinata

Pelle chiara e delicata,

per quegli occhi verde mare

sono in molti a sospirare.

Ma dobbiam pensare ora

A una nobile dimora

Il casato e’ dei piu’ vecchi

E’ la sede dei Montecchi.

Del palazzo tra le mura

Prende spicco una figura

Un gagliardo e bel barone

Di Romeo ne porta il nome.

Alto colto raffinato

Alle armi preparato

E’ sovente giù in contrada

A cavallo con la spada.

La famiglia sopraddetta,

qui per me sta la disdetta,

per motivi ancor segreti

e’ rival dei Capuleti,

e l’amor dei due ragazzi,

se si scopre sono cazzi,

porcogiuda mi e’ scappata

la battuta un po’ impestata,

ma del resto anche dal vivo,

la si dice in incisivo,

parliam ora delle lotte

dei casati e sono botte.

Si conserva tra i misteri

Che a scoprirlo son guai seri.

Ogni sera il giovanotto,

che e’ ormai belle che cotto,

col favore delle piante

attraverso il rampicante,

va a calare sul balcone

della nobile magione.

Lo riceve la Giulietta,

lui l’afferra stretta stretta .

Dolci ore galeotte

Col favore della notte,

sono complici le stelle

che ne vedon delle belle.

Le parole sussurrate

Sono dolci e delicate;

ma comincia ad albeggiare,

il ragazzo deve andare.

Salta agile prestante

Dal balcone sulle piante,

dalle piante alla contrada

lui si eclissa per la strada.

La fanciulla con gli occhioni

Segue quelle evoluzioni

Lo saluta con la mano

Ma non e’ dal sesto piano.

Non conosce il poveretto

Il triste fato che li aspetta,

ma com’e’ fatal che sia

qualche lercia e sporca spia,

va dal padre di Giulietta

quella lingua maledetta

e racconta al genitore

che la figlia a quelle ore,

del balcone tra le tende

col Montecchi se la intende.

Al racconto del cornuto

Il padre livido e’ venuto,

dalla figlia tosto corre

e la chiude nella torre.

La vendetta ha avuto inizio

Sembra il giorno del giudizio

Ed insomma a tagliar corto

c’e’ scappato pure il morto.

E’ un cugin della Giulietta

che assetato di vendetta,

assomiglia sorte ria

al cugin della Maria,

e col Romeo si e’ incontrato

che in duello l’ha infilzato.

La tragedia a questo punto

Il suo culmine ha raggiunto

E Romeo ricercato

Verso Mantova e’ scappato.

Ma col sol del nuovo giorno

Lo vediam gia’ di ritorno

Nella borsa ha del veleno

Ma il suo animo e’ sereno.

Ha deciso di morire

Troppo grande e’ il suo patire

O Giulietta fara’ sposa

O sara’ morte pietosa.

A guarirlo dal magone

E intanto da di sprone,

l’andatura e’ piu’ che buona

presto giungera’ a Verona.

I Capuleti sono in lutto

Ed il padre ancor distrutto

E’ affranto sulla porta

A fissar la figlia morta.

Ma non sa l’uom disperato

Che il suo fiore e’ addormentato

Ha bevuto stamattina

Una strana medicina.

Gliel’ha data la sua Tata

Che a vederla disperata

Ha pensato questo affare

Per mandarla sull’altare.

Ha mandato il fuggitivo

A dire di farsi presto vivo,

lo pensava in Lombardia

rifugiato da uno zio.

Ma il ragazzo e’ ritornato

Il corrier non l’ha informato

Ha passato ormai le mura

E ha saputo la sventura

I funerali ormai son fatti

Piangon tutti e son disfatti!

E Romeo corre in fretta

Al sepolcro di Giulietta,

entra tosto nella tomba

ed il passo suo rimbomba

scorge il corpo del suo amore

stretto in mano tiene un fiore,

prende presto l’ampollina

ed ingoia la medicina,

dalla bocca in gola scende

e la morte ormai lo prende.

La fanciulla ridestata

La tragedia ha constatata

Col pugnale del suo amore

Si trafigge dritta al cuore.

Siamo ormai scombussolati

A pensare ai fidanzati

Rovinati dal destino

E sposati dal becchino.

Auguriamo ai suoi parenti

Di morire tra i lamenti

E li invitiamo tutti in coro

A pensare ai cazzi loro.

Preghiera del Mattino

Perdonami Signore e donami la serenita’ di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che non posso accettare e la saggezza di nascondere i corpi di coloro che ho dovuto uccidere oggi perche’ mi hanno rotto i coglioni ieri. Aiutami a stare attento ai piedi che pesto oggi, perche’ potrebbero essere collegati al culo che dovrei baciare domani. Aiutami sempre a dare il 100% al lavoro: 15% al lunedì, 5% al martedì, 50% al mercoledì, 25% al giovedì e 5% al venerdi’ (perche’ sia di venere che di marte si lavora poco e non si parte).
Aiutami a ricordare quando ho proprio una brutta giornata e sembra che tutti cerchino di rompermi il testicolame che ci vogliono 42 muscoli per aggrottare il viso e solo 4 per stendere il mio dito medio e mandarli affanculo!
CONCLUDO METTENDOMI PRONO MA CON IL DERETANO RIVOLTO VERSO LA PARETE.
Fammi essere come la piccola supposta che quando e’ chiamata a compiere il suo dovere lo fa fino in fondo e senza mai guardare in faccia nessuno, e come il missile che va diritto in cielo lei andra’ dritta in culo, mettendosi subito in cammino cercando umilmente cosi’ la propria strada.
E se qualcuno le si parera’ davanti dicendole con presunzione ed arroganza: «Lei non sa chi sono io!» intimamente sa gia’ che non potra’ essere altro che uno STRONZO.
Amen


Shhhhhhhhhhhh


Sai una cosa?

Tu hai mai provato ad ascoltare il silenzio?
c’e’ il silenzio del cielo prima del temporale,
delle foreste prima che si levi il vento,
del mare calmo della sera,
il silenzio di quelli che si amano,
della nostra anima,
c’e’ il silenzio che chiede soltanto
di essere ascoltato….

il 5 Maggio


Ei fu.
Siccome immobile
dato il mortal sospiro
stette la mia automobile
spider da capogiro.
Cosi’ percossa e attonita
la chiave un giro fa...
Muta!
Pensando all'ultimo conto
dell'uom fatale
ne’ so quando una simile
cifra su una cambiale
l'esiguo patrimonio
a prosciugar verra'.
Ei si nomo’ meccanico
di cacciavite armato.
Sommesso a lui mi volsi
come aspettando il fato.
Ei fe’ silenzio!
E sul carrello
Incomincio’ il lavoro.
E sparve.
Ed i pistoni
Saggio’ con una sonda
tolse la retromarcia
e mise la seconda.
E subito fu fumo
e di bruciato odor.
Dall'Alpi alle Piramidi
dal Manzanarre al Reno
sarebbe andata meglio
se avessi tolto il freno.

rosa animata

Wi-Fi free


Siete fuori casa e avete necessita’ di usare il PC, scaricatevi outSSIDer il segnalatore di reti Wi-Fi libere.
Non dovrete configurare nulla, il processo di ricerca reti e’ automatico e continuo.

Questo significa che outSSIDer esegue scansioni in ogni momento e si ferma non appena cucca qualcosa.

Le reti libere vengono visualizzate sotto forma di elenco, con il nome e la potenza del segnale.

Per collegarsi basta fare doppio click.

outSSIDer e’ leggero e non occupa spazio di sistema inutilmente.

Dateci dentro e navigate tranquilli.

Antivirus Free dalla Microsoft..


Disponibile per il download Microsoft Security Essentials, antivirus gratis per Windows conosciuto anche con il nome Morro. Si tratta di un prodotto pensato appositamente per la sicurezza dei computer domestici. Microsoft Security Essentials e’ dotato di tutte le caratteristiche dei moderni antivirus, come la protezione in tempo reale, un modulo antispyware basato su Windows Defender ed un firewall, che sostituisce quello integrato nel sistema operativo. Seppur completo, MSE risulta troppo basilare per gli utenti esperti, a differenza di prodotti come AVG Antivir Avast, il software si dimostra poco invasivo, ma anche limitato nelle funzioni. La protezione comunque e’ garantita con le regolazioni di base, non e’ necessario smanettare e perdersi in complicati menu. Le prestazioni generali sono buone ed il grado di riconoscimento di virus e agenti dannosi e’ molto elevato.
L’interfaccia grafica e’ perfettamente integrata con quella del sistema ed un comodo menu a linguette permette di accedere a tutte le principali opzioni. Microsoft Security Essentials e’ tradotto in italiano, pesa circa 9 MB ed e’ compatibile con Windows xP Vista Seven Il programma funziona solamente su copie di Windows originali, durante l’installazione viene richiesto il controllo della licenza. Utente avvisato, mezzo salvato!

Ci si sballa con lo Spray per tastiere


Sedici anni. Una cascata di capelli neri sulle spalle e uno sguardo dolcissimo. Adriana, 16 anni, e’ morta due giorni fa a Torino per overdose. Niente droghe classiche, niente cocaina o eroina. Adriana l’ha ammazzata, dopo quattordici giorni di coma passati su un lettino d’ospedale, una sniffata prolungata di spray per pulire le tastiere dei computer.

Gia’, spray per tastiere e io li davanti ne vedo una decina di bombolette. Una droga-non droga, venduta a prezzi popolari. Una sostanza che si puo’ acquistare ovunque, senza destare sospetti.

Che ti sballa e ti stordisce ne’ più ne’ meno della cocaina. Ma che puo’ avere effetti devastanti e immediati sul cervello. Esattamente come quelli che hanno rubato la vita di Adriana.

Adriana, quel pomeriggio ante sniffata era uscita col ragazzo ed un’amica brasiliana con destinazione al centro commerciale dove hanno preso lo spray per lo sballo del sabato pomeriggio, tutti e tre hanno sniffato dalla bomboletta. Gas euforizzante, simile a quello adoperato anche nelle bottigliette di panna montata.. propano e isobutano. Un’inalata e sale il buonumore come fare una bevuta ed ha lo stesso effetto con la positivita’ che se ti fanno il palloncino non ti ciulano patente e auto. I medici dicono che puo’ modificare la percezione di vista ed udito ma i danni veri sono alla mielina del cervello, ai neuroni e ai polmoni. E non c’e’ scampo. Ti sega in maniera micidiale.

Per i ragazzi dell’eta’ di Adriana, quella non e’ droga, sniffare spray non e’ sinonimo di tossicodipendenza e non fa mai rima con morte almeno sino ad oggi non lo e’ stata ed e’ considerata un modo per fare qualcosa di diverso e il giudizio dei ragazzi e’ che quella roba li non fa nulla..

Ma per Adriana ha fatto e nell’alloggio dove viveva, su una mensola accanto all’uscio, c’e’ un libro delle orazioni aperto alla pagina del Salmo 91, versetto 90.. «Mio rifugio, mia salvezza, mio Dio in cui confido». Qualcuno, con una penna, ha sottolineato quelle parole. Una litania dolcissima e disperata, ripetuta all’infinito nei giorni dell’agonia di Adriana.