Archivio mensile:Febbraio 2010

San Va..lentino

San Valentino festa consumistica e’ alle porte, mi sta sulle palle quanto la festa del papa’ della mamma, dei nonni, questa festa e’ gradita solo dal Fioraio della piazza e dai gestori telefonici e a proposito di telefoni eccovi alcune frasi prese da un vecchio post ma sempre attuali che chi sente la festa come la sento io potra’ servirsene a gradimento..
– “Eri fatta per me. Forse da qualcuno che voleva punirmi”.
– ”Le rose sono rosse . Le viole sono blu. Il nostro amore e’ morto, perche’ non muori anche tu?”
– Meglio 20 frustate oggi…che vedere una volta il tuo viso domani….
– Un bacio tira l’altro e ti ritrovi in sala parto.
– Sei utile come un culo senza il buco…
– I tuoi silenzi sono piu’ intelligenti delle tue parole.
– Sei come una soffice nuvola in un cielo azzurro se te levi dar cazzo esce una bella giornata.
– Sei come le mie mutande… sei sempre avanti alle palle..
Ma siete ancora senza idea.. e allora giu’ secchi..eccone altre:
– Sei cosi’ brutta che se madre natura ti vedesse direbbe “ecco dove e’ finita la carta igienica”
– Se esser scema fosse un mestiere tu avresti una ditta e molti dipendenti!!!
– Sei come il sole, non ti si puo’ guardare per piu’ di 30 secondi.
– Hai la faccia da turista con la diarrea, bloccata in un ingorgo stradale, di domenica pomeriggio con 40 gradi all’ombra!
– Sms? ” T.V.U.M.D.B. ” ” Ti Voglio Uccidere Mentre Dormi Bastarda “
– Sei come un coltello svizzero… rompi i coglioni in 36 modi diversi.
– Non ti mollo una pizza solo perche’ la merda schizza..
– Stare assieme a te mi son reso conto che la vita e’ una tempesta ma prenderlo nel culo e’ un lampo…
Invece di arrabbiarti..pensa a vendicarti dai..via col tango..
e buon San Valentino

Il Sorpasso

Ci risiamo. Non esiste inflazione, stiamo tutti meglio ma pero’ hanno chiuso 52.000 artigiani e in compenso le multe le stanno raddoppiando.. ma se non esiste inflazione perche’ mi raddoppi la multa? Per salvarmi la vita? Ma vaffanculo, fammi almeno mangiare, no? Giusto. Bravi noi italici, intelligenti noi italici, furrrrbi noi italici.. a fare le regole siamo troppo forti. Peccato poi che siamo i primi a non rispettarle. A partire da quelli che ci governano. Che berciano di rispetto e non violenza e poi li vediamo in parlamento che si insultano, si scazzottano, e urlano che sembra che qualcuno li li scappelli con la lima da mazzo. Qui in Italia ha sempre vinto il piu’ furbo, mica il piu’ onesto.. ci vorra’ del tempo a spurgarci la capa. Intanto io dico una cosa minchiuta. Formulo un pensiero. Debole, come e’ mio solito. Limitiamo pure la velocita’, raddoppiamo le multe, aumentiamo pure i controlli e i poliziotti che fanno il palloncino. Ma visto che le stragi sono reclamizzate soprattutto al sabato sera, c’e’ un modo per fare andare ’sti ragazzi piu’ piano in macchina. Una maniera sicura e semplice. Ve la dico? Costruire macchine che vanno piu’ piano. Fine. Punto. Che genialata vero? Peccato che questa sia la prima cosa che viene in mente ad una persona normale. Ci sono i limiti di velocita’? Che vuole dire che piu’ forte di cosi’ non si puo’ andare? Perfetto. E allora fammi delle macchine che non possono superare i 140. Cosi’ almeno siamo sicuri che ai 180 o ai 240 all’ora non si schianta piu’ nessuno. Fatti un giro su youtube..e vedrai proiettili da 300 all’ora. Ma la logica dove sta? Mi vendi delle auto che fanno i 300 all’ora e poi ti lamenti se in autostrada supero i 120. Fai che farmi una macchina che non superi i 130 e falla finita. Tra l’altro dove vado ai 300 all’ora? In autostrada non posso, sulle statali neanche, negli sterrati meno che mai… Che faccio? Giro su me stessa in garage fino a fondermi il motore?

E poi un messaggio ai ragazzi.Un messaggio a chi la notte corre in macchina. Un messaggio di speranza e responsabilita’, pacato ed equilibrato. SIETEDELLETESTE DI MINCHIA. Se pensate che andare come schegge in macchina ubriachi persi sia da furbi vi sbagliate. E’ da cretini. Da imbecilli. Da immense, gigantesche, enormi testedicazzo vuote su corpi pieni di birra dove anche i rutti rimbombano. Se vi va di sfidare il destino sappiate che spesso il destino e’ a forma di platano e fa molto male. Pensate di avercelo duro facendo una curva su due ruote? Derapando contro mano su una statale stretta come una tagliatella? No. Non ce l’avete duro, ragazzi. Ce l’avete molle come un wafer puciato nel latte. Molle come un grissino lasciato sul davanzale in una notte di pioggia. Se volete far colpo su una ragazza salite in macchina, appartatevi in posto carino e fatevi sta scopata. Sempre che lei sia d’accordo, ovvio. Allora si’ che
si vede se il motore funziona,ma il vostro. Cosa ve la tenete a fare quella testa? Solo come supporto per il gel, solo per dividere le orecchie? Come potete pensare che sia tanto da fighi guidare come pazzi con l’alcool che vi sprizza dalle orecchie e la testa gonfia di cannoni? Non e’ da fichi. E’ da pirla. E’ da pisquani incutiti. Non c’e’ niente di piu’ scontato, di piu’ banale, di piu’ pirla, che andare veloci in macchina. Son capaci tutti. Anche quelli che non hanno la patente. Basta schiacciare fino in fondo l’acceleratore, fino a che il ginocchio non si appiattisce e la gamba si fa dritta come un bastone (non quella). Fatevi furbi, sbarbati, che i platani non si spostano ma la sedia a rotelle si. E voi che fate le leggi cercate di non passarmi davanti in autostrada e lampeggiarmi per farmi spostare a 210 vado pure io solo che mi togliete la patente e la cosa non mi sembra tanto logica.
Lunga la fila
Stretta e’ la via
Fece un sorpasso
E cosi’ sia.

Medit..azioni

Si pecca in pensieri, parole, opere e omissioni. Questo e’ cio’ che ti insegnano da bambino, e se non te lo insegnano esplicitamente te lo fanno entrare in testa in maniera subliminale. E’ una frase ad effetto.. uno slogan, un po’ come: “mi chiamo Virgola, il tuo gattino,mettimi sul telefonino”, “se c’e’ la goccia..e’ Gim”, “e io pagaaaaaaaaaaa”. In termini strettamente morali, volendo dar credito allo slogan, se penso che qualcuno meriti di morire, tanto vale che glielo dica. Se penso che meriti di morire, tanto vale che lo uccida. Se e’ qualcun altro a pensare che qualcuno meriti di morire, ed e’ determinato a mettere in atto il suo pensiero, tanto vale che glielo lasci fare… chi cazzo sono io e sei tu per impedirglielo? In ogni caso la mia fedina morale ne risulterebbe compromessa in tutte le maniere e il mio rimorso idem con patate.
Ma mi rendo conto che su questioni come questa ci sia gravita’ e gravita’. Se penso di uccidere qualcuno e’ grave, ma se lo uccido davvero e’ molto grave, a rigor di logica, almeno. Poi poi ..c’e’ da considerare, pero’, che se uccido qualcuno, e mi beccano, finisco in galera, se provo ad uccidere qualcuno, pur non riuscendoci, e mi beccano, finisco in galera comunque. Finisco in galera anche se si sparge in giro la voce che intendo uccidere qualcuno. Certo e’ che se lo penso e basta… ho buone probabilita’ di salvarmi il culo, ma non ne sono del tutto sicuro.
Limitarsi al pensiero ti tiene in qualche modo piu’ al sicuro, ma non fa di te una persona migliore. E’ una questione dannatamente complicata, fare lo slalom tra fede e sentimento e fatti della vita… ti turba anzi ti maxturba.

Superenalotto prrrrrr

Non voglio riempirvi la testa di numeri ma lo sapete che le sestine possibili sono 622.614.630 pari ad un coeff. Biniomale di 90 su 6 e che giocando un minisistema da 1€ (due sestine) hai, in ogni estrazione, la tua probabilita’ di vincere pari a 1.958.475 su 622.614.630 e cioe’ lo 0. 628%.
Ma non prendeteci per il culo, non la capite che ve lo ficcano dentro senza sputo e anche per traverso? Ma ragionate cazzo, anzi ragioniamo…
Ipotizziamo di essere al Governo di uno Stato con buchi di bilancio grandi come grattacieli anzi grattaculi, un enorme debito pubblico, idee minchiose su come gestire entrate ed uscite ed una naturale inclinazione allo sperpero e al gratticinio (termine nuovo). Supponiamo, inoltre, che, a fronte di questa situazione, si scelga di non infastidire gli evasori fiscali, di non far tagli sulle spese superflue e di non rivedere le proprie politiche economiche, in generale. Come si potrebbe uscire da una situazione del genere senza adottare misure impopolari? Dai pensateci bene…
Facile.. regaliamo un sogno al popolo (beh’, no, non regaliamoglielo, ma offriamoglielo ad un prezzo che tutti possano permettersi) e convinciamolo ad offrirci spontaneamente i suoi soldi, poi teniamoceli. E’ geniale. Convinciamolo a scommettere, facciamogli assaggiare il gusto dell’adrenalina, facciamoli godere sti pirla, diamogli l’illusione di un montepremi stratosferico ed aspettiamoci un boom di giocate. Ci cascheranno di sicuro. Come sparare sulle croce rossa insomma..
Ogni due o tre giorni, milioni di persone fanno un salto in ricevitoria e compilano una schedina del SuperEnalotto. I piu’ scansafatiche possono farlo da casa, tramite internet (perche’ non agevolarli?). Si tratta di un obolo volontario… soldi extra che entrano nelle casse dello Stato e che finiscono in tasche non meglio precisate e so solo che non sono le mie. Un sistema di finanziamento perfetto per chi e’ nella posizione di poterlo gestire, sfruttare e, magari, manipolare…..parola grossaaaaaaaa)..
La ripeto..Manipolare e cerco di presupporre ed espongo…
Com’e’ noto ai piu’, a controllare ed archiviare le schedine giocate, in tempo reale, ci pensa un sistema informatico centralizzato… il cosiddetto “cervellone elettronico” (un sistema abbastanza stupido, in realta’, che, di minuto in minuto, inserisce migliaia di informazioni all’interno di un database). Tutte le combinazioni che ambiscono al premio finale sono raccolte li’, nessuna esclusa. I dati, ovviamente, non sono manipolabili, ma e’ possibile eseguire su di essi ogni tipo di statistica ed interrogazione. Se volessi conoscere una qualunque combinazione che NESSUNO ha giocato, non ci metterei più di un paio minuti. Ragazzi il trucco e’ tutto qui.
Sapere esattamente quale combinazione non e’ ancora uscita di quelle 622.614.630 … e hai voglia di cuccare uno che la faccia uscire soltanto compilando quello che si potrebbe fare con risorse basse di investimento.
Se solo fosse possibile manipolare l’estrazione, si potrebbe procrastinare la vittoria del jackpot metodicamente, anche a piacimento no? Se il 6 tarda ad uscire, la gente continua a giocare ed i soldi continuano ad entrare. Perche’ non farlo? Non vi ricordate quando ci stava la mano vergine della bimba che pescava e sceglieva le palline riscaldate o raffreddate? Adesso non demordiamo, ora abbiamo la tecnologia dalla nostra parte.. sfruttiamola!
Microchip, magneti, segnali wireless.. ci serve altro? Ok, c’e’ la diretta TV, un sacco di occhi sono puntati su quella sorta di lavatrice che sputa la combinazione vincente, ma che importa? gestiamo tutto in remoto, restiamo nell’ombra, e facciamo uscire i numeri che pare a noi. Nessuno se ne accorgera’ e nessuno dara’ credito ad eventuali fantasie complottistiche.. li abbiamo in pugno e abbiamo pure i notai e la finanza che controllano no? Poi quando il montepremi sara’ salito troppo in alto, insceniamo anche una storica vittoria di cui giornali e televisioni possano parlare per giorni, tralasciando tutto il resto. Bastera’ aspettare una settimana e poi saremo liberi di depositare il jackpot in una banca Italiana avremo tempo dopo per comperare qualche isola caraibica e depositare in diversi punti offshore il maltolto, lasciando che la vicenda finisca nel dimenticatoio e il ciclo ricominci, sempre piu’ ricco, sempre piu’ sfavillante. L’avevo detto che era un’idea geniale, no? e il bello e’ che potrebbe funzionare… si ora che ci penso bene… potrebbe davvero funzionare..prenoto alle Cayman, Anguilla. Principato di Monaco o Panama’? Duro avere dei soldi, pensate quante preoccupazioni..vado avanti a fare il barbone ma non mi venite a raccontare che la massaia di Pizzo Cornuto con una schedina ha centrato il 622.614.630..naaaa aaaaaa aaaa aaa aa a.

La Fiducia e’ morta

Il carattere delle persone penso sia una cosa congenita che lo fara’ individuare presso gli altri e stavolta prendo in esame una categoria..quella dei diffidenti. Un vago ricordo scolastico ricorda quello che mandava un servitore a fare la spesa ed un altro che controllasse quanto il primo avesse speso..Penso che il diffidente sia la peggior persona che potresti incontrare, e’ un tipo che vive male e sua volta fa vivere male pure gli altri, prende informazioni da tutte le parti, non gli bastano mai e poi non sa a quali deve dare affidamento. Se deve acquistare qualcosa lo vedrai entrare in tutti i negozi, prendere nota dei prezzi e caratteristiche e trascriverle su un foglietto per non dimenticarsi poi se ne cucca uno che ha un forte..e’ finita, si domanda come cazzo mai costa cosi’ poco..la ditta ha chiuso o sta per fallire e se e’ cosi’ addio pezzi di ricambio e assistenza, oppure costa cosi’ perche sta uscendo un modello nuovo? Come fare per scoprire, semplice..si va sul motore di ricerca in Internet, qualcosa trovi sempre e cosi’ ricominci da capo e non hai ancora concluso na mazza senza contare tempo perso, spostamenti costi di benzina e rottura di palle. Il diffidente vuole sapere tutto degli altri ma non vuole rivelare niente di se’. Manda avanti gli altri a chiedere, gli amici, i parenti. Se sta’ pensando di comprare o affittare un appartamento, vuole sapere tutto degli inquilini del piano di sopra, se hanno bambini impestati, se fanno vita sociale nel senso se scopano in casa per lavoro, se litigano, se suonano uno strumento se il sole quando fa il giro all’inverno si nasconde dietro l’albero che non puoi abbattere .. A chi chiedere tutte queste informazioni senza destare sospetti e senza svelare le sue intenzioni altrimenti aumenta il prezzo di acquisto? Bisogna frequentare il quartiere, fare acquisti nei negozi, sedersi sulle panchine e attaccare discorso, parlare con le mignotte, i portieri. Ma il bello sara’ che dopo aver preso notizie positive e ha deciso di comperare l’appartamento, quando gia’ sta facendo ridipingere le pareti dove andra’ ad abitare, verra’ a conoscenza che gli inquilini del piano di sopra, due coniugi anziani e silenziosi, traslocano e al loro posto una famiglia di casinisti brasiliani che hanno tre figli, due che studiano canto e uno che suona la batteria con la prerogativa di fare riunioni settimanali sia per il collettivo della parrocchia di Fatemalesorelle che quello dell’associazione “liberate i nani dei giardini o i babbi natale dai balconi”..
Quindi taglio corto e dico che davvero dove comincia la diffidenza finisce l’amicizia. Pero’ ricordati che fidarsi e’ bene ma non fidarsi e’ meglio perche’ non devi fidarti di chi non si fida.