Archivio mensile:Novembre 2010

Vorrei

Vorrei tornare fanciullo, vorrei sentire l’odore della miscela della mia motoretta, vorrei spremere il dentifricio nel vasetto della crema notte, vorrei togliere il mastice dal vetro appena messo e fare le palline da tirare ai piccioni, vorrei rompere i vecchi termometri far uscire il mercurio e divertirmi con le gocce che escono si congiungono e si dividono, vorrei mettere lo zucchero nel serbatoio della moto del portinaio che non lascia giocare a pallone i ragazzi, vorrei fare la mia impronta sul marciapiede di cemento fresco, vorrei mettere le puntine da disegno nella ruota del postino che porta sempre le multe, vorrei fare un rutto modulato lungo 10 secondi, vorrei evitare di invecchiare, vorrei che fosse sempre estate, vorrei credere che l’astronauta sia un lavoro da poter fare anche di giorno perche’ di giorno non ci sono le stelle e non si sa dove atterrare, vorrei credere che un amico rimanga amico e non tradisca mai,vorrei credere che la Ferrari sia migliore della RedBull, vorrei infine pensare e credere che Babbo Natale il carbone te lo porta solo se sei stato cattivo.

Antonacci

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OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato a discrezione di togo29 e comunque non sistematicamente.
Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001. Alcune immagini sono frutto di una ricerca attraverso la rete e/o prelevate da siti all’apparenza di pubblico dominio,ma se il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvedera’ alla loro pronta rimozione
.

Nell’ultimo numero di «Vanity Fair» c’e’ la foto di Biagio Antonacci completamente nudo in copertina. Pelato come un lombrico, solo con un lp a coprirgli il walter. Manco un cd. Un 33 giri di quelli grossi. Se pensi che ad alcuni basterebbe un bottone… Dice che a 47 anni si sente finalmente libero di fare qualcosa che la gente da lui non si aspetta. Ma guarda Biagio che avevi anche altre opzioni. Per esempio, potevi affittare un Tir, andare a Napoli e portarti via qualche tonnellata di spazzatura. Per dire. Oppure non so, tuffarti in una piscina di pastiglie Valda, stabilire il record di maggior numero di aghi di pino mangiati in dieci minuti. Tante, tante cose potevi fare per sentirti libero a 47 anni, non era necessario piantarti nudo e a gambe larghe sulla copertina di «Vanity Fair». Poi non so se avete notato ma quelli che si fan fotografare nudi son sempre unti… ma perché? Li devi mica friggere… Te li devi portare a letto. E poi uno cosi’ vuncio ti fa subito l’alone sulle lenzuola. Cosa ne fai? Prima di coricarti lo impani?

Comunque, l’uomo che si spoglia davanti alla donna rimane da sempre uno spettacolo della natura, e’ come vedere un gatto che cade nella tazza del cesso. Fa ridere e tenerezza insieme. Allora.. finche’ c’e’ da levarsi camicia o t-shirt se la cavano tutti. Sembra che nuotino nella polenta, ma ne vengono a capo senza infamia. E soprattutto senza lode. Tranne i pirla che provano a levarsi la camicia senza sbottonare i polsini. Op op, tric trac, un attimo e restano ammanettati da soli. E’ quando tocca alla parte sotto che vengono a galla i problemi. E li’ ci sono diverse tipologie di maschio. C’e’ quello che non sta mica tanto li’. Se vede che c’e’ del chupa in arrivo fa che calarsi braghe e mutande fino alle caviglie. Trac. Si pela da solo come una banana. Devo dirti che subito l’effetto e’ bello. Peccato solo che sotto le caviglie si forma un cocktail di mutande jeans scarpe e calze tutto saldato insieme dal quale lui non ne viene mai pii’ fuori. Una specie di piedistallo. Tu resti marmorizzata a guardarlo, come l’allodola ipnotizzata dal serpente, e lui comincia a saltellare come quelli che fanno la corsa nei sacchi. Un giocatore di Subbuteo. Passa da superfigo a supercretino in un nanosecondo. Poi c’e’ quello che per mete’ e’ preso dalla foia, e per meta’ conserva un minimo di cervello. E cosa fa? Si leva una scarpa. Una sola. Sfila un pantalone, la mutanda la leva via da una parte, e cosi’ con una gamba e’ libero di muoversi,ma l’altra si porta dietro tutta una zavorra di scarpa pantalone e mutanda, che lui cerca di togliersi scalciando come i muli quando li ferrano. E poi c’e’ il posa-piano. Il precisino. Mister Calmini. Che si leva con ordine le scarpe, le mette vicine, si leva i pantaloni, li piega, toglie le mutande e tiene i calzini. E di solito lo Zar, che prima se ne stava impettito come l’imperatore quando saluta l’esercito, e’ gia’ tornato alle dimensioni del kiwi. Corto pelosetto e verde di paura.

Signori? Sappiatelo. L’uomo nudo coi calzini sotto il ginocchio fa senso quasi quanto vedere un coccodrillo che mangia una zebra. Il primo stilista che mette il velcro ai vestiti da uomo lo faccio santo..

Angeli con una sola Ala

Il Vescovo Antonio Bello aveva uno stile suo nel pregare 
e una delle sue invocazioni recitava cosi’:
 

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini
sono angeli con un’ala soltanto..
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore,
che anche Tu abbia un’ala soltanto,
l’altra la tieni nascosta…
forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.
Per questo mi hai dato la vita,
perche’ io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami allora a volare con Te
perche’ vivere non e’ trascinare la vita,
non e’ strapparla, non e’ rosicchiarla (morderla)..
vivere e’ abbandonarsi come un gabbiano
all’ebbrezza del vento..
vivere e’ assaporare l’avventura della liberta’
vivere e’ stendere l’ala, l’unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un Capo grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore..
Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello,
e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, percio’, per tutte le ali
che non ho aiutato a distendersi..
non farmi piu’ passare indifferente davanti al fratello
che e’ rimasto con l’ala, l’unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete
della miseria e della solitudine
e si e’ ormai persuaso di non essere piu’ degno di volare con Te..
soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore, un’ala di riserva.

 
Ora passiamo alle considerazioni, una Positiva:
 
"Siamo angeli con un'ala sola...

possiamo volare solo restando abbracciati..."



E' una frase stupenda...

ricca di significato...



L'ho pensata spesso...

e mi sono interrogato sul suo profondo significato....



Abbiamo bisogno di un'ala qualsiasi...

o per volare ad alta quota...

dobbiamo trovare la nostra ala...

quella per la vita...

e se non la si dovesse trovare...

sarebbe un volare a bassa quota...
 
 
E l’altra negativa:
 
Pero’ pensandoci bene con 2 ali 
volando,si cade al suolo e ci si sfracella,
mentre con una sola ala 
non c’e’ questo rischio.
Quindi meglio soli.

Esiste altra considerazione?


Crema


OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato a discrezione di togo29 e comunque non sistematicamente.
Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001. Alcune immagini sono frutto di una ricerca attraverso la rete e/o prelevate da siti all’apparenza di pubblico dominio,ma se il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvedera’ alla loro pronta rimozione
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E torniamo a parlare di scudi. Alf, il ministro Alfano, che abbrevio in Alf apposta per non chiamarlo col finale Ano, bene Alf, sta smarmigando ancora con ’sto Lodo Berlu. Adesso si discute sulla reiterabilita’. Cioe’ ci si domanda se questo scudo possa valere anche se Berlu smette di fare il presidente del Consiglio. Frattini ha proposto lo scudo automatico. Che appena Berlu fa un cazzata ecco che si apre l’ombrello. Io proporrei gia’ che ci siamo il paraballe giudiziario. Berlu lo indossa e si para dai colpi bassi dei giudici nani che gli arrivano all’altezza dei gioielli. Eventualmente anche il «guscio anti caduta» come quelli dei telecomandi. Secondo me, Alfy, se alla fine gli fate un guscio Meliconi su misura e’ la cosa migliore.

Ma cambiamo genere e spostiamoci nel mondo dei contraccettivi femminili. Grandi novita’. Gli inventori del prodotto sono un po’ come quelli degli assorbenti. Stakanovisti. Non si fermano mai. Farebbero la gioia di Marchionne. E adesso dopo la pillola, il cerotto, l’anello, le spirali e mai piu’ finito, e’ spuntata la crema. La nuova cremina anticoncezionale. Basta spalmarsela addosso e lei rilascia poco a poco un ormone progestinico che blocca l’ovulazione. Funziona esattamente come il cerotto, solo che non si stacca e non rischi di trovartelo appiccato alla fronte dopo una notte agitata. Ci saranno vari gradi di protezione? Tipo che se una va a letto col marito basta la crema pasticciera, ma se va a letto con… Ligabue per esempio, ci vuole il fattore di protezione 26? Con Russell Crowe che e’ maschio all’ennesima potenza devi dare la prima mano, aspettare che asciughi, dare una seconda, passare la carta seppia e alla fine fare anche le rifiniture. E alle volte filtra lo stesso. E poi dove te la spalmi? Vicino alla yolanda fara’ più effetto? Se la stendi li’ intorno, nella zona calda diciamo, la’ dove la festa impazza, il walter arriva al galoppo. Secondo me pero’ fai una boiata perche’ metti sulla strada giusta lo spermatozoo. Meglio darsela sotto le ascelle per depistare. Non troppo lontana dal punto utile, pero’, se no non fa in tempo. Tipo che se per esempio te la spalmi sulle orecchie secondo me prima che arrivi all’utero sei gia’ incinta di due gemelli… Ne basta pochissima, dicono. Si’, ma non per me. Io mi conosco, io sono paranoica. Io se devo dipendere da una crema per non restare incinta mela spalmo un tubo per volta, mi faccio il bikini di crema, che un eventuale walter in visita scivolerebbe come le anguille di Comacchio prima di centrare il bersaglio. E poi, se sbaglio tubetto? Se credo di mettermi l’anticoncezionale e invece mi ungo con l’autoabbronzante? Mi ritrovo nera come Eto’ e oltretutto incinta.

Conoscendo i maschi vedrai che, sperimenta che ti sperimenta, faranno una crema che oltre a essere anticoncezionale avra’ anche un effetto anticellulite e idratante. Cosi’ che passera’ il concetto che piu’ fai l’amore e piu’ usi la crema, piu’ ti va via la cellulite. Cosi’ se il tuo lui ti becca in bagno che ti spalmi la crema ti vola sulle piume pensando ecco che ci siamo. E invece tu magari ti stavi solo facendo la ceretta a caldo e lui si ustiona il walter.

Come camuffare indirizzo IP

Scarica il programma Free Hide IP sul tuo PC. A download ultimato apri, facendo doppio click sul file appena scaricato (FreeHideIP-3.6.5.6.Setup.exe) e, nella finestra che si apre, fai click sul pulsante Next.

Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma, cliccando sul pulsante I Agree, e fai click prima su Next, poi su Install e Finish per terminare il processo d’installazione e avviare Free Hide IP.

Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Try per accedere alla schermata principale di Free Hide IP. Per nascondere il tuo indirizzo IP e iniziare a navigare in modalità anonima sul Web, tutto quello che devi fare e’ cliccare sul pulsante Hide IP (sulla sinistra) e attendere che al posto della bandiera italiana venga visualizzata una bandiera americana con il tuo nuovo indirizzo IP al centro della finestra.

Per accertarti che il tuo indirizzo IP sia stato realmente nascosto e modificato, clicca sul pulsante Check IP InfoFree Hide IP. (sulla destra) e verifica che nella pagina del browser che si apre sia visualizzato lo stesso indirizzo IP presente accanto alla bandiera USA nella finestra principale di

Adesso sei libero di navigare in Internet con il massimo livello di privacy con tutti i principali browser Web (Internet Explorer, Firefox, Chrome). Una volta terminata la navigazione, puoi tornare al tuo vero indirizzo IP cliccando sul pulsante Stop Hide collocato nella parte sinistra della finestra principale di Free Hide IP.


Estrarre immagini da un PDF



Ecco come estrarre tutte le varie immagini da un pdf trovato in rete. Seguite il link sotto.

Ristrutturazione

Penso con terrore ad un’eventuale ristrutturazione del mio alloggio, sono esperienze che nessuno augurerebbe al peggior nemico, ma che a tutti prima o poi, toccheranno. Per sentito dire di solito, il primo passo del calvario consiste nello svuotamento cassetti, armadi, bauli, cassepanche nei quali, anno dopo anno, si sono accumulate le testimonianze di una vita, sotto forma di foglietti, giornali, lettere, quaderni, cartoline. Libri, fiori secchi, fotografie, taccuini, agende, soprammobili, portachiavi reclame, biglietti ferroviari, aerei e quant’altro e’ stato buttato li con finta noncuranza, ma con la segreta convinzione che un giorno quei poveri oggetti inanimati ci avrebbero spalancato immensi paesaggi nella memoria, regalandoci il profumo ineffabile del ricordo.

L’operazione in se’, appare crudele..si deve selezionare, decidere che cosa ha senso conservare ancora, e cosa invece puo’ essere gettato senza rimpianti. Cos’e’ quel bigliettino? L’invito ad una festa dei diciott’anni di un compagno di scuola ormai senza volto; la cartolina di una fuggevole conoscenza estiva; il biglietto d’ingresso a un museo visitato chissa’ quando e chissa’ con chi e ci accorgiamo che di tanti affetti, di tante passioni, di tante speranze, ormai ben poco resta. Quelle che pensavamo reliquie dell’eta’ piu’ bella, sono soltanto cartaccia, buona per il macero.

Alla fine contempliamo quella montagna di rifiuti ..dei momenti di vita negati, dimenticati, lasciati scivolare via. E di fianco, la modesta scatola di cartone dove abbiamo riposto cio’ che ancora conserva un significato, ancora ci parla, ancora ci commuove. E’ una scatola molto piccola, non terra’ molto posto. E cio’ che ci portiamo dietro, e’ la misura tangibile del nostro esistere. E poco quel che resta di noi. Poco, pochissimo. Nulla a confronto dell’importanza che ci attribuiamo, ogni mattina, svegliandoci.