Archivio mensile:Febbraio 2011

Vivere.

vivere

 Vivere altrove. Da molto. Da poco. Per pochi mesi. Per qualche anno soltanto. Per sempre. La vita altrove costringe chi l’ha scelta, o chi l’ha subita, a fare il punto piu’ spesso di quanto non accada agli altri. Dove sono capitato, cosa sto facendo qui, perche’ ci sono arrivato e come. Qual e’ il senso dell’andare, quale il senso del restare quel’e’ il senso del venire. Vale la pena. O no. Varra’ la pena. Quando? Avevo un’alternativa? Ma chi me l’ha fatto fare?
La vita altrove e’ una pioggia gelata, ma a volte potrebbe essere anche una coperta calda. Dipende dai giorni e dalle stagioni dall’inserimento. Perche’ vivere altrove significa cancellarsi un poco alla volta e reinventarsi, di continuo. Significa scegliere di perdere l’equilibrio e navigare a vista, quando non del tutto alla cieca. Finche’ non si siano individuati, nella nebbia di un mare sconosciuto, nuovi punti fermi. Nuove certezze cui ancorarsi. Perche’, comunque la si voglia girare, noi siamo piante con le radici che hanno bisogno di terra. ..Devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze…, cantava un poeta. Quasi ad incoraggiare il viaggio di noialtri pur essendo ciechi nella nebbia.
Ma. Vivere altrove significa convivere con la nostalgia, parola che l’emigrante rispetta, teme e impara, a sue spese, a non deridere e ad usare con cautela. Significa rincorrere il ricordo una mattina e imporsi di dimenticarlo la mattina dopo, perche’ fa male. Significa accettare di adattarsi, di piegarsi, di contaminarsi, di compromettersi, sapendo che non sara’ mai abbastanza soprattutto se qualcuno ti ha illuso di trovare un posto sostitutivo alla tua vita in maniera migliore. Siamo quel che siamo e, inevitabilmente, siamo anche il posto da cui veniamo. Anche se impariamo ad accettare di non esserci quasi mai, in quel posto. Di perdere compleanni, battesimi, grigliate,oratori, cene con i compagni di scuola, aperitivi, nascite, incidenti, operazioni, cresime, compleanni, partite di calcio, scioperi selvaggi. La vita altrove forse regalera’, col tempo, altrettante occasioni. Ovvio. La vita e’ generosa con chiunque abbia il coraggio di prenderla in mano ma e’ anche cattiva con chi crede o gli hanno fatto credere di trovare il paradiso ed invece avrebbe forse trovato l’inferno. Per fortuna o sfortuna esistono persone che si fanno i fatti degli altri e vedendo sia una parte che altrove puo’ a volte fermare questo lanciarsi nel vuoto. Per vivere bisogna convincersi che le nostre radici se estirpate possono morire ma se trapiantate con criterio di chi conosce l’uso ti fara’ vedere il sole anche nei giorni di pioggia e la quiete dopo la tempesta.

Mi chiamo virgola…


Giovanna ha finalmente deciso di levarsi il vizio dello sfumisterio. Due sedute di ipnosi, un paio di graffette ai lobi delle orecchie come per i vitelli figli di una mucca pazza e ce l’ha fatta. Ora non fuma piu’ e pensare che siamo in inverno ed e’ risaputo che all’inverno fumano anche gli stronzi, senza offessa allo stronzo per carita’. Pero’ sapete che la vedo molto piu’ serena, il non fumo le ha fatto scattare la mania del cellulare, anzi l’ossessione perversatica maniacale. Invece di accendersi una Camel fa una telefonata a caso chi c’e’ c’e’. Poi ha un bailamme di cellulari che tutti insieme non fanno un chilo, e ciascuno miagola e sfregola in modo differente. Per adeguarsi al nuovo trend il suo arcimegafidanzato, che non ha testa ma testicoli, in un eccesso di furore amoroso, l’altra notte le ha sussurrato… Sei una grandissima gNokia…. Lei ha mollato gli ormeggi e lui le e’ planato addosso piegandola come un origamo facendole vedere i sorci verdi in versione tridimensionale HD e HF.

 Al contrario la Stefy da anni detiene un telefonino solo, d’epoca, lungo come wil..diciamo il Po e pesante come una fetta di gorgonzola coi vermi teniatici. Ma lei e’ affezionata. Lo usa sempre.. Anche da scarico, come fermaporte, sollevamento pesi o spaccanoci. Un telefonino efficientissimo con qualche problema di ricezione nelle gallerie e nei tunnel carpali. Infatti se ti capita di telefonare alla Stefy mentre e’ infilata in una galleria, la sentirai latrare dall’altra parte… Parla piu’ forte che sono in una grotta… Stefy ha una propria lessicale primitiva. Lunedi’ il suo beniamino si e’ guastato. Irrimediabilmente. Una malattia fulminante e impietosa. Con l’anima spezzata in due lei si e’ fatta coraggio e l’ha portato dal prano. Davvero lei ha portato il telefonino dal pranoterapeuta che con la sua energia l’ha ricaricato. E da allora anche Stefy emana calore tipo foca monaca in fase riproduttiva godereccia primaverile da far invidia a una caldaia a condensazione a risparmio energetico.

La nonna di Luisa l’altro giorno telefona alla nipote. Pronto? Lo sai che ogni volta che ti chiamo pago 16 centesimi di scatto alla risposta?.. Ovviamente Luisa risponde– Beh, si’, e’ normale, ma che ca..volo ci posso fare io?  E l’antenata incalza.. Come cosa ci puoi fare? Quando chiamo scatta! Scatta velocemente da quel divano cosi’ paghiamo di meno! La nonnetta pensava che lo scatto alla risposta corrispondesse allo sprint con cui ci si butta sulla cornetta, beata sta ignoranza all’evoluzione tecnologica ma on facciamole una colpa.

Io dei telefonini non reggo le suonerie. Sambe, barriti, trombe del giudizio universale, sinfonie intere che ti vien voglia di interrompere a meta’, mi chiamo virgola..sono un gattinoooo son la stellina.. del tuo telefoninooo. Ma perche’ non tentare una rivoluzione? Daiiii..il telefonino che puzza e’ un’idea no?. Puzza invece di suonare. Un fetore improvviso, panico tra gli astanti  e il responsabile che ammette… si scusate, c’e’ una chiamate per me. Presto fatto. Basta anche un ventaglio ridotto di odori.. letame, gorgonzola, piede di marito e scoreggia di cane stitico. E voglio vedere se qualcuno ha il coraggio di tenere acceso il cellulare al ristorante o in coda agli sportelli. Beh basta ora vado..che mi scade lo yogurt proprio adesso..

Portasfiga

Un signore molto anziano vecchio vecchissimo, quasi della mia eta’ e’ sdraiato nel letto in punto di morte.
Ha la fedele moglie seduta al suo fianco che lo veglia.
Con un filo di voce..
“Neh Maria, ti ricordi quando e’ scoppiata la prima guerra mondiale
e mi hanno chiamato per il fronte, e tu eri accanto a me?”
“Azz caro… certo che me lo ricordo”
“…Neh Maria e quando poi sono rimasto ferito e sono stato 4 anni
ricoverato in ospedale militare, e tu eri accanto a me, Maria?”
“Certamente caro!”
“E ti ricordi quando e’ scoppiata la seconda guerra mondiale
e mi hanno richiamato, e tu eri accanto a me?”
“Come non lo ricordo…”
“…e quando mi hanno messo in campo di concentramento
e dopo sei anni mi hanno liberato?
Anche allora tu eri accanto a me, Maria!”
“Si Si”
“Neh Maria e quando mi sono avvelenato mangiando funghi.
Tu eri sempre al mio fianco, ricordi?”.
“Certoooo Amore mio, lo ricordo?”.
“E anche adesso che sto morendo,
tu sei sempre accanto a me Maria…”
“Sempre…”
“Ah Mari’…”
“Dimmi…”
“Ma portassi nu poco sfiga?”

Giusy la grassa


La Giusy, quella che sonneggia in banca nel senso ron ron e che dona consigli nel segno del “dalla Giusy mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io” ha deciso di sciogliere il grasso della sua cellulite che ha raggiunto ormai il livello di guardia, anzi lo ha abbondantemente superato con tracimazione da temporale tropicale nelle isole vergini.
 La Giusy bancaria leggendo una rivista dal suo tosacani di fiducia mentre le faceva il pelo e contropelo ha trovato un articolo che anticipa per tempo l’esposizione del corpo al beneamato sole, e vedendo la foto della Belene che girava un film con gli elefanti ha deciso di spararsi una dieta a punti anzi a zone e cosi’ e’ ingrassata di tre kg solo nelle caviglie, ora ha il collo del piede che si adatta ai pantaloni zampa d’elefante che fortunatamente sono ritornati come uso dagli anni settanta e ha un culo che si adatta perfettamente alla poltrona di Cacucciolo quella a due piazze che ha in vetrina, usata da un cane mastino napoletano adottato da una famiglia nobile della collina superghese. La Giuseppa ormai e’ ridotta ad un ammasso di lipidi, poveretta e di conseguenza in amore viaggia male ed e’ per quello che elargisce consigli sbagliati tali da essere licenziata se solo si sapesse il suo operato anti nazionale. Lei a dispetto di altri che cercano il benessere della Nazione facendo introitare moneta estera segue la moda masochista di rifiutare chi vuole dare dei soldi per il benessere suo e del suo datore di lavoro bancario e lo bypassa su conti offshore del tipo Malta, Isole vergini Britanniche, Antille Olandesi, Hong Kong, Liechtenstein, Panama, Uruguay, Portorico etc etc.  Lei inoltre ha avuto solo delle collisioni sentimentali, tamponando un paio di anime willisiane qua e la, ma si e’ risolto tutto in un fidanzamento lampo con un amico mostro di un’idiozia estrema che non ha considerato bene con chi si stava accasando. Povera Giuseppa, pensare che mesi fa era andata da una medium per conoscere il suo spirito guida e mo’ vi dico neh. Seduta spiritica (lei su due sedie e mezzo). La medium stramazza in trance con la voce di Rosario quello sempre giovane che va in moto d’inverno, ha il ciuffo tipo Presley e come medico ha un pediatra, insomma che imita anche Ignazio La Russa ron ron, parla a spizziconi e la informa che il suo spirito guida e’ un capo indiano e che lei nella vita precedente e’ stata apache imparentata coi piedi neri. Quindi pellerossa. Cosa credibilissima in quanto la Giuseppa e’ sempre leggermente bordeaux per via di un eczema topico che la costringe a grattarsi tutto il giorno e anche alla notte non e’ da meno, lei si alza al mattino e toglie con l’aspirabriciole dalle lenzuola due etti e mezzo di pelle strappata (l’altro etto le rimane sotto le unghie) e per i piedineri lo dice la parola stessa considerato che viaggia a piedi nudi per via delle scarpe strette. Comunque essere consapevole di quanto la medium le ha rivelato, la eccita in maniera folgorante godereccia e con un’autosuggestione da oscar, comincia a parlare con la petunia, la pianta di aloevera, va nei giardinetti e abbraccia le rubinie, bacia il tarassaco e fa amicizia con due abeti della valdunduna.. pero’ si trattiene dal bere a colazione il concime chimico per le piante Crescita Miracolosa pr la paura di ingrassare ulteriormente. In piu’ si convince che qualche segnale della sua anima Squaw l’ha sempre avuto. Primo perche’ le piace camminare scalza (come ho dicessi sopra ..non trovando scarpe adatte)..secondo perche’ quando sbadiglia fa sbadigli sonori modulati mettendo ad intermittenza la mano davanti alla bocca cosi’ guarda… Ahhh.. Ahhhmmmm sput sput (bava che le scende dalla cloaca massima a forma di bocca).
Capita pero’ che qualche giorno fa, decide di ritornare dalla medium ormai famosa per essere stata su Striscia La Notizia e considerato che la stessa ha avuto gli arresti domiciliari dopo che la trasmissione delle Jene l’ha cuccata, e dato che la vita di Giusy non e’ migliorata, sia per altri sei di sesto kg presi corporei, sia perche’ non ha avuto rapporti del terzo tipo se non quelli in chat quando si e’ finta anoressica col nick teladogratis ed insomma la sua vita non e’ cambiata una mazza. La Medium ovviamente col cazzo che la riconosce e ricade in trance dopo essersi premurata che la quota visita era coperta,  la informa stavolta,  sempre con la voce Fiorellana imitante sempre il parlamentare ron ron,  che il suo spirito guida stavolta e’ un cortigiano del settecento (lei aveva capito artigiano con la “seicento” alias macchina utilitaria della Fiat) e comunque lei nella vita passata era stata una strega arsa sul rogo. Nientemeno. Doppio salto mortale carpiato in avanti con avvitamento. Spiazzante. Ho dovuto intervenire per calmare le acque. Quindi le ho regalato una scopa di saggina alta fin quasi al soffitto e poi le ho dato il colpo di grazia e al raduno delle donne emancipate quelle che si mettono a tette al ventoe dicono che se la gestiscono da sole, l’ho invitata ad una grigliata a base di uccelli italiani che sono quelli che le auguro di prendere nel posto dove non batte il sole dimodoche’ uno sprone godereccio le fara’ evitare di commettere errori causati da quella sua forma di gelosia e vuoi vedere che queste salsicce cotte sul barbeque le faranno da spirito guida o quanto meno da spirito foglio rosa?.

Giusy la grassa


La Giusy, quella che sonneggia in banca nel senso ron ron e che dona consigli nel segno del “dalla Giusy mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io” ha deciso di sciogliere il grasso della sua cellulite che ha raggiunto ormai il livello di guardia, anzi lo ha abbondantemente superato con tracimazione da temporale tropicale nelle isole vergini.
 La Giusy bancaria leggendo una rivista dal suo tosacani di fiducia mentre le faceva il pelo e contropelo ha trovato un articolo che anticipa per tempo l’esposizione del corpo al beneamato sole, e vedendo la foto della Belene che girava un film con gli elefanti ha deciso di spararsi una dieta a punti anzi a zone e cosi’ e’ ingrassata di tre kg solo nelle caviglie, ora ha il collo del piede che si adatta ai pantaloni zampa d’elefante che fortunatamente sono ritornati come uso dagli anni settanta e ha un culo che si adatta perfettamente alla poltrona di Cacucciolo quella a due piazze che ha in vetrina, usata da un cane mastino napoletano adottato da una famiglia nobile della collina superghese. La Giuseppa ormai e’ ridotta ad un ammasso di lipidi, poveretta e di conseguenza in amore viaggia male ed e’ per quello che elargisce consigli sbagliati tali da essere licenziata se solo si sapesse il suo operato anti nazionale. Lei a dispetto di altri che cercano il benessere della Nazione facendo introitare moneta estera segue la moda masochista di rifiutare chi vuole dare dei soldi per il benessere suo e del suo datore di lavoro bancario e lo bypassa su conti offshore del tipo Malta, Isole vergini Britanniche, Antille Olandesi, Hong Kong, Liechtenstein, Panama, Uruguay, Portorico etc etc.  Lei inoltre ha avuto solo delle collisioni sentimentali, tamponando un paio di anime willisiane qua e la, ma si e’ risolto tutto in un fidanzamento lampo con un amico mostro di un’idiozia estrema che non ha considerato bene con chi si stava accasando. Povera Giuseppa, pensare che mesi fa era andata da una medium per conoscere il suo spirito guida e mo’ vi dico neh. Seduta spiritica (lei su due sedie e mezzo). La medium stramazza in trance con la voce di Rosario quello sempre giovane che va in moto d’inverno, ha il ciuffo tipo Presley e come medico ha un pediatra, insomma che imita anche Ignazio La Russa ron ron, parla a spizziconi e la informa che il suo spirito guida e’ un capo indiano e che lei nella vita precedente e’ stata apache imparentata coi piedi neri. Quindi pellerossa. Cosa credibilissima in quanto la Giuseppa e’ sempre leggermente bordeaux per via di un eczema topico che la costringe a grattarsi tutto il giorno e anche alla notte non e’ da meno, lei si alza al mattino e toglie con l’aspirabriciole dalle lenzuola due etti e mezzo di pelle strappata (l’altro etto le rimane sotto le unghie) e per i piedineri lo dice la parola stessa considerato che viaggia a piedi nudi per via delle scarpe strette. Comunque essere consapevole di quanto la medium le ha rivelato, la eccita in maniera folgorante godereccia e con un’autosuggestione da oscar, comincia a parlare con la petunia, la pianta di aloevera, va nei giardinetti e abbraccia le rubinie, bacia il tarassaco e fa amicizia con due abeti della valdunduna.. pero’ si trattiene dal bere a colazione il concime chimico per le piante Crescita Miracolosa pr la paura di ingrassare ulteriormente. In piu’ si convince che qualche segnale della sua anima Squaw l’ha sempre avuto. Primo perche’ le piace camminare scalza (come ho dicessi sopra ..non trovando scarpe adatte)..secondo perche’ quando sbadiglia fa sbadigli sonori modulati mettendo ad intermittenza la mano davanti alla bocca cosi’ guarda… Ahhh.. Ahhhmmmm sput sput (bava che le scende dalla cloaca massima a forma di bocca).
Capita pero’ che qualche giorno fa, decide di ritornare dalla medium ormai famosa per essere stata su Striscia La Notizia e considerato che la stessa ha avuto gli arresti domiciliari dopo che la trasmissione delle Jene l’ha cuccata, e dato che la vita di Giusy non e’ migliorata, sia per altri sei di sesto kg presi corporei, sia perche’ non ha avuto rapporti del terzo tipo se non quelli in chat quando si e’ finta anoressica col nick teladogratis ed insomma la sua vita non e’ cambiata una mazza. La Medium ovviamente col cazzo che la riconosce e ricade in trance dopo essersi premurata che la quota visita era coperta,  la informa stavolta,  sempre con la voce Fiorellana imitante sempre il parlamentare ron ron,  che il suo spirito guida stavolta e’ un cortigiano del settecento (lei aveva capito artigiano con la “seicento” alias macchina utilitaria della Fiat) e comunque lei nella vita passata era stata una strega arsa sul rogo. Nientemeno. Doppio salto mortale carpiato in avanti con avvitamento. Spiazzante. Ho dovuto intervenire per calmare le acque. Quindi le ho regalato una scopa di saggina alta fin quasi al soffitto e poi le ho dato il colpo di grazia e al raduno delle donne emancipate quelle che si mettono a tette al ventoe dicono che se la gestiscono da sole, l’ho invitata ad una grigliata a base di uccelli italiani che sono quelli che le auguro di prendere nel posto dove non batte il sole dimodoche’ uno sprone godereccio le fara’ evitare di commettere errori causati da quella sua forma di gelosia e vuoi vedere che queste salsicce cotte sul barbeque le faranno da spirito guida o quanto meno da spirito foglio rosa?.