Archivio mensile:Dicembre 2012

Tris sull’auto.

 

 

A pensarci bene poteva andare peggio. Certo. Poteva colpirla un ordigno nucleare o l’asteroide Tautatis o la fine prevista dai Maja per il 21 p.v.  Poteva sprofondare nelle sabbie mobili. Poteva finire masticata da uno stormo di cavallette di Casalcoso o crivellata dai Casalesi (abitanti di Casalcoso). Invece e’ stata solo usata come Tris il giochino per bambini tarati con sindrome facebucchiana in crisi astinenziale per mancanza di iphone5. Vetri, cofano, portiere, tutte con lo 0 e la X pero’ fatte col punteruolo rosso, non l’insetto delle palme ma un punteruolo tipo matita ferrosa. Eh va beh. Succede. Pero’ dispiace, la curavo sta povera bestia come se fosse una figlia, le cambiavo l’olio ogni bienno, le gonfiavo le gomme tutti gli anni, le toglievo la scritta lovme o lavami . E pensare che per fortuna  l’avevo messa nel parcheggio a pagamento antistante l’aeroporto, al famoso Multipiano. Nove eurini maledetti per due ore. Per fortuna un cazzo. Allora. Cerchiamo di capirci. Se metto l’auto in un parcheggio a pagamento non e’ forse lecito che io pretenda un maledetto minimo di controllo? Pare di no. Nella ricevuta in piccolo, molto assai piccolissimo, ci sta’ scritto che la direzione non si assume nessuna responsabilita’. E se arriva un pirletta col punteruolo o un coglione con la spranga che ti riduce l’auto in poltiglia, loro declinano. Bella forza. Sai che quasi quasi cambio il quiescenziamento? Metto su una mezza dozzina di posteggi e passo il resto della vita a declinare anch’io? Questa dei parcheggi sara’ anche una gestione legale ma non e’ mica tanto giusta. Il lattaio si assume la responsabilita’ della ricotta che vende. Se e’ andata dal culo ed e’ acida come la mia vicina te la sostituisce con un etto di gorgonzola o ti restituisce i soldi (la mia vicina non me la sostituisce nessuno). E a volte sto lattivendolo ti chiede pure scusa. Come il maestro si assume la responsabilita’ delle cose che insegna ai futuri cassintegrati e l’idraulico quella della guarnizione che cambia e il tappezziere per il rivestimento sedie che sostituisce. In tutti i mestieri ci si fa’ garanti del servizio che si offre per due anni come decretato dal d.l. 206. E’ giusto. Tranne nel caso di sti parcheggiatori.. brutta razza. Io non capisco una sega. Possiedi un parcheggio a 5 piani. Ci puoi tenere dentro 2.000 e fischia macchine. Hai sistemato telecamere in ogni angolo, hai sotto gli occhi 300 monitor che neanche al Festival di Casalcoso detengono… e che minchia te ne fai? Niente. Forse ci vedi le cassette di Biancaneve sotto i nani o un trans chiamato desiderio, visto che se i tuoi clienti si trovano la macchina rigata o sderenata tu declini. Allora guarda. Posteggio fuori. Gratto i vaucher fino a consumare tutta una moneta da 50 cents. Almeno i miei soldi finiscono nel suolo pubblico e non nel privato ovvero in tasca tua. E’ che purtroppo il parcheggio e’ diventato un momento della vita  sempre piu’ impegnativo. Ti van via i quarti d’ora come ridere. E se poi ti capita di adocchiare uno spazietto disponibile pure in zona blu, devi ingaggiare una lotta con il tuo rivale per capire chi e’ arrivato prima, e metterti il cuore in pace e aspettare. Eh gia’. Ci sta’ gente che per uscire dal parcheggio ci mette l’eternita’. Hai presente ad es. la casalinga che con calma, molta calma, prima si specchia, poi si leva le sopracciglia, e si fa la ceretta mezza gamba, telefona,cambia il tampax e gia’ che c’e’ fa’ merenda, poi si fuma una sigaretta, smanetta sull’autoradio, manda il post su facebucche, risponde all’uccellino twitteroso, finisce di leggere gli ultimi tre capitoli della saga di Harry Potter, mette a bagno il merluzzo… E tu li’ come un pistola malmenato che aspetti. Ma raro gioiello di stronzaggine… non vedi che il mondo e’ ai tuoi piedi? Sbrigati o impiega il tempo a scrivere il tuo testamento perche’ se non ti dai una mossa ti faccio il lifting col cric e ti lavo le ferite con l’antigelo miscelato al liquido dei freni col retrogusto dell’acido della batteria.  Dai muovi..tocca a te XOXXOX e’ domenica Orate per me, per gli altri sogliole.

20 passi di Genesi Informatica.

20 passi.jpg

 

1. All’inizio Dio creo` il Bit e il Byte. E da questi  creo’   la Parola (Word).
2. E ci furono due Byte in una Parola; non esisteva nient’altro.

E Dio separo` l’Uno dallo Zero; e disse che era cosa buona e giusta.
3. E Dio disse – Lasciate che i Dati siano.. e cosi` fu’ (poi in seguito disse ..Kung..e Kung fu).

E Dio disse – Lasciate che i Dati vadano al proprio posto. E creo` i floppy disks, gli hard disks e i compact disks e le pendrive fa un chilo da un mega e da un giga e poi forse un tera (ma non si sa bene).
4. E Dio disse – Lasciate che i computer siano, cosi` ci sara` posto dove mettere i floppy disks, gli hard disks e i compact disks e le pendrive.
Cosi` Dio creo` i computer e li chiamo` Hardware. Vide che era cosa buona e giusta e se ne compiacque.
5. E non c’era ancora il Software. Ma Dio creo` i programmi… piccoli e grandi… E disse loro – Andate e moltiplicatevi e riempite tutta la Memoria.
6. E Dio disse – Creero` i Programmatori; e i toghituentinain faranno nuovi programmi e gestiranno i computer, i programmi e i Dati ed altro..altro.
7. E Dio creo` il togotuentinain, e lo mise nel Centro Dati;

e Dio mostro` al togo l’Albero dei Cataloghi e disse – Puoi usare tutti i volumi e sottovolumi, ma NON USARE Windows neh..non fare il bastardo.
8. E Dio disse – Non e` Bene per togotuentinain stare solo.

Prese una costola dal corpo del togo28+1 e creo` una creatura che avrebbe seguito il togo30-1, e ammirato il togo25+4, e amato le cose fatte dal togo5*5+4;

e Dio chiamo` la creatura: l’Utente (nn lu tente).
9. E il togo29 e l’Utente giacevano sotto il puro DOS ed era cosa Buona.
10. Ma Bill era piu`furbo di tutte le altre creature di Dio.

E Bill disse all’Utente – Veramente Dio ti ha detto di non lanciare nessun programma?
11. E l’Utente rispose – Dio ci ha detto che possiamo usare ogni programma e ogni parte dei Dati ma ci ha detto di non lanciare Windows o moriremo.
12. E Bill disse all’Utente – Come puoi parlare di qualcosa che non avete mai provato. Nel momento in cui lancerai Windows diventerai uguale a Dio.
Potrai creare tutto quello che vuoi con un semplice click del tuo mouse.

13. E l’Utente disse che i frutti di Windows erano piu` belli e piu` facili da usare. E l’Utente disse che ogni conoscenza era inutile – finche` Windows non l’avesse rimpiazzata.
14. Cosi` l’Utente installo` Windows nel suo computer, e disse al togotuentinain del fatto del Bill e che era cosa Buona e giusta.
15. E il togotentinain inizio` immediatamente a cercare nuovi driver.

E Dio gli chiese – Cosa stai cercando pirletta?

E il togo29 rispose –
Sto cercando nuovi driver perche` non li posso trovare nel DOS.

E Dio disse – Chi ti ha detto che hai bisogno di nuovi driver? Hai lanciato Windows? E il togopirlettinain disse – E’ stato Bill Porta che ce l’ha detto!
16. E Dio disse a Bill Porta – Per questo, sarai odiato da tutte le creature. E l’Utente sara` sempre infelice a causa tua. E venderai sempre Windows anzi te lo taroccheranno tutti i toghini a venire futuri.
17. E Dio disse all’Utente – Perche` hai fatto cio`. Windows ti deludera` e prendera` tutte le tue Risorse; e dovrai usare spregevoli programmi;
e dovrai sempre basarti sull’aiuto dei discendenti toghesi.
18. E Dio disse al togopirletta – Siccome hai ascoltato l’Utente non sarai mai felice. Tutti i tuoi programmi avranno errori e tu dovrai risolverne sempre di piu`fino alla fine del tempo.
19. E Dio li mando` fuori dal Centro Dati, chiuse a chiave la porta e la protesse con una password.
20. GENERAL PROTECTION FAULT

Stress and the city..

Non sai cosa regalare per Natale? Vuoi scoprire da una nonna pervicacemente 2.0 che tua figlia tredicenne si accompagna con “lo smutandato”, quando non è impegnata a occupare la scuola costringendoti a smascherare tutte le tue più inconfessabili contraddizioni di genitore… Infrattarti per fumare di nascosto da tuo figlio di dieci anni che si è arruolato nell’agguerrita setta anti-tabacco dei Visp, Vigili Intrepidi Studenti Passaparola… Rischiare di perdere l’aereo perché tuo marito non vuole rinunciare all’ultima e fondamentale tappa del suo pellegrinaggio americano: mangiare un panino nel bar della mitica scena di Harry ti presento Sally… Farti sbugiardare da Casper, l’unico cucciolo di labrador con disturbi alimentari, alla prima assemblea con il Dirigente scolastico di fronte alla congrega delle mamme perfette… Cercare di resistere alle tentazioni de LaSimo che ti vuole convincere a rottamare il marito e provare l’ebbrezza del toy boy… Bruciacchiare nel forno la torta appena comprata al ristorante macrobiotico sotto casa per far credere alla prole che l’hai fatta con le tue mani e dunque non sei la madre degenere che loro credono… Fare lo slalom tra i SUV in bicicletta in una Milano che finalmente ha cambiato colore, ma puzza ancora inesorabilmente di smog… Per tutto il resto, c’è LaCarla! L’unica psico-estetistaguru capace di dispensare le più illuminanti perle di saggezza mentre ti scioglie gli inestricabili nodi alla base del collo. Di fronte al suo terrorismo preventivo degno del miglior Bush («Alla lotta contro le rughe non puoi dare tregua: vanno combattute giorno dopo giorno!») non resta che rifugiarsi nelle patatine fritte. Partendo dai personaggi e dai racconti della sua rubrica su «la Repubblica», la Sandra Bonzi con 15 eurini ti offre un divertente ritratto di Milano e ti insegna che solo con l’aiuto di una grande, immensa, gigantesca, dose di (auto) ironia si può veramente sopravvivere a tutto. Anche alla propria famiglia e altri animali tipo togo tuentinain…se non vuoi spendere e hai lo stomaco di ferro, metti il nome nel motore di ricerca e che Dio abbia pieta’ di te…

The bellissim story of Red cappuccett.

 

 

 

Da buon nonno, mi siedo davanti al termo e rispolvero una storia al nipotino che e’ un parlante di english as a foreign language e credo che questo english mackirononico sara’ meno pesante per sopportare sta ragazzetta vintagevestita che attraversa boschi…

 

One mattin Cappuccet Red’s mamma dissed: “Dear Cappuccett, take this cest to the nonn, but attention to the lup that is very, ma very kattiv!
And torn prest! Good luck! And in bocc at the lup!”.
Cappuccett didn’t cap very well this ultim thing but went away, da sol, with the cest.
Cammining cammining, in the cuor of the forest, at acert punt she
incontered the lup, who dissed: “Hi! Piccula piezz’egirl! ‘Ndove do you go?”.
“To the nonn with this little cest, which is little but it is full of a
sacc of chocolate and biscots and panettons and more and mirtills”, she dissed.
“Ah, mannagg ‘a Maruschella (maybe an _expression com: what a cul that had) dissed the lup, with a fium of saliv out of the bocc.
And so the lup dissed: “Beh, now I dev andar because the telephonin is squilling, sorry.” And the lup went away, but not very away, but to the nonn’s House.
Cappuccett Red, who was very ma very lent, lent un casin, continued for her sentier in the forest. The lup arrived at the house, suoned the campanel, entered, and after saluting the nonn, magned her in a boccon.
Then, after sputing the dentier, he indossed the ridicol night beret and fikked himself in the let.
When Cappuccett Red came to the fint nonn’s house, suoned and entered.
But when the little and stupid girl saw the nonn (non was the nonn, but the lup, ricord?) dissed: “But nonn, why do you stay in let?”. And the nonn-lup: “Oh, I’ve stort my cavigl doing aerobics!”. “Oh, poor nonn!”, said Cappuccett (she was more than stupid, I think wasn’t she?).
Then she dissed: “But…what big okks you have! Do you bisogn some
collir?”. “Oh, no! It’s for see you better, my dear (stupid) little
girl”, dissed the nonn-lup.
Then cappuccett, who was more dur than a block of marm: “But what big oreks you have! Do you have the Orekkions?”. And the nonn- lup: “Oh, no!
It is to ascolt you better”.
And Cappuccett (that I think was now really rincoglionited) said: “But what big dents you have!”. And the lup, at this point dissed: “It is to magn you better!”. And magned really tutt quant the poor little girl.
But (ta dah!) out of the house a simpatic, curious and innocent
cacciator of frod sented all and dissed:”Accident! A lup! Its pellicc
vals a sac of solds”. And so, spinted only for the compassion for the
little girl, butted a terr many kils of volps, fringuells and conigls
that he had ammazzed till that moment, imbracced the fucil, entered in the stanz and killed the lup.
Then squarced his panz (being attent not to rovin the pellicc) and tired fora the nonn (still viv) and Cappuccett (still rincoglionited).
And so, at the end, the cacciator of frod vended the pellicc and
guadagned honestly a sacc of solds.The nonn magned tutt the leccornies that were in the cest. And so, everybody lived felix and content
(maybe not the lup!)

 

ssssss.. the nephew and ‘a sleep. When le nephew older ‘great I have other cazzad plus better assai, so it’s better che mi hide the book..

 

Spiegone Natalizio.

Dato che siamo ormai vicini alle feste Natalizie, senza tema dissacrante vorrei solo ricordarVi come mai sulla punta dell’albero di Natale ci sta’ sempre un piccolo angelo. La storia e’ lunga e cerco solo di fare un sunto. Era la vigilia di parecchi anni fa’.. Babbo Natale si stava preparando per il suo giro annuale per donare regali ai bimbi buoni ma non appena si infilo’ i suoi pantaloni rossi preferiti, questi fecero craaaaack e si strapparono. Allora senza dire parolacce di sorta ne indosso’ un altro paio che gli stavano moooolto ma moolto stretti e gli rendevano i movimenti difficoltosi e per esser precisi, proprio li’.. nello sferisterio. Ando’ allora a vedere come procedevano i preparativi nel reparto giocattoli ma vide che i folletti stavano scioperando un poco come i benzinai durante le feste qui da noi. Vabbuo’ e datosi che la sfiga quando inizia non si argina, gina per gli amici, il buon Babbo Natalizio Usci’ per controllare le renne e si accorse che quattro avevano le mestruazioni e una di queste era pure incinta. A questo punto Babbo Natale incomincio’ ad incazzarsi sul serio e per darsi una calmata ando’ in cucina per versarsi un bicchiere di vino, ma trovo’ la bottiglia vuota. Ora era veramente iperincazzato! Tutto ad un tratto si senti’ bussare alla porta. Babbo Natale era troppo nervoso per prestare attenzione a quel rumore. Senti’ bussare di nuovo, ma questa volta piu’ forte e penso’ fossero i testimoni di Geova o qualche utente del teleriscaldamento quindi ando’ verso la porta rosso in viso, la spalanco’ e vide il piiiiccolo angelo che chiedeva…Ciao, Babbo Natale! Ho qui l’albero… dove lo devo mettere?……….

Realizzate una seggiola.

Datosi che siamo in clima di festivita’ che ne dite di non rompervi le scatole e mentre la gente apre scarta il paccame voi duertate le bottiglie champagnose e con la gabbietta che regge il tappo aspettate a buttarlo nella differenziata, cominciate a degustare il Dom e il Perignon vintage 2002 e con una pinzetta che furbescamente dovrete recuperare cominciate il lavoro di fino che dovrebbe fare un prodotto che fungera’a seggiola per bambolette o per criceti o per..finito con per…

 

1.jpg

Sfilate il fildiferro che sta alla base

 

2.jpg

capovolgete la gabbietta e raddrizzate o stortate le gambette secondo lo stile che vorrete fare,, aggiustando un poco anche il filo che avete tolto

3.jpg

raddrizzate la vostra seggiolina controllandone la perpendicolarita’ e cominciando a dare una sistemata al filo che fungera’ da schienale, qui sta a voi e il vostro ingegno a dare le diverse forme..

4.jpg

ora arrotolate alle due gambe posteriori lo schienale

5.jpg

ecco la vostra sedietta fatta.

6.jpg

Prendete spunto da queste sotto…carine vero? e volevate buttare sta povera gabbietta? Naaaaa..

diverse.jpg

15:26 Scritto da togo295 | Link permanente | Commenti (0) | Trackback (0) | Segnala | OKNOtizie |  Facebook

Trackback

L’URL per fare trackback su questo post è: http://togotuentinain.myblog.it/trackback/5042088

Scrivi un commento

Non sei connesso. Per connetterti, Log in

Sgravamento.

A volte ritorno, come un boomerang col rischio di prendercelo sulla capa. E questa volta la tematica e’ sulla questione, figli e incintagioni. Feste di natale e davanti al termo pseudo-caminetto ecco che il discorso cade tra maschi e femmine dolori e piaceri, gira e rigira si finisce sempre a battere sulla figa. Allora..Tutte le volte che le donne parlano tra loro dell’esperienza parto, il concetto piu’ comune e ripetuto e’ il seguente.. il parto e’ un evento molto doloroso ma e’ un dolore che si dimentica. . Avete capito e sottolineo..e’ un dolore che si dimentica non come il nervo trigemino del mio amico Angelo. Prendo largo, il discorso e’ ando da uno che aveva male ad un dente e sosteneva che era un dolore piu’ forte del parto ed ecco l’argomento che e’ andato a battere sulle dilatazioni, testa del bambino etc..cmq sempre a parlare in bene o in male dello stesso organo. Poi com’e’ come non e’, le ex puerpere oggi madri, cominciano a raccontartelo. Ma non nel modo che ti aspetti, cioe’ di quello di chi ha dimenticato e fa’ fatica ricordare, che insomma ha immagini confuse ravanando in una memoria grigia e nebulosa. Le descrizioni sono nitide e meticolose da farti rinvenire il cenone prenatalizio. E poi ste descrizioni sono assolutamente orripilanti. L’esorcista e’ un cartone per bimbetti e fa’ meno paura. Venti ore di travaglio, il bimbo dentro piegato come un origamo, voltato di culo con tre giri di cordone ombelicale sul collo, una specie di Vasco Rossi in tenuta da concerto, un florilegio di collassi, l’ostetrica che  salta sulla pancia a ginocchia unite, la sgravante che si spacca in due come una fodera di una vecchia poltrona tipo quella che usa Dario mentre si invoca Santa Liberata (quella del ..fai che dolce sia l’uscita come dolce fu l’entrata), insomma gli occhi che  si riempiono di sangue reticolato come a Wile Coyote. Ecco mmmm che figata. Ma tanto ripeto che e’ un dolore che si dimentica. E come no. Altro dilemma… la moda dell’ultima generazione che e’ quella dell’assistenza al parto per il festival della serie come ti disprezzo una figa e divento paladino della bandiera corsara Vendoliana. Dunque, una volta che io sappia, il parto era un momento della donna, assolutamente  privato. Il mascolo duro stava fuori e non per nulla, in quanto se vedeva il frutto delle sue notti d’amore, poi in futuro col membro che ripiantasse l’arnese riproduttivo li, insomma la scena l’avrebbe in parte raffreddato e quindi era giusto che il diversamente madre si incatramasse i polmoni consumando le scarpe sul pavimento in sala d’aspetto. Ora invece, il futuro papocchiato,  sta’ dentro e assiste al parto, io non ho esperienza in materia nel senso che per i miei due figli niente sigarette e niente scarpe consumate e quindi parlo un poco a vanvera ma immagino., ho fervida fantasia no? La mia ad es. quando e’ nata (primo d’agosto), stavo al mare per un giusto riposo in attesa della chiamata. Quindi mi chiedo che minchia di utilita’ ha il compagno in sala parto? Gia’ ne ha poca nella vita normale quando balla sui piedi in cucina mentre la donna prepara il sugo, figuriamoci mentre lei sta a scodellare e si divide in due come un tacchino da farcire. Lui compagno fa’ perdere la concentrazione alla povera sgravona mentre e’ sul difficile, o magari sviene o peggio ancora dice.. respira, perche’ l’ha letto sul motore di ricerca! E che cazzo vuoi che faccia sta povera, messa li com’e’ o grandissimo uccello moderno antropomorfo? Ma ce l’hai un’idea come sta male sta povera donna? No. Il mascolo new generation  non ce l’ha (io ce l’ha e per questo ero lontano dallo sgravificio..odio veder soffrire e non poter far nulla) altrimenti non starebbe li a riprendere con la  telecamerina digitale quei luoghi intimi dove e’iniziato il casino e ora si gode l’esito con una bella filmata e se ne sta a zoomare nel caos, perche’ va’ di moda poi giocare alla vita in diretta quando si fara’ visionare il filmino agli amici come se loro non la conoscessero gia’ sta strada, non nel senso di questa proprio dai ma cmq vista una, viste tutte.. no? Insomma ce l’avete tutte piu’ o meno uguale, chi piu’ e chi meno e chi perdiviso.. checcefrega dai.. Certo e’ che quando si inviteranno gli amici, invece di flagellarli con i filmini di Casalcoso e Isole comprese, un bel diversivo e’ vedere il parto della moglie con la farfalla beleniosa in primo piano e magari poi far vedere come si e’ rimessa a posto dopo (a parte che alcuni amici potrebbero conoscerla gia’ per altri motivi.. mai dire mai)..Ad ogni modo che goduria e che bei momenti vero?..ecco la mezzanotte..Tu scendi dalle stelle e noi nel bene e nel male a parlar di figa.. monotematici e sempre a quello pensiamo..bah..siamo proprio vecchio stampo.

 

The Courier.

Notizie pellegrine, con l’avvento delle linee veloci a partire da gennaio 2013 chi ha un digitale terrestre sulla frequenza degli 800 Mhz andra’ nel pallone causa interferenze con la linea 4G quella che sostituisce il GSM adatta agli smartphone, quindi mi porto avanti col lavoro spendo gli ultimi eurini ed inizio con la morte nel cuore ad eliminare i decoder acquistati per non gettare i TV analogici e spazzolo nei motori alla ricerca di TV nuova generazione  con la consapevolezza che c’e’ oggi in Italia un nuovo soggetto che influenza e condiziona indebitamente la vita dei cittadini, questo soggetto e’ il Corriere.

 

No, non fraintendetemi, non sto portando un ennesimo attacco Sallustiano alla liberta’ d’informazione (non sono stato colto da improvvisi deliri d’onnipotenza!) e non mi sto’ riferendo ne al Corriere della Sera ne al Corriere di Como o dell’Irpinia ne al Corriere di Casalcoso, ma al Corriere, quello che ci consegna o dovrebbe consegnare i pacchi a casa. Perche’ allora usi la maiuscola direte voi..anche se non lo direte continuo. Ma e’ semplice, perche’ al Corriere si deve portare il massimo rispetto.. nell’epoca dell’e-commerce, degli acquisti in rete e della privatizzazione dei servizi postali, la possibilita’ di ricevere cio’ che abbiamo ordinato dipende solo da Lui, dalla sua benevolenza e, naturalmente, dalla deferenza con cui a Lui ci relazioniamo.

 

Tu acquisti sto televisore con digi.tale e quale incorpored in internet (ma anche se lo compri in un negozio devi spesso aspettare che il Corriere lo consegni al punto vendita) e ti metti in paziente attesa. Dicono che nell’ex Germania Est per avere una Trabant (le mitiche macchinine simili alla Bianchina di Fantozzi) ci volessero sette anni dal momento dell’ordine; per gli oggetti comprati in Rete accade spesso la stessa cosa.

 

Quando la pazienza comincia a difettare, chiami il call-center e ti senti immancabilmente rispondere,,,Dipende dal Corriere,,,. Allora chiedi cortesemente di avere il numero telefonico del Proff. Dott. Corriere e ti viene opposto un garbato, ma netto rifiuto dovuto a sta cazzo di privacy…Mi dia piuttosto, il suo numero di cellulare, la faccio chiamare io dal Corriere…

 

Avete capito? Il Corriere e’ come un ministro a un vertice internazionale.. non puo’ essere disturbato. Il suo numero e’ piu’ segreto di quello di un agente Cia. Tu non puoi chiamarlo, ma Lui puo’ rompere i coglioni a te, a qualsiasi ora. Quindi il tuo cellulare deve essere sempre acceso perche’, per usare un riferimento evangelico, il Corriere e’ come lo sposo che giunge all’improvviso nella notte, solo le vergini savie e preparate possono incontrarlo, quelle stolte ce l’hanno nel c.. ehmm in un piede.

 

Ma il Corriere e’ anche avaro di parole, non ti chiama, ti manda un Sms ..Consegna tv domani ore 10.34.. Ma come domani? Io sono al lavoro, sto allacciando una linea che serve ai terremotati.. Tenti una trattativa..E’ possibile trovare un’altra data? .. Risposta…Martedi’ 13 marzo 2014, ore 15.27… Allora ti arrendi. Ci sono delle priorita’.. Ubi major… I terremotati possono aspettare, il digitale terrestre no.
Beati quelli di Star Trek che avevano il teletrasporto, noi abbiamo solo i trasportatori di tele.

 

 

Natale austero.

xmas4.jpg image by r0ck_n_r011

 

 

E ricomincia l’impietosa manfrina dei regali di Natale. La samba dei pensierini. E io sono felice come il cagnetto della brasileira con le emorroidi e il collare di finto Luigi Vittone con la borraccia di Mo’ Esce Anotnio sciapito al collo. Mettiamoci d’accordo. Prima di tutto sull’etimologia della parola ..pensierino detto anche dal Monti in questi tempi di crisalide. Dicesi pensierino, un piccolo pensiero, una minuscola attivita’ psichica che richiede un minimo sforzo. Ricapitolando. ti faccio un pensierino significa quindi..pensero’ a te ma poco. Per cui. Se per Natale abbiamo deciso di farci le coccole solo coi pensierini, fastidiosa incutita transgenica che non sei altro, non mi sorpresare alla notte di Natale il fermacravatte d’oro da un chilo, la sciarpa Le Murt e stra..de Cartier, una secchiellata di champagne Don Perino o un completo Navigatorio da 750.35 €. Donatrice dell’incontinente nero. Perche’ io, qui spiaggiato come un tricheco tra le pecorelle del minuscolo solito presepe, per te ho recuperato solo quattro mandaranci e una manciata di bagige dal cassone arancione degli scarti mercatali. E mi viene da augurarti, non un mondo di bene ma una vagonata di contumelie. Mi vuoi fare un presente o anche un assente per Natale?. Benissimo. Regalami una robina piccola che oggi va’ bene ma domani, che e’ gia’ futuro, non piu’. E ieri non ne parliamo. C’e’ per caso qualcuno che ti dice ti faccio un passato per Natale a parte il passato di verdura di Anna?  E poi mondaccio zozzo c’e’ sempre la questione del sovrappeso incipiente che mi ci andra’ un mese di Spin per ritornare ad un peso accettabile dalle mie scarpe finto tozz. Inutile far finta che per voi donne di molta fede non sia cosi’. Quando ci si scambia i regali si soppesa. Si valuta, si misura. Se io do’ una cosa a te, tu dai una cosa a me per la serie “do ut des”. Ma possibilmente proporzionata. Inevitabilmente nascono sti paragoni del menga.. io gli ho regalato un’aragosta di porcellana da 300€ e lei un paio di guanti in ciniglia molle riciclati dono della zia di Casalporcino. Tra l’altro color caghetta o trasu’ de ciùc. (vomito di ubriaco per i non longobardi). Sta bastarda figlia di androcchia stantia. il prossimo anno me la paga. Passano trecentosessantacinquegiorni e tu memore dell’anno prima gli regali un paio di calzini in canapone tartarugato e lei, che ancora non ha digerito l’onta della minusvalenza del precedente Noel, un portafoglio di coccodrillo selvaggio amazzonico unico superstite della specie. E i ruoli ed i pensieri si invertono. Tutto questo per decenni (sin che morte non vi separi). Finche’ porca paletta non si arriva invece al cosiddetto riposizionamento. Che consiste in questo. Tanti Auguri, bacio, si scarta e voila’.. due agende. Una per uno. A ciascuno quello della banca dell’altro/a. Che pirlificio ammoscioso. Per non parlare dei fatidici cestini di Natale. Chi ti vuol bene davvero non ti regala un cestino. Il cestino te lo regala chi ti vuole veder morto. Perche’ e’ un’arma letale. Tanto vale mettere una pistola dentro un paniere. Se io ti regalo un cotechino da mezzo metro, una putrella di torrone, una composta di peperoni della Cayenna, un vaso di mostarda e uno di peperoncino made in Calabria, lo so’ che per bene che ti vada ti vengono delle emorroidi che non ti siedi piu’ sino alla tua ricorrenza di Befana. Lo faccio apposta. Altro che buona fine e miglior principio. Quello e’ il principio della fine. Auguri neh..

 

nel frattempo fatti sto test emicraniale…e scoprirai se ti funge piu’ il destro o il sinistro di emisfero..per capire il perche’ cercatelo sui motori..

 

orario-antiorario

Omaggio Ascii

111111111_1111111___oooooooo__________1111111_111_
1111111111111111__8¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶1__1_1___111111111
1111111111111111_¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶8___11_1_111_111_
111111111111111_1¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶__111_1111111_1
111111111111111_¶¶¶¶¶¶6¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶__11111_111111
111111111111111_¶¶¶¶¶2_16¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶__11_111111111
111111111111111_¶¶¶¶8___16¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶1_11111111111_
111111111111111_6¶¶¶¶¶8_¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶___1111111111_
111111111111111__¶¶¶¶¶1_662261¶¶¶¶¶¶1_111111111111
11_111_11111111__¶¶¶62__11__12¶¶¶¶¶¶2_111111111111
11111111111_1111_18¶¶¶¶¶¶¶¶28¶8¶¶¶¶8__11111111111_
11111111111111111__¶¶¶¶¶¶¶¶8868¶¶¶___1111111111111
111_11111111__1111__¶¶¶81__2¶¶¶¶¶2__11111111111111
1111111111_1_111111__¶¶¶66¶¶¶¶¶¶¶¶8111_1_111111111
1111111_111111111_1__2¶¶¶¶¶¶68¶¶¶62_11111___111111
11111111_1_1111111___1¶¶¶¶¶¶¶¶61___111222222111111
1111111___11111_____16¶¶¶¶¶¶¶6_166111_____12622___
11111111111___11_16¶¶¶¶¶¶¶¶2111_8¶1__________1¶8__
111111111___112226¶8¶¶¶¶1122221__¶¶1________1_6¶2_
111111111_128¶8866218¶2111111111__¶¶2__1_112112¶8_
11111111_1¶¶¶886621282211111_______8¶861111112¶¶¶_
11111111_¶¶¶21222118662221111__1_128¶¶1821_128¶¶¶8
1111111_1¶¶8111111862222111____16¶¶¶¶_____111___68
111111111¶¶¶¶622_2¶62211121__16¶¶¶¶¶811__________2
1111111__¶8¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶622268¶¶¶¶¶¶¶¶612__1__1___1
111111_161_¶¶¶¶¶8¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶88¶¶¶¶8_¶¶626211111122
11111_1881_6¶¶¶218¶¶¶¶¶¶¶¶¶8111121__2¶¶26611__2212
1111_2¶21__2¶¶¶¶¶¶8¶¶¶62221_1226221__¶¶62616__6¶82
111_2¶211__2¶¶¶¶¶666¶222221__21111116¶¶¶88861_1¶¶8
11_2¶2261__6¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶211111122212¶¶¶¶¶¶¶6___6¶8
1_1¶1_16¶8¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶862111_1¶¶11¶¶¶¶¶¶¶6___6¶¶1
_186111116¶¶¶¶¶¶¶¶¶82¶¶82111_12¶2_6¶¶¶¶1_¶1__8¶¶81
_¶8111211_¶¶1__¶¶¶¶¶¶¶¶211___1¶826¶¶¶¶22¶2_18¶8¶11
1¶81_11286¶____1¶¶¶¶¶8111___2¶¶¶¶¶¶¶¶1_¶861626¶62¶
2¶82__2¶6281_1__¶¶¶¶¶¶21__2¶¶¶¶¶¶¶¶¶8_¶¶211_1682¶¶
¶¶11_6¶¶¶¶¶2_1__¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶8¶¶¶¶¶¶¶_2¶¶611_188¶¶8
¶¶1_¶¶8¶¶¶¶__11_8¶¶¶¶61111____16¶¶¶¶_6¶812118¶¶¶¶_
¶¶1¶¶12¶¶¶__111__¶¶2_____________2¶¶_¶6221_6¶¶¶¶1_
¶8_8¶6¶¶8___111_1¶________________126¶211_8¶¶¶¶1_1
81__1¶6____111__62_________________1866__¶¶¶¶8__11
¶¶6_____111_1__68_____1_________1_18111_8¶¶¶1_1111
2¶¶¶6____221_126_________________221___8¶¶2__11111
_1¶¶¶¶61__211121_________11_____66__112¶¶__1111111
1__¶¶¶¶¶¶¶¶1111________111_1___¶¶¶8268¶¶1_11111111
111__8668¶1111________11_1__112¶¶¶¶¶¶¶¶¶_111111111
1111____61__1111_____11____116¶¶¶¶¶¶¶¶¶1_111111111
11111_1¶2__1__1_____111__12268¶¶¶¶¶¶211_1111111111
1111_1¶81__________22222268¶¶¶¶¶8_16___1_111111111
111118¶2111_1_____166268¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶8_11111111111111
22216¶61_111____118¶88888¶¶¶¶¶¶¶¶¶1122221212222626
2221¶¶21_11___1128¶¶¶¶888¶¶¶¶¶¶¶¶11222226222666266
6628¶611111_11168¶¶¶8216¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶1222266622266222
622¶¶2111__22128¶¶¶81_6¶¶¶¶218¶¶¶¶1122626266266266
622¶¶211112868¶¶¶¶82168¶¶¶11268¶¶¶8112222222222266
628¶622122668¶¶¶¶888¶¶¶¶¶111688¶¶¶¶122262662666666
62¶¶2222266¶¶¶8¶8¶¶¶¶¶¶¶6116688¶¶¶8111112622262666
66¶¶626668¶¶__¶¶¶¶¶¶¶¶68821268¶¶¶¶8262226266666662
6¶8¶626¶¶¶¶1_¶¶¶¶¶¶¶¶¶_12166288¶¶¶8226262666666666
28862686¶61_¶¶¶¶¶22¶¶¶2__1_168¶¶¶¶2166662222866226
2626221211_¶¶¶¶¶111¶¶¶¶1_1__162¶¶¶1112222112221112
6¶6611__118¶26¶61111¶¶¶¶8661__1¶¶¶1_11111111111111
1¶¶82211121_616¶¶2218¶¶¶¶¶821__¶¶¶8¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶
88¶¶¶622_16__6888¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶¶81_6¶¶¶8¶¶¶88¶¶¶¶¶¶¶¶¶
8¶8¶¶¶6¶1_86__16886¶86¶¶¶¶¶82111¶¶¶266666666626666
66668¶¶¶8__¶6___1688¶12¶¶¶¶8¶621¶¶¶211112222211211
222212¶¶¶6_181__1228¶¶_2¶¶¶¶¶¶216¶8¶61221211122626
221111_¶¶¶61162_1266¶¶118¶¶¶¶81__2¶¶¶1122686688666
66662611¶¶¶82262126¶¶¶121¶¶¶¶¶_1__1¶¶¶122222261112
121262626¶¶88688¶216¶21211¶8¶811____1¶812111211111
2222622216¶¶8¶882626¶¶__11¶¶¶¶2______1811111111111
11_121221_6¶822221112¶____8¶8¶¶___11628___________
___________1¶¶2222112¶8___6¶¶¶¶62_1888¶__111111111
11111121211_2¶82216126¶2__1¶8¶¶¶¶6888¶¶__1____1___
____1111______¶82211128¶___¶¶¶¶1¶¶¶8¶¶1___________
_______________¶8611116¶2___¶¶¶1_1628¶____________
________________¶822212¶¶1__6¶¶¶__1112____________
________________1¶21661888___¶¶82_1116____________
_________________¶¶1_211221__6¶¶¶1_118_________1__
____21____111_____¶1__1_1_1___8¶¶61128_________11_
1___1___________1_8¶_111_11___1¶681116161_________
¶8¶__11___11121_112¶826661____¶8111112¶¶¶211______
282__1_122¶¶8886112821_111___¶¶__11111¶¶�22862111_
1_2___686662__111222611_____8¶6___1111118116216¶26
¶¶61_2218¶2668628622¶6111___¶¶_1_1116_111111_1____