Archivio mensile:Febbraio 2013

Risata.

 

 

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Il riso fa’ buon sangue.. ne ho mangiato mezzo kg con i funghi porcini della Trattoria della Nonna e chissa’ se l’igmk al 4% di tre anni fa’ si sara’ abbassato, boh lo dira’ l’autopsia.. meglio mai che tardi cmq..a parte tutto e tralasciando quelli di buon sangue che abitano a Vercelli nelle risaie che hanno bloccato gli austriaci che stavano facendo strudel di savoiardi nella prima guerra d’indipendenza, sto’ leggendo un breviario medico sulla Gelotologia ovvero lo studio di una spontanea e buona risata e degli effetti positivi sull’organismo grazie a quell’inconfondibile sensazione liberatoria a livello di tutte le funzioni corporee, quindi se sei stitico..niente lassativi, niente lampascioni, niente pillole della marchi uanna  ma una buona serie di risate e il tuo wc sara’ li pronto ad accoglierti ed a farti usufruire dieci piani di morbidezza isole comprese.

Bei consigli davvero.. si ma l’eccessiva offerta della risata, attraverso le tante le tante forme della comunicazione, non giova alla qualita’ della comicita’ e dell’umorismo. Certe persone sostengono che la comicita’ sia un fatto tecnico, un uso ben architettato del mestiere di attore o scrittore. Ma cosi’ la comicita’ scopre il suo limite, perche’ e’ generata da meccanismi tecnici tipo il governo appena mollato e non da un approccio a quanto vi e’ di umano, di contradditorio o di paradossale delle cose e delle persone ed e’ quello che solitamente faccio nei post, far ridere o sorridere non basta, bisogna attraverso il ridere, accompagnare chi legge nelle pieghe segrete della vita, del tipo riso amaro di Pirlandello o anche di certi emergenti attori sudisti nostri. Ad oggi la comicita’ si tiene lontana dalle fonti di sofferenza e ripudia attingere a problematiche sociali, un poco come nel rigoletto che buffone di corte deve far ridere a richiesta del suo padrone o signore che gli dice.. fammi ridere testa di c..  buffone da non confondersi col baffone che fa parte di altre risate.
L’epoca nostra e’ proiettata verso un’allegria che concede ben poco ai mugugni e alle riflessioni dei drammi sociali. E a pensarci bene..la risata e’ un momento liberatorio, una fuga dalla dalla realta’. Ecco perche’ non vado molto per il sottile e cerco di catturare in chi mi legge la qualita’ della risata.. chi legge non deve ridere come un pirla, deve svagarsi e alleggerire la serieta’ dei propri pensieri..la risata e’ secondaria e possiamo anche concedere le varie frasi che scrivo e l’importante e’ che non debba seppellire nel turpiloquio o linguaggio scurrile di bassa estrazione..io mi domando che cacchio ho mangiato per scrivere cosi’. Perso il filo..ahhh stavo scrivendo che.. il lettore vuole ridere, e’ depresso a furia di vedere Monti e Imu finita per agevolare le Banche e vuole dimenticare le tristezze e gli sgomenti per le profezie che si stanno avverando, magari per qualche minuto e stare nella nuvoletta prima di ricadere sul terreno duro e aspro della vita col sottofondo delle musiche del festival dell’unita’ di Sanremo.  Va bene tutto ma pero’ a voler far ridere a tutti i costi..non paga.. alla distanza.Una frase puo’ sucitare ilarita’ se e’ scritta in un certo modo.Se cambio una virgola o un aggettivo, non funziona piu’.Non so il perche’ non funge piu’, vado ad orecchio, ma uno che va ad orecchio, che non ha regole precise cui affidarsi, vive sempre col patema che questo orecchio o un giorno non ci sente o ci sente male e se qualche volta questo orecchio e’ in vena e ci esce qualcosa di buono e’ piu’ uno svantaggio che altro. Perche’ chi legge si abitua bene e diventa esigente. E se qualche volta e spesso scrivi cazzate ti dicono che hai perso lo smalto.  Chi scrive puo’ deformare l’ immagine e quindi da comico diventa buffone ..e mi domando..ma conviene dire cazzate se poi di riflesso diventi  buffone per non dire un vocabolo piu’ offensivo? Bah.. fine della riflessione del martedi’ pieno di sole’ e vado in cantina a prendere della grappa perche’ vedo che la buta e’ evaporata troppo in fretta, sara’ colpa della genziana che assorbe molto o del peperoncino, chissa’chilosa’… ho tentato di fare un post semiserio ma agli effetti non lo e’.. e come dissi il Luigi..il Pirlandello …cosi’ e’ se vi pare.. f.c.a.t.

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Pallaudio.

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Si Evince ed Eperde dal titolo … Ovvero come dire le bugie asseverate con l’ausilio della tecnologia e tutto questo e’ dovuto alla fottuta e benedetta raggiungibilita’. La perversa capacita’ di rendersi rintracciabili e di poter rintracciare chiunque, sempre e comunque, e’ da tempo una delle forme di umana onnipotenza piu’ infide e, di conseguenza, piu’ ambite e sto’ parlando del cellulare. Il disegno del corpo umano ha come estremita’ dell’arto un telefonino, ormai fa’ parte del nostro corpo, dovremmo avere tre mani di cui una con il pollice pronto sul tasto di ricezione. L’esca d’altronde era troppo ghiotta. Siamo stati arpionati tutti al primo colpo. Telefonami ovunque, dappertutto. Sempre con te, sempre con me. Se sei raggiungibile, allora esisti. Se sei vivo, dillo con un trillo. Coglioni, connessi, contenti e cazziati. Cosi’, nella breve ma intensa storia del rincoglionimento collettivo, una piccola onnipotenza del genere, sommata alla perversa capacita’ delle nuove tecnologie di generare ogni tipo di inganno, hanno concesso alla telefonia cellulare una dirompenza senza precedenti. Molto bene, e adesso vi dico il mio perche’, molto assai tuentineinoso pieno di assenza contenuto della scatolosa cranica.
Ora che la telefonaggine si e’ accessoriata ben oltre l’immaginabile non resta che tentare di perfezionare il suo scopo piu’ subdolo ed esclusivo, diventato ormai necessario ed insostituibile. Cioe’ una smisurata capacita’ di mentire di dire palle. Quelli della mela morsicata, che fanno computer e accessori irresistibili, che hanno l’occhio lungo e l’orecchio lunghissimo, non sapevano piu’ che cazzo inventarsi. Con il loro nuovo e fichissimo telefono fra le mani, come riuscire a fingere meglio e di piu’? E come farlo, soprattutto, con la scusa di restituire all’idea di privacy una nuova verginita’? E sto parlando del..tatattaaaaaann.. PALLAUDIO versione 6. No, niente a che vedere con Palladio, il rinascimentale architetto padovano. Pallaudio, come l’unione di PALLA e AUDIO. Un po’ come dire ..palla (bugia) uditiva .. L’etimologia del nome non e’ chiara, ma e’ bello pensare che quelli della mela col morso, coerentemente, si siano inventati il nome pensando a questo. Ad ogni modo, questa applicazione consiste in cio’ che il suo nome sembra dichiarare… la possibilita’ di aggiungere un finto sottofondo alle telefonate per dare al proprio interlocutore l’impressione di essere altrove. Quando non si sapra’ piu’ che palle inventarsi, niente paura. La ricca libreria di suoni Pallaudio sara’ a disposizione per allestire sul momento bugie un po’ piu’ credibili del solito. Ti chiamano mentre sei dove non dovresti essere? In un’ insolita situazione, in un’insolita riunione, in un insolito letto? Come coadiuvante a tiepide frasi di circostanza potrai scegliere fra sottofondo aeroporto, bosco mattutino, cantiere, centro commerciale,  cesso, temporale, traffico nell’ora di punta, treno in corsa. E risultare sempre credibile e raggiungibile. Io fingo con te, tu con me. Una volta io, una volta tu. Oppure insieme. Io sono qui, ma sono la’. E tu? Chissa’. Per nuovi, infiniti e finti dialoghi tra sordi diffidenti, scaltri ma contenti. Che si ascoltano poco e male, pur sentendoci benissimo. Ma fai attenzione che a sbugiardarti c’e’ il GPS con relativo Friend Localizer, un software per dispositivi Windows Mobile in grado di centrarti utilizzando le mappe del Google Maps e mo’ t’ho detto..vedi un poco tu..

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Chiamate Anonime STOP.

Basta con le chiamate anonime..jpg

C’e’ sempre il furbo che si nasconde dietro alla chiamata mettendosi invisibile e pertanto inchiappettatelo, cliccate sul link qui e se il vostro pc soffre di derivazioni eccolo per intero

http://www.whooming.com/?page=home_page

l’iscrizione e’ free e tale potrebbe rimanere se il numero delle persone sara’ coperto da sponsor ma cmq se termina il periodo libero sarete avvisati.

E adesso via libera alle telefonate senza obbligo di denuncia per sapere chi tentera’ di rompere il testicolame.

Il diritto del NONVOTO.

Ministero-dell-Interno

Avete parlato con il commercialista?

Non capite come mai, essendo il dollaro a 1.35, i fantomatici 96 dollari al barile corrispondono a meno di 71 euro, come un monton di anni fa’…ma il gasolio e la benza sono e continuano esser raddoppiati?

Chi di voi non ha sentito dire la classica frase io non so’ chi votare, son tutti uguali quindi vado solo per fare presenza ma lascio in bianco cosi’ glielo metto in culo..naaaaa ma percheeeeeeee’..

Che dite? Lo sgravio fiscale di 2 centesimi al litro vi ha fatto perdere 2 notti di sonno e 16 euro di Maalox?

Non capite perche’ costa tutto il doppio ma ce ne fosse uno che guadagna?

Vi sentite lenti perche’ non capite la storia della comunita’ montana a Taranto a 2 mt. sopra il livello del mare, spiaggia inclusa?

Nessuno vi spiega perche’ da 100 anni i ns. politici sono sempre gli stessi, nonostante la mucca pazza,il governo tecnico, il pollo pazzo, il gatto pardo e gli uccelli assassini sono riusciti a toglierne uno di mezzo?

Invece delle solite catene, soldi, fortuna e amore, se davvero si vuole mandarli a casa continuate a leggere il post per capire il

 

METODO LEGALE PER ESPRIMERE IL PROPRIO PERSONALE DISSENSO AI CANDIDATI DELLE PROSSIME ELEZIONI ED ASSOLVERE AL PROPRIO DOVERE DI CITTADINO SENZA REGALARE VOTI INCONSAPEVOLMENTE!

Se votate scheda bianca o nulla perche’ non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realta’, favorirete il partito con piu’ voti.
Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso piu’ voti.
ESISTE UN’ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E ANTIDEMOCRATICA!
Di seguito i riferimenti legali.
Tutto si basa su un uso ‘puntiglioso’ della legge:
Illustro nei dettagli il sistema da usare:

  1. ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
  2. ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: ‘Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato’
  3. PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
  4. ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio ‘Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta’)

COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU’ VOTI

Nel caso in cui gli scrutatori vi facessero problemi di inattuabilita’ della procedura appellatevi al seguente testo di legge:
Testo Unico delle Leggi Elettorali, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 – Art. 104 – Par. 5
5) Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori e’ punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a euro 2066

INOLTRATE, INFORMATE, DATE UNA POSSIBILITA’ DI ESPRESSIONE POLITICA A CHI NON SAPREBBE DOVE PORRE LA PREZIOSISSIMA CROCE DI GRAFITE.

Spinello.

 mb

 

 

Come puo’ un viaggiatore cavalcare i luoghi comuni senza esserne schiavo ma anzi, fortificarsi grazie alla consapevolezza degli stessi, succhiarne l’universalita’ per accedere, in una sublimazione estrema, ad una intima sensazione di unicita’?

Avete capito qualcosa dall’introduzione? Bene allora promettete di spiegarmelo, levategli la bottiglia, direbbe qualcuno ma io continuo e lascio la buta li al suo posto che sta bene, fa fine e non impegna.. dicevo che.. la distanza tra la fantasia ed il reale e’ tanta e cosi’ deve essere, le pieghe tra le quali si insinuano i momenti eccezionali,  appartengono alle tovaglie di anonime trattorie di provincia tipo il Port dij Gai con spettacolo cover di renato null, a pietre miliari usate come sedile durante una sosta forzata, si ritrovano nelle disavventure di un’attesa per sciopero, di un passaggio ponte ferroviario dopo aver scavalcato il recinto con scritto in grande, troppo in grande al punto di non vederlo NON SI PASSA, con treno incorpored della GTT.

Partire con la spesa fatta nel supermercato di Caselle alias Bennet, perche’ ci si trova di tutto in fatto di barrette energetiche e non si sa’ cosa si mangia ma si sa’ quanto si paga ovvero l’equivalente di un pasto consumato in una piola da tre stelle cometa compresa.

Comprare una bottiglietta d’acqua anzi di aranciata e’ meglio, per il viaggio casomai venisse sete, omettendosi che l’unica cosa sicura che ancora offrono nei bar sono le bibite rigorosamente grettate da travasare nella borraccia piazzata sulla canna traversa del mezzo di trasporto.

Comprare il biglietto il giorno prima e indignarsi che non si possa riservare il posto su un treno regionale.

Evitare di uscire la sera in quel di Torino perche’ dopo una certa ora tutte le citta’ diventano pericolose ed e’ meglio non sfidare la sorte di Portapila. La bici potrebbe avere la camera di scorta bucata o la bomboletta di gonfiaggio scaduta e fermarsi in mezzo ad un nulla cosi’ deserto che tornare indietro potrebbe diventare un’odissea.

Arrivo al sodo dell’oggetto in oggetto di cui sopra che ha scaturito il post.

Appunto e’ stata una spina del cazzo, una punta vegetale dura come il ferro e lunga almeno tre centimetri (quasi quanto il mio organo riproduttivo) che si e’ piantata nella ruota posteriore della mountain bike, ora a terra..doloreee perche’ occorre sporcarsi le mani con la catena.

Sensazione di disfatta, un attimo di ..e adesso che cazzo faccio, riparo o butto la bici nel fiume e vado a casa a piedi?.

Sissi’, fa impressione accorgersi che tutto intorno l’orizzonte si e’ oscurato e i gufi cominciano a gufare e i grilli a sgrillettare.

Un bAnale piccolo incidente di percorso e ti accorgi che non e’ cosi’ e ti fa rimpiangere la Spin che usi in camera mentre ti spari un film d’azione.

La trasmissione e’ vera, in carne ed ossa, il problema pure.

Mi trovo nel mezzo di una strada sterrata in un deserto cespuglioso del Chico Mendes, nessuna abitazione, nessuna luce tranne i fari accesi dell’aereo che sta atterrando in quel di Caselle e ti passa sopra a trenta metri facendoti sentire lo spostamento d’aria.

La massicciata sovrastante assomiglia ad un animale preistorico, la carne e’ quella degli insetti e degli animali del crepuscolo, a dir la verita’ poco invadenti, le ossa sono una fila di pali di cemento della ferrovia, bianchi ed appuntiti, allineati come le vertebre di un dinosauro coricato nel parco.

Impossibile notare questo mondo senza fermarsi un momento, difficile pero’ fermarsi per una causa di forza maggiore.

Con un rombo improvviso mi sfreccia sulla capa il treno che va nelle valli, due vetture con quattro pirla a bordo scalcagnati che lanciano bottiglie di birra rigorosamente di vetro dai finestrini proprio mentre sostituisco la ruota e gli possano inculare il gatto e pure il canarino mentre le mogli n’drocchie se la fanno col garzone del macellaio, poi la natura mi accarezza di nuovo..il pneus e’ sostituito quindi avvolgo la spina traditrice in un fazzolettino di carta per ricordo e me la ficco..non li’ tranquilli ma in tasca come souvenir e piu’ che spina e’ una presa..si..ma per il culo.