Absence, presence.

papa1

22 dicembre la ricorrenza dell’assenza.

Tre giorni al natale e il mio pensiero si proietta a qualche anno addietro, sembra ieri ma a calendario vedo che qualche lustro e’ passato e mi convinco sempre piu’ che vivere e’ un insieme di accumulo e perdita dove incontrarsi termina inequivocabilmente con un addio.

Volti, nomi, storie, sentimenti, persone.

Ci vengono incontro, ci affiancano, ci accompagnano per un tratto di strada.. poi se ne vanno, prendono altre vie, altri sentieri.. a volte si fermano, e rimangono li’, e guardano mentre ci allontaniamo e diventiamo sempre piu’ piccoli, sempre piu’ distanti noi proseguiamo il cammino e spesso neppure ci voltiamo indietro, presi da mille pensieri, gli occhi e la mente intenti alla prossima meta.

Ma ci lasciano, tutti, qualcosa.

Un fardello piccolo o grande, prezioso sempre.. ci lasciano il balsamo misterioso e dolcissimo dell’assenza.

L’assenza e’ una voce che non sentiremo piu’, eppure ci parlera’ dal profondo del cuore nell’ora piu’ buia, nel giorno piu’ difficile.

L’assenza e’ una mano che puoi stringere forte quando ogni altra mano ti sfuggira’ e il coraggio sembrera’ venirti meno.

L’assenza e’ un ricordo che potrebbe apparire banale, e’ una fotografia in bianco e nero, una frase che contiene un mondo, una cantilena imparata non sai piu’ quando e dove, un sorriso, un’amarezza seppelliti nella memoria. e’ una strada ripercorsa tante volte, e’ il Natale come lo aspettano i bambini.

L’assenza e’ il tempo che ti pareva inesauribile e invece non c’e’ piu’, il tempo per tutto cio’ che non hai saputo dire, che non hai potuto fare o non hai voluto fare, e’ l’amore che ti porti dentro, e’ quello che resta quando tutto finisce.

Il rendiconto e’ il significato della vita.

Illogicamente tutta questa assenza e’ per me e’ Presenza.. passata, presente e futura, ciao papa’ ne e’ passato di tempo ma tu sei sempre qui, guarda..proprio qui…e tu capisci perche’ odio le feste Natalizie

Un abbraccio carlo

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