Bullismo e Fede.

fotoBullismo
Permettetemi ogni tanto un post serioso con un tema notevolmente grave che e’ quello del Bullismo.

Questa forma di violenza intenzionale che si protrae nel tempo e’ una continuita’ di azioni che a detta degli esperti ha diversi fasi di evoluzione.

Ovvio che sino alla fine delle elementari non si puo’ parlare di bullismo ma solamente di comportamento irrazionale e anche violento a volte e qui abbiamo la componente genitori che mancano all’appello e lasciano campo aperto a soggetti che scelgono compagni da ferire volontariamente e in maniera continuativa esponendoli alle risate o altro di chi e’ presente.

Ergo nel bullismo vengono coinvolti diversi tipi di persone..chi lo fa. Chi lo subisce e soprattutto il pubblico che assiste a tali violenze.

Quindi e’ un’associazione a tre. Dove non vi sono solo oppressore e vittima, ma dove un ruolo importante lo svolgono gli altri, il cosi’ detto pubblico che in questo caso diventa co-responsabile degli atti.

Probabilmente senza un pubblico difficilmente avremmo un bullismo e una situazione iper amplificata la troviamo nel cyberbullismo.

Il pensare di aver fatto parte a programmare siti di comunicazione, mi fa sentire in colpa ed e’ evidente nei vari socialnetwork dove ogni like o mi piace pubblicato non fa in un certo senso che giustificare o addirittura approvare un gesto violento nei confronti della vittima.

La facilita’ e la velocita’ di diffusione delle immagini di eventi non fa altro che diffondere in maniera pericolosamente esponenziale questi atti.

E’ difficile fare statistiche in questo campo, perche’ troppo spesso le vittime di atti di bullismo o cyberbullismo non parlano, non si confidano con genitori o persone di fiducia… se vogliamo vi e’ una certa differenza tra bullismo maschile quello femminile o quantomeno il femminile in parte inferiore passa allo scontro diretto, quello fisico…nelle ragazze esiste la forma subdola che esclude la vittima dal gruppo o le impedisce di entrare in altri gruppi denigrandola e magari sotto forma di anonimato nei social..e qui le conseguenze sono imprevedibili..la rete amplifica di brutto perche’ quanto scritto, postato, diffuso..diventa difficilmente controllabile ed e’ PER SEMPRE.

Questo e’ il brutto dei post inseriti nei blog..gira e rigira voi lo troverete sempre li e i motori di ricerca non hanno pieta’..

Il post attuale di certo non e’ fatto per avvisare su cose a voi note ma e’ fatto per persone che chiedono aiuto..lo chiedono a chi non fa parte del loro giro e quindi a queste persone consiglio solo una cosa fatta da alunni come loro col metodo della peer education..andate nel motore e scrivete peer education CHILI o SUPSI.

Anche se vedrete associazioni lontane da voi e anche dai vostri confini, mailizzate e ne uscirete fuori.

E adesso con la seconda parte del titolo ed ecco la Fede del nostro Stefano che si e’ cuccata la coda di oltre tre ore e ve la traduce in 4 vignette..

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