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Prendiamo es. dal branco di lupi?

Il post e’ dedicato a chi trascorre piu’ ore sul lavoro che a casa e pensa di essere un vero Leader e dovrebbe prender esempio dal branco di Lupi nella foto di cui sopra.

1 – I tre avanti sono vecchi e malati, camminano in avanti per regolare il ritmo del gruppo in caso di corsa, in modo da non rimanere indietro.

2 – I prossimi cinque sono i piu’ forti e i migliori, hanno il compito di proteggere l’avanguardia in caso di attacco.

3 – Il gruppo in mezzo rimane cosi’ sempre protetto contro ogni attacco.

4 – I cinque dietro di loro sono anche tra i piu’ forti e i migliori… essi sono incaricati di proteggere il retro in caso di attacco.

5 – L’ultimo.. il capo, si assicura che nessuno sia lasciato indietro, mantiene il gruppo unificato sulla stessa strada ed e’ sempre pronto a correre in qualsiasi direzione per proteggere e servire da “Guardia del corpo” a tutto il gruppo.

Questo e’ come si deve comportare davvero un leader, non si tratta di stare davanti ma significa prendersi cura di tutto il gruppo.

Ebbene siete convinti di quanto esposto sopra? Allora vi dico che la troverete da parecchie parti ed e’ la classica bufala con tanto di foto che nel dicembre 2015 furano lo Scoop di Laqtv emittente regionale d’Abruzzo e pubblicate su “Il Messaggero” in merito all’ invasione a Campo Imperatore nel gruppo del GranSasso di 25 lupi dei Carpazi dovuti al ripopolamento organizzato da una fondazione Olandese tra i cui soci spicca anche Alberto di Monaco e pensare che questa foto faceva parte di un documentario della BBC girato nel Canada del nord… 

.. ciao neh

a proposito di lupi vai Ste con la tua striscia domenicale

23 marzo 2016.

isis2

Sono abituato a fare post tecnicoridanciani con la formula che non mi interessa cosa pensano gli altri di me ma solo quello che penso io degli altri e difatti frappongo ostacoli sui commenti ma non disdegno buttare lo sguardo su cio’ che dicono gli altri e a volte trovo dissertazioni che mi fanno stare incollato sino alla fine del post e quello di Fabrizio D’Esposito mi ha interessato a tal punto che non vorrei perderlo per poter confrontare piu’ avanti quello che lui ha ricercato e me lo ficco paroparo sul blog.

Tra profezie, visioni, apparizioni, e’ stato previsto il giorno preciso in cui isseranno i drappi neri dell’Isis sulla cupole di San Pietro e i cavalli dell’esercito islamico abbeverarsi in Vaticano.

E’ il 23 marzo 2016 che cade nella Settimana Santa, di mercoledi’, in pieno Giubileo.

“ Gli uomini seguaci del falso profeta marceranno con grande furia in direzione del tempio santo.

Li ci sara’ grande distruzione e la chiesa piangera’ e si lamentera’. In questo giornosara’ visibile una eclissi lunare”.

Questa e’ la profezia contenuta nel messaggio 2.975 della Madonna di Anguera, in Brasile, che dal 1987 appare tre volte a settimana (il martedi’, il Sabato e un giorno che varia sempre) al veggente Pedrom Regis.

Quindi la data del 23 marzo 2016 che corrisponde peraltro al giorno del messaggio dato il 23 marzo del 2008, viene fuori da un calcolo sulle prossime eclissi lunari.

Le profezie celesti di Anguera sono tremende. Ecco quella del 24 luglio 2005, la numero 2.553:

“ Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sara’ piena di cadaveri.L’umanita’ vedra’ l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà”.

La numero 2.579 del 24 settembre 2005:

“ L’Italia sara’ invasa. Gli uomini dalla grande barba agiranno con grande furia”.

La numero 3.972 del 18 marzo 2013 indica con precisione la strada da dove arriveranno i terroristi:

“I nemici agiranno con grande furia. La morte sara’ presente nella casa din Dio. I nemici arriveranno dalla Via Appia”.

Le visioni di Anguera e quella di varie mistiche cattoliche sono state ricordate da Antonio Socci su Libero nei giorni scorsi.

Ma quello cristiano non e’ l’unico filone profetico sulla sciagura dell’Isis.

C’e’ Nostradamus, ovviamente.

L’occultista-astrologo piu’ famoso di tutti i tempi, vissuto in Francia nel sedicesimo secolo, aveva previsto tutto.

In questi giorni viene citata in continuazione, dagli esperti del ramo, soprattutto questa quartina nostradamitica:

“La grande guerra iniziera’ in Francia e poi tutta l’Europa sara’ colpita, lunga e terribile essa sara’ per tutti..poi finalmente verra’ la pace ma in pochi ne potranno godere”.

E’ la previsione di un’Apocalisse senza precedenti e la devastazione non risparmiera’ Roma:

“Roma sparira’ e il fuoco cadra’ dal cielo e distruggera’ tre citta’: Tutto si credera’ perduto e non si vedranno che omicidi..non si sentira’ che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto. Roma perdera’ la fede e diventera’ il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più”.

Ora su Nostradamus e l’Anticristo c’e’ da precisare che le sue centurie divise in quartiere hanno individuato ben tre Anticristi. I primi due sono gia’ comparsi. Napoleone e Hitler. Manca solo il terzo, forse il Califfo, e la questione andra’ molto per le lunghe;

“ Il terzo Anticristo ben presto attacchera’, 27 anni di sangue durera’ la sua guerra, gli eretici morti, i prigionieri esiliati, sangue di corpi umani arrossira’ l’acqua e la grandine distruggera’ la terra”.

Per rimanere nel campo esoterico, ma su tutt’altro fronte, c’e’ infine il groviglio di tesi complottiste sugli attacchi di Parigi, modello Undici Settembre.

Qui, magna pars e’ il massone democratico Gioele Magaldi, che un anno fa, di questi tempi, ha pubblicato per Chiare lettere il suo voluminoso e clamoroso Massoni. Societa’ a Responsabilitaa’ Limitata.La scoperta delle Ur- Lodges.Secondo Magaldi, il mondo sarebbe governato da 36 superlogge massoniche e tra queste c’e’ anche l’Hathor Pentalpha, enclave conservatrice che schiera tutta la famiglia Bush e finanche il turco Erdogan. Hator e’ uno dei nomi di Iside/Isise e il legame con il, Califfo e’ fin troppo evidente, Isis come Al Qaeda sarebbe “una sigla terroristica farlocca creata massonicamente in vitro”.

La creazione di caos e guerre e’ il gingillo prediletto di questa superloggia, a partire dall’Undici Settembre.

Dice nel libro un potentissimo supermassone:

“ Per i piu’ raffinati interpreti del milieu esoterico-astrologico, faro’ notare che il giorno di insediamento ufficiale del sedicente Califfato del massone controiniziato Abu Bakr al-Baghdadi, il 29 giugno 2014, la luna transitava in posizione speciale tra Cancro e Leone, significativamente congiunta a Giove alla fine del Cancro”.

Al Baghdadi quando poi apparve in pubblico la prima volta, il 5 luglio 2014, aveva alle spalle il simbolo principale dei templi massonici.. un grande occhio senza palpebre.

In questo caso il nuovo Sauron Tolkeniano per una “globalizzazione senza democrazia e senza libertà”.

La realta’ non e’ mai quella che sembra.

PS. lo rileggero’ al 23 marzo p.v e lo metto in memoria.

Amen

ISIS_A_NAPOLI

Anonymous contro Isis











Gli
hacker di Anonymous sono in azione. L’obiettivo e quello di
smantellare l’Isis sul web colpendo i loro server, i loro siti e
tutte le informazioni inserite sui social network e soprattutto i
loro amministratori.
Il
lavoro di Anonymous ha gia’ portato all’individuazione di diversi
collaboratori dell’Isis che hanno aperto siti per la propaganda del
Califfato.
Gli
amministratori non sempre usano Tor e i Vpn, a volte pero’ fanno
l’errore di rendere individuabile i loro
IP
permettendo cosi’ la localizzazione degli
smartphone
e notebook utilizzati
.
La
maggior parte degli amministratori vive tra il Medio Oriente e
l’Africa settentrionale, ma hanno traduttori in tutto il mondo.
La
macchina di propaganda del califfato e’ potente e ricca dei soldi
ricavati dalla vendita del petrolio che hanno conquistato, si
conoscono sette centri produttivi tra cui una TV una Webradio.la
rivista Dabiq e un budget di investimento quantizzato in miliardi di
euro.
Nonostante
gli ostacoli gli addetti di Al Baghdadi riescono far passare i
messaggi inneggianti alla loro invincibilita’ e anche col bloccaggio
di qualche loro piattaforma, subito ne aprono altre e non ultima e’
quella su Telegram dova dallottobre scorso sono comparsi una
ventina di Account in diverse lingue e il fatto e’ che hanno beccato
una dozzina di migliaia di follower. Qui appaiono tutti i loro
comunicati, foto, comunicati, messaggi e tuttin targati Califfato.
Telegram
e’ un clone di WhatsApp dove ogni associato ha un suo numero
telefonico e con questo mezzo l’Isis msg ogni giorno a oltre sessanta
milioni di utenti forti del fatto che il dio denaro li copre in
quanto la politica di Telegram e’ quella di garantire la privacy
anche a terroristi e non e’ come Facebook che inchioda gli account
immediatamente.

Qui
abbiamo la possibilita’ di farci dei soldini grazie alla strafottenza
del patron di Telegram che offre 300.000 dollari a chi sara’ in grado
di crackarlo.
Al
Qaeda lo usa da tempo per comunicare tutti i cazzi che vuole ai
giornalisti e idem dicasi del gruppo libico di ansar al-Sharia.
Dulcis
in fundo Telegram ha un numero di telefono iracheno dove i parenti di
persone rapite possono contattare per pagare il riscatto.
Questi
300.000 dollari si spera finiscano a pro di Anonymous.

Essere 2.0

2.0
Essere 2.0 vuol dire essere nel 21esimo secolo, essere connessi, non a caso questo millennio inizia per “20″ , un grande passo avanti rispetto al precedente “19″.

Per ora questo passo, questa grande differenza non si esprime tramite cambiamenti “reali” come una diversa redistribuzione sociale della ricchezza o del lavoro, o tramite nuovi modelli di conoscenza, ma nella presenza di nuovi sistemi di comunicazione, globali e veloci, in strettissima relazione tra di loro.Il mondo 2.0 e’ diretta conseguenza dei limiti presenti nel mondo reale.La nuova societa’, espressione di questa prima parte di ventunesimo secolo, di quel 2.000 che essendo agli inizi e’ per ora “solo” 2.0, e’ connessa, veloce, semplice, partecipe ed estremamente poco riflessiva.

La generazione 2.0 e’ stanca del modello precedente, stanca di essere solo diligente spettatrice.La rete e’ cassa di risonanza di tutto cio’ che in modo intangibile ci rappresenta… il nostro pensiero, la nostra attenzione, le nostre forme di espressione, la nostra coralita’.

Ci stiamo progressivamente spostando dal mondo reale, soffocato da elementi tangibili e selettivi, verso un nuovo e piu’ semplice mondo virtuale.Una fuga dalla realta’ verso un mondo di facili pensieri, incorporeo, talvolta anche scadente, ma sempre in grado di fornire nuove possibilita’ di integrazione.

Essere 2.0 o due punto zero qual dir si voglia significa vivere nel terzo millennio, significa non avere pazienza, significa vivere utilizzando quotidianamente internet, molte volte al giorno, significa clikkare, postare, twittare, visualizzare, feedare, taggare, selezionare, cercare, commentare, …La società del “troppo” ha lasciato il passo alla società del “subito”, si tratta di un enorme cambiamento, non di un “passo in avanti” ma di un “grande passo” le cui infinite peculiarita’ sono tutte da analizzare.Nuove banalita’ globali sostituiscono ingessati, esclusivi ed imperscrutabili centri di conoscenza e forse di potere.

Nuove eteree amicizie diventano sintetiche antagoniste del prendersi per mano.Non a caso chi e’ nato in questo secolo, la cui data di nascita inizia per 2 e 0, riesce a cogliere al meglio lo spirito e le dinamiche virtuali di questo nuovo palcoscenico, proprio perche’ privo delle antecedenti vecchie infrastrutture, spesso espressione della società “1.9″, moderna e postmoderna.
Di una cosa dobbiamo esser certi ovvero che siamo solo agli inizi.

Piccante sia.

a

Come detto e ridetto nei vari post.. amo la grappa con genziana e il buon peperoncino piccante, con questi due elementi e con carboidrati tipo pasta e panfrancese io vivrei tranquillamente godendo come un selvaggio.
Approposito del Peperoncino non tutti sanno che la sua piccantezza viene misurata con un’apposita scala, chiamata Scoville, dal suo inventore, il professor Wilber Scoville, che nel 1912 ideo’ un test che funziona cosi’.. Dal peperoncino in esamine si ricava un estratto che viene diluito in una soluzione di acqua e zucchero che viene via via maggiormente diluita. Il grado di diluizione che elimina completamente la piccantezza dell’estratto e’ l’indice di Scoville di quel determinato peperoncino.
Con l’aumentare delle conoscenze scientifiche nel 1970 e’ stato ideato un metodo piu’ preciso, che utilizza la cromatografia liquida, metodo ideato da un chimico di nome Gillet (forse parente di quello che ideo’ le lamette) che misura direttamente la quantita’ di capsaicina, la sostanza che conferisce appunto la piccantezza al peperoncino e mi fa gonfiare le labbra tipo Belen o tipo il cane della vicina quando riceve il tallone causa latramenti scassapendenti. Questo metodo ci permette di stilare una classifica dei peperoncini piu’ piccanti al mondo. Per rendere l’idea di piccantezza di questi peperoncini, ricordo che secondo questa scala il peperoncino nostrano segna un valore che varia da 1.000 a 30.000 unita’ Scoville, con variazioni dovute alle differenti zone di produzione…(si vocifera sino a 100.000), tenendo sempre in mente questi valori, scopriamo ora qual’e’ il peperoncino piu impestato del mondo.
La capsaicina pura, per fornire un altro termine di confronto, arriva a valori SHU di 15/16 milioni roba da far scoppiare l’emorroidamento.
10

– partiamo dal 10° posto, dove scopriamo un nome probabilmente gia’ conosciuto, il Red Savina Habanero, che per molti anni ha detenuto il record mondiale di piccantezza, con 500.000 unita’ Scoville, che da questo momento identificheremo con la sigla SHU. Pur essendo 5 volte piu’ piccante del nostro peperoncino, l’Habanero oggi e’ stato relegato in fondo a questa classifica.

9
– Al 9° posto troviamo il 7 Pot Red Gigante, la cui piccantezza si aggira sui 999.500 SHU (la cifra 7 all’inizio del suo nome e’ dovuta al fatto che un solo peperoncino e’ stato in grado di rendere piccanti ben 7 pentole di stufato).
8

– 8° posto.. ecco il 7 Pot Barrackpore, conosciamo gia’ cosa significa il sette all’inizio del nome, mentre la piccantezza posseduta da questo peperoncino segna 1.000.000 di SHU. Questo peperoncino e’ originario di Trinidad, patria di molti dei peperoncini presenti in questa classifica.

7
– Al 7° posto abbiamo il Bhut Jolokia (Ghost Pepper), forse tra i piu’ famosi peperoncini piccanti, questo perche’ su Youtube sono presenti moltissimi filmati di pistola che si cimentano nel mangiare quello che era ritenuto essere il peperoncino piu’ piccante al mondo, ma oggi, con 1.041.427 SHU, il Ghost Pepper ha dovuto cedere parecchie posizioni.
6

– al 6° posto, ecco il 7 Pot Primo, facilmente individuabile per la “coda” che sporge ad una delle estremita’, la sola vista di questo peperoncino fa comprendere che non ci si trova davanti ad un comune peperoncino piccante, ed il suo valore di 1.268.250 SHU gli rende pienamente giustizia.
5

– Al 5° posto, ci sta Il Naga Viper, nato dall’incrocio di una moltitudine di peperoncini piccanti, e’ un peperoncino abbastanza raro da trovare che e’ coltivato nel Regno Unito, 1.349.000 il suo indice SHU.
4

– Al 4° posto troviamo con 1.463.700 SHU il Trinidad Scorpion Butch T
3

– Al 3° posto ci sta uno dei migliori, il 7 Pot Douglah arriva a 1.853.936 SHU
2

– Al 2° posto ci sta il Trinidad Moruga Scorpion, un peperoncino scoperto di recente ma che ha fatto subito valere il suo indice Scoville pari a 2.009.231 SHU.
1
– al 1° posto non ha ancora trovato rivali il bruciabip che vi infiammera’ bocca e buco del biiip al solo guardarlo, quello che detiene il primato assoluto ed e’ il Carolina Reaper, coltivato al solo fine di avere una piccantezza unica ed esagerata con i suoi 2.200.000 SHU.
E dopo sta classifica io mi spalmo un poco di peperoncino nostrano sulla tartina alla faccia dei suoi pochi SHU e questo post lo dedico a mio cognato dicendo che il suo Habanero si deve inginocchiare di fronte al Peperoncino coltivato in quel di Casalbrodetto (la pianta si chiama i Settefratelli)
sette fratelli

e mo’ t’ho detto.b

100 secondi.

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Per la serie “imitiamo gli Americani” e’ partita l’iniziativa dei negozi che dopo opportuno acquisto di qualsiasi cosa e relativo sorteggio, potrete avere un certo spazio di tempo (solitamente un centinaio di secondi) per recuperare merce che porterete a casa senza sganciare un ghello.

Il primo negozio che ho trovato in rete e MediaWorld che a tutti quelli che acquistano un prodotto presente nel loro depilantes o volantino qualdirsivoglia dal 2 all’8 maggio pivi, potra’ esser sorteggiato per divenire corridore dei 100 secondi.

Nella gara di arraffaggio, il sorteggiato non solo dovra’ castigare gli oggetti ma anche lanciarli in un canestro e fare centro e tutto quello che che riuscira’ carpire potra’ portarselo a casa a gratisse.

Se acquistate in rete i prodotti nella data sopraccitata potrete registrarvi sul sito

Compraonline.mediaworld.it.

Se invece acquistate in negozio vi potrete registrare sul posto.

Occhio che le registrazioni termineranno il 31 di maggio.

Quindi tirate fuori le scarpette corsive antiscivolo e dotatevi soprattutto di tanto culo.

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TASI – TARI – IUC

TASI e TARI:

ecco i codici tributo per l’F24

E ci risiamo con i bravi codicilli.. copio e incollo e ..finito con E:

Le risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate con i nuovi codici tributo da utilizzare per versare la TASI e la TARI in F24: istruzioni per contribuenti privati ed enti pubblici.

Nuovo_F24Nuovi codici tributo dall’Agenzia delle Entrate per consentire ai contribuenti di pagare la IUC, istituita dalla Legge di Stabilità: la nuova tassa sui servizi comunali comprende TASI (Tassa Servizi Indivisibili – sostituisce l’IMU prima casa), TARI (Tassa Rifiuti) e IMU (resta su tutti gli immobili diversi dalla prima casa).

=> Le delibere comunali IMU-TASI per il 2014

TASI e TARI sono due tributi nuovi, quindi il Fisco ha istituito i relativi codici per il versamento in F24. Visto che la TARI sostituisce la TARES, i relativi codici restano gli stessi (cambia solo la denominazione a cui si riferiscono), mentre per la TASI ce ne sono di nuovi. E’ tutto contenuto in tre risoluzioni del 24 aprile: la n.45 riguarda la TARI, le n. 46 e n. 47 istituiscono i nuovi codici TASI rispettivamente per contribuenti privati ed enti pubblici. Il riferimento normativo è l’articolo 1, comma 639, della legge 147/2013 (Legge di Stabilità), che istituisce la Iuc, imposta unica comunale.

Tasi in F24

  • 3958“: per abitazione principale e relative pertinenze,
  • 3959“: per fabbricati rurali ad uso strumentale,
  • 3960“: per aree fabbricabili,
  • 3961“: per altri fabbricati.

Per la compilazione del Modello F24, questi codici tributo vanno esposti nella “SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI“, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, con le seguenti indicazioni: nel campo “codice ente/codice comune”, indicare il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella (si può consultare l’apposita tabella sul sito dell’Agenzia delle Entrate).
Nello spazio “Ravv“, barrare solo se il pagamento si riferisce al ravvedimento, così come lo spazio “Acc” va segnato solo se il pagamento si riferisce all’acconto previsto in giugno nei comuni che hanno deliberato in tempo (doppio binario) mentre il campo “Saldo” va barrato appunto in sede di saldo a dicembre. Se e il pagamento è effettuato in unica soluzione per acconto e saldo, bisogna barrare entrambe le caselle. Come avviene per l’IMU, nella casella “Numero immobili”, si indica il numero degli immobili, fino a un massimo di tre cifre. L’anno di riferimento è quello dell’anno di imposta a cui si riferisce il versamento: quindi se si tratta di ravvedimento, bisogna segnare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.
In caso di ravvedimento, unitamente all’imposta bisogna versare anche interessi di mora e sanzioni. Per questo, ci sono specifici codici tributo (che possono essere utilizzati anche se il ravvedimento avviene in seguito a un controllo fiscale). Eccoli:

  • “3962″: per gli interessi,
  • “3963″: per le sanzioni.

Tasi in F24EP (Enti pubblici)

  • “374E”: per i fabbricati rurali ad uso strumentale,
  • “375E”: aree fabbricabili,
  • “376E”: altri fabbricati,
  • “377E”: per gli interessi,
  • “378E”: per le sanzioni.

Tutte le indicazione per la compilazione del modello F24EP sono contenute nella risoluzione numero 47/E del 24 aprile. I codici vanno inseriti nella sezione “Tasi IMU“.

=> Calcolo TASI e IMU 2014 su proprietà e affitto

Tari in F24

I codici per la Tari in realtà sono gli stessi che si utilizzavano per la Tares (istituiti con la risoluzione 37/E del 27 maggio 2013), che vengono però ridenominati sostituendo il pecedente riferimento alla Tres con il nuovo nome dell’imposta, Tari. Quindi:

  • “3944″: valido per Tari (e Tares),
  • “3945″: Tari (e Tares), interessi,
  • “3946″: Tari (e Tares), sanzioni,
  • “3950″: tariffa,
  • “3951″: tariffa, interessi,
  • “3952″: tariffa, sanzioni

Come si vede, ci sono sia i codici per la tassa vera e propria che quelli per la cosiddetta tariffa (nei comuni che la istituiscono, al posto della Tari). Quanto alla compilazione dell’F24, i codici si inseriscono nella “sezione IMU e altri tributi locali“, in corrispondenza della colonna “importi a debito versati”, con le stesse modalità previste per la Tasi. Ricordarsi che nello spazio “rateazione/mese rif” il numero della rata va indicato nel formato “NNRR”, dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” quello complessivo delle rate. In caso di pagamento in un’unica soluzione, si indicherà “0101″.

Tari in F24EP

Anche in questo caso, sono semplicemente stati ridenominati i precedenti codici istituiti per la Tares con la risoluzione 42/E del 28 giugno 2013, che vanno esposti nella sezione “Tares-Tari” del modello F24EP. Le indicazioni sono contenute nella risuluzione numero 47/E del 24 aprile, la stessa relativa alla Tasi per l’F24EP.
Fonti: le risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate 45/E (Tari F24),  46/E (Tasi F24) e 47/E (Tari e Tasi F24EP).