Convivenza.

Nel purgatorio della convivenza il litigio e’ da sempre una delle attivita’ piu’ gettonate.

Ogni tanto la furia degli elementi si scatena e partono delle buriane che rintronano i vicini di casa a due isolati di distanza. Zuffe in cui ci si carica di miserie che si concludono con commiati del tipo.. Vai a spander melega! Oppure… Ma perche’ non vai a dar via qualcosa di tuo? (insomma tradotto sarebbero..vaffanculo o vai a dar via il culo)…

Qualche coppia che ha studiato alla Boston University Arts & Sciences. si inventa anche insulti piu’ coloriti alla romana del tipo.. Ma cagati in mano e poi prenditi a sberle.

Chiedo scusa alle anime candide linkediniane ma per dovere di cronaca ho dovuto riportare la citazione terra terra.

Talvolta pero’ si evita la schermaglia verbale, si fa l’occhio spento e il viso di cemento, e si pratica la vendetta silenziosa. Quella dei piccoli dispetti.

Delle tacite rivalse.

Lui e’ andato a giocare a calcetto per la quarta volta in una settimana? Molto bene. E lei all’indomani gli lascia la macchina in riserva fissa cosi’ impara a mollarla a casa tutte le sere a guardare Uomini e Donne.

Lui la sgrida quando con la forchetta Lei seleziona l’insalata mista e gli mangia tutta la mozzarella? Perfetto. Lei per dispetto gli prepara il caffe’ ma glielo mette nella tazzina piccola, quella che Lui odia, perche’ non gli sta dentro il naso e fa fatica a bere.

Lui stasera di nascosto si e’ finita l’ultima fetta di crostata di mirtilli che lei si era conservata per la colazione di domani? C’est magnifique. Lei aspetto che lui vada a letto, che si addormenti, e poi lo raggiunge cantando a squarcia gola «Siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi» possibilmente accendendo la luce da 400 Watt.

In questi casi e’ molto facile che riscatti la rissa verbale.

E nell’abisso di ripicche la frase piu’ ripetuta e’ sempre la stessa: «Non ti piaccio? Non ti vado bene? Allora lasciami. Lasciami pure. Tanto cosa c’e’ meglio di me?».

Pensateci un attimo…

COSA C’E’ MEGLIO DI LEI? Ve lo dico io.

Meglio di lei c’e’ un’alluvione di cose.

Eccovi un elenco parziale:

Le foglie di salvia fritte con la pastella e il ripieno di alici sono meglio di lei, tutti i dischi degli Oasis e tutti i libri di Pennac e poi l’aulin (quello ritirato dal commercio ma che puoi acquistare su Vova) quando hai mal di testa, le ciabatte di pile dopo una giornata di cammino, l’essenza di mughetto, l’apertura di tutti i ciakra da parte di uno che lo sa fare, le maglie dolcevita quando hai il mal di gola e gli occhiali da sole quando hai l’orzaiolo, il profumo di pizza che si sente su per le scale, la fettina d’arancia che sta al fondo dell’aperitivo, le rose antiche della regina Vittoria e la faccia di Belene Rodriguez.

Ecco cosa c’e’ meglio di lei. E se volete aggiungetene altre mentre vi auguro buona domenica e vi lascio alla striscia dello Ste che illustra i poteri priministeriali.