D.D.E.

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Anche l’estate di San Martino se n’e’ ita ed eccolo che arriva, il santo inverno. Incredibile quanto durino i mesi che non ci piacciono, con sta’ frescura gnecca e st’orzata che al mattino e la sera scende come un plaid e ti fa’ godere come un falco in autostrada facendoti quadrare il vistamento. Non e’ semplice trovare motivi di felicita’. Ma c’e’ un piccolo espediente per sopravvivere alla sfiga. Avvicinate la pagina del togo tuentinove  all’orecchio che ve lo dico… diserbate dalla vostra vita i DEMOLITORI DI ENTUSIASMI.  Si chiamano cosi’. Detti demolitori di entusiasmi sono quelli che di mestiere entrano nella tua vita a piedi uniti e ti distruggono quel micron di felicita’ che ancora ti rimane. Quelli che di professione fanno i trovatori di peli nell’uovo, categoria A freschissimo. Ma non facciamo l’errore di confonderli con i pessimisti, quelli del meta’ vuoto. No, perche’ il pessimista una sua visione del mondo ce l’ha. Nera come un dark di notte ma ce l’ha. Il pessimista e’ quello che parte per una vacanza alle Mauritius e ha paura che arrivando la’ non trovera’ la linea per entrare nel facebucche mentre l’uragano imperversa e tu sei in taxi con uno che parla solo il dialetto creolo. Il demolitore di entusiasmi invece e’ mooolto peggio perche’ non ha convinzioni. E siccome non ne ha, distrugge quelle di chi reputa sia meglio di lui. Il suo motto e’.. non preoccuparti, arriveranno tempi peggiori e ricordati che devi morire. E’ quello che ti dice ..Che bello questo taglio nuovo di capelli alla Valeria… peccato che non riuscirai mai a pettinartelo da sola e ti mette in evidenza quella parte con due capelli bianchi che tu non vuoi far vedere…. Oppure, vedendoti carica di sacchi di umido, carta e vetro differenziati, ti sorride pietoso e sospirando ti fa’.. miii ancora ci credi? Beata ingenuita’, ti fai un mazzo tanto, raccogli dividi entri con chiave e pass nel pollaio differenziatorio della MetalCarp  per deporli e poi arriva il rumeno spazzaturiere e rimescola tutto assieme e ci piscia pure sopra. Che distillato di odio. Che concentrato di scassamarroni. Una circostanza in cui il DDE e’ particolarmente pernicioso e’ la questione casa…nel senso di abitacolo o desco famigliare. Per far vedere la casa nuova ad un demolitore di entusiasmi e’ meglio prima tracannarsi mezza bottiglia di grappa con genziana corretta cognac e punta di peperoncino trinidad moruga, perche’ in uno stato di semi ubriachezza gli strali fanno meno male. Lo schifosone impestato parte sempre con un apparente complimento..Bello… ma basta contare fino a tre che arriva la mazzata. Uno, due .. e tre. Peccato che… E parte l’elenco.. la facciata e’ orrenda ed esposta a nord, la scala e’ ripida, l’ascensore e’ soffocante e non si ferma allineato al piano, il tetto e’ fradicio di amianto, la cantina e’ umida, sotto il parquet hai una schiera di anobidi e lictidi, e il muro maestro c’ha una bella crepa sottile, per adesso, e sottolineo per adesso. Da queste parti ce n’e’ una cosi’ adepta al DDE, ti dice che e’ bella figa quella nuova che ti mette il commento nei post, peccato che la foto non sia sua, ha come minimo intrallazzato con tutto l’esercito di facebook, ha un foruncolo sulla tetta sinistra che si confonde col capezzolo ed e’ pure stitica senza contare il lato B che nonostante il tiraggio segue la gravita’  e punta verso terra. Non parliamo poi di quando hai la disgrazia di averceli in macchina. E’ una continua lamentela, perche’ tu, scentrato /pronuncia esseci e non sc di scivolo), fai la strada piu’ lunga, con tutti i percorsi molto assai piu’ brevi che ci sono, dai retta al navigatore e rimani inculato. Ma ammettiamo pure che sia cosi’ caro DDE. Che la tangenziale e’  sfigatissima, perche’ percorri il perimetro di tutta la citta’ dietro un tir ma in compenso eviti 25 semafori. Azz.. E se comunque a me, che sono pirla dalla nascita, piacesse fare la strada piu’ lunga? Chettefrega. Io voglio fare questo tragitto perche’ c’ho i miei appuntamenti naturali. Incontro una magnolia che d’estate, fiorita, leva il fiato, una casa antica con dei beau windows che sono un sogno e un pezzettino di fiume che ad una certa ora del giorno brilla come l’argento, e poi ho un cartellone pubblicitario con la Belene col lato B esposto. Ma cosa lo dico a te… arida parassita, tarlo del mio gioire che mi fracassi i coglioni continuamente e mi fai venir la voglia di toccarmali non peraltro ma solo per garanzia antifracassatoria.
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