La Pina Ingessata

ingessata.jpg
Ricapitolando. Quella testa di piombo placcata ghisa della Pina ne ha di nuovo combinata una delle sue. In un soprassalto di orgoglio single si e’ messa li’ con trapano, cacciavite ed occhiali e si e’ piazzata da sola i pensili della cucina. A’ la guerre comme a’ la guerre. Mica la solita fiammiferaia che sta li’ a lagnarsi tanto. Mica come quelle galline che fan tanto coccode’ ma poi morire se fanno un uovo. Massima stima. Grazie Pina. Te lo dico come se fossi la mamma del Mulino Bianco. Dopo un paio d’ore, mentre pelava patate per il pollo alla cocotte, i pensili le sono caduti sulla capa. Un, deux, trois. E voila’. Bilancio della tragedia.. rottura scomposta di omero, clavicola e capitello radiale. Piu’ una macedonia di lividi su tutte le gradazioni del magenta. Sei stata fortunata, le ho detto, se succedeva a un purosangue di spaccarsi tibia e perone lo abbattevano. Almeno a te hanno messo solo il gesso. Cosi’, senza fare troppi piagnistei, la ciancicata barbie girl ha ripreso in un baleno la vita di sempre, pur camminando di traverso come i granchi. Poi essendo in mutua l’incutita, tutte le sere tira tardi in discoteca e balla come una gatta a cui hanno dato fuoco alla coda. Ora nelle fasi del corteggiamento invece di puntare sulla perversione godereccia punta sulla compassione. Visto che funziona l’altra sera ha persino simulato una peritonite per portarsi a letto un ingegnere che sembrava appena uscito da un catalogo di postal market. Risparmia anche sugli ombretti perche’ ogni giorno gli ematomi cambiano sfumatura.. La Pina e’ l’impersonificazione dell’ottimismo e del profumo della vita. Mica come quelli che quando si ammalano la fanno tanto lunga. Se li incontri per strada e ti azzardi a chiedere come va.. parte un’anamnesi completa. E le malattie non sono mai comuni. Mediamente sono sindromi terrificanti. Hai presente i films dell’orrore di TeleNorba2 a notte fonda? Son quelli che non hanno mai solo mal di schiena. Sarebbe troppo banale. A loro si e’ direttamente spezzata una vertebra tipo il Barbiere di Borgaro. E adesso? «Eh… Adesso tra sei mesi mi piantano un chiodo e mi mettono un disco…. » Ah. Il famoso disco per l’estate. Certo. E poi? «Poi ho avuto un problema all’occhio». Un po’ di congiuntivite? «Magari. No… Mi e’ proprio scoppiato l’occhio». Pero’. Boia pork che sfiga. Ma da quando in qua gli occhi scoppiano? Perche’ e’ l’uso dei verbi che fa la differenza. Quelli li’ non si spelano. Si scuoiano. Non si graffiano. Si scorticano. Non si tagliano. Si squarciano. Anche a me. Talvolta. Si dilaniano. Le palle. Quando mi tocca stare a sentirli.