Mezze stagioni?

Non male questo inizio autunnale ego sto Casalbordinando ancora per qualche decinaia di giorni alla faccia di chi mi vuol bene.

A questo punto si puo’ con tutta sicurezza affermare che non ci sono piu’ le mezze stagioni e neanche le stagioni intere e nemmeno le tre quarti.

Se dopodomani Mercalli quello della scala.. verra’ a dirci che a Natale usciremo in trikini per il gran caldo non possiamo neanche dargli del pistola perche’ magari potrebbe succedere che anziche’ mettere le catene continueremo a farci dei grandi bagni.

Non ci sono piu’ primavera estate autunno e inverno, c’e’ un’unica gigantesca stagione, un’unica poltiglia di pioggia, vento, sole, gelo, trombe d’aria, nebbia e svirgolate di grandine.

Questo clima e’ una tragedia anche per gli stilisti amici di Lella con MaxMara in testa in quanto dovremo scordarci le sfilate autunno-inverno, primavera-estate.

Assisteremo ad un’unica collezione.

La collezione monostagione in cui le modelle son tutte vestite come pasta sfoglia.

Una roba sull’altra.

Con il prendisole che sbrindella da sotto il maglione e gli short sopra i fuseaux di lana cotta.

Pensa Vivaldi dovesse nascere adesso.

Altro che stare li’ a scrivere le quattro stagioni una per una.

Faceva un’unica strombazzata con fischi e pernacchi e la chiamava ..Tempo di merda.. ed ecco fatto.

Anche i giornali si stanno adeguando.

Niente piu’ articoli sul soprabito e le diete purificanti di primavera, ma si arriva subito al “Torna di moda il costume intero”.

Che poi sono balle.

Basta vedere le foto.

Quelli non sono veri costumi interi.

I costumi interi son quelli di una volta, scafandri compatti da cui sbucavano a stento le cosce, strizzate come due salamelle da sugo.

Delle armature di nylon blu suora che appiattivano le tette come sottilette, con delle spalline atte a segare a ics tutte e due le scapole.

I costumi che vanno di moda adesso sono i bikini venduti dal marocchino che espone sul bagnasciuga del Solaris sul suo triciclo gommato.

E’ tutto un cordino, uno sfilaccio, un giunto cardanico, una catena e un collare.

Giusto per coprire le parti fondamentali della donna esclusa la farfallina della Belen, che sono poi 3.. tette culo e portale YAHOO.

Appendono fra le due parti del bikini qualsiasi cosa.

Corde, medaglie, ritagli, frattaglie, stoppa, cornetti cacciasfiga ed ecco fatto il costume intero alla moda.

Dei ponticelli di perline e Svarosky che se non sei piu’ che brava a nuotare appena entri in acqua dal peso affondi per la gioia dell’accoppiata Gino- Dominik.

Senza contare che finisce che ti abbronzi a spruzzo come il condimento in salatifero degli amici partenopei.

Tante sono le cose che si fanno a spruzzo, soprattutto se si abusa di bifidus attivo come faceva la Marcuzzi, ma l’abbronzatura no.

Costumi cosi’ non li puoi tenere piu’ di un’ora addosso altrimenti finisci come i festoni delle tortiere.

Io direi una cosa.

Per levarsi dall’impiccio.

A questo punto esageriamo.

Brevettiamo un costume che fa i tatuaggi.

Tipo stencil che lo puoi comprare al Brico Center del Megalo’.

Un costume che da dietro c’ha un traforato che ti stampa una catenella di quadrifogli lungo tutta la spina dorsale.

O una ghirlanda di cozze sotto le tette o addirittura una scritta a caratteri cubitali sopra la camera del lavoro.

Se interessati telefonare al 64.63.61 (strz) massima serieta’ e vai la che vai bene.. azz. che rumore di silenzio ci sta fuori e che rumore del menga fa questo teleriscaldamento che spara a palla alla faccia del risparmio energetico anche se le giornate viaggiano a 23 gradi e io son a finestre aperte e siamo verso la fine di ottobre, quindi stacco, mi butto sui pedali verso la Reggia Venariale e per i post tecnici vi aggiornero’ al ritorno della sudata.