Vivere.

vivere

 Vivere altrove. Da molto. Da poco. Per pochi mesi. Per qualche anno soltanto. Per sempre. La vita altrove costringe chi l’ha scelta, o chi l’ha subita, a fare il punto piu’ spesso di quanto non accada agli altri. Dove sono capitato, cosa sto facendo qui, perche’ ci sono arrivato e come. Qual e’ il senso dell’andare, quale il senso del restare quel’e’ il senso del venire. Vale la pena. O no. Varra’ la pena. Quando? Avevo un’alternativa? Ma chi me l’ha fatto fare?
La vita altrove e’ una pioggia gelata, ma a volte potrebbe essere anche una coperta calda. Dipende dai giorni e dalle stagioni dall’inserimento. Perche’ vivere altrove significa cancellarsi un poco alla volta e reinventarsi, di continuo. Significa scegliere di perdere l’equilibrio e navigare a vista, quando non del tutto alla cieca. Finche’ non si siano individuati, nella nebbia di un mare sconosciuto, nuovi punti fermi. Nuove certezze cui ancorarsi. Perche’, comunque la si voglia girare, noi siamo piante con le radici che hanno bisogno di terra. ..Devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze…, cantava un poeta. Quasi ad incoraggiare il viaggio di noialtri pur essendo ciechi nella nebbia.
Ma. Vivere altrove significa convivere con la nostalgia, parola che l’emigrante rispetta, teme e impara, a sue spese, a non deridere e ad usare con cautela. Significa rincorrere il ricordo una mattina e imporsi di dimenticarlo la mattina dopo, perche’ fa male. Significa accettare di adattarsi, di piegarsi, di contaminarsi, di compromettersi, sapendo che non sara’ mai abbastanza soprattutto se qualcuno ti ha illuso di trovare un posto sostitutivo alla tua vita in maniera migliore. Siamo quel che siamo e, inevitabilmente, siamo anche il posto da cui veniamo. Anche se impariamo ad accettare di non esserci quasi mai, in quel posto. Di perdere compleanni, battesimi, grigliate,oratori, cene con i compagni di scuola, aperitivi, nascite, incidenti, operazioni, cresime, compleanni, partite di calcio, scioperi selvaggi. La vita altrove forse regalera’, col tempo, altrettante occasioni. Ovvio. La vita e’ generosa con chiunque abbia il coraggio di prenderla in mano ma e’ anche cattiva con chi crede o gli hanno fatto credere di trovare il paradiso ed invece avrebbe forse trovato l’inferno. Per fortuna o sfortuna esistono persone che si fanno i fatti degli altri e vedendo sia una parte che altrove puo’ a volte fermare questo lanciarsi nel vuoto. Per vivere bisogna convincersi che le nostre radici se estirpate possono morire ma se trapiantate con criterio di chi conosce l’uso ti fara’ vedere il sole anche nei giorni di pioggia e la quiete dopo la tempesta.

Mi chiamo virgola…


Giovanna ha finalmente deciso di levarsi il vizio dello sfumisterio. Due sedute di ipnosi, un paio di graffette ai lobi delle orecchie come per i vitelli figli di una mucca pazza e ce l’ha fatta. Ora non fuma piu’ e pensare che siamo in inverno ed e’ risaputo che all’inverno fumano anche gli stronzi, senza offessa allo stronzo per carita’. Pero’ sapete che la vedo molto piu’ serena, il non fumo le ha fatto scattare la mania del cellulare, anzi l’ossessione perversatica maniacale. Invece di accendersi una Camel fa una telefonata a caso chi c’e’ c’e’. Poi ha un bailamme di cellulari che tutti insieme non fanno un chilo, e ciascuno miagola e sfregola in modo differente. Per adeguarsi al nuovo trend il suo arcimegafidanzato, che non ha testa ma testicoli, in un eccesso di furore amoroso, l’altra notte le ha sussurrato… Sei una grandissima gNokia…. Lei ha mollato gli ormeggi e lui le e’ planato addosso piegandola come un origamo facendole vedere i sorci verdi in versione tridimensionale HD e HF.

 Al contrario la Stefy da anni detiene un telefonino solo, d’epoca, lungo come wil..diciamo il Po e pesante come una fetta di gorgonzola coi vermi teniatici. Ma lei e’ affezionata. Lo usa sempre.. Anche da scarico, come fermaporte, sollevamento pesi o spaccanoci. Un telefonino efficientissimo con qualche problema di ricezione nelle gallerie e nei tunnel carpali. Infatti se ti capita di telefonare alla Stefy mentre e’ infilata in una galleria, la sentirai latrare dall’altra parte… Parla piu’ forte che sono in una grotta… Stefy ha una propria lessicale primitiva. Lunedi’ il suo beniamino si e’ guastato. Irrimediabilmente. Una malattia fulminante e impietosa. Con l’anima spezzata in due lei si e’ fatta coraggio e l’ha portato dal prano. Davvero lei ha portato il telefonino dal pranoterapeuta che con la sua energia l’ha ricaricato. E da allora anche Stefy emana calore tipo foca monaca in fase riproduttiva godereccia primaverile da far invidia a una caldaia a condensazione a risparmio energetico.

La nonna di Luisa l’altro giorno telefona alla nipote. Pronto? Lo sai che ogni volta che ti chiamo pago 16 centesimi di scatto alla risposta?.. Ovviamente Luisa risponde– Beh, si’, e’ normale, ma che ca..volo ci posso fare io?  E l’antenata incalza.. Come cosa ci puoi fare? Quando chiamo scatta! Scatta velocemente da quel divano cosi’ paghiamo di meno! La nonnetta pensava che lo scatto alla risposta corrispondesse allo sprint con cui ci si butta sulla cornetta, beata sta ignoranza all’evoluzione tecnologica ma on facciamole una colpa.

Io dei telefonini non reggo le suonerie. Sambe, barriti, trombe del giudizio universale, sinfonie intere che ti vien voglia di interrompere a meta’, mi chiamo virgola..sono un gattinoooo son la stellina.. del tuo telefoninooo. Ma perche’ non tentare una rivoluzione? Daiiii..il telefonino che puzza e’ un’idea no?. Puzza invece di suonare. Un fetore improvviso, panico tra gli astanti  e il responsabile che ammette… si scusate, c’e’ una chiamate per me. Presto fatto. Basta anche un ventaglio ridotto di odori.. letame, gorgonzola, piede di marito e scoreggia di cane stitico. E voglio vedere se qualcuno ha il coraggio di tenere acceso il cellulare al ristorante o in coda agli sportelli. Beh basta ora vado..che mi scade lo yogurt proprio adesso..

Portasfiga

Un signore molto anziano vecchio vecchissimo, quasi della mia eta’ e’ sdraiato nel letto in punto di morte.
Ha la fedele moglie seduta al suo fianco che lo veglia.
Con un filo di voce..
“Neh Maria, ti ricordi quando e’ scoppiata la prima guerra mondiale
e mi hanno chiamato per il fronte, e tu eri accanto a me?”
“Azz caro… certo che me lo ricordo”
“…Neh Maria e quando poi sono rimasto ferito e sono stato 4 anni
ricoverato in ospedale militare, e tu eri accanto a me, Maria?”
“Certamente caro!”
“E ti ricordi quando e’ scoppiata la seconda guerra mondiale
e mi hanno richiamato, e tu eri accanto a me?”
“Come non lo ricordo…”
“…e quando mi hanno messo in campo di concentramento
e dopo sei anni mi hanno liberato?
Anche allora tu eri accanto a me, Maria!”
“Si Si”
“Neh Maria e quando mi sono avvelenato mangiando funghi.
Tu eri sempre al mio fianco, ricordi?”.
“Certoooo Amore mio, lo ricordo?”.
“E anche adesso che sto morendo,
tu sei sempre accanto a me Maria…”
“Sempre…”
“Ah Mari’…”
“Dimmi…”
“Ma portassi nu poco sfiga?”

Giusy la grassa


La Giusy, quella che sonneggia in banca nel senso ron ron e che dona consigli nel segno del “dalla Giusy mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io” ha deciso di sciogliere il grasso della sua cellulite che ha raggiunto ormai il livello di guardia, anzi lo ha abbondantemente superato con tracimazione da temporale tropicale nelle isole vergini.
 La Giusy bancaria leggendo una rivista dal suo tosacani di fiducia mentre le faceva il pelo e contropelo ha trovato un articolo che anticipa per tempo l’esposizione del corpo al beneamato sole, e vedendo la foto della Belene che girava un film con gli elefanti ha deciso di spararsi una dieta a punti anzi a zone e cosi’ e’ ingrassata di tre kg solo nelle caviglie, ora ha il collo del piede che si adatta ai pantaloni zampa d’elefante che fortunatamente sono ritornati come uso dagli anni settanta e ha un culo che si adatta perfettamente alla poltrona di Cacucciolo quella a due piazze che ha in vetrina, usata da un cane mastino napoletano adottato da una famiglia nobile della collina superghese. La Giuseppa ormai e’ ridotta ad un ammasso di lipidi, poveretta e di conseguenza in amore viaggia male ed e’ per quello che elargisce consigli sbagliati tali da essere licenziata se solo si sapesse il suo operato anti nazionale. Lei a dispetto di altri che cercano il benessere della Nazione facendo introitare moneta estera segue la moda masochista di rifiutare chi vuole dare dei soldi per il benessere suo e del suo datore di lavoro bancario e lo bypassa su conti offshore del tipo Malta, Isole vergini Britanniche, Antille Olandesi, Hong Kong, Liechtenstein, Panama, Uruguay, Portorico etc etc.  Lei inoltre ha avuto solo delle collisioni sentimentali, tamponando un paio di anime willisiane qua e la, ma si e’ risolto tutto in un fidanzamento lampo con un amico mostro di un’idiozia estrema che non ha considerato bene con chi si stava accasando. Povera Giuseppa, pensare che mesi fa era andata da una medium per conoscere il suo spirito guida e mo’ vi dico neh. Seduta spiritica (lei su due sedie e mezzo). La medium stramazza in trance con la voce di Rosario quello sempre giovane che va in moto d’inverno, ha il ciuffo tipo Presley e come medico ha un pediatra, insomma che imita anche Ignazio La Russa ron ron, parla a spizziconi e la informa che il suo spirito guida e’ un capo indiano e che lei nella vita precedente e’ stata apache imparentata coi piedi neri. Quindi pellerossa. Cosa credibilissima in quanto la Giuseppa e’ sempre leggermente bordeaux per via di un eczema topico che la costringe a grattarsi tutto il giorno e anche alla notte non e’ da meno, lei si alza al mattino e toglie con l’aspirabriciole dalle lenzuola due etti e mezzo di pelle strappata (l’altro etto le rimane sotto le unghie) e per i piedineri lo dice la parola stessa considerato che viaggia a piedi nudi per via delle scarpe strette. Comunque essere consapevole di quanto la medium le ha rivelato, la eccita in maniera folgorante godereccia e con un’autosuggestione da oscar, comincia a parlare con la petunia, la pianta di aloevera, va nei giardinetti e abbraccia le rubinie, bacia il tarassaco e fa amicizia con due abeti della valdunduna.. pero’ si trattiene dal bere a colazione il concime chimico per le piante Crescita Miracolosa pr la paura di ingrassare ulteriormente. In piu’ si convince che qualche segnale della sua anima Squaw l’ha sempre avuto. Primo perche’ le piace camminare scalza (come ho dicessi sopra ..non trovando scarpe adatte)..secondo perche’ quando sbadiglia fa sbadigli sonori modulati mettendo ad intermittenza la mano davanti alla bocca cosi’ guarda… Ahhh.. Ahhhmmmm sput sput (bava che le scende dalla cloaca massima a forma di bocca).
Capita pero’ che qualche giorno fa, decide di ritornare dalla medium ormai famosa per essere stata su Striscia La Notizia e considerato che la stessa ha avuto gli arresti domiciliari dopo che la trasmissione delle Jene l’ha cuccata, e dato che la vita di Giusy non e’ migliorata, sia per altri sei di sesto kg presi corporei, sia perche’ non ha avuto rapporti del terzo tipo se non quelli in chat quando si e’ finta anoressica col nick teladogratis ed insomma la sua vita non e’ cambiata una mazza. La Medium ovviamente col cazzo che la riconosce e ricade in trance dopo essersi premurata che la quota visita era coperta,  la informa stavolta,  sempre con la voce Fiorellana imitante sempre il parlamentare ron ron,  che il suo spirito guida stavolta e’ un cortigiano del settecento (lei aveva capito artigiano con la “seicento” alias macchina utilitaria della Fiat) e comunque lei nella vita passata era stata una strega arsa sul rogo. Nientemeno. Doppio salto mortale carpiato in avanti con avvitamento. Spiazzante. Ho dovuto intervenire per calmare le acque. Quindi le ho regalato una scopa di saggina alta fin quasi al soffitto e poi le ho dato il colpo di grazia e al raduno delle donne emancipate quelle che si mettono a tette al ventoe dicono che se la gestiscono da sole, l’ho invitata ad una grigliata a base di uccelli italiani che sono quelli che le auguro di prendere nel posto dove non batte il sole dimodoche’ uno sprone godereccio le fara’ evitare di commettere errori causati da quella sua forma di gelosia e vuoi vedere che queste salsicce cotte sul barbeque le faranno da spirito guida o quanto meno da spirito foglio rosa?.

Giusy la grassa


La Giusy, quella che sonneggia in banca nel senso ron ron e che dona consigli nel segno del “dalla Giusy mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io” ha deciso di sciogliere il grasso della sua cellulite che ha raggiunto ormai il livello di guardia, anzi lo ha abbondantemente superato con tracimazione da temporale tropicale nelle isole vergini.
 La Giusy bancaria leggendo una rivista dal suo tosacani di fiducia mentre le faceva il pelo e contropelo ha trovato un articolo che anticipa per tempo l’esposizione del corpo al beneamato sole, e vedendo la foto della Belene che girava un film con gli elefanti ha deciso di spararsi una dieta a punti anzi a zone e cosi’ e’ ingrassata di tre kg solo nelle caviglie, ora ha il collo del piede che si adatta ai pantaloni zampa d’elefante che fortunatamente sono ritornati come uso dagli anni settanta e ha un culo che si adatta perfettamente alla poltrona di Cacucciolo quella a due piazze che ha in vetrina, usata da un cane mastino napoletano adottato da una famiglia nobile della collina superghese. La Giuseppa ormai e’ ridotta ad un ammasso di lipidi, poveretta e di conseguenza in amore viaggia male ed e’ per quello che elargisce consigli sbagliati tali da essere licenziata se solo si sapesse il suo operato anti nazionale. Lei a dispetto di altri che cercano il benessere della Nazione facendo introitare moneta estera segue la moda masochista di rifiutare chi vuole dare dei soldi per il benessere suo e del suo datore di lavoro bancario e lo bypassa su conti offshore del tipo Malta, Isole vergini Britanniche, Antille Olandesi, Hong Kong, Liechtenstein, Panama, Uruguay, Portorico etc etc.  Lei inoltre ha avuto solo delle collisioni sentimentali, tamponando un paio di anime willisiane qua e la, ma si e’ risolto tutto in un fidanzamento lampo con un amico mostro di un’idiozia estrema che non ha considerato bene con chi si stava accasando. Povera Giuseppa, pensare che mesi fa era andata da una medium per conoscere il suo spirito guida e mo’ vi dico neh. Seduta spiritica (lei su due sedie e mezzo). La medium stramazza in trance con la voce di Rosario quello sempre giovane che va in moto d’inverno, ha il ciuffo tipo Presley e come medico ha un pediatra, insomma che imita anche Ignazio La Russa ron ron, parla a spizziconi e la informa che il suo spirito guida e’ un capo indiano e che lei nella vita precedente e’ stata apache imparentata coi piedi neri. Quindi pellerossa. Cosa credibilissima in quanto la Giuseppa e’ sempre leggermente bordeaux per via di un eczema topico che la costringe a grattarsi tutto il giorno e anche alla notte non e’ da meno, lei si alza al mattino e toglie con l’aspirabriciole dalle lenzuola due etti e mezzo di pelle strappata (l’altro etto le rimane sotto le unghie) e per i piedineri lo dice la parola stessa considerato che viaggia a piedi nudi per via delle scarpe strette. Comunque essere consapevole di quanto la medium le ha rivelato, la eccita in maniera folgorante godereccia e con un’autosuggestione da oscar, comincia a parlare con la petunia, la pianta di aloevera, va nei giardinetti e abbraccia le rubinie, bacia il tarassaco e fa amicizia con due abeti della valdunduna.. pero’ si trattiene dal bere a colazione il concime chimico per le piante Crescita Miracolosa pr la paura di ingrassare ulteriormente. In piu’ si convince che qualche segnale della sua anima Squaw l’ha sempre avuto. Primo perche’ le piace camminare scalza (come ho dicessi sopra ..non trovando scarpe adatte)..secondo perche’ quando sbadiglia fa sbadigli sonori modulati mettendo ad intermittenza la mano davanti alla bocca cosi’ guarda… Ahhh.. Ahhhmmmm sput sput (bava che le scende dalla cloaca massima a forma di bocca).
Capita pero’ che qualche giorno fa, decide di ritornare dalla medium ormai famosa per essere stata su Striscia La Notizia e considerato che la stessa ha avuto gli arresti domiciliari dopo che la trasmissione delle Jene l’ha cuccata, e dato che la vita di Giusy non e’ migliorata, sia per altri sei di sesto kg presi corporei, sia perche’ non ha avuto rapporti del terzo tipo se non quelli in chat quando si e’ finta anoressica col nick teladogratis ed insomma la sua vita non e’ cambiata una mazza. La Medium ovviamente col cazzo che la riconosce e ricade in trance dopo essersi premurata che la quota visita era coperta,  la informa stavolta,  sempre con la voce Fiorellana imitante sempre il parlamentare ron ron,  che il suo spirito guida stavolta e’ un cortigiano del settecento (lei aveva capito artigiano con la “seicento” alias macchina utilitaria della Fiat) e comunque lei nella vita passata era stata una strega arsa sul rogo. Nientemeno. Doppio salto mortale carpiato in avanti con avvitamento. Spiazzante. Ho dovuto intervenire per calmare le acque. Quindi le ho regalato una scopa di saggina alta fin quasi al soffitto e poi le ho dato il colpo di grazia e al raduno delle donne emancipate quelle che si mettono a tette al ventoe dicono che se la gestiscono da sole, l’ho invitata ad una grigliata a base di uccelli italiani che sono quelli che le auguro di prendere nel posto dove non batte il sole dimodoche’ uno sprone godereccio le fara’ evitare di commettere errori causati da quella sua forma di gelosia e vuoi vedere che queste salsicce cotte sul barbeque le faranno da spirito guida o quanto meno da spirito foglio rosa?.

Caricare 6 blog contemporaneamente

http://sourceforge.net/dbimage.php?id=283453


Voi mi avete chiesto come faccio a caricare post su diversi blog contemporaneamente e la risposta e’ semplice, ho diversi programmi con cui pago uno e inserisco su molti in pratica effettuo upload  multipli su vari serzi hosting risparmiando un sacco di tempo, voi potrete fare lo stesso e se gli applicativi online non sono proprio il vostro forte e alla finestra del browser web preferite invece quella di una comoda applicazione accessibile direttamente da desktop, allora, di certo, Neembuu Uploader sapra’ essere all’altezza. Che cos’e’ Neembuu Uploader? Semplice si tratta di un applicativo scritto in Java (quindi compatibile con tutti i sistemi operativi purche’ si disponga di JRE 1.6 o versioni successive) ed utilizzabile in modo completante gratuito ovviamente che, mediante una pratica interfaccia utente alla portata anche dei meno esperti,  consentira’ di effettuare l’upload dei propri file su 6 differenti servizi di file hosting in maniera simultanea permettendo inoltre di visualizzarne i relativi dettagli e l’url mediante cui quanto caricato in rete risulta reperibile.
Al primo avvio di Neembuu Uploader si dovranno inserire, qualora necessario, i propri dati relativi agli account dei servizi di file hosting che si e’ intenzionati ad utilizzare, dopodiche’ sara’ sufficiente trascinare i file da uploadare online direttamente nella finestra dell’applicativo o, in alternativa, selezionarli dalla postazione multimediale in uso come fate normalmente.
In seguito sara’ poi sufficiente specificare i servizi di file hosting sui quali effettuare l’upload dei file scelti e confermare dunque l’inizializzazione dell’operazione ed il gioco e’ fatto

Ruby e il Cav.



OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO
Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani
LUCIANA LITTIZZETTO
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Avrei voluto parlare di politica, di scoperte scientifiche, del buco nell’ozono, anche dei merli morti, piuttosto. E invece? Di che cosa sono costretto a parlare? Anche se solo all’idea mi si rizzano i peli come quando ti togli le maglie di leacryl e fai le scintille, di quello dobbiamo parlare. D’altronde il governo e’ immobile. Fermo. Beh… Proprio immobile immobile direi di no, diciamo che fa piu’ un movimento tapumatorio avanti e indietro, ecco, un su e giu’, rendo l’idea?. Persino Bossi ha dichiarato.. Moderiamo i toni. Bossi. Ma capisci? Vuol proprio dire che si e’ ribaltata la realta’… che gli asini volano, le pecore cantano da soprano, e la pace regna nel mondo. Caso Ruby. L’affare si ingrossa. In senso buono. Gli uomini di Berlu lo difendono in tutte le sedi. Aperta parentesi. Vorrei per prima cosa rivolgermi a quelli che gli dicono di tenere duro. Cortesemente. Fategli coraggio, dategli pure sostegno, pacche sulle spalle, ma non ditegli tieni duro. Che peggioriamo la situazione. Chiusa parentesi.
Insomma. Dicono che facessero ’sti festini a base di bunga bunga. Ma ve li immaginate? ’Sta banda di babbi natale, ’sti tre anziani che pagano 20 gnocche… Cosa c’e’ di più triste? Forse la Riva Bianca e la Riva Nera della Zanicchi, il due novembre, vedere uno con il riporto quando soffia il vento. Le ragazze comunque hanno detto che succedeva poco o niente. Eh certo, quell’eta’ li’ cosa vuoi fare? Fai come i pensionati al supermercato, che toccano solo piu’ i meloni col dito, che premono col pollicione pet pet… Comunque le ragazze a fine serata prendevano addirittura una mini busta paga, come quelle che dà Marchionne. Io consiglio a questo punto a tutte le escort di fare un piccolo sindacato. Per la tutela della categoria. Tipo Fiom.. E’ questa l’amara realta’. Siamo una repubblica non piu’ fondata sul lavoro ma sulla jolanda. Non dobbiamo stupirci se una volta al mese… diamo il giro… Jolanda che per altro ha raggiunto una quotazione incredibile, altro che il petrolio.. settemila euro a serata, tra l’altro senza neanche essere consumata. Intonsa, nel cellophane, come i libri quando li regali al Trota.

Certo che lui e’ strano. Se e’ vero che dava a tutte quelle ragazze fior di euro per non farci niente, siamo di fronte al ribaltamento di ogni legge di mercato. E’ come se uno andasse dal benzinaio, si fermasse a guardare un po’ la pompa di benzina e pagasse 80 euro di pieno senza farlo. Tra l’altro pure per le ragazze, ci vorrebbe anche un filo di deontologia professionale… mi pagano fior di quattrini, cene e gioielli, farfalle di strass non posso mica andarmene a casa senza aver mostrato neanche una fettina di culo. Bossi che ha dichiarato ..eheh… e’ normale, che gli piacciano le donne… meno male che e’ cosi’….. vorrei vedere, se invece del Trota avesse una figlia, la Tinca, che va alle feste. E poi lui va a prenderla quando esce da li’ verso le quattro di mattina. Gia’ la Tinca come pesce ha gli occhi di fuori, figurati uscita dal Bunga dove li ha? Come i pesci degli abissi, appesi ai tentacoli..e la vita continua e becchiamoci sta giornata senza macchina per le micro polveri, mentre in Cina se ne sbattono e viaggiano con le macropolveri le impacchettano e ce le spediscono per le prove col Folletto. (per fortuna che Silvio c’e’).

TO la fetta di polenta

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Torino e’ conosciuta per la sua Mole Antonelliana e non tutti sanno che L’architetto Antonelli ogni tanto faceva delle scommesse ..aveva un terreno fatto a forma trapezoidale triangolare con queste misure di area, la base di era di 27 metri e l’altezza 5 metri da una parte e 70 cm dall’altra parte ebbene..per scommessa lui ha progettato ed edificato un palazzo di 6 piani alto 27 metri utilizzando la parte di 70 cm come canna fumaria. Questo edificio che vedete nelle foto  attualmente e’ al centro di Torino in Via Giulia di Barolo N°6 angolo Corso San Maurizio.. ha dei balconi sporgenti e all’ultimo piano c’e’un corridoio ballatoio per tutto il perimetro. Per salire, all’interno ci sono scale a chiocciola e per mettere i mobili e’ stato disposto un argano all’ultimo piano. I torinesi data la forma e il colore giallo lo conoscono come “Fetta di Polenta” ma agli effetti e’ chiamato Casa Scaccabarozzi che era il cognome della moglie dell’architetto.
Il palazzo era nato solo con tre piani circa 150 anni fa e poi dopo una 40na di anni ne hanno aggiunti altri tre, inizialmente nessuno ha voluto abitarci per paura di un crollo e allora ha voluto abitarci la moglie dell’architetto che nel frattempo ha fatto ginnastica su ste scale ed e’ risultato talmente robusto che quando hanno fatto saltare in zona la polveriera molti edifici furono lesionati ma la fetta di polenta e’ rimasta in piedi e lo e’ tutt’oggi e anche il terremoto del 1887 che ha raso al suolo l’intera zona non lo ha minimamente toccato grazie alle sue profondissime fondamenta e senza contare che anche durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale grazie alla sua minima larghezza e’ riuscito passare indenne. Andate a visitarlo e non vi pentirete, anzi se ci sono delle mostre approfittate per fare una scarpinata all’interno.

Paradise New version

Adamo_Eva.jpg
(Forgive me that the boss)

God, the boss of the Paradise, has cacced out, very very fuor, in the “freddo divertente” that in english si dice “fun cool”, Adam, Eva and the fruit of the peccat: the Nutell. From that moment, the life of God was very very squallid, very very scocciant, very very noious. Infact God is onnipotent, He knows everything, very very tutt, percio’ He don’t si puo’ veder one football partit because gia’ knows the risultat: He don’t si puo’ legger one yellow book because già know the assasin, don’t puo’ play the lotto, tombol, lottery of Capodann, because He gia’ lo knows who vinces and who perds (di solit God vinces at lotto, infact He is soprannominated “Padre Terno”), He knows gia’ everything, tutte cose.The unic thing that God don’t sapeva, was what cazz di end aveva fatt the Nutell and, under under, sotto sotto, after one sacc of time that he don’t have nothing notiz about the Nutell, God was very curios, ma very very curios, because God is formed dalla Santissima Trinity, perciò God has the curiosity of the Father the curiosity of the figl, and the curiosity of the Spirit Sant: ‘na cifra di curiosity… God was pensing to qualcos per rintracciar the Nutell and so decided to mandar ‘ncopp the Terr one part of the Santissim Trinity: so chiamed the Spirit Sant that is the most sfigat of the Trinity, (that quand God want the cigarettes or want the giornal, He sempr calls the Spirit Sant that in deep in deep, in fondo in fondo, is the apprendist of the Trinity, the shop-boy, the ragazz of botteg) and God dissed to the Colomb: “Now you go ‘ncopp the terr and cerc ‘nu poco this cazz of Nutell that da secols and secols I don’t have notiz”.The Colomb se ne voled from the Paradise vers the Terr. “Good Viagg!” dissed God watching the colomb flying…The Colomb was avvicinanding to the Terr. “Good Fortun!” dissed God watching the Colomb avvicinanding…The Colomb entered in the atmosphere of the Terr. “In bocc al wolf!” dissed God watching the Colomb in the atmosphere.The Colomb was ormai in the ciel of the Terr. “In cool at the balen!” dissed God watching the Colomb in the ciel of the Terr. PAM!! One cacciator of Frosinone accirrette the Colomb with ‘na scaric of pallettons. The story it’s endat.

Rottura di ..uova

Mi piace chi ha avuto la costanza di perdere tempo, farsi una posta fittizia, farsi un nick simil mio con aggiunta centrale fuorviata sul mondo islamico e tra l’altro devo ammettere che nella mia ricerca atta a soddisfare la mia curiosita’ di chi potesse essere l’alienato/a.. mi ha fatto un favore facendomi vedere dei lavori (draw) mica male, stavo perdendo il filo..ecco l’ho trovato..dicevo tutta sta perdita di tempo per scrivere che mi ha scoperto..boh.. sta frase lasciala scrivere al Colombo Cristoforo..ma incutita/o bastava andare sui link dei vari miei blog sparsi e senza fare tante ricerche ero gia’ li con un click..il bello e’ che dopo aver lanciato il sasso caro/a (senso lato) si e’ subito eclissato/a ed e’ tornato/a nell’antro suo, nel sarcofago, nel pantano e cerco di richiarire un mio punto di vista noto a tutti i miei contatti, gli amici li conto sulla punta di willis.

Io faccio un parallelo alla vita dicendo che l’habitat mio e’ come un pollaio sapendo che ci sta’ un posto sulla terra dove ogni storia ha inizio, la sala d’attesa di un mondo, e’ appunto il pollaio, sissignori proprio un pollaio una stia insomma ma non nel senso di stare ma quello dove ci sono galline (e qui il riferimento non e’ casuale ma oggettivo e riscontrato sul campo.

In quel posto ci puoi trovare davvero di tutto.. zuffe,
guerre, piume d’esseri umani, notizie, cibo, gente e la loro solitudine,
colori, sogni, fatti, la miglior finestra negli occhi di una gallina.

Perche’ dal basso, sopra il becchime e i semi, giusto in mezzo al niente,

la vita sembra quello che mai e’…incredibile.
Un guscio-scudo pronto a rompersi per iniziare a vedere, sentire, provare.
cosa? Dettagli. O l’Universo. Solo un punto di vista da uovo ossia da ME e sinceramente mi stai rompendo.