Preghiera propiziatoria.

 

 

Come tutti gli anni ad un mese o poco piu’ dalla nativita’, posto la mia preghiera propiziatoria.

Mi accingo a cospargere il capo di cenere mentre mi inginocchio su avanzi di noccioline, frutta secca e palle rotte durante la preparazione dell’albero e invoco..

Caro Enrico ora che sei rinato donami la serenita’ di accettare le cose che non posso cambiare, dammi il coraggio di cambiare le cose che non posso accettare e la saggezza di nascondere i corpi di coloro che ho dovuto sopprimere perche’ mi hanno veramente rotto il testicolame.

Aiutami a stare attento ai piedi che pesto oggi, perche’ potrebbero essere collegati al culo che dovro’ baciare domani.

Consapevole che ci vogliono 42 muscoli per aggrottare il viso e solo 4 per stendere il mio dito medio e mandarli a cagare, fammi essere come il missile che va dritto verso il cielo o come la piccola supposta che invece va dritto verso il (beep) e che quando e’ chiamata a compiere il suo dovere lo fa’ sino in fondo, senza mai guardare in faccia nessuno, mettendosi subito in cammino cercando umilmente la propria strada …. e se qualcuno mi si parera’ davanti dicendomi con presunzione ed arroganza: «Lei non sa chi sono io!» intimamente sa’ gia’ che non puo’ essere altro che uno st ronzo! Amen.