Rent a car.

alberto

Quando, qualche decina di lustri fa abitavo in quel dell’Albert de Giussan di cui conservo il bronzo preso dal salotto di famiglia geipiggiato qui sopra …. mi immaginavo le future car del 2000 con cruscotto stellare avec consolle piene di pulsanti, levette e spie luminose tipo la plancia di comando delle astronavi spaziali di starkrecke.
La realta’ di quel futuro oggi concretizzato e’ pero’ molto diversa.. niente levette, pochi pulsanti e un numero limitato di spie rigorosamente led.. dovute al fatto che non sei tu a dare ordine alla macchina ma e’ lei che ti capisce, ti asseconda e ti consiglia.. tipo la Cortana di Windows10.

Ho avuto modo di verificarlo in occasione di un viaggio a Madrid.

Ho noleggiato tramite web una vettura ma al momento del ritiro presso l’autonoleggio dell’aeroporto, mi si informa che l’utilitaria prenotata non e’ disponibile e data la serieta’ dell’agenzia e dopo profusioni in scuse mi offrono allo stesso prezzo, una lussuosissima berlina e un pacchetto di gomme da masticare usate poco.

Onde siccome per cui a caval donato non si guarda in bocca (specie se i cavalli sono 180), ho accettato accollandomi il surplus del consumo benza.

Voi penserete che mi e’ ebbe andata di culo.. naaaaaa e mo’ vi dico.

I primi momenti li ho passati a cercare appunto le leve e i pulsanti per le funzioni piu’ semplici tipo accendere i fari, inserire indicatori di direzione far girare il condizionatore… Alla fine mi sono arreso e, verso le 21, ho messo in moto dopo aver rivolto una preghiera al Sant’Antonio del tipo Ecce Crucem Domini, fugite partes adversae..Vicit Leo de tribu Carolus, radix togotuentinain,alleluja, alleluja… .

Antony mi ha esaudito e tutto quello che io avevo cercato di fare, armeggiando sotto il sole calante nel parcheggio, l’auto l’ha fatto da se’.. ha visto che ormai la notte stava scendendo e ha acceso le luci, ha notato che il mio piede non aderiva perfettamente all’acceleratore e mi ha spostato il sedile da sotto il culo, un sensore mi ha guardato nelle palle degli occhi e mi ha regolato tutti gli specchietti, un raggio laser mi ha messo a misura la cintura di ca..di sicurezza, un altro sensore mi ha annusato le ascelle e ha deciso di accendere l’aria condizionata mentre la Cortana di turno del navigatore mi chiedeva la via dove mi dovevo recare, la voce proveniva stereofonicamente dai sei altoparlanti mentre il display 18 pollici e due mignoli pianta larga si alzava dal cruscotto.
Mi sono domandato se la berlina, rilevando la presenza di un muro davanti a me, avrebbe inserito da sola la retromarcia, ma ho preferito non rischiare e ho optato per il movimento manuale.

Non l’avessi mai fatto… Appena spostata la leva del cambio, il display dell’autoradio si e’ alzato mentre la piantina del navigatore scendeva e si e’ trasformato in una tv cominciando a visualizzare una scena agghiacciante, degna dei migliori thriller.

Si vedeva uno spiazzo di periferia, vuoto, illuminato da lampioni fiochi… il luogo ideale per un agguato isis verso gli occidentali e quali infedeli.

Mi ci sono voluti cinque minuti di yoga e due Tavor corretti Xanax per capire che quella era la ripresa della telecamera piazzata sul mio paraurti posteriore.

Non mi ero ancora ripreso dallo spavento che un movimento sul parabrezza mi ha fatto sussultare e sbattere la capocchia contro il tettuccio.. era successo che un passero aveva scagazzato sul vetro anteriore e le apparecchiature di bordo avevano immediatamente eseguito l’esame delle feci dosando la giusta quantita’ di detergente e avevano fatto partire il tergicristallo.

Vi esento dalla descrizione tachicardiaca del percorso e vi dico solo che una volta arrivato, al momento del parcheggio tra due vetture, son partiti una serie di bip e il volante si e’ messo in movimento da solo, il cambio dopo lampeggi rossi ed azzurri ha fatto il suo dovere e mi sono trovato infilato perfettamente tra due vetture..tutto bene con un piccolo neo dovuto al fatto che il parcheggio era riservato alla polizia.

Sicuramente la prossima volta noleggero’ una bici e lascio lo spazio a Stefano.

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