Stop a Marshall



Lo sbadiglio del post precedente sta a significare che ormai la faccenda Marshall comincia a stancare difatti sono five post che ti dedico e sono gia’ cinque piu’ del mio solito, sul mio blog gli scritti a mo di bicchiere meta’ vuoto ci stanno molto stretti, se vuoi riappari se non vuoi continua a rimanere in stby io torno al mio humor ce mi contraddistingue e per me la vecchiaia significa solo l’eta’ degli altri io difatti non ho un capello bianco anche perche’ sono pelato (era solo una battuta) difatti il mio barbiere anzi il barbiere del mio paese quando mi taglia la criniera mette sempre occhiali tipo saldatore con paraocchi datosi che i capelli una volta tranciati dalla forbice partono come le spine dei ricci e se ti colpiscono bene rimangono impiantata nella pupilla gustativa. Tu potresti essere un mito ovvero un pettegolezzo invecchiato e la tua politica e’ l’arte di fare promesse e il tuo amore e’ un mistero o un’arte che non si puo’ spiegare ma solo raccontare e il tuo post che iniziava con Ciao Amore dedicato alla tua pseudo figlia ha riempito gli occhi di lacrime a chi l’ha letta ma ripeto era un racconto e non un spiegazione e percio’ non l’ho ripresa, perche’ avrebbe fatto effetto su quei pochi (li conto sulla punta di un dito) che leggono questo post , potrei ampliare mettendo l’aggancio nel motore di ricerca..ma chi me lo fa fare io so che tra i pochi ci sei tu e questa e’ l’ultima possibilita’ che carluccio ti da..ora per poter tornare nei miei scritti ti racconto una storiella, scema al massimo ma con un finale tutto mio e non come i tuoi che lasciano quel vuoto nel gargarozzo..ovvio che e’ finta ma credici..


Dopo anni e anni di miseria e fame Demetrio figlio di Ugo nipote di Gervaso e Baldassarre, ricevette in sogno l’ordine di andare a Varese per cercare un tesoro sotto il ponte davanti alla questura.. Quando il sogno si ripetette scusa si ripete’ (altrimenti Graziella preside e addentrata nello scritto Italico mi bastonasse, bastonette..insomma legnate) Demetrio figlio di Ugo nipote di Gervaso e Baldassarre si mise in cammino e raggiunse il ponte davanti alla questura di Varese.

Ma il ponte era sorvegliato dalla polizia giorno e notte (forse per via degli attentati al Bossi) ed egli non ebbe il coraggio (strano vero?) di cercare nel luogo indicato. Tuttavia Demetrio etc etc torno’ tutte le mattine.. Un Giorno Il Boss della polizia che lo aveva notato gli chiese se avesse perso qualcosa. Demetrio figlio di Ugo e nipote di Gervaso e Baldassarre gli racconto’ il sogno che lo aveva spinto sin li. Il Boss della polizia scoppio’ a ridere. E gli disse..e tu poveraccio, per dar retta a sto cavolo di sogno se venuto fin qui a piedi? Allora anch’io per obbedire a un sogno, sarei dovuto andare a Castellanza (paese del Demetrio figlio di Ugo nipote di Baldassarre e Gervaso) in casa di un pistola, di nome Demetrio figlio di Ugo e nipote Di Gervaso e Baldassarre (aveva chiesto le generalita’) a cercare un tesoro nascosto sotto la stufa? Ma io non sono stupido come te e non ci credo, dai va via e non tornare piu’. Demetrio figlio di Ugo nipote di Baldassarre e Gervaso, saluto’ educatamente (si fa per dire) e torno’ a Castellanza, Sali’ al quarto piano dove abitava il nonno Gervaso, cerco’ sotto la stufa e trovo’ il tesoro..Ecco perche’ giro in Ferrari..