Tra il dire e il fare c’e’ di mezzo il cellulare.

 

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Saro’ fisimato, saro’ anche fuori dal tempo, probabilmente non poco refrattario alla tecnologia e alla fisicita’ della reperibilita’, ma lo dico e lo affermo tranquillamente.. io odio visceralmente il cellulare. Sinceramente. Di cuore. Senza pentimenti. E, nemmeno a farlo apposta, ogni volta che sono a casa e la gente potrebbe tranquillamente chiamarmi sul telefono fisso, sembra che facciano a gara a chiamarmi proprio sull’unico mezzo di comunicazione che odio con tutto il cuore. Si forma una vera e propria cordata, ma non per salvare il movimento fivestars, se mai qualcuno potra’ salvarla, bensi’ per affondare me.

Il primo e’ l’amato ,,Apriegusta,, quello dei blog al tempo dei ,,manzotin,,. Hai voglia a dirgli che non sopporto di stare dieci minuti con il telefonino attaccato all’orecchio, con il senso di fastidio che mi provoca percepire quella voce che pare uscire dall’oltretomba, mista a suoni incomprensibili e soprattutto a vai e vieni della linea, cosi’ tanti che, se anche sei in pieno centro, sotto il piu’ grosso ripetitore, ti sembra comunque di stare sul cucuzzolo di una montagna. Glielo dico da un decennio, ma non c’e’ niente da fare.. ogni volta chiama, e ogni volta lo fa’ sul cellulare.

Poi ci sono gli amici e conoscenti e tralascio appositamente i parenti enti enti. L’ho detto mille volte,, quando sono a casa tengo il cellulare fuori portata, per non dire spento e dimenticato in qualche borsa, percio’, se avete bisogno, chiamatemi pure a casa anche se perennemente sotto segreteria. Niente da fare. Costa meno e rende di piu’.

Per terzo ci metto quelli che puntalmente sbagliano numero. Non ho idea del perche’, ma i rompiminchia piovono costantemente, e finiscono tutti sul mio numero di telefono. Ma come e’ possibile? E hai voglia a scrollarteli di dosso.. cominciano con il classico chi sei?, senza ricordarsi che a doversi presentare per primi sono proprio loro. Passano attraverso il forse ho sbagliato numero, e puntualmente, quando ormai hanno capito che stanno spendendo soldi inutilmente, staccano senza nemmeno salutare e chiedere scusa ed e’ ancora buona che non ti becchi un vaffa per aver risposto al posto di chicazzocercavano.

Nella quarta categoria metto tutti gli altri. La Anna che sbaglia a chiamare me mentre invece voleva chiamare pincopalla; chidicoio che usa il cellulare perche’ ha le promozioni telefoniche e sono a fine tempo con minuti a disposizione; i vari ed eventuali che non mancano mai.

Altre categorie esistono, di sicuro, anche se in questo momento faccio finta di non ricordarlo data l’eta’. Il punto fondamentale e’ uno solo.. che il cellulare, per me, non e’ altro che un mezzo forse anche eccessivamente tecnologico, che ci costringe ad essere presenti sempre ed ovunque, anche quando ne faremmo volentieri a meno, o quando ancora vorremmo che qualcuno, per una volta, si dimenticasse di noi. Non per vendetta, semplicemente per il gusto di non esserci, che ultimamente pare essere proprio una specialita’ di pochi di cui io ne faccio parte obviamente.

Il cellulare mi serve rarissimamente. Piu’spesso lo uso per i messaggi, per gli sms quando sono al mare. Ma proprio non lo sopporto, se devo chiacchierare o anche raccontare fatti miei personali. Mi sa’ di cassa di risonanza, e poi hai sempre bisogno di urlare, per farti sentire, in un microfono con il quale faresti volentieri a botte. E’ gia’ tanto che non lo dimentico in giro, nonostante abbia speso non poco per trovarne uno che mi piacesse, ma per favore, lo ridico per l’ultima volta, in tutta onesta’ chiamatemi sul fisso e lasciate il messaggio.

Saluti a tutti..tranne che a uno..