Archivio della categoria: Computer

Windows10 Audio nn funge.

E ci risiamo, avete fatto l’installazione dell’aggiornamento di ottobre 2018 e vi trovate impallati con l’audio che non da segni di vita.

La causa e’ dovuta alla Microsoft che ha distribuito a suo tempo tramite l’update, un driver Intel non compatibile e (ultima ora) sta distribuendo una patch contraddistinta col n° KB4468550 che permette di risolvere il problema e riprodurre qualunque contenuto sonoro con Windows 10, Windows Server 2016 e Windows Server 2019.

Scaricatela a questo indirizzo.

Nel frattempo per chi gode nello smanettare indico il sistema di recupero che consiste nel premere la combinazione di tasti Windows+R quindi digitando devmgmt.msc, occorre fare doppio clic sulla sezione Controller audio, video e giochi.
Qui bisognera’ cercare un driver Realtek o comunque un driver che dovrebbe riportare un punto esclamativo giallo.
Ora occorre clockare sul menu
Visualizza quindi su Dispositivi per connessione e cercare il driver collegato Intel SST Audio Controller.
Con un doppio clic su di esso si dovra’ selezionare la scheda
Driver e verificare il numero di versione del driver Intel SST Audio Controller.

Nel caso fosse uguale a 9.21.0.3755, significa che si sta usando la versione fallata del driver.
Per risolvere il problema e ripristinare l’audio in Windows 10, sara’ sufficiente fare clic sul pulsante
Disinstalla dispositivo.
Riavviando Windows 10 il sistema operativo
dovrebbe nuovamente riconoscere il dispositivo e installare i driver corretti.

Da parte mia ho bloccato gli aggiornamenti col programma Wushowhide e li carico manualmente solo dopo la sicurezza di non incorrere in menate varie che ho avuto in precedenza legate a touchepad nn funzionante, icone e suoni mancanti e via dicendo.

Ci si legge al prox scarico di aprile con relativi nuovi guai.

Ps:c’e’ chi si fida solo del sopporto Microsoft e quindi ite a questa pag. e poi ditemi se l’audio e’ stato recuperato dopo i consigli ufficiali.

Media Creation Tool e aggiornamento di Windows10 in-place.

Considerato i problemi riscontrati per l’aggiornamento di Ottobre 2018, ripropongo il post dell’aprile scorso riguardante sia lo scarico che l’aggiornamento di Windows10 utilizzando il Media Creation Tool.

Questo puo’ non solo creare il supporto d’installazione di Windows 10 ma anche a risolvere i problemi del sistema operativo e ad aggiornarlo all’ultima versione.

Il programma e’ scaricabile da questa pagina cliccando sul pulsante Scarica ora lo strumento per creare il supporto di installazione di Windows 10 da qualunque versione di Windows… non e’ quindi indispensabile scaricarlo e avviarlo da Windows 10 ma potra’ essere impiegato per creare un DVD come in passato o preparare una chiavetta USB avviabile per l’installazione del sistema operativo da un sistema Windows 7 o Windows 8.1.e soprattutto potra’ essere utilizzato per eseguire un’installazione pulita di Windows.

Eccovi la procedura per installazione…

Con un clic su Aggiorna il PC ora, si potra’ scegliere se effettuare una nuova installazione di Windows 10 sovrascrivendo tutti i file al momento presenti (compresi quelli personali) o eseguire il cosiddetto in-place upgrade, conservando applicazioni installate, documenti e materiale personale.

L’in-place upgrade risolve eventuali problemi riscontrati in Windows 10 ripristinando i file di sistema corretti e risolvendo i malfunzionamenti riscontrati pur senza perdere i programmi installati e i documenti. 

 

Importante, pero’, dopo aver scelto l’opzione Aggiorna ora, e’ indicare esplicitamente di voler conservare programmi e file (e’ consigliabile effettuare prima un backup a scopo precauzionale).
Con un clic su Cambia elementi da mantenere, sara’ possibile indicare gli oggetti da mantenere e rimuovere.

Chi opta per la conservazione di applicazioni e file trovera’ tutti gli elementi nelle loro posizioni originarie, nel caso in cui si fosse scelta la rimozione dei dati presenti sul dispositivo in uso al termine dell’installazione essi verranno collocati nella cartella C:\Windows.old.


Per disfarsene completamemte, dopo aver controllato che Windows 10 funzioni correttamente, si potra’utilizzare l’utilita’
Pulizia disco o la nuova funzionalita’ di Windows 10 chiamata Libera spazio ora .
Per accertare quale aggiornamento (
feature update) di Windows 10 viene installato sul sistema, suggeriamo di cliccare con il tasto destro sul file eseguibile del Media Creation Tool, selezionare Proprieta’ quindi accedere alla scheda Dettagli

 

Le quattro cifre dopo “10.0” in corrispondenza di Versione file fanno riferimento al feature update che sara’ installato dal Media Creation Tool.
Consultando questa pagina e controllando quanto riportato nella colonna
OS Build, si puo’ immediatamente risalire alla versione di Windows 10.

Premendo ALT+TAB si potra’ continuare a lavorare anche in questa fase della procedura di aggiornamento e’ preferibile non installare o rimuovere applicazioni mentre Media Creation Tool e’ in esecuzione l’importante e’ salvare frequentemente il lavoro in quanto il sistema si riavviera’ improvvisamente per consentire il completamento dell’installazione.

A richiesta ripropongo Maestri ed Allievi visti dallo Ste..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Iphone nn funge.

Oggi si va di melafonino e la mia ricerca e’ stata fatta sull’iphone 8 (o anche per il X ) che nn funge piu’..morto e datosi la grande rottura dello sferisterio per riportare la sghingheria al reparto tecnico ho cuccato questa soluzione che vi posto ed e’ un gioco di tasti esterni.

Occhio che questo post puo’ servire solo se avrete fatto in precedenza il backup del melafonino su Itunes del vostro pc. Quindi si procede.

Prima cosa se vi succede questo, provate un riavvio forzato e col tlf acceso premendo brevemente i tastini del volume su e volume giu’ ergo tenete premuto il tastino dell’accensione sino all’apparire il logo Apple.

Se nn funge ..dovrete ricaricare in quanto occorre fare un ripristino completo.

Recuperate le credenziali della sghinga ovvero ID e pass Apple e collegate la sghinga al PC di casa con Itunes e ripetete il giro dei tasti indicato all’inizio sino all’apparire della mela sacagnata.

Ora cominciate un nuovo giro di tasti tenedo premuti i tasti volume e accensione contando sino a cinque, adesso tenete premuto il volume giu’ e ricontate sino a cinque sino all’apparire della finestra Itunes.

Fatto? Bon e clickate su Ripristina ed eliminerete tutto il contenuto dell’Iphone e potrete cosi’ ricaricare il backup che avete fatto in precedenza.

Azz. se non avete fatto il backup mi domando perche’ avete letto sin qui e rispedite la sghinga alla casa e vabbuo’ leggete la striptata dello Ste sul reddito di cittadinanza che il governo ci ha elargito o elargira’..

Trasferire VHS sul PC.

Da Analogico (VHS, TV…) a Digitale (DivX, XviD…):

Premessa

Oggi sabato uggioso e quindi ne approfitto per trasferire le vecchie cassette VHS e relativi filmati filmati provenienti dalle varie macchine da presa, TV, per due grandi motivi..prima cosa..sono obsoleti ed inoltre stanno perdendo le caratteristiche.. Il tempo e’ tiranno e cerco di conservare i ricordi ventennali di famiglia, ergo con questa guida recuperata da un post piazzato un lustro o due fa,  frutto della serieta’ e conoscenza della DivX Door spieghero’ per chi volesse fare altrettanto come acquisire video provenienti da diverse sorgenti analogiche (TV, VHS, videocamere ecc..) e convertirli in formato digitale (.avi). 

Potrete trasformare una trasmissione tv o una videocassetta in diversi formati compressi, quali ad esempio DivX, XviD, Mpeg1(VCD) o Mpeg2 (SVCD, DVD) e masterizzare il tutto su un cd o su un dvd da rivedere con il pc o sulla tv con il lettore stand alone. 

Sempre questa guida e scusate la ripetizione togolese tuentinaiese consiglia di utilizzare per la compressione del video durante l`acquisizione un codec a scelta tra DivX;-) 3.xx e la versione piu’ recente di XviD.

Per quanto riguarda l’audio, invece, meglio non comprimerlo (io sto avendo dei problemi nella conversione) in fase di acquisizione, onde evitare un eccessivo sovraccarico di elaborazione che potrebbe portare a perdita di frame e nel mio caso da distorsione effetto vento che nelle volte scorse mi ha bruciato parecchie ore di lavoro con relativi tre pateravegloria postmoccolaggio con abbinamento di santi con animali che mi porteranno all’allungamento della fase introduttiva nel paradiso. L’audio lo comprimero’ in un momento successivo in maniera molto semplice e veloce, sempre tramite VirtualDub.

Donc…

Prerequisiti

Per poter effettuare l`acquisizione analogica (detta anche “cattura”) e’ indispensabile avere installata sul proprio pc una scheda di acquisizione (o una scheda video che abbia funzionalita’ di acquisizione), alla quale dovra’ essere collegato un apposito cavo che porta il segnale dalla sorgente analogica. 

Esistono in vendita schede di diverse marche, con prezzi a partire da poche decine di euro.

Per questa guida e’ stata utilizzata una scheda video Hercules 3D Prophet con chipset ATI All In Wonder 7500. 

Questa scheda possiede funzionalita’ di acquisizione (tramite ingresso video o s-video, utilizzabile con opportuno adattatore) e di sintonizzazione tv (tramite antenna). 

Il collegamento tra la sorgente analogica e la scheda e’ stato effettuato in questo modo:

Con la scheda viene fornito un cavo adattatore alla cui estremita’ di ingresso vanno collegati il cavo video o s-video ed eventualmente i cavi audio RCA provenienti dalla sorgente analogica (i cavi RCA possono anche essere collegati direttamente alla scheda audio). 

L’altra estremita’ del cavo va collegata alla scheda. 

Se vogliamo collegare la tv o il video registratore attraverso la presa scart, avremo bisogno di un cavo SCART-video/s-video, e di una adattatore IN/OUT per la scart.

Una volta che tutto e’ stato collegato a dovere possiamo avviare VirtualDub per controllare che i collegamenti siano stati fatti in modo corretto, ed iniziare quindi il processo di acquisizione.

Alcuni consigli prima di iniziare:

Se una volta impostata correttamente la sorgente di acquisizione VirtualDub sembra non ricevere il segnale o si cucchino problemi di visualizzazione possiamo agire in questo modo: 

Chiudiamo VirtualDub, eseguiamo prima il software di visualizzazione fornito di solito con la scheda, quindi riproviamo ad aprire VirtualDub. 

Vagliamo il funzionamento del tool “Universal WDM Capture Driver”, scaricabile in questa pagina, avendo cura di controllare che la nostra scheda sia tra quelle compatibili.

Avviamo VirtualDub.

1 guidavdubcapture.gif

Nel menu’ “File” cliccare “Capture AVI” per aprire la finestra con le funzionalita’ di acquisizione.

Nella schermata “capture mode” dovremo impostare come prima cosa il percorso e nome del file .avi che verra’ creato con l’acquisizione. 

Nel menù “File” clicchiamo quindi la voce “Set capture file”

Nella finestra di dialogo che si aprira’ andiamo nella cartella dove vogliamo che sia posto il file .avi, quindi digitiamo il nome del file nella casella “Nome file:” e clicchiamo sul pulsante “Salva“.

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Nel menu’ “Video” selezionare la voce “Source”. Controlliamo inoltre che la voce “Overlay” sia spuntata.

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Nella finestra “Sorgente video” e’ necessario impostare la periferica di acquisizione (la nostra scheda) e il tipo di ingresso. 

Per quanto riguarda la periferica, questa dovrebbe gia’ essere stata selezionata di default, mentre il tipo di ingresso dipende dal cavo che stiamo usando per il collegamento..

Video composito.. cavo video di solito con presetta di colore giallo (uguale a quelle audio)

Sintonizzatore Video.. cavo dell’antenna (nel caso stiamo acquisendo da una scheda tv o da una scheda con funzionalità di scheda tv).

S-Video: cavo s-Video.

4.gif

Nel caso di selezione della voce “Sintonizzatore video” (utile se acquisiamo da una scheda TV), alla pressione del pulsante “Applica” apparira’ un pulsante con su scritto “Sintonizzatore TV”..

tramite questo pulsante potremo accedere ad una finestra con funzioni di selezione dei canali.

Nel menu “Video” cliccare sulla voce “Format”.

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Nella finestra “Formato video” dobbiamo impostare uno dei parametri piu’ importanti.. la risoluzione del video. 

La scelta migliore e’ ovviamente quella di 720×576 pixel, che e’, come molti sapranno, la risoluzione standard del formato DVD. 

Se tuttavia non abbiamo bisogno di una risoluzione elevata potremo optare per una risoluzione minore, fino ad un minimo di 352×288 (tipica del VCD).

Nella casella “Profondita’ pixel...” scegliamo la voce “YUY2”.

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Nb.. con l’opzione “Set custom format”, presente sempre nel menu’ “Video” e’ possibile impostare un maggior numero di risoluzioni e di formati. 

Vi consiglio di utilizzare solo questa schermata, a meno che non ci siano necessita’ particolari.

Sempre nel menu “Video” clicchiamo sulla voce “Compression”

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Nella finestra “Select video compression” dobbiamo selezionare il codec video da utilizzare per la compressione del video stesso, quindi dovremo procedere alla sua configurazione.

Come e’ possibile vedere in figura, nel sistema dove sono state effettuate le prove di questa guida sono presenti diversi codec, tra cui:

DivX MPEG-4 Video Codec -> DivX 3.22

DivX Pro(tm) 5.1 Codec -> DivX 5.1 Pro

Huffyuv v2.11: il codec lossless Huffyuv

XivD MPEG-4 Codec: il codec open source XviD

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Le descrizioni di questi codec possono essere trovate nelle FAQ nella sezione Software Download.

Per questa guida sceglieremo il codec XviD nella modalità di codifica a singola passata.

Impostazione del filtro di deinterlacciamento..

Per quei video di provenienza tv, vhs ecc.., che sono in modalita’ interlacciata, e’ necessario applicare un filtro che consenta di rendere il video progressivo, rimuovendo cosi’ uno dei principali difetti di questo tipo di conversione, ovvero la seghettatura dei bordi delle figure e altri sgradevoli artefatti.

Nel menu’ “Audio” cliccare sulla voce “Compression”

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Nella finestra “Set Audio Compression” impostare come in figura:

Formato: PCM

Attributi: 44,100 kHz; 16 bit; Stereo 172 KB/sec

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Il formato scelto e’ un comune formato wav non compresso. 

Sarebbe possibile tuttavia comprimere l’audio nel formato Mp3 gia’ durante il processo di acquisizione, ma e’ consigliabile non farlo, onde evitare un eccessivo sovraccarico nella codifica che potrebbe portare alla perdita di frames (soprattutto video). 

Pur occupando quindi l’audio uno spazio maggiore, sara’ comunque possibile comprimere successivamente la parte audio in formato Mp3 utilizzando VirtualDub.

Altro possibile problema si ha se si utilizza la compressione diretta in Mp3 (non la consiglio): 

Non ci sono tutti i formati : se nella casella dei formati Mp3 trovate come massimo valore 56-64 kBit/s, e’ necessario installare il Fraunhofer-IIS MP3 Radium’s audio codec.

Nel menu’ “Audio” cliccare sulla voce “Volume meter”

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Nella finestra “Volume meter” vi sono alcuni semplici parametri relativi a volume e bilanciamento.

Posizionare il cursore della regolazione “Balance” al centro come in default, mentre per quanto riguarda il volume, di solito conviene abbassare il valore rispetto al default , onde evitare possibili distorsioni.

Occhio a controllare sempre che il segnale audio sia presente guardando lo spostamento del grafico in alto.

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Nel menu “Capture” cliccare sulla voce “Settings”.

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Nella finestra “Capture Settings”dobbiamo impostare alcuni importanti parametri:

1) Spunto sulla casella “Capture audio”.

2) Frame rate: 25.000

3) Nel riquadro “Advanced” spunto sulla casella “Lock vide ostream to audio”

4) Video buffer limit: 10

5) Audio buffer limit: 4

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Nel riquadro “Abort options” possiamo impostare i tasti del mouse o della tastiera provocano l’interruzione del processo di cattura (di default il tasto Esc o il pulsante sinistro del mouse).

Nel menu “Capture” cliccare sulla voce “Preferences”.

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Nella finestra “Capture Preferences” possiamo impostare alcuni parametri come il Driver di cattura di default (di solito è selezionato in automatico quello giusto), il file avi di default, nonche’ se salvare le impostazioni che abbiamo scelto in questa guida, cosi’ da averle subito disponibili per una prossima operazione. 

Per far questo occorre spuntare le prime tre caselle.

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Tramite le opzioni raggiungibili con la voce di menu “Stop Condition” possiamo impostare alcune condizioni per le quali stoppare il processo di cattura

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Le condizioni per le quali interrompere il processo di cattura possono riguardare:

1) la durata in secondi del video catturato

2) la dimensione in megabytes del video catturato

3) lo spazio rimanente su disco scende sotto tot megabytes

4) i frames persi vanno oltre una certa percentuale dei frames totali

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Iniziare il processo di cattura

A questo punto iniziamo il processo di cattura cliccando sulla voce di menu “Capture video”

Durante il processo occhio al pannello di informazioni presente nella parte destra del programma, dove vengono mostrate alcuni importanti dati, tra cui la dimensione del file che viene creato (Total file size) e il numero dei frame persi (Frames dropped) . 

Se abbiamo impostato una qualche “Stop condition” (vedi punto precedente) il programma si fermera’ al verificarsi di una di esse, altrimenti bloccheremo il processo usando i tasti che abbiamo impostato nella finestra “Capture settings” (di default il tasto Esc o il pulsante sinistro del mouse).

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Alla fine del processo di cattura il file .avi ottenuto potra’ subito essere visualizzato tramite il windows media player o qualunque altro player per file avi.

Se vi siete persi durante la lettura..fatelo fare per pochi eurini (una decina per nastro) a chi lo fa di mestiere (un es. la prima foto del post).. e’solo un consiglio e  non pubblicita’..

Andate in pace la messa e’ finita.

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Dopo aver installato Windows 10 Pro e’ necessario digitare Attivazione nella casella di ricerca del menu Start, scegliere Cambia codice Product Key quindi inserire il codice ricevuto via email da Goodoffer24

 

Così facendo il codice prodotto sara’ immediatamente riconosciuto e ne verra’ verificata la perfetta validita’.

Il Product Key di Windows 10 acquistato su Goodoffer24 non creera’ problemi neppure con la sostituzione dell’hardware anche se, per scongiurare qualunque difficolta’, e’ buona cosa associare la copia di Windows 10 Pro installata al proprio account utente Microsoft.



Per procedere in tal senso e’ sufficiente digitare
Gestisci il tuo account nella casella di ricerca di Windows 10 quindi fare clic sulla voce Accedi con un account Microsoft inserendo quindi le corrispondenti credenziali.

Cosi’ facendo, le informazioni sulla licenza saranno memorizzate sui server Microsoft (nella finestra Attivazione comparira’ la frase Windows e’ attivato con una licenza digitale collegata al tuo account Microsoft) e in caso di reinstallazione completa del sistema operativo, al termine del setup ci si ritrovera’ Windows 10 regolarmente attivato, senza la necessita’ di compiere alcun passaggio aggiuntivo.

Sul sito vedrete offerte varie tra cui l’Office 2016 Pro Professional a 26,99 eurini anziche’ i classici 399..

 
Se vi interessa la fattura dopo aver ordinato un Product Key di Windows 10 Pro a 10,06 euro da questa pagina fate la richiesta al servizio clienti di Goodoffer24.

ehmm.. a richiesta riposto la streppata dello Ste in merito al “Sollevamento Obesi”..

  

Come trasferire PC sulla TV in Wireless.

Ho inserito nel PC il programma Netflix che mi ha passato Enrico per lumare film o quantaltro per ovviare alle carenze dei programmi televisivi offerti a chi paga il canone e non ha flat a pagamento extra e devo constatare che effettivamente il tutto e’ ok tranne il collegamento che avevo via cavo HDMI in modo da attivare istantaneamente il mirroring dello schermo del PC sul televisore e quindi ho optato per la soluzione in modalita’ wireless come indicato in software.it e che posto di seguito.

Collegare PC a TV con Chromecast

In termini di semplicita’ d’uso la chiavetta HDMI Chromecast (costo 39 eurini) resta una delle soluzioni più efficaci ed immediate sia per le attivita’ di mirroring che per lo streaming di contenuti audio e video.

Chromecast non ha bisogno di presentazioni e fa diventare “smart TV” anche i televisori meno recenti (sempreche’ abbiano a disposizione un porta HDMI).

Chromecast si alimenta grazie alla porta USB del TV (è necessario quindi collegare la chiavetta sia al connettore HDMI che a quello USB) oppure puo’ usare la presa elettrica a muro (in caso di indisponibilita’ della porta USB sul televisore).

La chiavetta di Google, quindi, puo’ essere usata per collegare PC a TV in modalità senza fili: Chromecast, infatti, si collega alla WiFi e si aggiunge agli altri dispositivi connessi al router wireless locale.

Di base Chromecast e’ pensata per essere utilizzata dal browser Chrome senza l’installazione di alcuna estensione.Mirroring e streaming video con Chrome: per vedere filmati sulla TV e riprodurre lo schermo del PC

Dopo aver installato Chromecast e acceso il televisore cui la chiavetta e’ connessa, avviando il browser Chrome su un PC collegato alla stessa rete locale e cliccando con il tasto destro del mouse su un’area libera in qualunque pagina web, si trovera’ la voce Trasmetti

 


Cliccandola Chrome rilevera’ la presenza della chiavetta Chromecast in rete e permettera’ il mirroring istantaneo.

Qualunque contenuto visualizzato sullo schermo del PC sara’ insomma riprodotto sul televisore dotato di Chromecast.

L’audio generato su PC sara’ a sua volta reindirizzato sul televisore connesso in modalita’ wireless.

Sempre servendosi del browser Chrome, accedendo a servizi e applicazioni compatibili con Chromecast (ad esempio YouTube), apparira’ un’icona simile a quella riprodotta in figura. 

 

Cliccandola si potra’ inviare il contenuto corrispondente direttamente al televisore senza trasmettere gli altri elementi contenuti nella stessa scheda del browser o in altre finestre correntemente aperte.

Detto questo vi lascio il proseguio di Stefano col la sua strip dedicata alla politica e vado per la strada del paese in festa patronale.. state accorti

Hashtag.

Ehi Altervistiani, vi ricordate il vecchio telefono della SIP?

I piu’ nostalgici, come me, ce l’hanno ancora in cantina e lo trovano sempre bello e nn hanno la forza di differenziarlo.
Dopo di lui e’ arrivato un abominio di design chiamato Sirio, gia’ il nome ricorda Furio, il noto personaggio di Carlo Verdone, sapete, il medico che rispondeva al telefono col suo famoso “no, non mi disturba affatto” anche mentre consumava la sua prima notte di nozze.
Beh gia’ a quell’epoca avevamo un tasto a dir poco inutile, lo guardavamo con sospetto e ci chiedevamo a che minchia servisse, taluni hanno anche osato premerlo per scoprire che non succedeva assolutamente niente.
Che tasto?
Beh il cancelletto (ad onor del falso anche l’asterisco non era un campione di utilita’).
Passarono gli anni, sostituimmo quei fantastici dispositivi con i cordless, anch’essi dotati di cancelletto, la cui utilita’ rimase immutata, probabilmente per non rendere troppo traumatico il passaggio a quelle generazioni meno avvezze all’assenza di cavi.
Oggi non solo abbiamo i cordless, ma abbiamo un altro strumento deleterio e mi riferisco allo smartphone, un dispositivo invasivo e lesivo della privacy che fa qualsiasi cosa grazie ad un sacco di applicazioni con grafiche fighissime e colori nitidissimi, non servono nemmeno i tasti.
Well.
Con la rivoluzione degli smartphones e delle social App e’ stato finalmente dato un senso al cancelletto, adesso basta aprire facebook, instagram o twitter per trovare una valangata di cancellettate che vengono giornalmente vomitate in rete da giovani adolescenti vogliosissimi e da “diversamente adolescenti” (e’ un termine rispettoso nei confronti di tutti gli ultra ventenni che ragionano ancora come se fossero al liceo e il cui unico scopo nella vita e’ apparire fighi per procurarsi un po’ di sesso occasionale) che usano e abusano del # facendolo seguire da frasi di un’idiozia disarmante anche per gli autori dei cinepanettoni della Boldi/Desica riunita.
Facciamo qualche esempio per dare un’idea piu’ chiara… aprite instagram, andate nella pagina “esplora” e scegliete a caso qualche foto, apritela e leggete.
Io lo sto facendo in questo momento: #ilmioamorepiccolo #instago #instame #instalove #tagsforlike #instalike #instaday, una ragazzina, direi molto giovane, scrive #grazie#aspirina#orastobene#tiamo.
Ora capite a che serve il cancelletto?
Qualche super cervellone pagato dalle super potenze ha creato questo sistema di coercizione mentale che risucchia le menti labili in un vortice di demenza e hanno avuto il colpo di genio di mimetizzarlo con un nome che, essendo inglese, fa molto figo: HASHTAG…
Oggettivamente nessuno puo’ resistere ad un fenomeno che ha un nome che sembra quello di un profumo: “#Hashtag#, le nouveau parfum de Crétin” (ovviamente la pubblicita’ presentera’ anche #hashtag #profumo #crétin #nonpuzzopiu’ #nonservefarsiladocciabastausarehashtagduevoltealgiorno e altre cancellettate varie ed eventuali).
Bon..tengo a precisare che..
  • Il post che avete letto e’ stato scritto in tono del tutto scherzoso e non diffamante, non prendetevela.
  • Chi se la prende e’ un Hashtag.
  • #Hashtag# non e’ un prodotto realmente in vendita e non credo nemmeno sia in fase di produzione, siete pregati di risparmiarvi la figuraccia chiedendolo in profumeria.
  • Se tra gli hashtag trovati sulla pagina “esplora” di instagram, riconoscete il vostro, non prendetevela….. piuttosto vergognatevi un pochino.
  • Riferimenti a fatti cose e persone sono puramente casuali… o forse no? Ad ogni modo c’è un indagine in corso e aspetteremo che gli inquirenti facciano luce su questo argomento.
  • Se conoscete qualcuno che fa uso di Hashtag, non emarginatelo, aiutatelo. Con il vostro aiuto potra’ affrontare un percorso di riabilitazione e tornare ad utilizzare il cervello.
Stay hashtag, stay carlominkia.
Beh che ne pensa lo Ste del buon Salvini?.

Controllo componenti PC.

Verificate la disponibilita’ di aggiornamenti per i componenti del vostro PC con questo strumento dal peso relativamente insignificante (8.293K) ma altamente indicato per capire le caratteristiche dei pezzi che eventualmente potrete sostituire ed e’ il caso delle RAM che a volte son difficili da interpretare

HWiNFO64 e’ l’individuazione del tool free.

Scaricatelo, potrete fare una veloce scansione su livelli differenziati ed ottenere specifiche ed informazioni dettagliate sul produttore ed esportarle nei formati HTML, XML, CSV e testo.

Questa versione e’ indicata per ambienti operativi Microsoft a 64 bit, Windows 10 compreso.

Touchpad nn funge?

E ci risiamo, ogni volta che arriva un aggiornamento qualcosa nn funge e stavolta con la versione 1803 del maggio 2018 la KB 4100403 e’ sparita completamente la funzione del touchpad dal system, nel senso che non e’ nemmeno indicata e quindi sia il touch che relativi pulsanti nn fungono e quindi mi rimane il mouse e la porta usb.. se stacco il mouse sparisce pure il puntatore.

Bon, entro nel web e controllo se altri hanno avuto questo problema e ne lumo parecchi e senza soluzione.. i saponi della rete consigliano di ritornare con ripristino e i piu’ agguerriti indicano la soluzione delle combinazioni tasti funzione Fn + F5 o F7 o F9..

Vabbuo’ provo ma zero di negativo e quindi ale’..cacciavite calamitato e via al disassemblaggio della bestia.

Arrivato al collegamento del touchpad, smonto e collego altro di scorta e vai al riassemblaggio..

Nebbia su tutto il fronte e quindi via alla ricerca in rete dei driver e relativo scarico..

No buono..

Allora eseguo combinazioni tasto Fn con tutti i tasti alti prima fila e arrivato a quelli sopra il tastierino numerico..zaack, lo schermo diventa nero e non funge piu’ na mazza..

Any problem .. dito sul tasto accensione per 6 secondi, attesa dello spegnimento e scarica condensatori per una trentina di secondi e riavvio..

Il touchpad e’ tornato e tutto funge.

Arrivediamoci al prossimo aggiornamento

Motore di ricerca Anonimo.

Quando navighi sul Web il termine di ricerca appena digitato viene trasmesso ai siti web che hai visitato.

Questo non solo e’ un’invasione di base della privacy, ma e’ illegale secondo la legge federale sulle intercettazioni telefoniche del 1968.

0ra dipende che persona piazzeranno le due coalizioni pronte a governare ma se quanto si vocifera e’ vero, spuntera’ una nuova legge che garantira’alle imprese e al governo una capacita’ senza precedenti di condividere i dati senza la necessita’ di considerare le leggi anti-trust o di classificazione.

Alle imprese hacker sarebbe quindi garantita l’immunita’ legale nel caso agissero in “buona fede” per proteggere le loro reti, grazie a una parte del disegno di legge il cui ampio linguaggio ha attirato l’incazzagione dei difensori dei consumatori e della privacy.

Ne abbiamo le palle stracolme che le nostre query di ricerca vengano archiviate, pacchettizzate e rivendute a societa’ di dati web e al governo il che finira’ per costarti prezzi piu’ alti, premi e persino negazione del servizio, o peggio, un abbonamento gratuito alla nuova Lista di controllo per terroristi domestici ecome disse il buon vegano..abbiamo molta carne al fuoco.

Per evitare questi inconvenienti vi consiglio (lo so che potete sbagliare da soli ma credetemi io lo faccio da nove anni e vado di lusso) l’utilizzo del motore di ricerca Gibiru che non lascia traccia e sin dal 2009 fornisce GRATUITAMENTE la ricerca anonima non censurata.

La verita’ e’ che i motori di ricerca tradizionali e siti Web visitati memorizzano questi termini insieme al tuo indirizzo IP e impostano i cookie sul tuo computer permettendogli di rintracciarti ovunque tu vada e mostrare annunci pubblicitari piu’ mirati sino all’esasperazione e di offrire l’accesso a questi grandi dati agli appaltatori e alle agenzie governative o chi per S.

Gibiru e’ decisamente piu’ veloce dei motori di ricerca NSA poiche’ non installa tutti i tipi di cookie di personalizzazione e tracciamento sul tuo sistema.

Gibiru fornisce risultati anonimi e impersonali sul Web e sulle notizie Gibiru non collabora con la NSA per poter navigare in Internet in modo sicuro come previsto dalla Costituzione.

In parole non ricche e’ come poter cambiare il tuo numero di telefono quando qualcuno ( e non faccio nomi ) ha l’ID del chiamante e sta cercando di vedere chi sta chiamando.

Il sistema usato da Gibiru aggiorna l’indirizzo IP proxy casuale ogni pochi minuti e ti ricordera’poi di cancellare tutti i cookie che potrebbero essere stati impostati sul tuo computer mentre navighi sul web.

Quindi impostati questo motore ed eviterai di trovare un miliardo di volte l’articolo che per caso hai nuffiato in rete.

Per la massima privacy, con Gibiru conviene impostare Firefox in modalita’ di navigazione privata con il plug-in AnonymoX installato per proteggere al meglio la privacy e la liberta’ di Internet.