Archivio della categoria: Dissertazioni

Ciao Bort..r.i.p

Questa settimana se ne e’ andato il mio amico Mario Bortolato in arte Bort.

Per chi non lo conosce di nome conoscera’ le sue vignette che metteva sempre in fondo alla pag.41 della Settimana Enigmistica e per chi non ricorda la vignetta, ricordera’ la frase “ le ultime parole famose”.

Da qualche tempo non vignettava piu’ anche se il giornale e’ andato avanti pubblicando quelle che aveva nei cassetti.

L’avevo conosciuto in un battibecco sorto su un social dell’epoca attorno agli anni 2000.. ICQ e ripreso poi con C6 e nella discussione era entrato anche un suo amico poi diventato pure mio, altro vignettista Cavandoli (el Cava)…quello della linea.

Ora vignetteranno assieme senza problemi di censura ed a a me rimane l’onore di averli conosciuti epistolarmente .. ma i vignettisti continuano e lascio il post allo Ste che reputo uno dei migliori contemporanei che vi illustrera’ il “Diritto diCittadinanza” (dal suo punto di vista)..

Cretini cattivi..

E’ proprio vero che esiste sempre chi si fa il cazzo degli altri e usando un termine delicato lo si definisce Cretino/a e anche Cattivo/a. 

A suo tempo postai la tranquillizzante credenza per cui e’ preferibile un cattivo ad un cretino perche’ il cattivo ogni tanto riposa, ha un’amara eccezione in me che appartengo forse alla schiera degli instancabili cretini cattivi. 

Quindi ritorno a definire me stesso ad immagine ovviamente di altri e per evitare controbattute mi colpisco da solo cosi’ posso togliere la soddisfazione di controbattere. 

Dicevo che il cretino cattivo e’ cretino perche’ non capisce un cazzo, se non il proprio interesse di parte, e non capisce nulla perche’ e’ cattivo e la cattiveria gli fonde l’intelletto. 

E’ peculiarita’ del cretino cattivo misurare la statura morale e la capacita’ a vivere nel mondo esterno con il proprio metro, scusa col proprio decimetro o con il proprio millimetro se potesse esistere lo strumento di misura e di conseguenza sospettare negli altri le infamie di cui lui o lei sarebbero capace di fare e di incorrere. 

Il cretino cattivo odia il mondo perche’ avverte l’altrui disprezzo, diffida del mondo perche’ lo misura con il proprio modo di agire, sogna che il mondo gli cade addosso perche’ lui ne fa parte e di conseguenza non gli mancano i bersagli contro cui spezzare le proprie corna, ne di solito gli mancano i mezzi di farlo in quanto la parte che colpisce, da tutto di se come modo di poterla trovare ma in cambio non ha nulla, niente..solo una palla di fumo.. 

E’ chiaro che ogni persona perbene rifugge i rapporti con i cretini cattivi…ma essi non sanno starsene in un angolino, tirando fuori cazzate nei momenti piu’ impensati, solo per il gusto di soddisfare se stesso denigrando gli altri. 

Per questo.. i cretini cattivi, sputano sentenze, dicono cose riprovevoli e stupide tranciando giudizi da nulla sopportati se non dalla cupa ignoranza di cervello ormai bruciato da agenti esterni. 

Nutrono timori visionari e forsennati contro chiunque, singoli istituzioni e societa’, comunita’ o paesi..danno giudizi a chi agisce solamente e segue il proprio istinto..e tanto meglio se quella persona e’ debole o abbia dei problemi suoi. 

Quegli attacchi non mancano di incuriosire una societa’ morbosamente attratta da tutto cio’ che e’ abnorme o bizzarro, e suscitano la complice solidarieta’ degli altri cretini cattivi, che sono legione, piu’ sono.. e piu’ si imbaldanziscono e favorisce l’ascesa dei cretini cattivi piu’ cattivi che cretini che hanno l’agio di dare sfogo alle loro intemperanze …Agiscono cosi’ i cretini cattivi sai, perche’ sguazzano nella loro merda di vita e pensano che tutto cio’ che gira intorno ad altri sia parimenti, sputando sentenze e fango.. quindi perdonami Signore e donami la serenita’ di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che non posso accettare e la saggezza di nascondere i corpi di coloro che ho dovuto uccidere oggi perche’ mi hanno rotto i coglioni ieri. 

E indipendentemente se ci sono Cretini Cattivi aiutami a stare attento ai piedi che pesto oggi, perche’ potrebbero essere collegati al culo che dovrei baciare domani.

Aiutami a ricordare quando ho proprio una brutta giornata e sembra che tutti cerchino di rompermi il testicolame che ci vogliono 42 muscoli per aggrottare il viso e solo 4 per stendere il mio dito medio e mandarli affanculo!

Concludo mettendomi prono ma col culo rivolto verso la parete.

Fammi essere come la piccola supposta che quando e’ chiamata a compiere il suo dovere lo fa fino in fondo e senza mai guardare in faccia nessuno, e come il missile che va diritto in cielo lei andra’ dritta in culo, mettendosi subito in cammino cercando umilmente cosi’ la propria strada.

E se qualcuno le si parera’ davanti dicendole con presunzione ed arroganza: «Lei non sa chi sono io!» intimamente sa gia’ che non potra’ essere altro che uno STRONZO e vi lascio alla plurivignetta dello Ste e sulle ricerche di cambimento di nomi partitici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Terra chiede aiuto.

Ehila” con 60 milioni di dollari fatevi sparare a 400 km dalla terra e cominciate ad osservarla bene 

La notte cala in quel di Roma, Parigi e Barcellona, le luci sono accese ma a Londra e Madrid godono come selvaggi sotto il sole, a sud si vedono le isole in mezzo all’oceano e la vista delle isole Britanniche, dell’Islanda e del Canada e’ perfetta..

 

Continuiamo l’osservazione dall’alto mentre la notte scende sul Brasile

Ecco l’America settentrionale

A sud della penisola Iberica una tempesta di sabbia lascia il Nord dell’Africa e colpisce le Canarie

Eccoci allo Stretto di Gibilterra.

 

Siamo sulle Alpi Svizzere e il lago Lèman

L’Islanda si presenta bene.

Che dire del Mar Nero..

 o del Mar Rosso

Certo che a 30.000 km di velocita’ oraria, in 90 minuti farete il giro del mondo ricordandovi che tempo fa si faceva il giro in 80 giorni e la visione notturna terrestre si presenta bene..

Quante luci vero? Il viaggio e’ stato bello ma occorre ricordare che quello che abbiamo visto lo devono vedere anche i nipoti dei nostri nipoti e cerchiamo di lasciare la terra come l’abbiamo trovata, anzi miglioriamola.

Luce mia..

Lo so che non mi potrai ascoltare,
ma non importa lo dico ugualmente.
Cio’ che voglio dire non e’ nulla di personale
e’ solo questo cielo… guarda che bello
e’ lo stesso cielo di ieri, e di ieri ancora
e’ lo stesso da anni ormai, da decenni…millenni
ma, dico… ne hai mai visto uno piu’ bello?
E pensare che milioni e milioni di stelle che ora vedi
possono essersi ormai gia’ spente
ma nel cielo che io vedo, sono ancora li’
e’ la loro luce, capisci? Continua a farsi vedere.
Si, il passato… il cielo e’ uno specchio del passato
prova a pensare…
Non e’ magnifico? non e’ qualche cosa di sensazionale?
Cosi’ grande, cosi’ speciale…
per un cielo cosi’ vale veramente la pena di morire.
Stella mia… continua a brillare.
(Era il lampione ..ma vai a cagare!!!)

Meglio lo Ste con gli auguri epifanici monnezzaioli romani..

Forza che ce la stiamo facendo..

2 e poi….Andata. Ci rimangono solo 347 giorni di bonus prima di un altro tour de force. Non fatemici pensare.

Grazie al cielo la vacanza mi ha restituito la vitalita’.

Di una tarma.

Giusto due giri su me stesso e poi lo schianto.

Sono smorto come un sushi ma per fortuna non puzzo di pesce.

Ma e’ solo questione di ore.

In occasione delle benedette feste di Natale tutti sono migrati come rondoni per viaggi intercontinentali, io fortunatamente ho fatto solo due tour da parenti fighi che non hanno fatto pesare le festivita’..anzi..

La sola cosa che apprezzo di sto periodo e’ il concerto di capodanno, alla tele il 1° gennaio. Ahoo..ci ho 76 anni e passa e me lo ricordo sempre uguale.

Eppure ne e’ passato di tempo, mi sono spuntati i peli, caduti di i denti da latte, ho cambiato mogli, mestieri, convinzioni, mi son venuti i capelli sale e pepe.

E lui e’ li.

Ogni anno.

Si sono sciolto i ghiacci al polo nord, si e’ creato il buco dell’ozono, si sono estinti i dinosauri..prima o poi tocchera’ anche a lui no?

Ma la mia domanda e’ questa..quando? Saperlo.

Da un po’ di anni il direttore e gli orchestrali fanno gli scherzetti.

Gli Austriaci sono proprio dei belinacci.

Fanno il gioco dei pianissimi e dei fortissimi.

E da casa si diventa matti perche’ il concerto di Vienna lo si sente e vede a tavola mentre si addenta l’avanzo del giorno prima e si suggella il brodo dei cappelletti dato il troppo pieno e si va di goduria fino alla marcia del Radetky dove tutti battono le mani a tempo ed allora per festeggiare si cambia canale ed ecco il meglio dei politici che lascio vignettare allo Ste augurandovi un buon anno pieno di gioia e di desideri realizzati per chi soffre e per chi ancora crede nei sogni, nell’amicizia, nei piccoli gesti che offerti e dati ci daranno soddisfazione..

N°1 della “Settimana Enigmistica”.

Come augurio di buon anno posto la storia del numero 1 del settimanale “Settimana Enigmistica” uscito il 23 Gennaio 1932.

Questo settimanale non ha mai avuto restyling grafico, da 86 anni si presenta in edicola nello stessa veste e nello stesso formato tipografico.

Anche adesso, nonostante le più moderne tecnologia di stampa offset, sembra ancora stampato da una vecchia tipografia con caratteri di piombo.
Un’altra caratteristica che rende pressoche’ “unico” questo periodico, e’ che non ha mai accettato nemmeno pubblicita’ al suo interno (fatto salve alcune citazioni di marchi o prodotti legati per lo piu’ai premi dei concorsi per i suoi lettori).

Ad inventare La Settimana Enigmistica fu un nobile di origine sarda, Giorgio Sisini conte di Sant’Andrea, figlio di uno dei fondatori del primo Rotary Club della Sardegna.

Il conte Sisini, laureatosi in ingegneria a Milano, in origine fu soprattutto un innovativo imprenditore ed esperto di agricoltura, che cercò di modernizzare soprattutto nella sua terra d’origine, la Sardegna, facendosi importatore e promotore dei piu’ aggiornati mezzi della meccanica agraria (a Cagliari apri’ ben tre negozi di macchine agricole).

Ma un’altra passione bruciava nel suo petto…

Giorgio Sisini, infatti, era a sua volta un appassionatissimo cultore di giochi ed enigmi. Enigmi che ha continuato a ideare e proporre sulla “suaSettimana Enigmistica per 40 anni, dal fatidico primo numero del 1932 fino a pochi giorni dalla sua morte, avvenuta nel Giugno del 1972.

Da allora la direzione del settimanale è stata assunta da Raoul de Giusti, ed in seguito da Francesco Baggi Sisini).
Fra i piu’ famosi enigmisti che hanno fatto parte della sua redazione figurano i leggendari
Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti.

Secondo un tradizione che si e’ mantenuta pressoché inalterata nel tempo, nella copertina di ogni numero compare il profilo (un tempo) o la foto (oggi) di un personaggio famoso, il cui nome e’ la chiave del cruciverba di facciata del settimanale.

Nei numeri pari della rivista si tratta di un personaggio maschile, in quelli dispari di un personaggio femminile.

Nel primo numero il gioco di copertina era dedicato all’attrice messicana Lupe Velez.

Da allora la Settimana Enigmistica e’ divenuta un’attesa consuetudine in edicola per migliaia di famiglie italiane, di cultura medio-alta, che l’acquistavano continuano a farlo ogni settimana assieme al proprio quotidiano preferito.

Da parte sua la “Settimana” non ha mai mancato all’appuntamento in edicola con i suoi lettori (il 22 Novembre 2008 ha superato il traguardo dei 4mila numeri pubblicati), tranne in un caso, per forza maggiore, in occasione del numero 694 che sarebbe dovuto “uscire” il 14 Luglio 1945 ed invece arrivo’ nelle edicole due mesi dopo, a causa dei rivolgimenti bellici.

Di fatto “La Settimana” e’ stata la capostipite di un nuovo filone editoriale, quello dei periodici di enigmistica (rebus, cruciverba, sodoku, ecc.) che ha visto nel tempo proliferare un gran numero di testate simili.

Per un certo periodo la stessa Settimana Enigmista tenne la contabilita’ dei propri tentativi di imitazione (pubblicandone il numero sotto la propria testata).

Poi si e’ perso il conto, ma ancora oggi a fianco della sua testata appaiono due slogan che ne rivendicano l’unicita’ e la primogenitura: nei numeri pari compare la scritta “La rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione”, e nei numeri dispari “La rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione”.

Ma la Settimana Enigmistica non e’ nota sola per le sue parole crociate e per i suoi giochi.

Il settimanale si contraddistingue da sempre anche per il suo corredo di fumetti e vignette umoristiche (proverbiali le sue “ultime parole famose”), e soprattutto per le sue rubriche di aneddoti e curiosita’ storiche e scientifiche, paradossi, leggende metropolitane, ecc. (L’Edipeo Enciclopedico, Forse non tutti sanno che…, Strano ma Vero, il PIacere di Saperlo,), seguite al punto da generare un vero e proprio sapere popolare alternativo, che ha trovato una magistrale interpretazione in uno dei personaggi della trasmissione cult degli Anni Ottanta “Quelli della notte”, personaggio interpretato dal comico Maurizio Ferrini nei panni di un opinionista televisivo che ricavava tutti i suoi ragionamenti e le sue informazioni proprio dalla citata rubrica “Strano ma vero” della Settimana Enigmistica, citandone orgogliosamente il numero e la data di pubblicazione, proprio come altri piu’ blasonati intellettuali citano testi ed autori delle proprie bibliografie.
Per il glorioso settimanale del conte ingegner Sisini un’ulteriore consacrazione anche da parte del mondo dello spettacolo(come del resto aveva gia’ fatto Toto’ nel film “Totò, Vittorio e la Dottoressa” e come ha fatto più recentemente la Banda Osiris con la canzone “Aguzzate la vista” interamente dedicata alla Settimana Enigmistica).

Fatta la cronistoria eccovi il primo numero e buon anno a tutti da Carlo il vostro togotuentinain alias togotuentisix (yzk).

Il successo e’ una ruota palindromica.

Tutto gira intorno ad una ruota palindromica:


A 3 anni il successo e’ : non pisciarsi addosso.
A 12 anni il successo e’ : avere tanti  amici.
A 18 anni il successo e’ : avere la patente.
A 20 anni il successo e’ : avere  rapporti sessuali.
A 35 anni il successo e’ : avere moltissimi  soldi.


A 50 anni il successo e’ : avere moltissimi soldi.
A 60 anni il successo e’ : avere rapporti sessuali.
A 70 anni il successo e’ : avere la   patente.
A 75 anni il successo e’ : avere tanti  amici.
A 80 anni il successo e’ : non pisciarsi addosso! .

C’e’ solo un tipo di successo:

quello di fare della propria vita cio’ che si desidera.

Urbi et Torbi Natale 2018.

Nel linguaggio quotidiano “Urbi et Orbi” viene utilizzato in tono scherzoso per descrivere qualcosa detto o pubblicato facendolo sapere a tutti.

Urbi et Orbi” e’ una locuzione latina che significa “Alla città (di Roma) e al mondo” (letteralmente: all’Urbe e all’Orbe), usata in particolari decreti delle Congregazioni romane o in solenni benedizioni pontificie per indicare che sono rivolte non solo alla città di Roma di cui il Papa è vescovo, ma a tutto il mondo cattolico.

Il Papa impartisce la sua prima benedizione “Urbi et Orbi” al momento della propria elezione al soglio pontificio, inoltre viene diffusa nei giorni di Natale e Pasqua e in occasioni particolari.

La benedizione viene impartita non solo ai presenti in Piazza San Pietro, ma grazie ai mezzi di comunicazione vale anche per le persone collegate tramite radio, televisione, internet.

La benedizione “Urbi et Orbi”, che viene pronunciata in latino, contiene una formula di remissione dei peccati e indulgenza:

Sancti Apostoli Petrus et Paulus, de quorum potestate et auctoritate confidimus, ipsi intercedant pro nobis ad Dominum.

Precibus et meritis beatæ Mariae semper Virginis, beati Michaelis Archangeli, beati Ioannis Baptistæ et sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum misereatur vestri omnipotens Deus et dimissis omnibus peccatis vestris, perducat vos Iesus Christus ad vitam æternam.

Indulgentiam, absolutionem et remissionem omnium peccatorum vestrorum, spatium verae et fructuosae pænitentiæ, cor semper pænitens et emendationem vitae, gratiam et consolationem sancti Spiritus et finalem perseverantiam in bonis operibus, tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus.

Et benedictio Dei omnipotentis:

Patris et Filii et Spiritus sancti descendat super vos et maneat semper

in italiano:

I Santi apostoli Pietro e Paolo, nel cui potere e autorità confidiamo, intercedano per noi presso Dio.

Per le preghiere e i meriti della beata sempre vergine Maria, del beato san Michele arcangelo, del beato Giovanni Battista, dei santi apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i santi, Dio onnipotente abbia misericordia di voi, e, perdonati tutti i vostri peccati, Gesù Cristo vi conduca alla vita eterna.

Dio onnipotente e misericordioso vi dia l’indulgenza, l’assoluzione e il perdono di tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita, la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e la perseveranza continua nelle opere buone.

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

Natale.

A volte ritorno, come un boomerang col rischio di prendercelo sulla capa. E questa volta la tematica e’ sulla questione, figli e incintagioni.
Feste di natale alias nascita e ci si ritrova davanti al termo con contabilizzatore pseudo-caminetto.. ecco che il discorso cade tra maschi e femmine dolori e piaceri, gira e rigira si parla della fiducia del maxiemendamento che riscrive la manovra di bilancio sul quale il ministro Fraccaro ha posto la questione di fiducia ma alla fine si torna sempre a battere sull’argomento figa.
Allora..Tutte le volte che le donne parlano tra loro dell’esperienza parto, il concetto piu’ comune e ripetuto e’ il seguente.. il parto e’ un evento molto doloroso ma e’ un dolore che si dimentica.
Avete capito e sottolineo..e’ un dolore che si dimentica non come il nervo trigemino del mio amico Angelo.
Prendo largo, il discorso e’ ando da uno che aveva male ad un dente e sosteneva che era un dolore piu’ forte del parto ed ecco l’argomento che e’ andato a battere sulle dilatazioni, testa del bambino etc..cmq sempre a parlare in bene o in male dello stesso organo.
Poi com’e’ come non e’, le ex puerpere oggi madri, cominciano a raccontartelo.
Ma non nel modo che ti aspetti, cioe’ di quello di chi ha dimenticato e fa’ fatica ricordare, che insomma ha immagini confuse ravanando in una memoria grigia e nebulosa.
Le descrizioni sono nitide e meticolose da farti rinvenire il cenone prenatalizio con il redivivo Maina compreso.
E poi ste descrizioni sono assolutamente orripilanti.
L’esorcista e’ un cartone per bimbetti e fa’ meno paura. Venti ore di travaglio, il bimbo dentro piegato come un origamo, voltato di culo con tre giri di cordone ombelicale sul collo, una specie di Vasco Rossi in tenuta da concerto, un florilegio di collassi, l’ostetrica che salta sulla pancia a ginocchia unite, la sgravante che si spacca in due come una fodera di una vecchia poltrona tipo quella che usa Dario, mentre si invoca Santa Liberata (quella del ..fai che dolce sia l’uscita come dolce fu’ l’entrata), insomma gli occhi che si riempiono di sangue reticolato come a Wile E. Coyote.
Ecco mmmm che figata. Ma tanto ripeto che e’ un dolore che si dimentica. E come no.
Altro dilemma… la moda dell’ultima generazione che e’ quella dell’assistenza al parto. per il festival della serie come ti disprezzo una figa e divento paladino della bandiera corsara leghista.
Dunque, una volta che io sappia, il parto era un momento della donna, assolutamente privato.
Il mascolo duro stava fuori e non per nulla, in quanto se vedeva il frutto delle sue notti d’amore, poi in futuro col membro che ripiantasse l’arnese riproduttivo li.
Insomma la scena l’avrebbe in parte raffreddato e quindi era giusto che il diversamente madre si incatramasse i polmoni consumando le scarpe sul pavimento in sala d’aspetto.
Ora invece, il futuro papocchiato, sta’ dentro e assiste al parto.
Bah.
Io non ho esperienza in materia nel senso che per i miei due figli niente sigarette e niente scarpe consumate e quindi parlo un poco a vanvera ma immagino.
Mia figlia ad es. quando e’ nata (primo d’agosto) mi ha preso alla sprovvista in quanto me ne stavo al mare alla caccia di polipi in attesa della chiamata per il lieto evento previsto per meta’ agosto.. dovevo aspettarmelo in quanto pure io son nato di otto mesi ma i polipi non aspettavano e mi chiamavano..Carlooo Carlooo..
Qualcuno si chiedera’ come mai io non ero sul posto e quindi mi chiedo che minchia di utilita’ abbiamo noi mascoli in sala parto se non quella di far perdere la concentrazione alla sgavatrice mentre e’ sul difficile, col rischio magari fare un figura del belino con svenimento incorporato e va di culo in caso di presenziamento se nn facciamo una selfata con l’iphoneX ultima generazione per poi postare su facebucke agli amici.. onde far vedere i luoghi intimi dove e’ iniziato il casino (magari loro la potrebbero gia’ conoscere) e del resto le femmine ce l’hanno piu’ o meno tutte uguali no? Checcefrega dai..
Certo e’ che ad evento natalitizzato, quando si inviteranno gli amici, invece di flagellarli con i filmini di Casalcoso e Isole comprese, un bel diversivo e’ far visionare il parto della moglie con la farfalla Beleniosa in primo piano e magari poi far vedere come si e’ rimessa a posto dopo (a parte che mi ripeto ma alcuni amici potrebbero conoscerla gia’ per altri motivi.. mai dire mai)..
Ad ogni modo che goduria e che bei momenti vero?.
Dai aspettiamo la mezzanotte Natalizia cari Linkediani..Tu scendi dalle stelle e noi nel bene e nel male a parlar di figa.. monotematici e sempre a quello pensiamo..bah.. siamo proprio vecchio stampo e vi faccio i miei auguri e aggiungo anche quelli dello Ste nazionale che ve li fa alla sua maniera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Calendario Pirelli 2019.

Il Calendario Pirelli 2019 vede all’opera Albert Watson che col suo mono occhio ha fissato immagini di Laetitia Casta, Julia Garner, Misty Copeland e Gigi Hadid ed e’ stato presentato oggi presso Pirelli Hangar alla Bicocca di Milano.

Ho recuperato questa striscia di Ste inerente al baratro del 3 per cento e alla fratellanza natalizia..