Archivio mensile:Aprile 2014

Sus.picio.us.

Il carattere delle persone penso sia una cosa congenita  che lo fara’ individuare presso gli altri e stavolta prendo in esame un vicino che appartiene ad una brutta categoria umana.. quella dei diffidenti.
Un vago ricordo scolastico ricorda quello che mandava un servitore a fare la spesa ed un altro che controllasse quanto il primo avesse speso..
Penso che il diffidente sia la peggior persona che un umano e anche un upiede possa incontrare, e’ un tipo che vive male e sua volta fa vivere male pure gli altri, prende informazioni da tutte le parti, non gli bastano mai e poi non sa a quali deve dare affidamento essendo perennemente indeciso.
Se deve acquistare qualcosa lo vedrai entrare in tutti i negozi, prendere nota dei prezzi e caratteristiche e trascriverle su un foglietto per non dimenticarsi poi finalmente focalizza uno che ha un forte. sconto… e’ finita, si domanda come cazzo mai costa cosi’ poco.. la ditta ha chiuso o sta per fallire e se e’ cosi’ addio pezzi di ricambio e assistenza, oppure costa cosi’ perche’ sta uscendo un modello nuovo?
Come fare per scoprire, semplice.. si va sul motore di ricerca in Internet, qualcosa trovi sempre e cosi’ ricominci da capo e non hai ancora concluso na mazza senza contare tempo perso, spostamenti costi di benzina e rottura di palle per lui e per il vicino a cui chiedera’ informazioni.
Il diffidente vuole sapere tutto degli altri ma non vuole rivelare niente di se’ e a questo punto chi e’ nelle vicinanze ha una vaga idea di chi sto descrivendo nel post..
Se sta’ pensando di comprare o affittare un appartamento, vuole sapere tutto degli inquilini del piano di sopra, se hanno bambini impestati, se fanno vita sociale nel senso se scopano in casa per lavoro, se litigano, se suonano uno strumento se il sole quando fa’ il giro all’inverno si nasconde dietro l’albero che non puoi abbattere ..
A chi chiedere tutte queste informazioni senza destare sospetti e senza svelare le sue intenzioni altrimenti aumenta il prezzo di acquisto?
Bisogna frequentare il quartiere, fare acquisti nei negozi, sedersi sulle panchine e attaccare discorso, parlare con le mignotte, i portieri.
Ma il bello sara’ che dopo aver preso notizie positive e ha deciso di comperare l’appartamento, quando gia’ sta facendo ridipingere le pareti dove andra’ ad abitare, verra’ a conoscenza che gli inquilini del piano di sopra, due coniugi anziani e silenziosi che camminano con pantofole su pattine ovattate, traslocano e al loro posto una famiglia di brasiliani arrapati che hanno tre figli, due che studiano canto e uno che suona la batteria con la prerogativa di fare riunioni settimanali sia per il collettivo della parrocchia di Fatemalesorelle che quello dell’associazione “liberate i nani dei giardini o i babbi natale dai balconi”..
Quindi taglio corto e dico che davvero dove comincia la diffidenza finisce l’amicizia lasciando spazio all’iper rottura di marroni.
In conclusione ricordati pero’ che fidarsi e’ bene ma non fidarsi e’ meglio perche’ non devi fidarti di chi non si fida.

Semicolon.

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Ora mi domando e dico se le persone anziche’ uscire in una prima vera giornata primaverile (anzi sarebbe la secondaverile), si piazza davanti ad una tastiera finta come quella dell’ipad e mi cazzi per l’uso che porta all’abuso indiscriminato della punteggiatura nei miei post… io al contrario di mia sorella che ad onor del falso iniziebbe a cazziarmi dall’alto della sua cultura sui miei puntini sospensivi di discorso bonsai e sul vaccaboloraio togolese che ben conoscete…evito le punteggiature usuali per non incorrere in cappelle macrobiotiche (vedi il post della virgola) e oggi mi soffermo sul punto e virgola (in tastiera il tasto ; e’ non consumato al pari degli altri in quanto sia il ; che la , non vengono tanto premuti..mentre il vicino…. E’ quasi scomparsonella sua translucidita’) La punteggiatura cambia e si trasforma con l’avanzare delle chat. Gli americani amano interrogarsi sulle minuzie.. Quando occorre un attimo di distrazione per scaricare il cervello, niente di meglio che consultare il web anglosassone alla ricerca di articoli a tema grammatical-sintattico, dove il capello si spacca in due o quattro ed anche in sedici o trentadue..
Quello italiano riserva poche soddisfazioni, al massimo l’Accademia della Crusca (di cui faccio parte solo come inscrizione) con la sua descrizione autorevole quanto, come ci si puo’ aspettare, poco considerata dell’uso del punto e virgola.. e qui casca il bue…
Il punto e virgola (punto acuto, punto coma) segnala una pausa intermedia tra il punto e la virgola e il suo uso spesso dipende da una scelta stilistica personale. Si adopera soprattutto fra proposizioni coordinate complesse e fra enumerazioni complesse e serve a indicare un’interruzione sul piano formale ma non sul piano dei contenuti («il capo gli si intorbido’ di stanchezza, di sonno; e rimise la decisione all’indomani mattina», dall’A. Fogazzaro, Piccolo mondo moderno).
Poco piu’ che una lezione di liceo. Gli americani invece, come gli dai un tema fatuo, si scatenano. Matthew Kassel del New York Observer titola sul punto e virgola come punteggiatura perfetta per l’era digitale partendo da una citazione dell’autore di fantascienza Kurt Vonnegut, che vede i punti e virgola come ermafroditi travestiti che rappresentano proprio una minchia.
Claire Messud su More Intelligent Life argutamente nota che un ermafrodito non potrebbe mai essere un travestito e che doveva trattarsi di una cagata da Guascone. Il suo parere ve lo piazzo:
La sottigliezza del punto e virgola puo’ compiacere solo una minoranza, ma per quelli di noi e Graziella che colgono il punto – il punto e virgola – nient’altro puo’ svolgere uguale funzione.
Tendo a condividere per non sembrare proprio gnugno sceso col la piena. Mentre i media digitali, specie quelli conversativi, trasformano il significato generale della punteggiatura in senso piu’ aggressivo, come si riassume su New Republic, oppure hanno assunto metasignificati supplementari se seguiamo Wired, conservare senza fanatismi l’uso di simboli che arricchiscono e raffinano il linguaggio e’ una buona cosa eccezion fatta per i Togolani (ani per gli amici).
Non che si debba arrivare a certe ossessioni francesi sulla conservazione della lingua; ma quando ci sta’ bene, meglio usarlo ma facciamo un’eccezione al buon togotuentinain sull’uso indiscriminato dei punti bonsai di sospensione e soprattutto delle sue accentate col ‘’’ ..
Con questo spero mi perdonerai cara sorella ma considera solo la ricerca fatta come ripasso… con relative linkagioni solamente per questo semicolon alias punto virgoloso che da giovane deve aver fatto l’equilibrista considerando il fatto che mi sta veramente sulle palle.

Scorciatoie da Tastiera.

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Le chiamano scorciatoie e ho constatato che chi usa la tastiera non ne conosce l’utilita’ e quindi cerco di rammentare le piu’ significative..
A – sei li che lavori in ufficio vuoi fare una pausa e non ti gusta che altri buttino l’occhio sul tuo lavoro mentre pausizzi caffe’, hai solo da clickare sui tasti Windows+L per disconnetterti per poi ripristinarti.. chi usa il MAC clicka su CMD+ALT+EJECT.
B – Hai due finestre aperte e vuoi evitare passaggi di mouse per passare da una all’altra ALT+TAB o col MAC vai su CMD+TAB.
C – Hai chiuso per sbaglio il browser e vuoi riprendere la finestra, cliccka la combinazione CTRL+MAIUSCOLA+T col MAC se usi Safari CMD+Z se vai col Chrome usa CMD+SHIFY+T.
D- Il computer ha i freni a disco per un programma pesante? Basta premere CTRL+SHIFT+ESC e ti porta al Task Manager per selezionarlo e poi staccare. Per MAC, com CMD+OPTION+MAIUSC+ESC chiuderai automaticamente i programmi in crash.
E – Vuoi selezionare l’Url della pagina web che stai usando senza utilizzare ilmouse. Clicka ALT+D. Col MAC fai CMD+L.
F – Vuoi chiudere al volo una finestra aperta per il guardone al culo? Il fai WINDOWS+D oppure, se usi l’APPLE, vai con FN+F11.
G – Vuoi fare una foto al desk (screenshot).Tasto in alto a destra dello stamp poi passa in un programma di foto per elaborarlo o anche in Word di scrittura e riportalo integralmente con la combinazione CTRL+V (oppure destro mouse.. incolla). 
Insomma non si inventa nulla ma molti non ne usufruiscono ed e’ un peccato, provate a dare uno sguardo qui..
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Mayor Elections.

 

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Tempo di candidature in quel di Porcaro e girando tra i crocchi di della banda del buco, beninteso, non sto parlando di un gruppo malavitoso, esperto nel carotaggio nei locali blindati delle banche.. ma dei i “capelli d’argento”.. non una tribu’ indiana ma i personaggi dal pelo candido che hanno avuto la fortuna di non imbattersi nell’esodatismo ovvero nei pensionati che ristagnano negli angolini dei piccoli bar o davanti all’orologio ad acqua ex simbolo di Porcaro…quelli con gli occhialini sulla punta del naso, che leggono la stampa per commentare del piu’ e del meno.. di come si stava meglio una volta, del rispetto e della religione – che non c’e’ piu’ , delle percentuali di colesterolo e trigliceridi e delle stagioni, che non sono piu’ le stesse.
Nonostante quel loro dialogare, spesso concitato, il mettere a dura prova le coronarie, in un sincopato duellare sulla politica o sulla Rubentus, fanno una tenerezza che si taglia con un grissino.      Ste persone, cercano lo sguardo, l’aggancio al loro simile, l’approvazione o meno, pur di scacciare la bestia peggiore… la solitudine.
Hanno tanto da dare, tanto da dire magari, il tutto, un poco datato.. un “software” – talvolta anche l’hardware – in cui, l’ultimo aggiornamento risale alle guerre puniche di epoca Andreottiana.E qui nasce il motto che non si va in pensione perche’ si e’ vecchi, ma si diventa vecchi perche’ si va in pensione e per quello che mia cognata e’ attaccata alla sua sedia e alle sue pratiche notarili.
Io, con loro, sto facendo pratica, nell’attesa che il tempo mi collochi tra quelle fila definitivamente, ad essere “Matusa”, come si diceva ai miei tempi, in onore del Patriarca biblico Matusalemme, l’annunciatore del Signore Iddio, che ebbe abbuono per tirare a campare quasi di un millennio, come cronache mormoravano;
oggi, che sei detto vecchio dopo gli anta, col passo successivo pronto ad essere rimba e come diceva il motivetto..marimba amato, marimba ambito.
Cominci a parlare da solo e, se non hai l’apparecchio sull’orecchio, neppure riesci a far credere di farlo perche’ sei al cellulare, con connessione bluetooth.. io lo sono, ma spesso perche’ perdo quello del discorso.
Cosa stavo dicendo…i vecchi…il rimba…parlare da soli, ad alta voce, i buchi e i bachi nel cervello…ah, gia’!
– «Che brutt diventa’ vegg….ma l’e’ mei che crepa’ bagaiott», sentenzia “el Mariett”, (il Mario)
(traduco..che brutto invecchiare; ma e’ peggio morire ragazzotto).
El “Giuan”(il Giovanni), e gli altri come lui, non sono svaniti perche’, in effetti, stanno parlando con…i fantasmi!
– «Ussignur: anca el Giusepp l’e’ rimbambii, fora de melun!», (anche il Giuseppe e’ rimbambito, uscito di testa), dice el Pierin, (il Pierino).
Nossignore.
Gli anziani sono dei sopravvissuti e, quando tanto carichi di lune, hanno visto quelli meno fortunati di loro passare a migliore vita, cosi’ come quel mondo che li aveva cresciuti.
Con questa dimensione stanno parlando, quando li si sente bofonchiare da soli.. chi sorride, capira’, capitera’ lui di vedere il proprio orizzonte avvicinarsi, mentre dietro, il vuoto.
Difficilmente “i grigi” riconoscono e si riconoscono oggi, sentendosi – e lo sono – sopportati, a malapena tollerati, fastidiosi, noiosi, esclusi, in una realta’ in cui la saggezza, l’esperienza, frega un cazzo.
– «l futuro e’ nei giovani!»;lo e’ sempre stato no?..
Vero, ma…il nonnetto, dove aczzo lo metto, in quale cassonetto della raccolta differenziata?
Nella realta’ del palestrato, del mondo virtuale, della scatola vuota ma ben confezionata, degli urlatori, dei tuttologi, di rintronati “tronisti”, pirla ma belli, del “ti spacco la faccia perche’ sono piu’ grosso”, del tanta gente muore, ma basta schiacciare “new game” e ti ritornano in vita, ecco che el Giuan, el Mariett, el Pierin e – prossimamente – el Giusepp, devono rasentare i muri, che altrimenti il mondo che corre gli “rampega”, (gli si arrampica) sulle spalle, per scavalcare.  Dove si va poi…boh! Chi cazzo lo sa..
Tutti corrono, un motivo ci sara’.. e nessuno a fermarsi, per comprendere origine di tanta frenesia, di tante falene che ruotano vorticosamente, incantate, attirate dalla luce entro la fiamma.
E allora, la zavorra, eccola, racchiusa nei recinti delle riserve loro assegnate… il bar, la chiesetta, il circolino di Villa Tapparelli e i loculi, piu’ che locali, che i vari Comuni assegnano loro, prima di traslocarli in quelli definitivi, al cimitero. Attimo di pausa per pensare…mmm
Allora via, a sparare le ultime cartucce a salve, a parlare tra loro e magari con uno paziente e rassegnato, preso all’amo e non ancora esperto nell’arte dello sgancio, ancora imberbe, ingenuo e implume.
– «L’e’ un brav fieu, ma l’e’ un po’ ciula!»; (E’ un bravo ragazzo ma pirla)..

E con queste posizioni ti voglio vedere che minchia voteranno al 25 di maggio.

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