Archivio mensile:Gennaio 2013

Banco..matt.

clonare

 

Chi ha studiato sull’IBM3624 e’ a conoscenza di come si puo’ clonare una qualsiasi carta credito e questo post e’ fatto solo per conoscere come i malintenzionati possono clonarvi le carte credito.

Quando voi inserite la carta nella fessura del Bancomat, il sistema rilava dalla striscia magnetica il n. di conto corrente e a differenza di quanto uno possa pensare, il PIN non e’ presente su detta striscia e mo’ vi spiego.

Una volta che il sistema ha letto, manda i dati all’HSM (Harware Security Module) che e’ un coprocessore su cui gira un’API relativa ai sistemi bancari e ogni banca ha il suo che decripta il PIN.

Una parentesi sul PIN per sapere come viene generato e mi riferisco alle prime 4 cifre esadecimali del conto corrente o del bancomat, criptato con l’algoritmo DES e con una chiave caratteristica che ogni banca chiama PIN generation key, quello strumentino che voi dovrete schiacciare ad ogni invio operativo.

Faccio un es neh:

4556 2385 7753 2239  un ipotetico es. numero di carta

3F7C 2201 00CA BAB3 questo e’ il n. di carta cifrato con DES.

Prendiamo in esame le prime quattro cifre 3F7C, a questo punto entra in gioco la tabella  di conversione esadecimale che fa in modo che il PIN possa essere digitato da una normale tastiera allo sportello.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F            sono le 16 cifre esadecimali

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1  2 3 4 5            la corrispondenza con le cifre decimali

quindi 3F7C  diventa 3572 ed ecco ottenuto un PIN valido.

In genere a quello sopra si aggiunge un valore di offset, un numero max di 4 cifre e di solito sono 0000 e che serve nel caso l’utente voglia un nuovo numero di PIN..sono la riserva insomma dal momento che non e’ conveniente variare il numero del conto.

Per una verifica del prelievo l’HSM segue il procedimento inverso, ossia sottrae dal PIN l’offset dopodiche’  converte il risultato ottenuto con la tabella di conversione decimale fornita assieme alla richiesta e confronta il risultato con le prime 4 cifre criptate del conto corrente.

Nell’es fatto il PIN 3572 darebbe un risultato positivo non soltanto nel caso in cui le prime 4 cifre esadecimali del conto criptato fossero 3FTC ma anche 3FT2 o 3572. Insomma in tutti i casi in cui il PIN inserito abbia una corrispondenza con la tabella di conversione.

Quindi occhio che sfruttando questa vulnerabilita’ e’ possibile ottenere le 4 cifre costituenti  il PIN valido e pertanto provando tutte le combinazioni si puo’ arrivare al PIN.

Ora e’ risaputo che il nostro computer fa’ tutte quelle belle cose solamente con programmazione fatta da 1 e 0 e percio’ ipotizziamo il PIN originale in esadecimali dell’esempio di cui sopra e noi invieremo all’HSM dei dati utilizzando la sottoindicata conversione:

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F

0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0  1 0 0

Inviamo come PIN 0000 insieme al numero di conto corrente di cui vogliamo scoprire il vero PIN.

A questo punto l’HSM dara’ come valido il PIN 0000 soltanto se nel vero sara’ presente il numero 3 o la lettera C che nelle tabelle di conversione standard danno origine al numero 3, oppure rispondera’ con un secco NO se la cifra non e’ presente.

Quindi avrete capito che con 10 tentativi con la tabella di conversione opportunamente modificata, e’ possibile conoscere la presenza o meno delle 10 cifre decimali all’interno del PIN.

Questo e’ il principio su cui si basano i crakatori informatici e tralascio quelli che applicano gli skimmer ed e’ inutile che copriate con la mano il tastierino, e’ come sparare sulla croce rossa non per nulla io viaggio senza bancomat, senza visa e diffido delle pennette che da’ la banca, l’unica cosa buona e’ che le banche sono obbligate a risarcirvi dal momento in cui Voi vi accorgerete di essere stati clonati facendo la relativa denuncia..e prima? Prima sono cv e ci sta gente che vive e vive anche bene su ste cose..auguri.

Il Far a Butto.

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Per la serie del “Nescit vox missa reverti” ovvero una volta detto una parola non puoi tornare indietro..il Berluska ha pisciato fuori nella ricorrenza della Shoah o Olocausto qualdirsivoglia, tutti possono cappellare e tutti segnano sul calendario della macelleria le varie cose da ricordare, scadenze, compleanni, annotazioni che interessano.

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Tralasciando la cappella del candidato io noto nel mio calendario macellarioso, annotato il sedicesimo anniversario della scomparsa del Farabutto e capita sempre ai giorni della merla, quando e’ morto l’n’drino che, se fosse ancora vivo, oggi sarebbe orgogliosamente sul piedestallo  sentendosi dare del Farabutto, come vorrebbe la nuova accezione che il piu’ grande linguista degli ultimi 150 anni ha dato al termine.

 farabutto

 

Farabutto e’ un’offesa a cui sono molto affezionato. “Farabutto” urlava il pirla davanti alla tv ogni volta che vedeva o veniva nominato il miglior dito medio degli ultimi 150 anni.

dito

Per me farabutto era il suo sinonimo. Il pirla intui’ subito le potenzialita’ del miglior illusionista di questa era e per questo non posso evitare questo insieme di rabbia verso me stesso mentre vado a dare la definizione esatta per conto mio ovviamente senza avvalermi dei linguisti e del resto so sbagliare da solo no? Allora…

 

Dicesi farabutto colui che piglia per il culo il prossimo, che luccica oro pataccato, che riempie di stronzate la mente delle persone, colui che ha inventato il trompe d’oeil sulla testa. Farabutto e’ un individuo di poco conto, spregevole e fannullone, cialtrone, mascalzone,tutto cio’ che finisce con one ma letteralmente “ladro di frodo”, persona sleale e senza scrupoli e nel singolare canaglia, filibustiere, figlio di vulvivendola, nipote di bagascia e cugino d’androcchia e sottospecie di n’drinoso. Farabutto e’ colui che rimane vittima delle sue stesse vittime, (spero presto si vittimizzi pure chi l’ha fatto fuori, ovviamente senza augurare bene a nessuno di questa razza Rosarnese). Farabutto non e’ mai chi dice la verita’, al massimo lo e’ chi la dice quando e’ troppo tardi e poi viene radiato dagli esseri viventi in questa valle di lacrime col termine di “lupara bianca”. Quando non si puo’ fare piu’ niente che anche se si fanno cose, sono cose da Farabutti, da gente che trova il coraggio di farle fuori tempo massimo. Chi ha letto sin qui si stara’ chiedendo a chi sto’ dando del Farabutto. Aspetta che giro lo specchio.. dubbio amletico, verso di me o verso di…vabbe’ Ciao gregorio n’dranghetoso con la gi volutamente minuscola, dal nulla sei arrivato e nel nulla sei ito, quello che volevi rapire citato all’inizio del post e’ vivo e vegeto nonostante qualche malessere e tu brucia in pace se il cemento te lo permettera’.

 Farabutto2

 

In memory of Aaron Swartz

aaron1

Aaron Swartz l’hanno suicidato a soli 26 anni il 13 gennaio 2013.
Aaron Swartz era la mente dietro progetti come Reddit, Rss 1.0 e Python e la licenza per la condivisione libera della conoscenza.
Era sotto accusa per aver rubato file del Mit e i magistrati erano pronti a chiedere per lui una condanna pari a 30 anni di carcere. Tutti noi sappiamo benissimo cosa questo significhi in America, dove la certezza della pena e’ una realta’ inconfutabile non come da noi che se ammazzi il padre e il fratello dopo 8 anni sei ai centri sociali e dopo altri 3 anni sei libera cittadina pronta a fare un libro o un film o andare al parlamento.
Aaron Swartz paga il prezzo della sua genialita’, Aaron Swartz paga il prezzo del suo anticonformismo, Aaron Swartz serve da monito per chi, malauguratamente, avesse anche solo il piu’ umile pensiero di uscire dai profondi solchi tracciati dal pensiero imperante delle multinazionali.
La macchina da guerra ormai era partita, la sua condanna era facilmente prevedibile, il suo esempio avrebbe incarnato il classico adagio “colpirne uno per educarne cento”e questo suicidio, tradotto in italiano significa, occhio che potrebbe capitare pure a voi e chi ha orecchie per intendere..intenda, guai a toccare le multinazionali e a tal proposito vedi l’altra faccenda che e’ capitata  all’11 del mese di qualche anno fa’..
La sua abilita’ nella navigazione consentiva ad Aaron di navigare nel mare della rete senza ostacoli.  Per lui modificare, decriptare, aggirare, erano sfide,  esercizi continui,  espedienti per mettere alla prova le proprie capacita’ e, soprattutto un modo per togliere i confini dove confini non dovrebbero proprio essercene, capisciamme’.
L’aneddoto attribuito ai nativi americani nel quale attraverso il loro pensiero saggio, sottolineavano l’assurdita’ del gesto del primo uomo bianco che, recintando un terreno, affermo’ che questo gli appartenesse e, conseguentemente, il tacito assenso dei suoi vicini e amici che, facendo la stessa cosa, garantirono a se stessi egual diritto, sottolinea quanto di assurdo ci sia nel tentare di fermare lo spirito di ricerca, la naturale tendenza umana ad andare oltre, la stessa che spinse i primi astronauti ad ambire al raggiungimento di Marte appena furono con certezza arrivati sulla Luna.
Aaron Swartz paga per tutti noi, tutti noi che incessantemente ricerchiamo, tutti noi che continuamente approfondiamo, tutti noi che, vedendo una staccionata, d’istinto vorremmo provare a scavalcarla, non per rubare, non per truffare, semplicemente per dimostrare a noi stessi che ce l’abbiamo fatta e soprattutto per rendere pubblico cio’ che sta dietro a quello che dicono e a quello che fanno le persone che dovrebbero rappresentarci.

Nui
Chiniam la fronte al massimo
Fattor.

Mi domando perche’ fermare il piacere della scoperta?

Pure io nel mio piccolo mi arrangio.. ma morto un papa se ne fa’ un altro..

blocco sito

 

indecisione.

non so1

Da che mondo e’ mondo, esiste la differenza tra i sessi nell’alienare le proprie cose, si apre un fronte interfamigliare tra il mascolo che non butterebbe via na mazza e la femminuccia che geneticamente affiderebbe l’intero contenuto degli armadi al camion del raccoglitore monnezza differenziata.. per poi poter dire..Vedi, non ho nulla da mettermi e qui per parcondicio metto la old vignetta-satira al femminile del dubbio amletico per le vestimenta serali.

nonso2

 

Occorre ammettere che per le donne la scelta degli abiti da cestinare e’ molto piu’ facile.. dieci minuti dopo essere stato pagato con la firma di 3 etti di cambiali senz’osso, l’abbigliamento femminile e’ gia’ irrimediabilmente fuori moda. Senti discorsi del tipo…Ehi Giuseppa, perche’ alla festa di Antonella non metti il tuo tubino nero che ti sta’ da dio e mette in evidenza tutti i panettoni che ti sei ingurgitata nelle recenti feste?.. Azz..Ma sei fuori? L’ho comprato un anno fa’ e l’ho gia’ messo al matrimonio del tuo amico Dario.. la gente pensera’ che io abbia un solo vestito!  Azz..Guarda che Dario si e’ sposato a Friburgo con una ragazza Australiana e noi eravamo gli unici Italiani invitati.. chi cazzo vuoi che lo abbia visto il tuo tubino nero!

..Ma sei proprio un troglodita tagliato fuori, a te vanno bene anche gli slip usciti rosa dalla lavatrice! Di sicuro avranno messo le foto del matrimonio su Facebook no?…nonso3

Sti cazz, lo avevo dimenticato sto facebucche del put.. con la disoccupazione che cresce, la crisi mondiale che avanza e l’Europa che affonda assieme alla borsa e ai soldi miei, la gente ha una sola grande preoccupazione.. andare su Facebook per capire quale vestito portava tua moglie al matrimonio celebrato a Friburgo tra Dario di Borgaro e Ann di Perth.

 

 

Ma ne convenite che la moda maschile assomiglia invece ai piani quinquennali sovietici. E’ dall’ultima guerra che mi compro giacche e abiti e ho assistito all’inesorabile ciclicita’ dei bottoni.. cinque anni di giacche a due bottoni (quelle della crociera), poi altri cinque di giacche a tre bottoni (quella del matrimonio di Donatella), seguiti da un nuovo quinquennio di due bottoni (quelli della cresima di Sara) e cosi’ via. Ecco perche’ ho cercato con tutte le mie forze di oppormi all’eliminazione del mio vestiario acquistato ancora in lire alla fine del secolo scorso.. sono certo che tra qualche mese rivedro’ quegli stessi abiti sulle pagine di Vogue. Alla fine pero’ l’ha spuntata Lella, la quale mi ha fatto notare che quando lei mi ha conosciuto, io portavo una taglia 48 e che oggi mi avventuro nei territori della 52 pianta larga.. e’ proprio vero, l’11 settembre e l’euro hanno cambiato tutto! Cosi’ mi sono deciso a collocare nel contenitore degli indumenti usati i miei abiti all’ultimo grido per fare spazio alle sue vestimenta. Ora pero’..sfiga nella sfiga si pone un problema.. a causa dell’iper movimento dei tre mesi di ferie con nuotate a non finire e guerra con polipi, sono dimagrito di qualche kg e sono tornato alla 48 taglia mezzasega, quindi rivolgo un appello agli operatori della raccolta indumenti.. se trovate un giacca firmata Pignatelli, seminuova, con la tasca interna destra macchiata da penna indelebile e leggermente  scucita, telefonatemi.. occhio che se risponde una voce femminile dovete dire che e’ per un sondaggio sui telefoni.

Insomma..il fatto di  buttare via roba “inutile”per me e’ un aggettivo riferito solo agli uomini politici o alle zanzare, ed e’ di difficile applicazione. Sono forse inutili le tende da balcone che i vicini ti hanno costretto a togliere perche’ hanno perso il blu originale e sono diventate color grigio topo malato? Nient’affatto.. il giorno che mi decidessi a dare il bianco in salotto sarebbero utilissime per coprire i divani quindi no buttare ergo posizionare in cantina in attesa dell’evento. Miiiii e che dire delle mollette di legno senza piu’ la molla? Niente buttare, naaa! Se un domani mi servisse un cuneo per fermare una porta che sbatte basta cercarle nel cassetto posizionate nella scatola di latta dei biscotti con scritto «mollette rotte» che andrei a cercarla.. sempre ammesso che non ne trovassi alcune nel ripostiglio nella scatola che conteneva il prendipolvere con i confetti della cresima di Sara con scritto «piccoli cunei di legno per usi vari». Ma so’ che inesorabilmente finiranno nella differenziata e quello e’ un bel problema.. qui nasce una riflessione attorno alla domanda ricorrente sugli smaltimenti… e questo dove cazzo lo butto? L’Amiat ci propone una visione del mondo semplificata, quasi manichea, dove le cose sono o di plastica, o di vetro, o di legno, ma la realta’ e’ piu’ complessa, molto complessa assai. Gli oggetti sembrano sfidarti continuamente. ..E me, dove minchia mi butti? Pare domandarti il vecchio bastoncino da sci che hai in garage. E allora ti accanisci su di lui.. stacchi la manopola di plastica dal bastone d’alluminio (si’, quelli di canna li ho buttati antedifferenziata nel 65), separi il cinturino di pelle e la rondella, ancora di plastica ma morbida e quindi riciclabile. L’operazione di differenziazione ti ha richiesto piu’ o meno una ventina di minuti, se li moltiplichi per tutti gli oggetti che devi eliminare, capisci che sarai pronto quando la finanziaria permettera’ il pensionamento del Mario prossimo esodato.

Alla fine carichi tutto sulla macchina e confidi nell’aiuto degli addetti all’eco-centro di Via Piemonte 25 che suppliscono con la cortesia alle carenze organizzative e alle  rigidita’ dei callcenter numero verde 800.401.692 al servizio del cittadino che interpellati per aver un aiuto telefonico su cosa potevo fare dei miei cento chili di giornali che avevo in cantina, considerato che tutti i raccoglitori esterni erano traboccanti .. avevano risposto..faccia come dice il suo Amministratore, li lasci in cantina e li deponga quando vede che i contenitori esterni sono vuoti.. Sti cazz e io mi devo mettere di posta al controllo degli scarichi per poi partire alla mennea per poter arrivare prima del biscottaro che li riempie tutti ed avere l’accesso al contenitore..quindi ne approfitto di questo post e a tutti gli addetti all’eco-centro, che mi hanno aiutato a gettare oltre alla carta anche gli oggetti piu’ diversi e a separarmi dagli affetti piu’ cari, un grazie di cuore…e per favore..trattatemeli beni..mi raccomando.

Bucare Wireless

 

 

Dai .. oggi rendiamo dura la vita agli usufruitori a scrocco delle reti  Wireless. Non per altro ma datosi che se qualcuno scarica utilizzando la vostra linea anche se sarete protetti con password lunghe un kilometro, vi rallentera’ la navigazione ma soprattutto esporra’il vostro indirizzo IP in lista nera e voi pagherete per i file catturati sia Film sia MP4 sia siti porno etcetc, quindi per scoprire facilmente chi si succhia la vostra linea basta solo mettere qualche programma sniffatore e uno dei tanti e’ lo ZamZom che si puo’ scaricare gratuitamente dal sito www.zamzom.net, Una volta scaricato si clicca sul pulsante “Deep Scan“. ….
In pochi istanti, il programma vi rivelera’ tutti i computer, sia quelli autorizzati sia quelli non autorizzati, che hanno accesso sulla vostra rete wireless.
Poi basta confrontare gli indirizzi IP visualizzati per capire chi sono gli intrusi che rallentano le navigazioni e scaricano a nome vostro.
Nb.. ovviamente per parcondicio non posso esimermi dall’indirizzare chi vuole bucare la vostra rete wireless protetta invitandolo ad utilizzare il  WepCrack all’indirizzo http://wepcrack.sourceforge.net/

ParcoNdicio.

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Pare che le quote rosa siano abbastanza abbondanti nella nuova composizione al Monte e al Citorio. Diciamo che sono parole spese per accattivarsi i voti delle discendenti di Eva, ma pero’ sorge spontaneo dire  due paroline in difesa di queste povere donne che vogliono varcare la soglia del Citorio e anche del Monte. Le donne si considerano come la spuma dello champagne mentre noi siamo tacciati come il fondo sabbioso del barbera annata 68 e non dico il Quintarelli ma un barbera sbarberato, almeno fosse quello della tenuta Fiamminga del Beppe di Ciocaro. Vabbuo’ saltando di frasca in palo..lasciando perdere il Parlamento io vorrei che qualcuno mi spiegasse questo fatto..perche’ nei saloni dell’automobile, nei motorshow, c’e’ sempre una perversione che e’ quell’usanza di mettere delle belle gnocche sdraiate sui cofani delle macchine. C’e’ una spiegazione logica? A cosa cavolo servono? Forse passavano tutte di li’ per caso dopo il vespro delle cinque e per un malore si sono appoggiate un attimo con le tette sui fanali? Ogni stand c’ha come minimo 2 o 3 sbarbate con la minigiropassera e scollature che se guardi dentro vedi perfino di che colore hanno le mutande e il tatuaggio sulle caviglie. Due o tre prischelle sedute sui sedili,  in bilico su una chiappa con le gambette inclinate ogni tanto… zaaach… apertura breve con scorcio di slip. Allora. Io capisco che noi discendenti di Adamo siamo dei cretini e che tira di piu’ un  pelo di passera che un carretto di buoi. Per carita’ ad onor del falso.. ci sono certi ominidi che come vedono una coscia,  il loro cervello chiuso per ferie o pausa pranzo, fa’ un passo indietro nell’evoluzione della specie. Se poi la coscia ha l’autoreggente coi diamantini, questi esseri tornano anfibi e ritorna la serie del paradiso terrestre serpente e mela incorpored.

L’occhio del neanderthaliano inguaiatopassera pare senza palpebra, come quello di Amadeus. Non sbatte piu’. Resta fisso e ruota solo come quello dell’iguana tetrapodo. Pero’ vorrai mica dirmi che un’auto la si compra  di piu’ se di fianco c’e’ una Belen che si sfrega i polpacci sui cerchioni 16 pollici pianta larga? Significa essere incommensurabilmente dei pirla? Appena appare una vulvimostrandola, si accende un neon nel cervello Darwiniano che lampeggia. Gnoc-ca gnoc-ca gnoc-ca. Come le luci di emergenza insomma. Capisco ancora se fosse allegata alla car e te la dessero con gli optional. Tu prendi la vernice metallizzata, il tettuccio apribile,il sedile riscaldato con vibratore incorporato e.. la gnocca bionda con 2 gambe a trazione anteriore, air bag posteriore e anteriore gia’ esploso, facile inserimento della leva del cambio e labbra a canotto d’emergenza. Ma quelle cari miei non sono dinamiche, sono statiche. Non e’ che vengono via nel pacchetto opzioni in regalo. Che poi in quei saloni li’ non c’e’ neanche un po’ di originalita’. Sempre stangone di due metri con due airbag cosi’. Ma scusa..se stai vendendo la Smart cerca di piazzare una fighina tipo una sarda da un metro e una gazzosa… Sei un commerciante di usato sicuro? Tira fuori una bella nave scuola sui sessanta ben portati, botulinata al punto justo. Ma io ora mi chiedo. Passi per noi maschi che siamo dei pirla, ma voi sbarbate perche’ dovete passare il tempo a sorridere a dei pirla che godono davanti a dei cerchioni in lega da 16 pollici pianta larga? Solo perche’ vi pagano? Allora solo perche’ vi pagano potete fare tutto? Bueno, andate a leccare le vetrine quando inaugurano i negozi… E se uno poi ti chiede che lavoro fai tu cosa minchia gli rispondi? Mi siedo sui cofani? Tengo le poppe appoggiate sui vetri delle macchine, ma sto’ studiando per diventare culospecchista, quella che col sedere piega gli specchietti laterali e, laurearmi poi in bigologia all’accademia di Bockinawa. Io ve lo dico. Ragazze. Se proprio volete sfregarvi contro qualcosa, se sentite che avete quel talento li’,  piuttosto che i saloni dell’auto andate pure a Montecitorio e non importa se non rientrate come onorevoli nel movimento a five stalle o scelta incivile per i Monti. Secondo me se vi strusciate contro un onorevole e non contro una portiera avrete un futuro decisamente piu’ assicurato, Ruby docet e alla fine della giornata anziche’ l’odore di plastica Marchionnese che hanno le macchine nuove avrete un retrogusto plasticale condom..iniale.

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Littizzetto Docit.

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E’ partita la campagna elettorale. Un risiko demente dove tutti si alleano con tutti e a me gia’ sale una pragmatica sensazione. Certo che elezioni cambiano le persone. Persino Mont Blanc non lo riconosci piu’. Ma hai sentito che ha candidato la Vezzali? La Valentina Vezzali, la fiorettista. Ma come? Da un anno sei li’che organizzi la sfilata dei professoroni, dei premi Nobel per l’economia, se uno non ha almeno tre lauree non gli fai fare neanche l’usciere al ministero, e poi candidi la cadetta di Guascogna? Che tra l’altro ha gia’ dichiarato che per salire in politica non ha intenzione di scendere dalla pedana? Eh certo. Se c’e’ da votare una finanziaria e lei e’sulla pedana cosa facciamo? La tiriamo giu’, per il cordino, per il passante che ha dietro?

Ma allora candidiamo anche Zorro. Anche lui lottava contro i malvagi…E Rex? Chi e’ che candida Rex? Se vai a vedere qualche competenza ce l’ha anche lui…Ha fiuto…per dire…Facciamolo ministro degli esteri… Ma la Vezzali e’ esperta di politica? Al limite sa qualcosa dei Kinder cereali. Allora io voto Banderas per amore delle fette biscottate. E il partito democratico uguale. Han candidato la Josefa Idem. La pagaista. Stefania Craxi ha candidato Moggi, e Mont Blanc ha risposto al fuoco candidando la Minetti. Non Nicole, l’altra. Annalisa. Quella bella, che canta, ha fatto Miss Italia e l’atleta paraolimpica,che sicuramente sono tutte cose della societa’ civile ma non ce n’e’ una che c’entri… Strano che a nessuno sia venuto in mente di candidare Schettino che nel Transatlantico avrebbe anche un suo perché. Nel frattempo il governo ha approvato l’acquisto di due sommergibili militari U-212 che pagheremo in comode rate, da 170 milioni l’anno, perche’ sti due sommergibili costano la bellezza di 2 miliardi…queste due supposte lunghe venti metri han gia’ il loro alloggio. Indovina dove? Tra le chiappe nostre, di noi cittadini.

Ma se non abbiam piu’ neanche le barelle negli ospedali, che le dobbiamo prendere dalla ambulanze che cosi rimangon fuori uso, e noi spendiamo 2 miliardi di sommergibili? Cosa ce ne facciamo? Trasportiamo i malati in ospedale via mare dentro sti siluri a saldatura stagna? E’ come se una massaia che non arriva a fine mese si comprasse una borsa di Gucci. Prima abbiamo comprato i caccia F-35, 12 miliardi… adesso 2 miliardi per i sommergibili… a questo punto, dobbiamo ammortizzare la spesa… invadiamo la Svizzera… Partiamo dal lago di Como, apriamo le banche, ci riprendiamo o soldi degli evasori li carichiamo sui 35 cacciabombardieri e bombardiamo di biglietti da cinquecento dove c’e’ bisogno, dal Sulcis a Taranto sull’Ilva. E anche Mirafiori va. Finito con va.

NO:

NO 1.jpg

 

Forse non vi ricordate come sono fatto vero?
Bene allora ve lo ripeto il mio NO e ci sta’ pure una canzone di Shakira.
No se puede vivir con tanto veneno,
La esperanza che me dio tu amor
No me la dio mas nadie,
Te lo juro, no miento,
No se puede dedicar el alma
a acumular intentos
pesa mas la rabia que el cemento.
Io sono nato cosi’ con questa genetica predisposizione al NO.
Non so’ perche’ ma al consenso preferisco il dissenso.
Il NO mi piace. anche il gesto che lo accompagna.
Scuotere la testa di qua e di la’, soprattutto quando esco dall’acqua di Casalcoso col polipo attaccato al braccio, mi da’ tanta soddisfazione e mi fa’ godere australmente come un selvaggio.
E poi mi piace pronunciarlo, il NO. Perche’ li’ in mezzo, tra le pieghe di quella sillaba nasale, ci sta’ dentro un sacco di roba e ti riempie la bocca.
Il rifiuto per esempio. Il nossignore. Il levatelo dalla testa. Che non e’ mica roba da buttare via. Perche’ il rifiuto e’ sempre differenziato.
C’e’ NO e NO, insomma. E la maggior parte del NO e’ riciclabile. Da una raccolta paziente di rifiuti possono nascere nuove cose. Insoliti modi di pensare, per esempio. Strade diverse da percorrere. Persone nuove da conoscere, capire, amare.
Il NO e’ anche dissenso. Pensiero difforme. Che spesso si fa’ conflitto. Ma anche dibattito costruttivo, almeno cosi’ la penso io e mi basta poi voi pensatela come volete.. chissenefutte, non mi scalfirete piu’ di tanto.
Mi fanno paura le coppie che non litigano mai. Bisticciare, credetemi, e’ sano senza venire alle mani naturalmente, usando forse il coltello, ma no.. Sono convinto che alzando la voce e caricando i toni si crei dell’energia propulsiva che fa’ andare avanti la coppia. e poi vuoi mettere il piacere di fare la pace? Chi non litiga non sa’ cosa si perde. C’e’ anche il NO purissimo della disobbedienza. Quello bello dei bambini. Che dicono no per puro spirito di contraddizione. E magari ci aggiungono pure un ..merda.. proprio quando i genitori vogliono far bella figura con gli amici.
Poi ci sono i NO che ti vengono fuori perche’ sei incazzato…Guarda, oggi ti dico di no perche’ c’e’ vento e sono con le palle in giostra. Ma se me lo chiedi domani puo’ essere che ti dica di si’. Soprattutto se c’e’ il sole….
E anche i NO della sincerita’. Quelli che si usano per dire le cose come stanno…Vengo anch’io?… NO tu NO. ..Vengo anch’io?.. NO tu NO… E perche’?.. Perche’ NO. Perche’ mi stai sul culo, guarda. Non ti reggo. Preferisco dirti le cose come stanno invece di fingere benevolenza. Vacci con chi cazzo vuoi a vedere le bestie feroci. Non con me, io mi basto.
E’ che il NO da’ liberta’. Non si puo’ morire dentro, aspettare di diventare tutti verdi come Hulk fino a farsi scoppiare i bottoni della camicia.
Con il NO, poi, iniziano tante parole importanti. Il NOnostante, per esempio. Che ti fa tirare avanti e chiudere un occhio. Il NOumeno, che e’ l’essenza delle cose. Il NOcciolato che leva le malinconie e fa crescere i brufoli e la pancia, la NOvita’ che da’ gusto alla vita, il NO profit che da’ senza pretendere, il NOn ti scordar di me della nostalgia e il NOn essere dell’essere.

Finita cosi’ con un bel NO. Punto. Stop.
Anzi sapete che faccio? Do’ retta alla stirpe del mio cognome e mi autocombustioNO.

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Stacketestackete..

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Questa e’ una storia irreale che avevo postato qualche tempo fa’..raccontata da.. da.. ve lo dico dopo alla fine del post e intanto vediamo se lo scoprirete prima voi il personaggio che segue..shhhhhhh ascoltate….e lasciamolo parlare…

Vado?

Vai vai.. chunta su’..

Bah che posso dire..la  mia vita non e’ granche’. Mi hanno implaccato  nel muro, non esco mai di casa. Devo dormire di giorno e lavorare di notte, ma c’e’ sempre qualche pirla che mi sveglia anche di giorno. Avete presente quelli che prima di uscire di casa premono i due pulsanti, quello della luce scale e il quello che apre il portone? Non li ho mai capiti.. e’ pieno giorno, che cazzo stai a sprecare tutta quella corrente proprio ora che siamo in tempo di crisi con quel che costa l’energia anzi a proposito del mercato libero con  Enel Energia che ti ha inculato con la bioraria aumentando quella di giorno del 40 per cento.  E poi scusa ma il pulsante del portone, cosa minchia lo attivi a fare, che quando esci dovrai comunque aprirti la porta da solo… Ah, giusto, cosi’ facciamo un piacere all’ albanese castigatore, il pulitore di appartamenti nel senso diversamente igienico.
Di giorno passo molte ore sveglio, ormai comincio ad avere l’insonnia legata all’eta’. Sorrido guardando la ragazzina del terzo piano, di dodici anni, che fa’ gli occhi dolci al garzone del tappezziere. E il ragazzetto di quattordici, che ha trovato l’angolo giusto dove nascondersi per poter guardare da un’angolazione particolarmente favorevole le ragazze che salgono le scale… Ma queste sono attivita’ innocenti, diciamo “diurne”.

Con il buio la vita diventa moooolto piu’ interessante, ma i problemi aumentano. Una delle lampade che accendo mi manda la luce direttamente negli occhi, quindi non solo ho un soprassalto quando mi attivano nel cuore della notte, ma rimango pure accecato per un po’; poi, quando mi spengo, mi devo riabituare al buio… i miei occhi cominciano ad avere qualche problema con tutti questi sbalzi di luce!

Se solo certi mariti venissero a chiedermi con chi si strusciano le loro mogli, nel pianerottolo all’ultimo piano… e viceversa, naturalmente. Poi ci sta anche la tipa del quinto piano che ha un legame molto particolare con l’autista di scarpe e scarpe del palazzo accanto… Pero’, diciamocelo, dopo anni e anni queste storie mi annoiano, so gia’ prevedere i baci, le carezze; in qualche caso gli schiaffi e i “come ti permetti”.

Ieri notte pero’ e’ successa una cosa per cui non mi do’ pace. Sento la ragazza di vent’anni del terzo piano entrare di corsa dal portone e salire i gradini tre alla volta, poi inciampa e cade. Dietro di lei sento degli altri passi, concitati. La ragazza preme il pulsante, io mi attivo, sono accecato dalla luce di quella cazzo di lampada… quando finalmente ci vedo qualcosa la ragazza e’ stesa sugli scalini, svenuta, e del suo inseguitore non si vede nemmeno l’ombra.

I caramba non sanno in che direzione cercare, la ragazza dice che l’assalitore non lo conosceva, ma mi sa’ che non dice la verita’. Ho paura che si stia mettendo proprio nei guai… e ora sono qui a chiedermi… se dovesse succederle qualcosa di ancora piu’ grave e io di nuovo non fossi all’altezza della situazione, ma si diamoci un taglio, la mia ora e’ arrivata?

Ho deciso di guastarmi in maniera irreparabile, hanno gia’ chiamato l’elettricista per sostituirmi con un modello piu’ moderno. Almeno passo la responsabilita’ a uno piu’ giovane. E poi sara’ un modello elettronico, che non fara’ tutto quel rumore che faccio io stacketestackete…e le telecamere faranno il loro dovere di Grande Fratello, addio bacetti, addio scale.. e’ l’evoluzione e se non l’avete ancora capito

IO SONO L’INTERRUTTORE (col dono della parola, anzi..dello scritto).. e buona corrente a tutti. 3 . 2 . 1 stackete e f.c.

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Larghe Falde ImmaginArie.

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Dio vede Dio provvede.. che bello..ha fatto nevicare di domenica  eheh.. facciamo finta sia cosi’, era prevista no? Anche la Negri Ada immaginava e scriveva, ve lo ricordate…

Cade la neve a falde larghe e piane,
da ore e ore, senza mutamento.
Non una voce; non un fil di vento;
non echi alle casupole lontane.
Nei boschi e nelle immense Alpi lontane
ogni soffio di vita sembra spento.
Sotto quel bianco ammanto e’ un sognar lento
di piante, d’erbe e di speranze umane.

E pure io la vedo cadere a larghe falde.. fidatevi e’ bello vederla cadere, cosi’ la gente puo’ gioire della caduta dei fiocchi e della caduta della vicina che da buona equilibrista, sta’ sulle palle, e vabbe’..Dai pensiamo a cose reali, la neve per modo di pensare o di dire e’ arrivata, poca ma sta scendendo io la vedo coprire l’albero che ho fronte finestra, quello dove il cagnetto del secondo piano usa come cesso alternandolo alle colonne di ingresso del caseggiato e sta neve non e’ da confondersi con la forfora del sindaco filura torinese che passa in elicottero a gratisse mentre io se devo fare un volo di 15 minuts devo farmi due flebo di euri o mettere sul piatto della bilancia una montagna delle nuove da cinque. Ad ogni modo e’ davvero strano, la neve nelle favole rende tutti piu’ buoni mentre qui da noi e’ tutto il contrario. Siamo piu’ incazzosi insomma. Manco scendessero dal cielo fiocchi di cocaina maltagliata. Quando nevica gli unici contenti sono i bambini, i cassintegrati che lavorano per un giorno(azz oggi erano stati allarmati e sono li che fanno girare i pollici e gli indici) a spalare neve e infine i cani. I bambini che si tirano le palle di neve e i cani fanno la cacca sul pulito. Poi dopo qualche giorno i bambini si tireranno le palle di neve con dentro la cacca dei cani e la festa sara’ bell’e finita. L’unica e’ infilarsi le botti di luna ed andare a spargere il sale sulla salita dei garage anche se non ci sta ma abbiamo comprato il sale per l’occasione e aspettare che i giardini di marzo si vestano di nuovi colori come diceva il buon Lucio in illo tempore.
Dai, l’anno e’ iniziato da 13 giorni e sta finta nevicata ci voleva, siamo buoni. Pensiamo positivo. Persino il Berluska si e’ accalappiato seicentomila voti in piu’ dopo aver pulito la sedia del Marco Trabacadore giornalista anche se il fact checking ha sconfessato un poco i suoi dati e poi a parte queste quisquilie dobbiamo gia’ esser felici che e’ finita la menata degli SMS di Natale. Quelle grandinate di cazzate che ti arrivano sotto le feste e che non fan piacere a nessuno tranne ai gestori o provider telefonici. Quei messaggini che fanno gli spiritosi, quelle orride poesiole in rima, quelle mefitiche filastrocche che schifano anche i bambini dell’asilo del tipo…Babbo Natale con i suoi gnometti ha sudato per mesetti, parte in volo tra un pochino per portarti un regalino, guarda bene e’ speciale ..i miei Auguri di Natale!. Ma sparati nei coglioni pirla. E’ Natale e da buon equilibrista mi stai sulle palle. Ti sembra normale? …Dal vicino caminetto viene giu’ un angioletto…. E rimandalo su… chi cazzo te l’ha chiesto? Ti ho forse mandato un sms chiedendo di spedirmi un cherubino o un serafino, per caso? Allora sparisci nel vuoto della tua esistenza. Poi tra noi maschietti ci sono quelli a luci rosse del tipo .. viene l’uomo di colore che ti incula con furore, poi si aggiunge l’africano che ti ciula piano piano, e mentre il culo ti fa male, tanti auguri e Buon Natale. No, perche’ e’ Natale, dovresti essere piu’ buono, amare tutto il mondo, poi arrivano sti sms e ti spuntano i canini da vampiro di Twilight. E vogliamo parlare di quei messaggini zen lunghi otto chilometri? Tipo.. Ti auguro con tutto il cuore che il karma del Natale ti avvolga lo spirito nel suo ampio mantello, e che la luce del sole universale ti accarezzi l’anima…. Ma l’anima dell’IMUrtsss tua … quanto mi stai sul coglionisterio… Avvolgiti nel tuo mantello e levati di torno. Poi, il bello e’ che i mandanti di ’ste cazzate non si firmano. Tutto un pappardellone che per arrivare… pipit pipit pipit… ci mette mezz’ora e poi Buon Natale fine. Tutto ’sto torrone e poi non c’e’ la firma. Perche’ non c’e’ la firma? Io voglio sapere chi me l’ha mandato… Ma non per ringraziare. Noooo… Per sapere chi odiare a chi rompere il culo. A proposito..lo sapete a quanti gradi brucia il culo? A 90 gradi dai..Perche’ non voglio un odio cosi’ senza confini. Un odio sans frontieres come come dicono in trinacria. Io voglio che sgorghi da me un odio preciso, mirato, col perimetro. Un odio col bersaglio. Invece nada. Oppure ti mettono la firma… Giorgio. Giorgio chi? Conosco 12 Giorgio, posso mica rispondere Grazie a tutti 12? Peggio ancora quando si firmano persone che manco le hai mai cagate. Roberto e Teresa Vattelapesca. Chi minchia sono?Boh.. Vabbe’ proseguo col va’ di culo al popolo mascolino che non si cucca gli sms della Befana che sono i peggiori. Quest’anno ne andava molto di moda uno…Potresti mica mandarmi una tua foto perche’ nessuno crede che conosco la Befana?.. oppure il massimo era a cantilena… la befana vien di notte e di te se ne strafotte, porta i doni ai bambini se non fanno i birichini, porta doni ai piu’ buoni..se non rompono i coglioni…Ecco. Che tu pensi subito a chi te l’ha mandato ’sto messaggio che non e’ esattamente la Belene incintuosa anche se ce l’hai come amica. Che ti vien da dire.. Eh, senti un po’, bella di notte? A chi dai della Befana ? E tu che hai il naso che piscia in bocca, la pelle muffita come il gorgonzola, e ti speli come i serpenti che fanno la muta, a cosa sembri? A Gollum, quello nato da un rapporto tra la tipa delle sfilate da 110.000 euri, la cosa..la Minetti, il Grande Puffo e la strega Morgana, pezzo di cretina fatta e finita. Mostra..nel senso piu’ schifoso della parola. E comunque per non essere da meno, se sei diversamente maschio ti riauguro Buon Anno con questo ultimo SMS.. Attenta..Scriviti Pasqua su una gamba e poi Pasquetta sull’altra e io cerchero’ di venire.. a trovarti in mezzo alle feste ma girati di schiena almeno non ti vedro’ in faccia e salveremo le apparenze.

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