Archivio mensile:Giugno 2022

Che godimento il NO.

 

 

 

Ho una predisposizione genetica all’avverbio negativo NO e ci sta’ pure una canzone di Shakira…
No se puede vivir con tanto veneno,
La esperanza che me dio tu amor
No me la dio mas nadie,
Te lo juro, no miento,
No se puede dedicar el alma
a acumular intentos
pesa mas la rabia que el cemento.
Io sono nato cosi’ con questa predisposizione al NO.
Non so’ perche’ ma al consenso preferisco il dissenso.
Il NO mi piace. anche il gesto che lo accompagna.
Scuotere la testa di qua e di la’, soprattutto quando uscivo dall’acqua di Casalcoso col polipo attaccato al braccio e le persone mi chiedevano se potevo darlo a loro e la mia risposta era NO… sto noismo mi da’ tanta soddisfazione e mi fa’ godere australmente come un selvaggio.
E poi mi piace pronunciarlo, il NO. Perche’ li’ in mezzo, tra le pieghe di quella sillaba nasale, ci sta’ dentro un sacco di roba e ti riempie la bocca.
Il rifiuto per esempio. Il nossignore. Il levatelo dalla testa. Che non e’ mica roba da buttare via. Perche’ il rifiuto e’ sempre differenziato.
C’e’ NO e NO, insomma. E la maggior parte del NO e’ riciclabile. Da una raccolta paziente di rifiuti possono nascere nuove cose. Insoliti modi di pensare, per esempio. Strade diverse da percorrere. Persone nuove da conoscere, capire, amare.
Il NO e’ anche dissenso. Pensiero difforme. Che spesso si fa’ conflitto. Ma anche dibattito costruttivo, almeno cosi’ la penso io e mi basta poi voi pensatela come volete.. chissenefutte, non mi scalfirete piu’ di tanto.
Mi fanno paura le coppie che non litigano mai. Bisticciare, credetemi, e’ sano senza venire alle mani naturalmente, usando forse il coltello, ma no.. Sono convinto che alzando la voce e caricando i toni si crei dell’energia propulsiva che fa’ andare avanti la coppia. e poi vuoi mettere il piacere di fare la pace? Chi non litiga non sa’ cosa si perde. C’e’ anche il NO purissimo della disobbedienza. Quello bello dei bambini. Che dicono no per puro spirito di contraddizione. E magari ci aggiungono pure un ..merda.. proprio quando i genitori vogliono far bella figura con gli amici.
Poi ci sono i NO che ti vengono fuori perche’ sei incazzato…Guarda, oggi ti dico di no perche’ c’e’ vento e sono con le palle in giostra. Ma se me lo chiedi domani puo’ essere che ti dica di si’. Soprattutto se c’e’ il sole e le palle saranno sgiostrate..
E anche i NO della sincerita’. Quelli che si usano per dire le cose come stanno…Vengo anch’io?… NO tu NO. ..Vengo anch’io?.. NO tu NO… E perche’?.. Perche’ NO. Perche’ mi stai sul culo, guarda. Non ti reggo. Preferisco dirti le cose come stanno invece di fingere benevolenza. Vacci con chi cazzo vuoi a vedere le bestie feroci. Non con me, io mi basto.
E’ che il NO da’ liberta’. Non si puo’ morire dentro, aspettare di diventare tutti verdi come Hulk fino a farsi scoppiare i bottoni della camicia.
Con il NO, poi, iniziano tante parole importanti. Il NOnostante, per esempio. Che ti fa tirare avanti e chiudere un occhio. Il NOumeno, che e’ l’essenza delle cose. Il NOcciolato che leva le malinconie e fa crescere i brufoli e la pancia, la NOvita’ che da’ gusto alla vita, il NO profit che da’ senza pretendere, il NOn ti scordar di me della nostalgia e il NOn essere dell’essere.

Finita cosi’ con un bel NO. Punto. Stop.
Anzi sapete che faccio? Do’ retta alla stirpe del mio cognome e mi autocombustioNO.

 

Cercaci sviluppatori.

La Google per cercare falle nella sicurezza e bug inattesi, sta pagando milioni di dollari agli sviluppatori addestrati con “Google Bug Hunters” un portale di ricerca pubblico dedicato a mantenere i prodotti Google e Internet sicuri e protetti.

Il nuovo portale mette a disposizione tutti i VRP (Google, Android, Abuse, Chrome, e Google Play) in un unico posto e fornisce un solo modulo di contatto, questo rende facilitato l’invio di informazioni che riguardano bug che possono compromettere la sicurezza.

Detto portale offre opportunita’ di competizione attraverso la ludicizzazione, classifica per paese, premi/badge per determinati bug e altri bonus relativi alle gare.

La Google ha pagato 8,7 milioni di dollari, di cui 300.000 in beneficenza per aver perso contro centinaia di sviluppatori che tramite i Vulnerability Reward Programs del 2021 hanno trovato migliaia di falle nella sicurezza.

La Google ha una forza di 696 ricercatori di sicurezza provenienti da 62 paesi nell’ambito di questi programmi.

Cio’ si riduce a 119 contributori al programma Android, 115 contributori al programma Chrome e molti altri sviluppatori che hanno lavorato a progetti che coinvolgono Google Cloud (sta tirando le cuoia), Google Play e altre tecnologie.

La piattaforma Google Bug Hunters aiuta i ricercatori ad affinare le loro skills e pubblica i report sulle vulnerabilita’ che scoprono tramite un blog adatto allo scopo.

A differenza di quando indicato, molti di Voi (tra cui il sottoscritto),

stanno aderendo anche al Windows Insider il programma pubblico di collaudo software sviluppato dalla Microsoft come sviluppatori, tester aziendali “tecnicamente abili” allo scopo di testare nuove funzionalita’, software e build pre-release a titolo gratuito e altruistico e sono piu’ le grane della grana.

Ps.. avete tolto il watermark che compare in basso a destra? No? Provate qui

File che non si aprono?

 

 

 

Avete un file che non riuscite aprire, o semplicemente avete
bisogno di più informazioni rispetto a quelle che Windows
vi dà?
 Crafty File Viewer può vedere in anteprima qualsiasi file,
da molti tipi di video, alle foto, documenti di testo,
documenti Internet, archivi compressi come ZIP, RAR e 7Z,
file di configurazione e anche vari script e frammenti di
codice.
I file binari non sono un problema per la Crafty File Viewer
Immediatamente potrete vedere cosa c'è dentro
un file binario.
Se il file che si desidera è all'interno di un archivio
che non  riconosce (come 7Z o RAR), Crafty File
Viewer decomprimera' quegli archivi e consentira'
di accedere direttamente.
 
Non importa quale sia il file di visualizzare, vedrete
importanti proprietà del file normalmente non
mostrati: date creati e modificati, dimensione
esatta in MB, KB e byte e valori hash del file.

La mate non è un pignone.

 

 

Ecco come giocare coi Numeri e non dite che la Matematica e’ noiosa.

 

Prendiamo in esame i numeri da 1 a 9

 

123456789 x 9 = 111 .111. 111

123456789 x 18 = 222.222.222

123456789 x 27 = 333.333.333

123456789 x 36 = 444.444.444

123456789 x 45 = 555.555.555

123456789 x 54 = 666.666.666

123456789 x 63 = 777.777.777

123456789 x 72 = 888.888 888

123456789 x 81 = 999.999.999

non e’ finita ora moltiplico l’inizio e la fine

123456789 x 999.999.999

il risultato e’

12345678987654321

Vini del cazzo.

 

 

Oh bella!, prendo spunto da un commento su FB che dice “Rocco Siffredi trattato come una star, intervistato alla radio fa pubblicità al suo vino e ai vari locali che aprirà in Est Europa…ma mi faccia il piacere!”.

La notizia è nota, leggo sul blog “DiVini” de “Il Corriere della Sera”

Rocco Siffredi, il pornodivo, lancia un Montepulciano che si chiamerà, ripetendo il gioco allusivo di un suo spot per una marca di patatine, Rocco non solo magnum”.

La notizia fa scalpore solo perché si tratta di un divo hard, infatti “sono molte le star che diventano produttori di vino o che prestano la loro immagine per pubblicizzare un’azienda vinicola.

Da Sting con Il Palagio (in Toscana) al neo sommelier Brad Pitt che con Angelina Jolie firmava il rosato Miravall”.

Fra i più recenti vip a cimentarsi con il vino, anche “Morgan che è stato coinvolto dalla sorella Roberta Castoldi “ricercatrice di human and computer interaction, ma anche violoncellista e appassionata sommelier”.

La cantina (ottocentesca) è quella fratelli Giorgi, nell’Oltrepò Pavese.

Il Morgato, dall’unione del nome di Morgan con il Moscato. verrà prodotto anche nelle versioni rosato (con l’aggiunta di Malvasia) e rosso, (con Sangue di Giuda).

La linea di vini è stata presentata al Vinitaly.

Sempre al Vinitaly di Verona ha debuttato il vino che ha per protagonista Siffredi (padiglione Abruzzo).

Si tratta di un Colline pescaresi Igt a base di uve Montepulciano. La particolarità è che il progetto imprenditoriale viene condotto assieme al pilota ex Formula 1 Jarno Trulli, produttore di vini nell’abruzzese Castorani”.

Ma sì, ho proprio idea che si tratti di una trovata pubblicitaria, anche un po’ in là rispetto al mercato.

Almeno quello che conosco io (Italia del Nord, bar e ristoranti).

Chi ha mai bevuto i vini dei vip? Escluso Al Bano che i vini li fa da anni e li vende. Ma gli altri? Forse hanno i loro canali, forse all’estero, amici, supporter, fan…

Io non ho mai trovato, per esempio, lo Stronzetto dell’Etna che faceva Dalla.

Un po’ anche perché (non so, sarò banale e privo di ironia) mettermi in bocca suddetto vino non mi convince.

Così come non mi metterei in bocca il “non solo magnum”.

Sarò solo rappresentativo di un pezzo del mercato, ma non mi aspetto neppure di trovare in commercio il vino di Siffredi che rimarrà certo ancora a lungo noto per le sue dimensioni intime, più che per il vino.

Poi dulcis in fundo, alla Fiera di San Giorgio a Casale Monferrato, eccoti una bottiglia di “Vino del Cazzo” firmato Sergio Coppo

 


Una trovata commerciale che fa il paio con analoghi “vini del…” che sono prodotti un po’ ovunque in Italia e venduti soprattutto nelle località turistiche. 

 

Così, fra bottiglie di “duce”, “stalin”, “bernarda”, “cheguevara”… ora anche il vino di Siffredi che metaforizza una collaudata pratica commerciale: si vende l’etichetta e non il vino… anche perché nello slang italiano la specifica “del cazzo” sta ad indicare un “vino di pessima qualità”.

Ne ho una cassetta in cantina, lo lascio invecchiare e poi vi dico e nel frattempo chiedo in Abruzzo al mio amico Gino e anche alla Cantina di Villalfonsina se hanno altri vini del genere..