Archivio mensile:Ottobre 2023

La Sacra di San Michele.

 

Per la serie dei viaggi di fine estate, oggi si va a una 50na di km da casa e precisamente alla Sacra di San Michele.

Percorriamo l’autostrada che porta in Francia ma ci fermeremo su quell’altura indicata dove in cima troveremo la Sacra ovvero la consacrata del X secolo, sullo sfondo si vede il gruppo del Monginevro e dell’alta val Susa col Sestriere..

 

 

Vedrete solo tanti panorami e tanti scalini da salire ma tanti tanti.

 

 

Come al solito siamo alle gare di salita, strade molto strette e se si incrocia qualcosa di grande sarà opportuno non guardare a destra gli strapiombi e non ci sono muretti protettivi..

 

 

ed ecco apparire finalmente la Sacra di San Michele. 

La costruzione e’ consacrata a San Michele e siamo nel mezzo della linea di 2.000 km dedicata a Lui e gli altri Santuari li troviamo a..

 

Skellig Michael in Irlanda, Saint Michel’s Mount in Cornovaglia, Mount Saint Michel in Normandia, la Sacra di San Michele in Piemonte, il Santuario di Monte Sant‘Angelo sul Gargano, il Monastero di Symi e il Monastero del Monte Carmelo in Israele.

 

 

 

Questa è per chi viaggia a dorso di mulo, meglio evitarla in quanto è troppo antica in mezzo all’erba e sassi e viperotti .

 

 

Il cartello descrive la mulattiera antica, son passati 1000 anni da quando i pellegrini francesi e inglesi che andavano in Terra Santa passavano dalla Sacra di San Michele. 

Qui puoi trovare nel percorso sul Monte Pirchiriano (monte dei Porci) a parte i funghi anche i caprioli e sentirai il rumore dei picchi sugli alberi. 

Troverai rocce cadute dai monti della Val di Susa e ci sono Croci che rappresentano la Via Crucis. 

Queste rocce sono delle più profonde al mondo e derivano dalla trasformazione metallifere dello strato basso della crosta terrestre e capitate in seguito al sollevamento delle Alpi e grazie all’erosione dei ghiacciai e ci sono pure tracce degli oceani trovate durante gli scavi archeologici, noi non faremo questo percorso.

 

 

 

Questa pietra è stata posizionata durante il Giubileo del 2000 (Jubilaem AD 2000) il granito ha un diametro di 180 cm ed è posto su rocce magmartiche.(così sta scritto).

 

 

Schiviamo la mulattiera da fare a piedi non per pigrizia ma perchè anche la nostra car vuole andare sotto la Sacra quindi eccoci arrivati, parcheggiata la macchina sull’erba in modo urbano da dar fastidio a tutti … proseguiamo a piedi verso la Sacra di San Michele.

 

 

la freccia verde, indica il percorso da fare con pendenza del 30%, saranno 15 minuti di salita duri e 15 anni in meno di vita.

 

 

 

Scusate la schiena ma che ci volete fare, intorno a noi un sacco di funghi e di gente che cerca i funghi e quindi mi viene la voglia dei trifolati ma preferisco comperarli sul sicuro.. quindi porcini trifolati e alla griglia prossimo menù.

 

 

mi riposo un momento e sostengo la croce anziché portarla in spalla come fece JC 2000 anni fa.

 

 

Cominciamo col panorama e vedo Torino pur essendo oggi una bella giornata si evidenzia lo smog presente..

 

 

 

La Sacra e’ ancora un poco più in alto e credetemi la salita non e’ molto facile, ho visto gente crollare e sentito colpi di tosse di chi è abituato a fumare.

Eccomi arrivata  al vecchio Sepolcro dei Monaci, quindi ormai siamo ai circa 1.000 metri di altezza del monte Pirchiriano e come dice Carlo.. ano per gli amici.

Questo Sepolcro passa quasi inosservato..molti ruderi e poche scritte..

 

 

 

Però si vede un bel panorama, sotto c’è Avigliana la città dei due laghi i laghi e Torino e’ sul fondo co  tanto di smog nonostante la giornata pulita, ma dall’alto si nota lo smog che e’ sino ai 1.200 mt. 

 

 Prealpi ed Alpi la fanno da padrone


anche se nella Valle di Susa i camion lasciano il loro segno.

 

 

 

Ancora qualche minuto di salita 

 

 

 

Al centro si vede il monte Musine’ (monte degli Asini) e’ una montagna magnetica, quando siamo saliti la volta scorsa su questa altura delle Prealpi, le comunicazioni con la trasmittente che avevamo in macchina erano impedite e poi ci stavano degli insetti grossissimi. L’inclinazione di salita è sui 45°.

Pensare che il Re Vittorio marito morganatico della Bella Rosina è salito nel 1865 a cavallo sin sulla cima, noi siamo saliti con l’HPE sportiva in mezzo a sassi e dirupi e la Forestale stentava a credere che fossimo arrivati sin la (senza lasciare targhe commemorative).

 

 

Metterò tanti panorami, ed e’ come essere in aereo, bello da vedere e peccato per quella striscia di smog sottostante, ma qui ci si rende conto a cosa andiamo incontro con l’inquinamento.


 

I cartelli indicano dove siamo col classico Voi siete qui..  all’Abbazia del X-XI secolo quando gli allora Monaci Clusini accoglievano i pellegrini. 

Sono una Pellegrina, mia mamma lo diceva sempre ma in forma diversa.

 

I Padri Rosminiani ci danno il benvenuto invitandoci ad acquistare i biglietti d’ingresso (8 eurini per normale ingresso,10 il guidato e 15 lo speciale)

 

Qui il panorama si vede dalla punta più alta del monte che ovviamente non lo è più perchè l’Abbazia è stata costruita sopra e come abbiano fatto sia a trasportare i materiali che a edificarla è incomprensibile ed è stata davvero un’opera straordinaria e molto faticosa.

 

Eccola imponente e ben squadrata. 

 

 

tutto costruito in mezzo e soprattutto sulla roccia in vetta.

 

 

Panorama di levante con la solita striscia di smog della città (io non ci torno).

 

 

e si sale ancora ma sui gradini, il fischio che sento è dovuto ai polmoni della signora ferma in curva che oltre alla Sacra penso vedrà oltre a San Michele anche la Madonna.

 

 

Come primo sguardo si vede appunto la statua all’Arcangelo Michele che è il principe degli Angeli fedeli a Dio e combatte con la spada gli Angeli Ribelli e il drago Satana, e’ in bronzo ed e’ alta 5,20 mt e larga 1,80 pesa 3.400 kg ma la sua maestosità si perde nel complesso dell’edificio.

Sul muretto antistante ci sono diversi bigliettini che invitano visitare su youtube..

 

l’omaggio a San Michele Arcangelo
http://www.youtube.com/watch?v=LnW9ZLRwf_g

 

 

Ecco le indicazioni per chi non se la sente di proseguire o non può fare tutti quegli scalini che troveremo e potrà utilizzare l’ascensore.

 

 

Avigliana la città dei due laghi è oltre 1000 metri sotto noi. 


 

Belvedere vero? Se ci allontaniamo dalla città lo smog c’è sempre causa l’autostrada del Frejus e gli autocarri che la percorrono e poi questa è la zona che lotta per non avere la TAV ferrovia veloce e sulla montagna antistante, scritto a lettere cubitali, ci sono le dimostranze di chi non vuole la TAV ed evitiamo di riprenderle.

 

 

Dai si inizia la prima scalinata 

 

E si entra nel portone di ingresso della Sacra e qui inizia il calvario della salita.

Bello il primo affresco.

un paio di curve

 

 

 

E siamo sulla Scalinata dei Morti, chiamata così perchè porta alle tombe sovrastanti dei monaci .. e tra poco anche la mia, un consiglio per salire è quello di usare leparti laterali dgli scalini ed avrete anche un mancorrente di appoggio. 

In cima c’e’ la porta dello Zodiaco, le colonne sono protette da vetri ed hanno i segni zodiacali e non capisco perchè proteggano solo quella parte.. domanda che avrei posto alla guida..ma qui guidiamo solo e ci risponde un pellegrino sapone, dicendo che i vetri li hanno messi per evitare le varie scritte sulle colonne che i soliti imbecilli inseriscono, qui a furia di cancellare le frasi, le colonne si assottiglierebbero e potrebbero non reggere i segni zodiacali.

 

 

Queste sono le colonne poste alla fine della scala dello Scalone dei Morti e sono chiamate  colonne della porta dello Zodiaco per i segni zodiacali posti in cima.

 

 

Uscendo dalla porta dello zodiaco dopo 30 metri di salita percorrendo un terrazzo coperto con relativa visione della zona verso la Francia si entra dal portone della basilica dove si fanno le Messe, si sentono i Canti Gregoriani che suonano in continuazione e danno un senso di meditazione.. molto caratteristico.

 

Panorama controluce stupendo.

 


Lato sinistro dell’ingresso della Basilica.

 



 

Lato destro della Porta e la differenza di colore è dovuta al sole che batte sulla porta e al non uso di flash che sono vietati. 

 

 

Entrando nella Basilica si vede a sinistra la Zona chiamata del Coro Vecchio e tomba sepolcrale e la parete di fondo col trittico della immacolata concezione al centro e sul fianco sinistra la Madonna in Trono col Bambino a al fianco di destra l’immacolata concezione

 

 

Si notano diversi affreschi e dipinti sulla colonna e sulla parete di sinistra con San Rocco, e la Madonna in trono e i Santi, sono opere del XVI secolo indicanti i Santi Patroni, tipo Lucia patrona della vista, San Giovanni, San Giacomo e così via.. Il pilastro invece porta affreschi raffiguranti la deposizione e la predica dei morti.

 

 

Questo cartello, descrive tutto per bene riguardo gli affreschi e i dipinti sulle pareti.

 

 

 

 

 

 

 

Qui ci sta una serie di 16 tombe sepolcrali dei vari Principi di casa Savoia. 

Da notare le dimensioni e sono tutte in pietra verde di Melanaggio ricavate da pezzo unico con coperchio e mi domando come abbiano fatto a trasportarle ( pesano 5 tonnellate cad.) passando dalla scala che ho percorso prima .. queste tombe sono state spostate nel 1937 dal piazzale del sepolcro.


Ecco la risposta alla mia domanda.. è che hanno  dovuto spostare l’altare per farle passare dal finestrone esterno con una serie di argani.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Girando lo sguardo invece sulla parte maggiore dell’Abbazia vediamo lo spazio dedicato all’altare e i Cori Gregoriani continuano a diffondersi nell’aria e io prego e mi riposo(ultimo banco fila centrale).

 

 

Tomba sepolcrale di uno dei Principi di Savoia in granito pieno.

 

non scrivo la battuta di Carlo inerente il dipinto vi dico solo che è un braccio.

 

 

e ci sta chi fa i modellini della Sacra di san Michele in gesso.

 

 

Questa tomba contiene le ossa di quattro adulti e 5 bambini.

 

 

 

qui angeli e colombe portano i materiali per costruire la Sacra e sono sulla parete di destra del Coro Vecchio. 

 

 

Tomba dell’Abbate William (Guglielmo).

 

 

 

 

 

 

 

sotto questa colonna abbiamo 15 cm di roccia che erano la sommità del monte dove hanno edificato la Sacra.

 

 

butto l’occhio e ci sta scritto messale del martedì.

 

 

inginocchiatoio, messale e io sul fondo che mi riposo e prego. (molto in fondo).

 

 

altare della Basilica.

 

 

Targa per l’affresco della crocefissione. 

 

 

Questo è l’affresco che rappresenta la Crocefissione in 900 anni si è un poco sbiadita (avviso per i naviganti..fate attenzione a scattare foto (non sono bene accette, dovete far finta di niente e cliccare in silenzio).

 

 

A ricordo del Papa Giovanni Paolo II che ha visitato la Sacra
il 14 luglio 1991 (si è fatto una bella scarpinata).

 

 

Il messaggio che ha lasciato il Papa Giovanni Paolo II.

 

 

 

La preghiera per l’accensione della Candela.

 

 

Io curioso e leggo dal fondo avevo scambiato la foto per una Sposa.

 

 

Finalmente qualche indicazione

 

 

 

E’ la tomba di prima ma non ci stavo io è dell’Io è dell’Abate Guglielmo sempre del XVI secolo e lui riposa in pace li dentro, abbiamo visitato tutto nei minimi particolari, quindi la visita dovrebbe chiudersi qui, invece notiamo un portone e basta solo infilare una carta credito nella fessura (Carlo ne sa una più del diavolo) per alzare la chiusura, lo apriamo e ci troviamo all’esterno sul terrazzo..

 

 

WOW…perdere questa parte sarebbe davvero stato un peccato e il bello e’ che altra gente ci ha seguiti e cominciamo a guardare sotto. 

Questi sono i ruderi dei nuovi sepolcri dei monaci e se osservate bene alla base della seconda finestra a sinistra, ci sono i ruderi o i rottami della funivia tolti da diversi anni, che stonano abbastanza.. 

 

 

Allora..non tutti lo sanno che esiste una leggenda..

Questa e’ la torre della bella Alda, osservate bene la finestrella più alta e poi vi racconterò la storia legata a questa torre quando rientreremo nel percorso normale.

 

 

è mozzafiato il panorama in quanto è a picco, basta sporgersi e il burrone fa vedere 1000 metri sotto e cominciamo a capire il perche’ della porta chiusa, ma non abbiamo intenzioni strane anche se avendo a disposizione un deltaplano qualche pensiero lo si potrebbe avere.

 

qui ci si schianta che è una meraviglia.

 


 

la parte verso la Francia vista dalla terrazza più alta della Sacra.

 

 

 

e questo è lo smog dell’autostrada in assenza di vento che contrasta con gli ideali del NO TAV.

 

 

la parte non toccata dalle auto è pulita (ripeto che io sotto non ci torno e vado a vivere in montagna o mi trasferisco a Casalbordino Lido)..

 

 

qui si respira a pieni polmoni.

 

 

troppo bello.

 

 

l’autostrada del Frejus che porta in Francia.

 

 

gli aerei volano più bassi di noi nella valle, lo vedete? E’ li al centro ..

 

 

dalla terrazza si vedono i resti del Monastero nuovo e della funivia.

 

 

da far girare la testa il solo affacciarsi mette i brividi e decidiamo che è ora di scendere, lasciamo con dispiacere questa terrazza troppo bella.

Ora che iniziamo la discesa ricordo che siamo saliti su 239 scalini lasciando perdere i primi della porta di ferro e sono rispettivamente:
all’interno della Porta di ferro N. 8
prime due rampe di scale N. 49
scalone presso la biglietteria N. 61
scalone dei morti 1° rampa N. 10
scalone dei morti 2° rampa N. 20
scalone dei morti 3° e 4° rampa N. 60
scalone degli archi rampanti N. 30
scalino di entrata in chiesa N. 1

 

 

durante la discesa facciamo un percorso a Nord, quindi la parte più fredda dell’Abbazia ed è stata aperta più tardi per evitare che i pellegrini scendessero dove altri sarebbero saliti e vediamo alcuni oggetti ad es..Crocefisso in bronzo su una parete.. 

 

 

dato che non abbiamo guida cerchiamo di intuire cosa sono questi oggetti che si trovano nelle scale di discesa, non vedo riferimenti..sembra un coperchio di tomba.

 

 

uno sguardo dalle finestre mentre si scende.

 

 

altro affresco ma serigrafato e appoggiato li..

 

 

si vede la differenza del moderno come discesa vero? sempre con rocce a fianco ma più comodo per le mie scarpe e tra poco vi svelerò il segreto della torre.

 

 

fusioni in bronzo che troviamo nella discesa.


 

questa la visiteremo dopo.. sempre che sia aperta ed è nella zona ovest sotto.. 

 

 

continuiamo a scendere e questa e’ una vecchia foto di funivia che sta appesa ma io ho visto solo quei rottami di ferro abbandonati sotto . 

 

 

il moderno con l’antico, buon abbinamento ma… boh

 

 

sono stati costruite delle scale e fa impressione scendere da questa parte che fa vedere 40 metri più in basso.

 

 

finalmente arrivata e vi svelerò la leggenda sulla finestra della torre denominata “della Bell’Alda“.

 

Su questa torre la leggenda dice che la Bella Alda nel diciassettesimo secolo per sfuggire alla cattura dei soldati di ventura che volevano violentarla, si e’ buttata ( poi vi faccio vedere il panorama) e gli Angeli l’hanno salvata. 

Lei ha raccontato la storia ai valligiani e per dimostrare che gli Angeli l’avrebbero salvata si è ributtata (ed è morta).. Fine della leggenda.

 

 

guardate con me da dove si è buttata, passiamo sotto l’arco

 

 

ci sono le sbarre che non permettono di passare ma si vede no?


 

sono 1000 metri di volo e non ci provate, un certo brivido lo si prova e le sbarre le hanno messo per evitare emulazioni, forse non rende bene l’idea ma credetemi sulla parola, affacciarsi da qui vengono i brividi..

 

 

piaciuto vero? 

 

 

uno sguardo verso l’alto.

 

e uno alla torre della bell’Alda (un poco tontolina vero?) pace all’anima sua. 

 

 

per uscire si passa attraverso passaggi che reggono pesi infiniti e mi chiedo davvero come abbiano fatto a costruire su una roccia a strapiombo come questa.

un vecchio frigorifero.

 

 

 

ecco la cella frigorifera e davvero se mettete una mano dentro sentirete un freddo eccezionale.

 

 

questo era il loro piatto di portata ricavato da un masso in granito scavato una cosetta da 10 quintali, qui si fanno le cose in grande

 

(a parte le monetine che sono piccole di valore, ma dall’esterno la gente si diverte a buttare la moneta per fare centro).


 

e al soffitto appendevano i quarti di bue e se guardate bene il soffitto è sferico e complimenti al muratore di allora

 

 

ci passo ci passo.

 

 

meglio stare distanti dal muretto, e’ basso ma il salto e’ molto alto.

 

 

a parte gli strapiombi si vedono delle belle cose, tipo la loro cisterna di recupero acqua.

 

 

questa che si vede poco ma e’ profonda 4 metri.

 

 

Un sedile che hanno portato gli alpini durante la prima guerra mondiale, difficile da spostare si stima pesi 800 kg. 

 

 

Prendo confidenza col muretto e mentre guardo sotto il panorama continuo scendere (sullo sfondo non si vede Torino annebbiata dallo smog..e ripeto che chi sta in città vede una bella giornata..). 

 

 

vista da sotto la torre della Bell’Alda fa un certo effetto.

 

 

 

so che ci sono molti panorami ma credetemi, averli visti da vicino è tutta un’altra cosa.

 

 

noi abitiamo dopo quella montagna dalla parte iniziale di sinistra avanti una 30na di km (la coltre di smog è quasi al livello delle cime che sono alte un migliaio di metri e passa).

 

 

impressionante la vista dal muretto, non per l’altezza ma per l’inclinazione del dirupo.

 

 

ci sono dei bei fiori da queste parti e prima di chiudere il post ne metterò qualcuno.

 

 

lo so lo so basta con le foto dei panorami..passate oltre.

 

 

qui sono alla base della Sacra di San Michele ed è passata un’ora tra la salita e discesa, pensate a chi l’ha costruita.. 

 

 

per chi non l’avesse capito.. si esce da qui (alcuni penso si siano buttati sotto per sbaglio).

rivediamo i cartelli posti all’ingresso.

 



Adesso capisco di chi era la tomba del Gugliamo che abbiamo visto sopra.

 

 

 

mi riposo su una panchina e il sole sta per tramontare, ma non e’ finita la scarpinata, nella parte ovest e quindi salendo altri scalini c’è la mostra dello scultore francese e di quelle fotografie e dipinti che dicevo prima.. 

entriamo nel locale dedicato alla mostra e si parte con l’opera dedicata alla Sacra di San Michele

 


vista da est

vista da Ovest 

 



 

raffigurazione murale delle varie Sacre esistenti al mondo.

 

 

 

camino dei Monaci

qui ci pregano gentilmente di non fare foto quindi non le faremo

 

 

per fare questa foto il lupo che perde il vizio ma non il pelo è salito sulla cima

 



 

 

 

Eccolo in cima.

 

 

 e ci sono arrivata pure io..

durante la discesa vi avevo detto che avrei fatto la foto ai fiori e vi saluto e alla prossima gita.

 


 

 

 

 


non mi sembrano fiori, hanno un aspetto sinistro.