Archivio mensile:Febbraio 2012

Falsimagri.

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Il fatto e’ che oggi come oggi non sai dove iniziare anche se vedi la caraffa mezza piena. L’attualita’ gronda di belle notizie. La Concordia adagiata a 45 gradi mentre schettino si mette a 90°, l’Allegra che s’incendia e va alla deriva trasformando il viaggio di piacere in una Odissea, nonni morti rinchiusi in congelatore, mamme disperate, trapianti di organi infetti e per finire il governo tecnico che ficca mazzate a destra e a manca con tanto di resurrezione dello spread che sa tanto di accanimento terapeutico. Avremo anche noi Venere contro o Giove che ha litigato con Saturno? Oppure siamo semplicemente dei pistola, indipendentemente dagli astri? L’unica bella notizia e’ che nelle acque dell’Antartide hanno pescato un altro  calamaro gigante grosso come una Fremont km.0 con Marchionne al volante e Lapo come ruota di scorta in tuta mimetica, con gli occhi delle dimensioni di un copertone, come sara’ la Luisa se non smette di gonfiarsi di panzerotti di nonna Anna. Io pensavo che fosse una specie di mostro marino invece ho scoperto che esseri anomali come questo nel mondo animale sono sempre esistiti, come nel mondo umano abbiamo esemplari tipo Galeazzi, Giuliano Ferrara o Jerry Scotti in versione Money Drop. Il vantaggio e’ che in pesci come questi non devi spremerti per vedere se l’occhio e’ fresco visto che e’ grosso come una ruota di un Tir. Dovrebbe recuperarlo la Clerici e fare una bella puntatona della Prova del cuoco in prima serata. Con sessanta cuochi con la farina fin sotto gli occhi che lo impanano e altri due con un crick che lo alzano per metterlo nel padellone. Si vede che anche i calamari non possono combattere piu’ di tanto contro i chili di troppo dato che e’ il secondo cefalopodo che cuccano nei mari del Giappone duranta una battuta di caccia per la serie estinguiamo le balene. Questo surdimensionamento purtroppo capita anche a noi umani.. e’ inutile illudersi. Sfinirsi di diete come il mio amico Beppe e qui rischio di far parte dei denigratori che odio, farsi liposungere e liposcolpire le trippe in esubero. Tanto i chili a volte ritornano senza pieta’. E si vanno a posizionare sempre dove vogliono loro. Non puoi dare indicazioni. Non puoi dire.. faccio un po’ di dieta, smetto di mangiare la meringata, bevo come un sifone cosi’ butto giu’ un po’ sti fianchi che son marsupi di lardo, altro che le maniglie dell’amor, il risultato sara’ che i fianchi subiranno una riduzione assolutamente impercettibile a occhio umano, quello a cui invece tocchera’ una discesa verticale sara’ la panza, che piovera’ in basso come le foglie della kenzia andandosi ad appoggiare sull’attrezzo riproduttivo che per vederlo devi per forza andare allo specchio, nascondendoti inoltre i piedi e costringendo la tua amata meta’ ad infilarti calzini e scarpe. Pero’ il bello degli esseri umani sta nel fatto che non tutti ingrassano nello stesso modo. L’impinguidinimento varia. Ognuno ingrassa a cazzi sua. Ci sono quelli in cui i chili di troppo si depositano attorno al punto vita, come fossero paraspifferi delle porte. Che collezionano pitoni di lardo, anelloni di totano che li avvolgono come birilli. Altri a cui lievita il didietro come un pandoro mentre sognano di averci un culetto alla Pitt, oppure si gonfia la pancia sul davanti, la classica gravidanza nervosa maschile da esubero di lasagne. Altri a cui vengono ginocchia da elephant man, cosce da bue grasso o polpacci da rinoceronte e dita a wurstel in camicia. Oppure si trasformano in pera col classico effetto Gabibbo. Ma l’ingrassamento peggiore e’ quello del tipo effetto Eminflex trapuntato cuscini compresi. Tutto si ispessisce. Braccia, pancia, schiena e..no..quello no, anzi si nasconde nelle pieghe. Insomma e’ come se improvvisamente qualcuno ti appoggiasse una grossa trapunta addosso a coprire le forme. La ciccia si spalma uniforme come una coperta spessa e tu prendi l’aspetto di un delizioso barile e se devi metterti una sciarpa devi usare un boomerang. A tutto beneficio del viso che pero’ si tende come un pallone. E li’ tocca scegliere. Come dice il Jerry e l’accendiamo. O salvi il viso o salvi il culo sperando di non dover ricorrere all’ospedale altrimenti l’ambulanza dovra’ fare due viaggi, vabbuo’ vi lascio e spero ardentemente che non siate nati sotto il segno della bilancia.

Scienziati allarmistici.

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Bene l’inverno sta passando ci sono 20° sul terrazzo e mi becco il sole con la musichetta in cuffia su radio 102,5 ma le notizie che danno tra una canzone e l’altra permangono in modo allarmistico. Vi ricordate ad esempio quando nel gennaio di cinque anni fa e’ arrivato da noi il ciclone Kyrill. Si son squarciate le nubi e dal cielo e’ spuntato un phon enorme che ci ha sparato una botta di aria calda a 180 km all’ora. In quel momento siamo seccati tutti come i biscotti nel forno e le uova stavano diventando sode. Un vento che ci girava le narici al contrario e un caldo bestia. Roba da togliersi la pelle per poter respirare. Ci avevano detto che arrivava l’uragano, arrivava il ciclone, arrivava il tornado e noi pirla siamo partiti col triplo strato.. la maglia di lana, il dolcevita di pile, il giubbotto imbottito di lana di foca, moon boot e calzettoni. E a mezzogiorno con quel sole forsennato avevamo tutti addosso l’odore di una capra che ha corso i cento metri ostacoli compresi. Ora pero’ davvero chiedo espressamente di finirla con ste notizie angoscianti sul clima perche’ altrimenti e’ un incubo. E la terra che entro il 2050 sara’ spompata dai nostri abusi e dovra’ essere abbandonata, i piu’ facoltosi hanno gia’ comperato un pezzo di Luna per i nipoti. E la Groenlandia che si scioglie. E lo Stura che e’ secco come un biscotto di Carlo il dolce. E nel 2014 iniziera’ l’era glaciale che durera’ duecento anni secondo il pirla russo. E nel 2012 si concretizzera’ quello che dicevano i maya.. Ok. Amici? Che siamo nel guano l’abbiamo capito. Che la situazione fosse grave si sapeva. Pero’, adesso che avete gettato quest’ombra di sfiga sull’umanita’, potete per cortesia, darvi da fare? Voglio dire.. se a casa mia sta per finire la carta igienica, non e’ che lo ripeto tutti giorni, lo scrivo sul giornale o lo dico ai tg. E neanche apro la finestra e mi metto a gridare.. E’ FINITA LA CARTA IGIENICA!!! E’ FINITA LA CARTA IGIENICA!!!! E’ FINITO LO ZUCCHERO!!!!» No. Me lo dico una volta, due, poi mi faccio un bigliettino e vado a comprarla da Aughat. Ma per risolvere la secca dello Stura francamente non saprei proprio come fare ormai e’ alimentato solo dalle pisciate e siamo arrivati al punto che uno per farsi una dose non si compera roba dal solito fornitore ma beve direttamente la dose nello Stura. Ora.. visto che se siamo messi cosi’ e’ proprio per colpa degli scienziati, che hanno inventato il motore a scoppio, il computer, i satelliti,il vibratore e tante belle robette che fan comodo ma stanno mandando tutto dal culo… che si dessero da fare. Son loro che sanno come si fa ad evitare questa catastrofe e a rammendare sto benedetto buco nell’ozono. No, perche’ io sono molto contento di raccogliere le bucce del kiwi, le pile esauste e i filtrini usati del the’ ma sono certo che non puo’ bastare, senza contare che noi italici siamo forti e cito un esempio di alcuni paesi che effettuano la differenziata e altri no..ebbene si vedono scene da films..la macchina dell’abitante della raccolta differenziata arriva quatto quatto  nei pressi del bidone della monnezza del paese ove non si effettua ancora la differenziata, si ferma, scende facendo finta di controllare le gomme. L’occhio spazia a 360° e poi via di corsa, apre il bagagliaio tira fuori 4 sacchi (ha la monovolume rinforzata) di spazzatura concentrata suocera compresa e li sbatte riempiendo il bidone o li appoggia per terra secondo i casi, quando anche questo paese fara’ la differenziata detti sacchi saranno ospiti nei campi e non oso pensare alla spazzatura a pagamento come in suisse. Ad ogni modi cari scienziati che dobbiamo fare… meno pipi’? Piu’ cacca per concimare? Insomma o ci dite cosa cazzo fare o tacete per sempre e lasciate che ci estinguiamo nella beata ignoranza come le oche da pathe’ che si ingozzano fino a quando non arriva il contadino che tira loro il collo e le mette assieme ai tartufi nei vasetti di Paissa. Invece tutte le vostre energie sono spese in studi di cui francamente mi sfugge l’utilita’. A Londra per esempio hanno inventato le uova medicate. Mi spiego meglio. Si allevano galline geneticamente modificate che fanno uova che curano. Le uova con dentro le medicine. Sei malato? Ti fai una frittata. Hai la tosse? Niente sciroppo, ti fai un’omelette o te la spompini cruda. Al posto del portapillole classico in ceramichina o intarsiato nell’argento di nonna Esmeralda, ti porti una gallina in borsetta. Cosi’ quando hai mal di testa invece di schiacciare fuori dal blister una pillola di Moment ti bastera’ spremere la gallina come un tubetto di dentifricio. Non so se ste uova vanno anche bene come supposta. Spero ardentemente di no. Comunque una bella idea. Io modificherei anche le mucche. Cosi’ quelle belle cagatone grosse come centri tavola si potrebbero usare per fare gli impacchi a chi dico io.

Earth Day e varie.

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Dai posto seriamente stavolta osservate lo sguardo, e’ come quello di ieri della luna, col sorriso..e’ stato bella vederla perche’ di solito la si vede in verticale come spicchio se e’ a sinistra e’ calante..invece se e’ a destra e’ crescente..ma stavolta era sotto lo spicchio tipo emoticon a barchetta e sorrideva per compensare l’anno bisesto o anno funesto..dai.. comincio con le giornate ricorrenti a .. al 22 aprile ci sara’ la 42.ma  giornata mondiale dedicata alla terra o Earth Day e quindi circa 1 miliardo e pussa di persone di 175 paesi faranno buoni proponimenti tipo usare meno l’auto o comprare cibo a Km 0 dal contadino vicino di casa, cercate anche voi di contribuire alla minor emissione di gas nocivi non intasate le strade ricordandovi che la benza ormai e’ a 1,90 € al litrazzo e lasciate che io possa andare al mare senza fare 6 ore di coda.. e meno male che era serio il post ma come si puo’ essere seri con tutte queste giornate, sembrano la classica presa per il culo..insomma i nostri buoni propositi anche per il  22 marzo che e’ la giornata per l’acqua e speriamo che il mio vicino metta a posto sto cazzo di scarico che perde in continuazionee per fortuna pareggiamo con Tommaso, non il fratello di Benedetta ma quello col naso rosso che va solo a vino e con l’acqua manco ci si lava i piedi..poi ci sara’ il 17 giugno che e’ la giornata della desertificazione (aspettate che rileggo perche’ la parola mi suona male..no va bene avevo letto una parte romantica)..quindi contro l’avanzata del deserto che negli ultimi 40nni ha ridotto di 1/3 di terra coltivabile..sti cazzi, tra 40 anni i posteri la troveranno lunga vero… ma io non ci saremo. Sempre parlando di giornate e siamo sempre seri e osservate il viso.. ci sta pure il 13 ottobre che e’ la giornata dell’habitat ovvero progettare il nostro futuro urbano boh..e ancora la giornata contro la miseria al 17 ottobre e padre Wresinski dice che dove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati ed occorre unirsi per farli rispettare in quanto e’ sacro dovere.. belle parole padre peccato che il Monti sta facendo di tutto il contrario non come il Robin Hood.. insomma chi ha molto deve dare al fratello povero ed e’ meglio che lo faccia in quanto il fratello a un certo punto si incazzera’ come una iena e rompera’ il culo al fratello che ha troppo, quindi se volete aver salvo il lato B sapete cosa fare vero?Io non corro di questi problemi..ho gia’ dato.. Ma adesso vi ho rotto le palle abbastanza con le ricorrenze alle giornate mondiali e se chiudo qui non mi sento a posto  basta con ste giornate e so che la gente vuole ridere..ci pensano i film la televisione, gli spettacoli teatrali a soddisfare questa richiesta. Non c’e’ dubbio che ogni generazione ha un differente modo di ridere perche’ ha una differente maniera di accostarsi alla vita, ai problemi.

L’eccessiva offerta della risata, attraverso le tante forme della comunicazione, non giova alla qualita’ della comicita’ e dell’umorismo. Certe persone sostengono che la comicita’ sia un fatto tecnico, un uso ben architettato del mestiere di attore. Ma cosi’ la comicita’ scopre il suo limite, perche’ e’ generata da meccanismi tecnici e non da un approccio a quanto vi e’ di umano, di contradditorio o di paradossale delle cose e delle persone ed e’ quello che solitamente faccio nei post, far ridere non basta, bisogna attraverso il ridere accompagnare chi legge nelle pieghe segrete della vita, del tipo riso amaro di Pirandello o anche di certi attori sudisti nostri che ci provano coi vari Benvenuti sia al sud che al nord. Ad oggi la comicita’ si tiene lontana dalle fonti di sofferenza e ripudia attingere a problematiche sociali, un poco come nel rigoletto che come buffone di corte deve far ridere a richiesta del suo padrone o signore che gli dice..fammi ridere buffone.

L’epoca nostra e’ proiettata verso l’ottimismo di massa e quindi verso un’allegria che concede ben poco ai mugugni e alle riflessioni dei drammi sociali. E pensare che a parer mio..la risata e’ un momento liberatorio, la fuga dalla realta’. Ecco perche’ non vado molto per il sottile e cerco di catturare il lettore..la qualita’ della risata e’ secondaria e possiamo anche concedere le varie frasi che scrivo e l’importante e’ che non debba seppellire nel turpiloquio o linguaggio scurrile di bassa estrazione. Il lettore vuole ridere, e’ depresso e vuole dimenticare le tristezze? Va bene ma pero’ a voler far ridere a tutti i costi..non paga..alla distanza e’ chi scrive che puo’ subire la deformazione di immagine e quindi da comico diventa buffone ..e mi domando..ma conviene dire cazzate se poi di riflesso divento buffone? Bah..fine della riflessione che ho tentato di fare seria inizialmente con le giornate ricorrenti ma agli effetti non lo e’.. cosi’ e se vi pare.. fanculo e si vede che ho frequentato la Sorbonne vero?.

Cali Ormonali.

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Wow sono previsti 21° venerdi’. Questo inverno rigido ci sta lasciando dopo aver fatto un poco di danni, ad esempio pare che le coppie europee stiano a poco a poco perdendo il desiderio. E forse un po’ anche la speranza. Non ci si desidera piu’. Dopo un po’ che si sta insieme ci si accontenta di poco. Bacini bacetti, carezze e buffetti. Ma non basta. Una scrittrice inglese nota per le sue battaglie femministe, per dare il definitivo colpo di grazia ha sentenziato che in fondo per essere felici in coppia e’ giusto fingere l’orgasmo. Azz.. qui urge una risposta. Almeno alla britannica imbrattacarte. La risposta e’.. dipende. Dico, dipende dai casi. Se hai simulato gia’ molto prima, tipo che hai simulato di avere il mal di testa, il mal di pancia, il mal d’orecchi, mal di ciclo e lui ancora insiste non ti resta che farla finita e simulare quello che l’Inglesina prescrive. Oppure. Se hai da fare, il cane ha la vescica che sta per esplodere, la macchina e’ in divieto di sosta e ti scade una rata alla posta, allora se simuli te la cavi prima e dai ragione alla scrittrice. Anche se credo non sia affatto facile fingere. Per noi maschietti e’ impossibile per motivi videoanatomici ma per voi donzelle penso che  ci vuole del talento e poi dipende con chi hai a che fare. Se l’amante e’ uno di pupe e secchioni allora e’ facile come rubare la lattuga ad una lumaca o portare via la caramella al bambino o a sparare sulle croce rossa. Quello ne sa di orgasmi come io ne so di gastronomia applicata. Se invece il partner e’ uno sgamatissimo, che ha gia’ fatto orgasmare a raffica paccate di donne, allora e’ dura. Se lui e’ come uno di quei gatti maschi coi testoni grossi e pieni di cicatrici che si sono passate tutte le gatte dei quartiere e tu sei l’unica deficiente che deve fingere in fretta perche’ deve passare in tintoria a ritirare il piumone allora ci vuole abilita’. Perche’ non e’ solo una questione di grufolii e mugugni, ci sono anche delle cose fisiche, tremolii, agitazione, cuore che batte la macarena, manine che artigliano e piedi che si piegano ad angolo retto. Chi ha il nervo sciatico corto e’ fottuto. Insomma. Per fingere bene, che lui non se ne intagli, che lui non capisca, cara donzella devi esercitarti nella messa in scena senza tralasciare nessun particolare. E veniamo alle esternazioni sonore. Meglio un bercio lungo, come i coyote, o tanti lamenti acuti come l’aragosta quando la fai bollire nell’acqua bollente? Non sara’ meglio il rantolo tipo enfisema dopo salita in bici su strada di montagna? O ancora un unico urlone deciso alla Tarzan? …Va’ a sapere. La verita’ e’ che quando non simuli, non e’ che metti in scena tutto sto can can. Magari fai solo un fut, un sospiretto e morta li’..dico bene?. Certe volte per essere sicura che il tuo lui abbia capito devi anche battergli le mani come al circo e non chiedere pero’ il bis se ha superato i 50 altrimenti magari ce la fa ma poi resta tramortito come un rospo quando gela lo stagno. Quindi. Hai un bel week end tranquillo e stai con uno che si spaccia per sciupafemmine? Perfetto. Il consiglio e’ quello di startene li’ placida, lascia che faccia disfi quanto cazzo gli pare finche’ il tripudio, il parapiglia, il vigorsol explosion non arriva davvero e ti partiranno a raggera le dita dei piedi. Se invece sei single, ti sei portata a casa uno che ti pareva fichissimo e adesso ti sembra di fare l’amore con una pigna, fingi e orgasmizza.. dai retta a un pirla e vedrai che risparmierai tempo e farai in tempo a vedere l’ultimo numero di cento vetrine.

Surgelatori di Iniziative.

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E pensare che dovrebbe essere primavera oggi questa temperatura ha sciolto la neve dai tetti e il teleriscaldamento prende fiato. Incredibile quanto durino i mesi che non ci piacciono, con sto ghiaccio che si scioglie e sembra pioggerella gnecca e st’orzata che la mattina e la sera scende come un plaid. Non e’ semplice trovare motivi di felicita’. Ma c’e’ un piccolo espediente per sopravvivere alla sfiga. Avvicinate la pagina del togo tuentinove all’orecchio che ve lo dico.. sgramigniamo dalla nostra vita i SURGELATORI DI INIZIATIVE.I famosi SDI. I surgelatori di iniziative sono quelli che di mestiere entrano nella tua vita a piedi uniti e ti distruggono quel micron di felicita’ che ancora ti resta. Quelli che di professione fanno i trovatori di peli nell’uovo, categoria A freschissimo. Ma non facciamo l’errore di confonderli con i pessimisti. Naaa, perche’ il pessimista una sua visione del mondo ce l’ha nera come un dark di notte ma ce l’ha. Il pessimista quello del bicchiere meta’ vuoto parte per una vacanza alle Mauritius e ha paura che arrivando la’ non trovera’ la linea per entrare in Facebook o in Twitter. Il surgelatore di iniziative invece e’ molto ma mooolto peggiore assai,  perche’ non ha convinzioni. E siccome non ne ha, distrugge quelle di chi reputa sia meglio di lui. Il suo motto e’.. non preoccuparti, arriveranno tempi peggiori. Oppure ..forza che il meglio e’ passato. E’ quello che ti dice… Che bello questo taglio nuovo di capelli… peccato che non riuscirai mai a pettinartelo da sola e ti mette in evidenza quella parte che tu non vorresti far vedere. Oppure, vedendoti carico di sacchi di umido, plastica, carta e vetro differenziati, ti sorride pietoso e sospirando ti fa …Ancora ci credi? Povero ingenuo pirla e ti racconta di aver visto all’arrivo della tua differenziata che hai suddivisa con tanta dedizione, l’ometto col Caterpirlar che mischiava tutto assieme… Che distillato di odio concentrato. Per far vedere la casa nuova ad un surgelatore di iniziative e’ meglio prima tracannarsi mezza bottiglia grappa con genziana della Val Dunduna, perche’ in uno stato di semi ubriachezza gli strali faranno meno male. Lo schifosone bastardo parte sempre con un apparente complimento…Bello… ma basta contare fino a tre che arriva la mazzata. Uno, due .. e tre. …Peccato che… E parte l’elenco.. la facciata e’ orrenda, la scala e’ ripida, la canna fumaria e’ da intubare se non vuoi morire soffocato, l’ascensore e’ stretto e non si ferma in piano ma presenta un gradino dove inciamperai certamente quando avrai in mano i pacchi dell’ipermercato, il tetto e’ fradicio di amianto e i pluviali sono in eternit, la cantina e’ umida, sotto il pavimento circolano fiumi di gas radioattivi, e il muro maestro c’ha una bella crepa. Il surgelatore di iniziative prende fiato e si zittisce per adesso, e sottolineo per adesso. Ma poi cambia subito argomento e passa alla tecnica internetchattosa. Sul tuo blog ha scrutato nei commenti e ti avverte sulla newentry… ti dice che e’ una bella figa, peccato che la foto non sia sua perche’ l’ho cuccata su altri blog, ha come minimo intrallazzato con tutto l’esercito di facebook… poi lui scende sull’intimo e sa che ha un foruncolo sulla tetta sinistra che si confonde col capezzolo ed e’ pure stitica. Ah poveri noi quando incontriamo sti Surgelatori di iniziative.. non parliamo poi di quando hai la disgrazia di averceli in macchina. E’ una continua lamentela, perche’ tu vai troppo sotto a chi ti sta davanti, sei sempre al centro strada, fai la strada piu’ lunga, con tutti i percorsi molto piu’ brevi che ci sono se tagli per…. Ma ammettiamo pure che sia cosi’. Lo so che la tangenziale e’ dritta ma per evitare 5 semafori ti fai tutto il perimetro della citta’ e rischi di stare dietro a un tir che impiega 20 minuti per sorpassare l’altro tir che non gli da strada, e se comunque a me, che sono pirla dalla nascita, piacesse fare la strada piu’ lunga? Chettefrega dico io. Voglio fare questo tragitto perche’ c’ho i miei appuntamenti. Incontro una magnolia che d’estate, fiorita, leva il fiato, una casa antica con dei beau windows poole che sono un sogno e un pezzettino di fiume che ad una certa ora del giorno brilla come l’argento, e poi ho il mio cartellone pubblicitario con la Belene a farfallina fuori. Ma cosa lo dico a te… arido parassita surgelatore di iniziative, tarlo del mio gioire che mi fracassi i maroni continuamente e mi fai voglia di toccarmali non peraltro ma solo per garanzia di antifracassamento sfigatorio.

Ing. Tubista.

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OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO

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Che freddo boia. Che ginic. C’e’ cosi’ tanto ghiaccio che per scioglierlo dovremmo buttare in strada i cuneesi al rhum… Devi posteggiare la macchina su dei Monvisi di neve, rampiarti su due ruote come Holer Togni. La mattina il parabrezza e’ una lastra di ghiaccio, ci manca solo Carolina Kostner… Fa talmente tanto freddo che quando la Chiabotto fa plin plin si trasforma tutto in una cascata di ghiaccio. A me si sono anche gelati i tubi. Ho dovuto lavarmi per giorni con la San Bernardo. Minchia anche sti tubi pero’. Ma fai il tuo mestiere di tubo! Non e’ che ti posso far passare sotto il letto perche’ fa freddo. Sei tubo e stai fuori. Fai vedere che hai la tempra del tubo… Anche noi umani siam pieni di tubi ma non e’ che si gelano quando fa freddo. Non e’ che smettiamo di far pipi’ perche’ si congelano le condutture. Nessuno si e’ mai fatto sbrinare la prostata per dire. «Eh ma a -10 l’acqua si ghiaccia…». Lo so anch’io che a sottozero l’acqua si gela… infatti tu mi devi fare dei tubi che a meno 10 non si frantumano come dei wafer… Se no fai dei pelapatate, che freddo o caldo funzionano sempre!!! «Eh ma se l’acqua si ghiaccia per forza i tubi si spaccano…».

Ma scusa in Lapponia come fanno? Perche’ li’ l’acqua non passa nei tubi? La spostano avanti indietro coi secchielli? Senti. Siamo riusciti ad inventare di tutto, persino i cannoni che sparano la neve sulle piste e non riusciamo a costruire dei tubi che non si gelino? Facciamo dei tubi di pile! Dei tubi foderati di peluche, dei tubi di pelle di renna! E vogliamo parlare delle caldaie? Porca di quella Eva in tutto il suo splendore. Allora. Amici della caldaia. Fratelli delle pompe di calore. Com’e’ che sulla caldaia ci scrivete assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, compreso Natale cinese, pasqua turca e epifania pellerossa, e poi se la caldaia si spacca e telefoni al centro assistenza ci buttate giu’ il telefono sul muso? Il numero e’ sempre occupato, staccato, o con la segreteria telefonica? E quando rispondete fate ancora gli scazzati, con un tono da riempirvi di sgiaflun e ci dite: «Eh masignora, non e’ che puo’ pretendere, qui chiamano tutti…!!! ».

Allora. Senti un po’ cocorita del tepore. Capinera del tubo e oca giuliva del termostato. Secondo te quando ti devo chiamare? A Ferragosto? Quando fuori ci sono 30 gradi? Ti chiamo il due giugno e facciamo festa insieme? Ti viene piu’ comodo? Minchia e’ d’inverno che se la caldaia si spacca mi serve che riparta in fretta. Perche’ mi metto in casa una caldaia secondo te? Per estetica? Mi metto la tua caldaia del menga perche’ mi piace avere sto cassone di ferraglia appeso al muro? Sai che no? La caldaia la uso per riscaldarmi! Badola! E quindi quando si spacca e fuori nevica e ci sono un mucchio di gradi sottozero ti chiamo perche’ tu venga a ripararmela con una certa urgenza. Non ce la fai? Non hai abbastanza personale per far fronte alle richieste? Organizzati. Chiama degli aiutanti stagionali come fanno quelli che raccolgono i pomodori d’estate o quelli che fanno la vendemmia. Da novembre a marzo assumi un paio di tecnici in piu’. Fai un pronto caldaia come il pronto-pizza. Dai lavoro a chi non ne ha. Non essere avido e ingordo. Chiama un’equipe di tecnici fissi dal posto mobile cosi’ Monti e Fornero son contenti. Adesso pare che ci manchera’ pure il gas. Sempre meglio. Cosa dobbiamo aspettarci ancora? La pioggia di rane, il mare che si trasforma in merda e la moltiplicazione degli Scilipoti?

Tiggi’.

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Cortesemente. Che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e dia una regolata ai telegiornali soprattutto quando parlano di cronaca nera. Ne ho proprio i marroni che versano. Ogni tg apre con minimo dieci minuti di orrori. Tu sei a cena, sverso, in pigiama, che scarnifichi a cucchiaiate l’ultimo vasetto di Nutella tanto per mantenerti in dieta e per fare andare via il sapore d’amaro della genziana che sta nella grappa e compare la Parodi a dirti che quello s’e’ spatasciato, quell’altro si e’ brasato, quei poveretti li hanno fatti a pezzi e messi nei sacchetti del supermercato e quell’altro ancora ha giurato a Satana e per non sbagliarsi li ha accoppati in blocco. Il tutto corredato da immagini agghiaccianti. Ma vogliamo smetterla con gli orrori nel dettaglio? Questa non e’ affatto informazione, e’ morbosita’. Almeno ci fossero donzelle per il Nakednews il dolore sarebbe lenito in parte. Poi e’ ovvio che non ci stupiamo se la gente va a farsi il we all’isola con lo sfondo concordesco rovesciatoa sul fianco. Facciamo basta con l’orrore. Noi non li vogliamo vedere gli schizzi di sangue, il segno a terra col gesso, il dettaglio dei piedi del poliziotto che cammina sull’erba (quello c’e’ sempre, cambia il misfatto mai piedi son sempre gli stessi), l’immancabile inquadratura del cognome sul citofono o il triciclo abbandonato in un angolo. Non le vogliamo sentire le interviste ai parenti serpenti. Ma vi devo dire io dove vi dovete mettere quel microfono? Basta con i talk show sugli omicidi, con le soubrettes che aprono il becco a vanvera, gli opinionisti mezzi pirla e gli esperti in niente, tutti a dire la loro. Ma che cazzo ne sapete voi? Ma parlate dell’Isola dei Famosi o del Big Brother, raccontate di quella volta che avete perso le mutande in panetteria, o di quell’altra che avete baciato il cane sulla bocca. E se vi prende il trip delle indagini andate a fare le Carabiniere su Canale 5. E anche voi giornalisti. Se strombazzate ai quattro venti gli sviluppi delle indagini, finisce che il mostro se non e’ completamente rimba, scappa. La roba brutta e’ che a forza di smitragliate di telecamere su pozze di sangue e quintali di dettagli sui finestrini sforacchiati, vestiti sbrindellati e cartellini messi per terra con le lettere dell’alfabeto, diminuisce il tempo della commozione. La prima volta che vediamo il servizio ci prende il magone, poi sempre meno. Alla fine non facciamo piu’ una piega. Se vediamo solo uno catturato con la giacca sulla testa cambiamo canale. Abbiamo la pieta’ che ci dura un secondo. La lacrima non fa in tempo a formarsi che subito, trac, parte la pubblicita’. Un secondo prima vedi la vedova che sbanda tenuta su dai parenti, un secondo dopo il cinesino del ma che puzza che odore o quello che ha una fila di amici e tutti vogliono pisciare in casa per via del profumo. Prima ti fan vedere una fatta a pezzi da una sega a motore, un attimo dopo ..12 40 tarattattattaa’, sona fischia e canta…. C’e’ di positivo che con sti continui servizi nei luoghi dei crimini atroci si conosce l’Italia. Si fa esercizio di geografia. Sapevamo dov’era Avetrana? No. Ora la conosciamo nel dettaglio. E nel passato Novi Ligure, Cogne, Corleone. Adesso finira’ che il sindaco di Roccaminchiona per promuovere il territorio e far conoscere quanto e’ pittoresco il suo centro storico arpionera’ la moglie col fucile subacqueo. Giusto per essere sicuro che gli facciano un bel servizio al tg delle 20.

TomTom

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Cose dell’altro mondo. Ecoutez-moi. Pare e dico pare che il navigatore satellitare in macchina faccia male. Why? Perche’ ti distoglie l’attenzione e ti fa andare a sbattere. Hanno inventato l’acqua tiepida.. Bella scoperta. Effettivamente col cellulare pensi ai cazzi tuoi ma almeno guardi dove vai, col satellitare devi fissare uno schermo luminoso con una matassa di righine tutte uguali col vantaggio che scopri subito dov’e’ via del gatto nero 69 in compenso non sai di chi sia il paraurti del Tir dove ti sei impiantato. Comunque esiste tutta una categoria di persone che con il navigatore satellitare si perde. Senza navigatore gira che ti rigira prima o poi ce la fa. Con quello attivato ce l’hanno nel frack. La verita’ e’ che il navigatore non e’ fatto per i rimba ambiti. E’ fatto per gli intuitivi, quelli che troverebbero la strada anche nel labirinto di Cnosso, insomma i figli del piccione viaggiatore. Ma per gente imbelinata, che fino a ieri per ritrovare la via di casa sparpagliava briciole di pane come Hansel e Gretel, e’ un disastro pazzesco. C’e’ anche da dire che il navigatore satellitare e’ un’invenzione meravigliosa che funziona benissimo sulle grandi distanze, sulle grandi mete. Se sei a Torino e vuoi andare a Xmas Island lui non sbaglia. La direzione giusta te la da’. Sei tu, che sei un cretino patentato, se vuoi andare in macchina a Xmas Island. Tu fai cosi’.. prova invece a dargli un compito meno nobile. A fargli una richiesta semplice. Due piu’ due. Tipo voglio andare da via Roma a Via Garibaldi…Intanto ti chiede ..Vuoi la via piu’ breve o quella piu’ veloce?. Ma che domanda e’? Tutte e due, razza di pistola. Chiedimi piuttosto se voglio la via piu’ breve o quella piu’ lunga… quella piu’ veloce o quella piu’ lenta… ma non mescolare i due concetti… Poi imposti la via e scopri che di via Garibaldi ce ne sono 300. E quindi se non stai attenta finisci in via Garibaldi pero’ a Berna o a Zurigo. E se trovi un cantiere? Li’ caro mio per l’imbranato e’ la fine. Il povero sbianca e va in tachicardia. Va completamente in tilt e mentre ha gia’ oltrepassato l’incrocio decisivo il navigatore sentenzia.. Fare inversione a U… In una via ad alto scorrimento a quattro corsie. Certamente, via con l’ inversione a U, almeno si puo’ far da bersaglio mobile ad un Tir a rimorchio lungo 10 metri carico di Tori da monta di Carru’. Ti vien proprio voglia di dire.. Adesso caro navigamucche ti do’ una manata e ti faccio saltar via i 450 euro di pixel che hai addosso e ti rimando a Mediaworld. E poi il bello e’ che imperrito continua.. Fra duecento metri svoltare a destra… Minchia quanto mi stai sulle palle, peggio di un equilibrista della Moira. Lo so io quanto sono duecento metri? No, che non lo so.…Dimmi, gira all’altezza del distributore o della vulvivendola copertonata che almeno capisco,. Non lo so quanto siano 200 metri. Che devo fare? Fissare oltre a te anche il conta chilometri parziale? E la macchina? Chi me la guida intanto? Santa Mercedes e Santa Panda? Il navigatore satellitare, lo dice la parola stessa, l’hanno inventato per le navi che viaggiano in mare. Dove non ci sono i cantieri, i sensi unici, i vigili di Borgaro e le manifestazioni. C’e’ solo qualche balena che se ti sente ti scansa o se ti va di sfiga trovi il masso per capitani coraggiosi.. Per la macchina nada..zero di negativo. Con quella poi se trovi un corteo del terzo turno catena di montaggio Panda, i casi sono due.. o lo radi al suolo senza pieta’ oppure ti perdi per sempre nella giungla d’asfalto.

Puzza puzza puzza..

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Basta poco per sentirsi scemi e teste di cazzo. Basta sedersi in poltrona, impugnare il telecomando come la lucente spada di Godric e smanettare di canale in canale zappingando come un selvaggio. E’ una continua sollecitazione, una goduria stratosferica quasi da riccio del valcamonica. Oltre alle isole, le talpe, le porte a porte, le bedde matrix e i fazi che non si schiodano dalla poltrona, una mano grande la danno le pubblicita’. Intanto dovessimo fare una graduatoria il primo premio se lo cuccherebbe lo spot del supermercato con marchio giallo sfondo bleu. Quello che al posto del nome ha un grumo di consonanti che come le pronunci ti si stacca il lavoro del dentista. Quello dove si sente una voce fuoricampo, a meta’ tra l’acuto di un pipistrello e lo strillo di un gabbiano entusiasta sulla discarica, che ci informa gioiosa che.. da giovedi’’ 16 febbraio in tutti i supermercati gialli troverai.. tornio per apicultori a soli 14 euro e 90, paraorecchie per muli a 5 euro e 70, tagliabrodo in peltro a 12 euro e 40 e dissipa nebbia a soli 4 euro e 60… E intanto sullo schermo lumi le foto di questi oggetti meravigliosi. Che pero’ hanno una prerogativa assoluta.. scatenarti il dubbio. Come ho fatto finora a vivere senza un tornio per apicultori? Mumble mumble. Com’e’ che non ho mai sentito l’esigenza di una sega.. ehmm intendevo l’attrezzo elettrico? Ce l’ha persino Gino el rimba.. porca vacca… e io chi sono? Il figlio della serva? Come posso star sereno senza una saldatrice portatile, un aspiratore di foglie e una sacca porta snowbord? Ma dove minchia ho la testa? Ma dove vivo?Bah,, Premio della critica invece a tutte le pubblicita’ degli spruzzi. Non so se ci avete fatto caso e in tv hai un casino da imparare. Da un po’ di tempo a questa parte vanno di figata i detersivi che invece di sciogliersi in acqua, polverizzarsi sulla ceramica e ingellarsi sui pavimenti, si spruzzano. C’e’ persino una minchiatina che si spruzza sui piatti per lavarli. Mica vuoi cacciarli dentro l’acqua e smanazzare tra la schiuma?Naaaaa.. Fatti furba donna. Spruzza direttamente il detersivo sui piatti come fossero i vetri della veranda. Frrrt frrt. E vedi come fai piu’ veloce. Si’ ma quanto ne consumi? A cisterne. Tu sta zitta e spruzza, mula miscredentica. E finito di spruzzare li’, spruzza sulle tende. Si’ perché c’e’ un’altra cagatuzzola che si usa per togliere gli odori. La tenda puzza? Non c’e’ problema. Vorrai mica lavarla?Naaaaaaaaa.. Sei mica rimba? Se la tua tenda puzza di stantio muffa e camel light spruzzaci sopra sto spray e tutto sembrera’ piu’ fresco tipo ahim dei caraibi. Sul cuscino ci ha fatto la pipi’ il gatto? Niente panico e niente salamico. Per levar via l’odor di pisciata selvaggia basta un frut frut e il gioco e’ fatto. Stessa tiritera per il bagno. Dove sta, che il cielo lo benedica, seduto sul cesso ormai da anni, lo stesso cinesino che fa la cacca come un drago e poi tappandosi il naso si dice da solo… Che odore! E frrt frrt spruzza pure lui. E cazzo esce sempre mentre sto mangiando sto giallino… Allora. Intanto io voglio sapere quanti anni ha ormai il cinesino. Secondo me, a naso, espressione quanto mai azzeccata, sara’ gia’ all’universita’. Facolta’ di medicina specialita’ proctologia tanfogena. Fidanzato con la riccona che lucida da anni la zuccheriera con l’Argentil e compagno di merende di quella pirletta che si slurpa un cicchetto di amaro tutte le volte che devono salvare un cavallo scendendo dall’ultraleggero.

Buon San Faustino.


La ParOdia del 14 febbraio e’ scontata e come tutti gli anni io dedico il lato B agli ex innamorati, insomma la dedico a chi e’ da solo. Allo scoppiato, all’ex. All’amante in lista di attesa, al single di andata e a quello  di ritorno ovvero al separato divorziato, divorziando,all’abbandonato, all’abbandonando e via col gerundio.Avrete capito che questo post e’ dedicato ai cuori solitari per scelta altrui. Quelli che sono stati appena lasciati e non ci stanno. Quelli che ci starebbero anche, se solo trovassero qualcun altro disposto a stare con loro. Quelli che fanno gli innamorati di riserva e da svariate festivita’ aspettano che lei/lui lasci il titolare. Quelli che “io dell’amore non mi aspetto piu’ niente” ma sperano ancora di aver detto una bugia. Quelli che non sanno che sapore ha un bacio, o non se lo ricordano piu’, e oggi mangiano troppi cioccolatini. Quelli che se lo ricordano benissimo e mangeranno troppi cioccolatini lo stesso. Quelli che cantava il pensionato Baglioni prima di abbandonare i concerti, “strada facendo troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo” Quelli che “ma fammi il piacere!.” E alzano la testa, cosi’, per controllare. Quelli che la testa non la alzano piu’ (e non gli si alza piu’ altra testa) e invece gli farebbe bene (insomma farebbe e basta). Quelli che leggono che a San Valentino martire, gli italiani spenderanno 800 milioni di euro in fiori, peluches, messaggini telefonici e cene a base di carciofi e pensano..”dove ca..spita andremo a finire?” e se ne fregano altamente dello sbarco dei clandestini a Lampedusa. Quelli che “se potessi tornare indietro” o  “ se riuscissi tirare avanti” e intanto intralciano il traffico o passano col rosso beccandosi la megamulta alla faccia del chemmefregatantopeggiodicosi’. Quelli che si sentono esclusi, sconfitti, diversi, incompresi, inadeguati ..soli…, eppure sono tantissimi. Quelli che non sentono piu’ niente e, dopo averlo rincorso invano, adesso scappano dall’amore.

Quelli che tanto l’amore prima o poi li raggiungera’..a tutti questi
BUON SAN FAUSTINO.