Archivio mensile:Febbraio 2022

La paura di morire…

 

 

 

Quello che si domanda Antonio Padellaro rappresenta il punto di vista di molti che non pensano potrebbe capitare anche a loro…

PERCHÉ GLI UCRAINI ancora non si arrendono? Cosa aspettano? Perché si ostinano a resistere, a intralciare il corso naturale delle cose, della guerra? Perché interferiscono con la legge del più forte? Che non è mai una buona soluzione perché, magari, poi c’è qualcuno che da qualche altra parte del mondo vuole imitarli e si fa male?

Perché il loro premier, quell’ex comico (e di ex comici ne sappiamo qualcosa), perché quell’ometto sgualcito e con la barba di tre giorni non è ancora scappato?

Perché insiste a farsi riprendere davanti a quella chiesa di Kiev, per incitare la popolazione alla resistenza, a sparare coi fucili di latta contro i blindati, figuriamoci?

Perché costui non si smuove da lì invece di imbarcarsi su qualche aereo americano?

Che aspetta?

Che poi gli americani sono bravissimi a imbarcare i presidenti in fuga (ma anche gli scià e i dittatori amici).

E li portano in Florida, o a Las Vegas dove risiedono in grandi ville, scrivono le loro strapagate memorie, si rifanno una vita e ci lasciano in pace.

Vuol farsi catturare?

Vuole fare il martire?

Si crede forse Dubcek o Salvador Allende?

Cosa vogliono da noi questi ucraini, perché s’incaponiscono a farsi saltare in aria sui ponti per impedire ai russi di procedere (e poi, diciamolo, Putin ha fatto anche cose buone)? Perché su quell’inutile isolotto insultano il nemico e si fanno sterminare dopo che gli è stato chiesto, educatamente, di arrendersi?

Perché improvvisamente vogliono fare tutti gli eroi?

Cosa pretende da noi questo popolo di camerieri, di badanti, di amanti e di nazisti?

Vogliono forse costringerci al freddo, al buio e privi di benzina?

Proprio adesso che, finita la pandemia, potevamo finalmente goderci i nostri meritati weekend, questo assaggio di primavera e il campionato di calcio che entra nel vivo?

Non sanno questi ucraini, egoisti che non sono altro, che i loro spericolati soldatini, le loro case sventrate dai missili, le loro famiglie accasciate nei sotterranei della metro, e quel premier con la barba lunga, disturbano la nostra cattiva coscienza?

Concludo col punto di vista dello Stefano e vi auguro PACE mentre ho negli occhi quel volto di bimba che piange perchè ha paura di morire…

 

Aspettando il Corriere.

 

 

Ultima settimana di febbraio e faccio qualche considerazione..ad es c’e’ oggi in Italia un nuovo soggetto che influenza e condiziona indebitamente la vita dei cittadini, questo soggetto e’ il Corriere.

No, non fraintendetemi, non sto portando un ennesimo attacco alla liberta’ d’informazione (non sono stato colto da improvvisi deliri d’onnipotenza!) e non mi sto riferendo al «Corriere della Sera», ma al Corriere, quello che ci consegna i pacchi a casa.

Perche’ allora uso il grassetto? Ma e’ semplice, perche’ al Corriere si deve portare il massimo rispetto.. nell’epoca dell’e-commerce, degli acquisti in rete e della privatizzazione dei servizi postali, la possibilita’ di ricevere cio’ che abbiamo ordinato dipende da Lui, dalla sua benevolenza e, naturalmente, dalla deferenza con cui a Lui ci relazioniamo.

Tu acquisti una tv su internet (ma anche se la compri in un negozio devi spesso aspettare che il Corriere lo consegni al punto vendita) e ti metti in paziente attesa. Dicono che nell’ex Germania Est per avere una Trabant (le mitiche macchinine simili alla Bianchina di Fantozzi) ci volessero sette anni dal momento dell’ordine; per gli oggetti comprati in Rete accade spesso la stessa cosa.

Quando la pazienza comincia a difettare, chiami il call-center e ti senti rispondere: «Dipende dal Corriere». Allora chiedi cortesemente di avere il numero telefonico del Corriere e ti viene opposto un garbato, ma netto rifiuto causa privacy…Mi dia piuttosto, il suo numero di cellulare, la faccio chiamare io dal Corriere…

Avete capito? Il Corriere e’ come un ministro a un vertice internazionale.. non puo’ essere disturbato. Il suo numero e’ più segreto di quello di un agente Cia.

Tu non puoi chiamarlo, ma Lui puo’ chiamare te, a qualsiasi ora.

Quindi il tuo cellulare deve essere sempre disponibile perche’, per usare un riferimento evangelico, il Corriere e’ come lo sposo che giunge all’improvviso nella notte, solo le vergini savie e preparate possono incontrarlo, quelle stolte ce l’hanno nel …in un piede.

Ma il Corriere e’ anche avaro di parole, non ti chiama, ti manda un Sms: ..Consegna tv domani in giornata.. Ma come domani? Domani ho l’appuntamento con la terza vaccinazione… Tenti una trattativa..E’ possibile trovare un’altra data? .. Risposta…Mercoledi’ 23 febbraio 2022 in giornata… Allora ti arrendi.
Ci sono delle priorita’.. Ubi major…beati quelli di Star Trek che avevano il teletrasporto, noi abbiamo solo i trasportatori di tele.

Asse eliotermico o asse equisolare.

Asse eliotermico e asse equisolare.

Ovvero come beneficiare l’esposizione al sole della casa.

Le abitazioni non dovrebbero essere mai monoaffaccio, non solo per una questione di esposizione ma per facilitare la ventilazione degli ambienti.

Il corretto orientamento rispetto ai punti cardinali e’ la base di una progettazione anche solo minimamente interessata ad assicurare il giusto comfort all’usufruitore, non e’ sufficiente mettere il lato principale al Sud e via, va elaborata una disposizione che permetta a tutti e 4 i lati dell’edificio di beneficiare del sole.

Ed ora vediamo i vari assi oggetto del post…

L’ asse eliotermico fu proposto nel 1920 da Rey e Pidoux come un asse orientato in modo da permettere a due prospetti di un edificio di ricevere la stessa quantita’ di luce durante l’arco dell’anno, fu una teoria controversa, rigettata da alcuni, e’ molto amata da altri architetti, tra cui Le Corbusier che intendeva utilizzarlo nella progettazione della Ville Radieuse;

venti anni dopo Vinaccia propose un modello simile, studiato per quattro esposizioni invece che per due, l’asse equisolare.

L’edificio e’ orientato lungo l’asse nord est-sud ovest, l’angolo e’ variabile a seconda della latitudine, in Italia e’ 32°.24′.

 

Con questa disposizione, le finestre esposte a sud-est e sud-ovest sono molto soleggiate, sia d’estate che d’inverno, con raggi quasi orizzontali, che penetrano profondamente all’interno della stanza

Le finestre a est e a ovest ricevono raggi orizzontali durante gli equinozi, che man mano vanno raddrizzandosi fino al solstizio d’estate.

Le finestre esposte a Sud ricevono raggi orizzontali d’inverno e raggi quasi verticali d’estate.

Le finestre a nord-est non ricevono sole d’inverno, ma sono soleggiate in primavera e autunno; d’estate, il sole penetra perpendicolarmente dalla finestra.

L’immagine sottostante rappresenta la disposizione ideale delle camere per adeguare le funzioni alle necessita’ abitative moderne.

Eccovi con l’appuntamento Stefano che illustra l’associazione Luca Coscioni..

 



Cercasi sviluppatori.

 

 

 

La Google per cercare falle nella sicurezza e bug inattesi, sta pagando milioni di dollari agli sviluppatori addestrati con “Google Bug Hunters” un portale di ricerca pubblico dedicato a mantenere i prodotti Google e Internet sicuri e protetti.

Il nuovo portale mette a disposizione tutti i VRP (Google, Android, Abuse, Chrome, e Google Play) in un unico posto e fornisce un solo modulo di contatto, questo rende facilitato l’invio di informazioni che riguardano bug che possono compromettere la sicurezza.

Detto portale offre opportunita’ di competizione attraverso la ludicizzazione, classifica per paese, premi/badge per determinati bug e altri bonus relativi alle gare.

La Google ha pagato 8,7 milioni di dollari, di cui 300.000 in beneficenza per aver perso contro centinaia di sviluppatori che tramite i Vulnerability Reward Programs del 2021 hanno trovato migliaia di falle nella sicurezza.

 

 

La Google ha una forza di 696 ricercatori di sicurezza provenienti da 62 paesi nell’ambito di questi programmi.

Cio’ si riduce a 119 contributori al programma Android, 115 contributori al programma Chrome e molti altri sviluppatori che hanno lavorato a progetti che coinvolgono Google Cloud (sta tirando le cuoia), Google Play e altre tecnologie.

La piattaforma Google Bug Hunters aiuta i ricercatori ad affinare le loro skills e pubblica i report sulle vulnerabilita’ che scoprono tramite un blog adatto allo scopo.

A differenza di quando indicato, molti di Voi (tra cui il sottoscritto),

stanno aderendo anche al Windows Insider il programma pubblico di collaudo software sviluppato dalla Microsoft come sviluppatori, tester aziendali “tecnicamente abili” allo scopo di testare nuove funzionalita’, software e build pre-release a titolo gratuito e altruistico e sono piu’ le grane della grana.

 

Ps.. avete tolto il watermark che compare in basso a destra? No? Provate qui

Fare 42 Km. con 1 Lt. di benzina.

 

 

 

 

Che ne dite se la vostra auto possa fare 42 km con un litro di benzina? Avreste dovuto chiederlo all’americano Thomas Ogle che nel 1977 ha dimostrato di poter percorrere 100 miglia con 1 gallone di benzina senza emissioni di carbonio utilizzando un suo sistema di alimentazione a vapore brevettato U.S.A 4.177.779 che consentiva il risparmio di carburante per un motore a combustione interna destinato a rivoluzionare l’industria automobilistica.

Thomas dimostro’ in presenza della stampa al 30 aprile 1977 la veridicita’ guidando per 205 miglia con solo due litri di benzina e poi la rifece percorrendo 322 Km in Texas da Deming a El Paso con solo 7,5 litri di benzina.

La notizia usci’ sui giornali e quindi le compagnie petrolifere preoccupate per i danni che ne sarebbero conseguiti, si fecero avanti con le proposte e la Shell Oil Co lo contatto’ offrendo 25 milioni di dollari per occultare il progetto ma Thomas la rifiuto’.

A questo punto ormai nel 1978 i giornalisti gli chiesero se non avesse paura delle Compagnie Petrolifere considerato il danno che avrebbe portato loro questa invenzione ma Thomas era convinto che ormai la notizia era stata pubblicata su parecchie testate tipo El Paso Times, Argosy Magazine, The Philadelphia Enquirer e in molte altre pubblicazioni – portando l’invenzione di Ogle a livello nazionale e quindi semmai la paura era stata quella di non veder pubblicata la notizia.

Nel contempo cominciarono le prove che riviste specializzate fecero controllando che non ci fossero serbatoi camuffati e constatando che le caratteristiche della macchina non cambiavano agli effetti velocita’ e controindicazioni sugli scarichi, anzi non esisteva emissione di carbonio.. questa invenzione chiamata Oglemobile era destinata a cambiare il futuro delle macchine e tutti prevedevano fama e ricchezza al suo inventore.

Un esperto sostenitore dell’invenzione di Ogle era il professor Gerald Hawkins della Texas A & M University, un ingegnere meccanico con esperienza nel campo della dinamica dei gas e dello studio aerospaziale.
“Questo non e’ uno scherzo”, disse il dott. Hawkins, “Ogle ha eliminato il carburatore e ha raggiunto cio’ che il motore a combustione interna a benzina doveva fare per tutto il tempo – per far funzionare i fumi…

Ma questa innovazione in cosa consisteva?

Ecco cosa scrisse Thomas Ogle per ottenere il brevetto:

 

 

 

Presento un sistema di risparmio di carburante per un motore a combustione interna che, quando installato in un veicolo a motore, elimina la necessità di un carburatore convenzionale, pompa del carburante e serbatoio di benzina. Il sistema funziona usando il vuoto del motore per aspirare i vapori di carburante da un serbatoio di vapore attraverso un condotto di vapore verso un equalizzatore di vapore che viene posizionato direttamente sopra il collettore di aspirazione del motore. Il serbatoio del vapore è costruito in acciaio per impieghi gravosi o simili per resistere alla grande pressione del vuoto e comprende una valvola di ingresso dell’aria accoppiata per il controllo del pedale dell’acceleratore. L’equalizzatore del vapore assicura la distribuzione della giusta miscela di aria e vapore ai cilindri del motore per la combustione e include anche la propria valvola di ingresso dell’aria accoppiata per il controllo del pedale dell’acceleratore. Il sistema utilizza filtri ritardanti di vapore nel condotto di vapore, serbatoio del vapore e equalizzatore del vapore per fornire la corretta miscela vapore / aria per un corretto funzionamento. Il serbatoio del vapore e il carburante in esso contenuti vengono riscaldati facendo scorrere il liquido di raffreddamento del motore attraverso un condotto all’interno del serbatoio. A causa delle miscele di combustibile estremamente povere usate dalla presente invenzione, può essere ottenuta una distanza in miglia del gas superiore a cento miglia per gallone.

Sentendo odore di affare colossale Ogle fu contattato da CF Ramsey un “finanziere internazionale” per acquistare il brevetto del dispositivo e i diritti di marketing. Alla fine, Ramsey spunto’ un contratto con Ogle che permise all’inventore di lavorare sul suo dispositivo col sostegno finanziario di Ramsey e, in base all’accordo, avrebbe rilevato i diritti di brevetto, distribuzione e sviluppo della Oglemobile.

Nel giugno del 1978, CF Ramsey, vendette il brevetto ad Advance Fuel Systems Inc., all’insaputa di Ogle che comunque avrebbe dovuto ricevere 5.000 $ al mese per ricerca e sviluppo e il 6% di royalties quando il dispositivo sarebbe arrivato sul mercato. Gli ingegneri di Advance Fuel svilupparono la “Oglemobile” per il marketing e nell’aprile del 1979, Tom Ogle, ancora molto ambizioso, apri’ il primo di un progetto di 1.000 centri diagnostici nazionali, ma il primo e unico centro auto di Ogle si chiuse subito e i suoi assegni mensili si fermarono.

Ogle fu informato che non avrebbe avuto alcun diritto d’autore perché l’AFS stava lavorando su un dispositivo che otteneva risultati simili pur non facendo parte della sua invenzione.

Quindi l’invenzione di Thomas Ogle stava recando parecchio fastidio e Il 14 aprile 1981, Ogle fu colpito da un assalitore sconosciuto in quello che molti ritengono un tentativo di assassinio.. il tiratore non fu mai arrestato e il 18 agosto, Ogle ando’ a casa di un amico, dopo aver bevuto al The Smugglers Inn, e crollo’.

Fu portato all’ospedale di Eastwood a El Paso, dove dichiararono la sua morte come accidentale o suicidio, per una combinazione di pillole antidolorifiche e alcol.

Molti sospettano che la morte di Ogle sia stata semplicemente un insabbiamento del suo assassino – come aveva precedentemente detto al suo avvocato, Bobby Perel, che pensava che i suoi drink fossero drogati, nella Smugglers Inn dove stava giocando a biliardo.
Non c’e’ dubbio che la compagnia Ogle sia stata molestata dalle compagnie petrolifere assetate di potere, con miliardi di dollari in linea, che hanno lavorato diligentemente per interrompere la sua ricerca e soffocare i progressi della sua tecnologia altamente efficiente.
La morte di Ogle nel 1981 era molto probabilmente legata alla consapevolezza di alcuni potenti interessi energetici del potere della sua invenzione, a tutt’oggi la tecnologia non ha mai visto la luce del giorno, alla faccia dei consumi energetici e dell’emissione di carbonio surriscaldamento climatico.

R.I.P.

 

 

BonziBuddy.

 

 

Oggi postero’ un racconto dedicato ad una ricorrenza vicina a una data storica (almeno per me) ed esattamente al 18 febbraio 2004, la Federal Trade Commission rilascio’ una dichiarazione in cui si pubblicava che la Bonzi Software.Inc. era stata condannata a pagare $ 75.000 in tasse per aver violato il Children’s Online Privacy Protection Act raccogliendo informazioni personali da bambini di eta’ inferiore a 13 anni per mezzo di BonziBuddy.

Il tutto segnalato dall’Internetnews.com per la risoluzione di una class action del 27 maggio 2003 inizialmente intentata contro Bonzi Software il 4 dicembre 2002 dove si accusava Bonzi di utilizzare i propri banner pubblicitari in modo tale da imitare gli avvisi dei computer Windows, Bonzi Software accettò di modificare i propri annunci in modo che assomigliassero meno alle finestre di dialogo di Windows in modo da renderli piu’ simili a pubblicita’ reali.

Per chi negli anni 90 non aveva dimestichezza di Internet preciso che Il BonziBuddy era un assistente virtuale desktop freeware creato da Bonzi con nickname Joe e Jay (i domini negli anni 90 si compravano con 10€ con nick fittizi e per gli IP era gioco da ragazzi entrare con una localita’ fasulla e preferibilmente australiana e in questo caso Perth (ancora oggi con un paio di euro al mese con CyberGhost lo puoi fare). A scelta dell’utente, il BonziBuddy raccontava barzellette e fatti, gestiva i download, cantava canzoni e parlava, e faceva il pirla..

Il BonziBuddy originariamente nel 1999 era un pappagallo verde di nome Peedy, preso direttamente dalla lista di personaggi disponibili con Microsoft Agent. Le versioni successive al Maggio del 2000 cambiarono il personaggio facendolo diventare un gorilla prima bianco e poi viola con voce creata artificialmente utilizzando un sintonizzatore.

Il tutto offerto assolutamente free e ripeto che era in grado di parlare, raccontare barzellette, “cantare” e generalmente richiamare quando bussava sul vetro del tuo monitor e prometteva di aiutarti ad usare internet (ma per lo piu’ si intrometteva di brutto nella tua macchina).. per chi legge abituato ad Alexa, Cortana, Siri il fatto e’ assolutamente abituale che una voce quasi umana ti aiuti a svolgere compiti di routine o di ricerca.. ma allora e sono passati ormai 23 anni era sensazionale che una macchina ti rispondesse e solo i datati utilizzatori della novita’ computer ricordano che che nel 97 in Office ci stava Clippy una graffetta con occhi sporgenti e mania di disturbarti (anche lei bussava sul vetro) non appena iniziavi a lavorare sui documenti. Clippy partorita dalla Microsoft era basata sulla tecnologia Microsoft Agent quella che ha consentito agli sviluppatori di terze parti di aggiungere i propri assistenti alle proprie applicazioni.

La Microsoft ha anche creato quattro caratteri predefiniti che gli sviluppatori potevano scegliere tra: Merlin the Wizard, Robby the Robot, Genie the Genie e Peedy the Parrot. (pero’ per Clippy ha utilizzato un proprio carattere anziche’ utilizzarne uno dei quattro predefiniti.

Mentre Microsoft non ha mai usato nessuno dei suoi caratteri generici internamente, Peedy the Parrot e’ stato usato dalla BONZI Software per la sua prima versione di Peedy con lo scopo di assistente per tutti i programmi e non solo quelli di scrittura e calcolo e difattisi sedeva sul tuo desktop tutto il tempo, ti parlava ogni tanto, e potevi chiedergli di fare cose come … beh, sinceramente, non era cosi’ utile, ma e’ stato sicuramente divertente sentirlo parlare e lo potevi allontanare sul suo surf dopo averti salutato.

Dopo un paio di iterazioni del programma, la Bonzi.com ha creato il proprio personaggio dei cartoni animati che era in qualche modo piu’ rimba di un pappagallo verde parlante: una scimmia viola parlante. (i primi tempi era bianca ..ma non bucava il monitor).

 

Mentre qualsiasi sviluppatore poteva includere Peedy nei loro programmi, solo Bonzi aveva il suo marchio di fabbrica.

Guardando indietro, sicuro che non avrebbe avuto molto senso creare un assistente scimmia viola, ma forse il piu’ grande peccato di Bonzi (finora nella storia, comunque) stava riproponendo le decisioni sbagliate di Microsoft.

BonziBuddy era essenzialmente una versione peggiore di Clippy, ma aveva una cosa che Clippy non aveva.. non era legata al software dell’ufficio o qualsiasi applicazione per quella materia, cio’ significava che chiunque, dagli otto anni alle loro nonne, poteva scaricare la “scimmia viola carina” e giocarci solo per divertimento.

Datosi che BonziBuddy era gratuito, che danno dava nello scaricarlo?

La colpa dei tredicenni di allora oggi trentaseienni, fortunatamente hanno insegnato o spero agli tredicenni attuali a non scaricare le app gratuite.. mio nonno diceva che nemmeno il cane agita gratuitamente la coda.

In definitiva, BonziBuddy e’ stato piu’ utile come giocattolo che come un vero programma di produttivita’, ha fatto il suo tempo dal 1999 al 2004 inoltre ha offerto Internet Alert 99, un firewall glorificato e Internet Boost, che ha aumentato la velocita’ di internet modificando i parametri di configurazione utilizzati dallo stack TCP / IP di Microsoft”.Ha offerto agli utenti sempre free, un’app di posta vocale che consentiva di registrare l’audio e registrare immagini alla posta elettronica e per quanto sopra ha avuto l’etichetta di malware al punto che dando fastidio alle grandi e’ stata colpita da un’azione legale collettiva nel 2002 sull’uso di annunci ingannevoli, e se per ingannevole significava mettere a disposizione gratuitamente servizi costosi piu’ del necessario e’ anche giusto aver pagato 170.000$ di spese legali e 75.000 $ alla FTC per violazione della legge sulla protezione della privacy online dei bambini.

Le colpe della Bonzi.com obiettivamente nel senno del poi ci stavano in quanto ogni volta che veniva lanciato BonziBuddy, chiedeva agli utenti di registrarsi online (come praticamente tutte le applicazioni facevano in quei giorni).E cliccando sulla X in alto a destra non chiudevi ma accettavi..(questa era una vigliaccata e per chiudere dovevi cliccare Alt e F4 ma non tutti o sapevano)..pero’ scaricato il programma, lo potevi delettare senza lasciare tracce in Regedit..

Su questo modulo di registrazione, BonziBuddy il nome, l’indirizzo e l’età dei suoi utenti. Dal momento che una scimmia cartone animato era attraente per i bambini, a volte i bambini scaricavano l’app e, non sapendo niente di meglio, compilavano il modulo di registrazione informazioni personali senza il consenso dei genitori. Questi dati erano serviti come estremo tentativo atto a risolvere i problemi finanziari legati alle multe di cui sopra.

Fine del post ma ancora oggi ci sono gli affezionati e se hai voglia di giocare nuovamente con il tuo vecchio amico scimmia, i fan di BonziBuddy hanno creato gli specchi del sito originale di Bonzi, cosi’ come i link per scaricare Bonzi sul tuo computer.

Ripeto che i server che pubblicano annunci e dati tracciati sono stati da tempo chiusi, e quindi BonziBuddy non dovrebbe essere piu’ una minaccia.

Ad ogni modo usate delle macchine che avete messo in cantina come ricordo, fate download qui e qui e buon anniversario.

Altri link:

https://bonzi-buddy.updatestar.com/it

in youtube per XP

https://www.youtube.com/watch?v=ucy-V_DBo9c

in youtube nel 2020 su windows 10 un milione di visualizzazioni

https://www.youtube.com/watch?v=vzbhb__khDE

https://disboard.org/it/servers/tag/bonzibuddy

Quanto sopra evidenzia che la lotta al potere e’ in mano a chi possedendo mezzi riesce ad indirizzare chi ci dovrebbe difendere verso strade dove tu se non abbassi la testa sei finito o sei con loro o sei contro di loro..eppure ragazzi esistono vie di mezzo e persone che non fanno parte del gregge e qualche rivincita a volte ci rincuora e un esempio e’ quello sottostante che a suo tempo colpi’ lo scarico libero chiudendo la togo29.blogspot.com a seguito di un’ordinanza emessa da un tribunae distrettuale dove il gran giuri’ federale l’ha incriminata per coinvolgimento dell’operazione di Megaupload con una caterva di accuse..

 

Controllate pure… la togo29 e’ stata riaperta e sta continuando a fare quello che si era preposta.

 

Resistere per vincere. 

Emigrare in Svizzera.

 

Essendo nato a pochi km dal confine elvetico ho completato i miei studi in quel della Svizzera Francese e Tedesca e quindi l’ho vissuta sulla mia pelle l’esperienza di chi quando usciva dall’ateneo leggeva cartelli del tipo “italiani no mangiare cigni del Parko” e questo la dice tutta sul clima che si respira da quelle parti ma ad ogni modo raccolgo qualche dritta dal web per chi è allettato dagli stipendi alti svizzeri.

Andare a vivere in Svizzera è una delle cose che tutti gli italiani immaginano, almeno una volta nella vita: la vicinanza all’Italia, il sogno di lavorare in un paese in crescita costante e dall’economia forte, ma anche quello di vivere i verdi paesaggi da sogno incastonati tra le montagne.

Sono tante le motivazioni che spingono a lasciare l’Italia e andare a vivere in Svizzera.

E’ difficile andare a vivere e lavorare in Svizzera? Sicuramente non è uno dei paesi più semplici dove poter entrare, soprattutto perché il paese non fa parte dell’UE ed è, storicamente, molto chiuso, ma nonostante questo non è neanche così difficile come sembra.

Documenti necessari per andare a vivere e lavorare in Svizzera

Partiamo prima di tutto dai documenti che servono per andare a vivere in Svizzera.

Dal momento dell’arrivo, si hanno 14 giorni di tempo per chiedere un permesso di soggiorno all’ufficio di migrazione.

Per poterlo fare, occorre avere:

una copia di un documento di identità, carta di identità o passaporto;

  • una copia del contratto di locazione di casa;
  • una copia del contratto di lavoro.

Si, perché entrare in Svizzera e sperare di rimanere senza avere un lavoro è una chimera, dunque bisogna arrivare avendo già un’opportunità lavorativa solida, concretizzata, appunto, da un contratto firmato.

I 4 permessi di lavoro

A seconda delle esigenze personali, la Svizzera prevede 4 tipologie di permessi di lavoro.

Il permesso “G” è quello riservato ai frontalieri, cioè coloro che vivono in Italia ma lavorano in Svizzera. E’ una condizione abbastanza comune nelle aree di Como, Varese, ma anche Livigno ad esempio.

Si tratta del permesso di lavoro rilasciato agli italiani dipendenti in Svizzera, ad esempio di aziende nel Canton Ticino (che è il cantone dove si parla italiano in Svizzera).

E’ un permesso che dura 5 anni, a condizione di avere un contratto di lavoro della durata di almeno 12 mesi.

Il permesso “L” è quello per le persone che hanno intenzione di rimanere in Svizzera per meno di 12 mesi.

In questo caso, il contratto di lavoro dovrà avere una durata variabile da 3 mesi a un anno.

Se si avesse un contratto lavorativo inferiore a 3 mesi, non c’è bisogno di ottenere un permesso di soggiorno, ma in ogni caso comunque bisogna notificare la propria presenza.

Il permesso “B” è quello necessario per chi vuole rimanere in Svizzera per periodi più lunghi di tempo. Ha una durata massima di 5 anni e, per poterlo avere, occorre dimostrare di possedere un contratto di lavoro a tempo determinato della durata di almeno 1 anno e 1 giorno, oppure indeterminato.

Alla scadenza dei 5 anni è possibile rinnovarlo per altri 5, a condizione che permangano le stesse condizioni iniziali.

Se, invece, dopo il contratto di lavoro si vive un periodo di disoccupazione di 12 mesi, allora il nuovo permesso di soggiorno verrà rinnovato solo per un altro anno, dando all’interessato l’opportunità di trovare un nuovo lavoro.

Il permesso “C” per vivere in Svizzera viene rilasciato dopo che si è vissuto per 5 o per 10 anni nel paese elvetico. Questo permesso viene rilasciato dalle autorità cantonali su ordine della Segreteria di Stato della Migrazione (SEM). Il permesso svizzero “C” è illimitato, nel senso che dà al cittadino uno status molto elevato e permette di muoversi e rimanere liberamente nel paese.

La qualità della vita in Svizzera

Il paese svizzero è uno dei primi al mondo per qualità della vita, sicurezza e prosperità economica. Lo ha rivelato una ricerca del centro inglese EIU, che ha affermato anche come il tasso di disoccupazione sia tra i bassi in Europa, oltre che il livello di corruzione.

Inoltre, per chi vive a lavora in Svizzera, gli stipendi sono molto più alti se paragonati a quelli italiani. Ovviamente, anche il Costo della Vita (vedi più avanti in dettaglio)più alto, soprattutto in grandi città come Berna o Lugano, oppure in sistemazioni turistiche come St. Moritz.

E’ per questo motivo che molte persone aggirano il problema del costo della vita diventando frontalieri, ovvero vivendo in Italia e lavorando in Svizzera.

Quando si parla di vivere a lavorare in Svizzera, non c’è un paese migliore di un altro in maniera assoluta: i già citati Berna e Lugano sono ricchi di opportunità. Molto dipende anche dalla voglia di lavorare che si ha, oltre che di imparare una lingua straniera: si, perché le parti di Svizzera dove si parla italiano sono il canton Ticino e quello Grigioni (verso l’Austria), per il resto è un mix di tedesco, francese e romancio.

Perché andare a vivere e lavorare in Svizzera

Chi sta pianificando la “fuga” dall’Italia ha ovviamente bisogno di capire che cosa potrebbe trovare oltre le Alpi, nel paese elvetico.

E allora, ecco alcuni dei vantaggi di trasferirsi in Svizzera.

  • le tasse sono meno basse sull’azienda e sul privato;
  • gli stipendi sono più alti (per chi ha bisogno di sapere a quanti euro corrisponde il proprio stipendio, consigliamo di guardare il cambio euro franco svizzero);
  • la qualità della vita è elevata;
  • la burocrazia è più veloce;
  • il mercato del lavoro è molto flessibile;
  • la sicurezza pubblica è eccellente;
  • si respira un clima di armonia e pace;
  • gli uffici pubblici sono efficienti

Tra gli svantaggi di vivere in Svizzera c’è solo il costo della vita, più elevato rispetto a quello italiano. Nonostante questo, però, gli stipendi più alti e dei servizi statali più efficienti, rendono questa “pillola” meno cattiva da buttar giù.

Costo della vita in Svizzera

Informazioni e prezzi del costo della vita in Svizzera. Quanto si spende e quanto costa vivere in Svizzera rispetto all’Italia.

1 Franco svizzero (CHF) ad oggi vale 1,0591 Euro

Affitto / acquisto casa

Il costo medio di affitto di una casa in Svizzera è di 1.761,30 euro (1.865,31 CHF), 1.049 euro più alto rispetto a quello italiano. Invece, il costo medio per comprare casa in Svizzera è di 8.310,37 euro (8.801,10 CHF) al metro quadro, 5.717 euro al metro quadro più alto rispetto a quello italiano.

Affitto appartamento in centro (1 camera)

1.344,62 € (1.424,02 CHF)

Affitto appartamento periferia (1 camera)

1.097,36 € (1.162,16 CHF)

Affitto appartamento in centro (3 camere)

2.535,46 € (2.685,18 CHF)

Affitto di un appartamento periferia (3 camere)

2.067,76 € (2.189,86 CHF)

Prezzo m2 acquisto appartamento in centro

9.696,05 € (10.268,60 CHF)

Prezzo m2 acquisto appartamento periferia

6.924,70 € (7.333,60 CHF)

Tasso di interesse annuo per un mutuo casa (%)

1.57%

Bambini

Asilo o asilo nido privato (1 mese)

2.062,32 € (2.184,10 CHF)

Scuola Primaria Internazionale (1 anno)

23.002,24 € (24.360,53 CHF)

Divertimento / tempo libero

Palestra (1 mese per 1 adulto)

79,40 € (84,09 CHF)

Noleggio di campo da tennis (1 ora)

32,62 € (34,55 CHF)

Cinema (1 posto adulto)

17,00 € (18,00 CHF)

Mangiare fuori

Pranzo o Cena in Ristorante

22,66 € (24,00 CHF)

Pranzo per 2, Tre Portate

94,42 € (100,00 CHF)

Pranzo al Mc Donalds

13,22 € (14,00 CHF)

Birra locale (50 dl)

6,61 € (7,00 CHF)

Birra importata (33 dl)

5,67 € (6,00 CHF)

Cappuccino o caffè

4,28 € (4,53 CHF)

Coca (33 dl)

3,72 € (3,94 CHF)

Acqua (33 dl)

3,13 € (3,31 CHF)

Shopping

1 paio di jeans (Levis 501)

102,54 € (108,60 CHF)

1 vestito estivo in un negozio catena (Zara, H&M)

48,44 € (51,30 CHF)

1 paio di scarpe da corsa Nike

107,91 € (114,28 CHF)

1 paio di scarpe eleganti da uomo

144,18 € (152,69 CHF)

Spesa quotidiana

Latte (1 litro)

5,68 € (6,02 CHF)

Pane (500 grammi)

2,27 € (2,40 CHF)

Riso (1 kg)

1,16 € (1,23 CHF)

Uova (12)

5,14 € (5,44 CHF)

Formaggio locale (1 kg)

9,99 € (10,58 CHF)

Petto di pollo (1 kg)

10,47 € (11,09 CHF)

Carne Rossa (1 kg)

20,72 € (21,94 CHF)

Mele (1 kg)

1,64 € (1,74 CHF)

Banana (1 kg)

1,26 € (1,33 CHF)

Arance (1 kg)

1,47 € (1,56 CHF)

Pomodori (1 kg)

1,68 € (1,78 CHF)

Patate (1 kg)

1,10 € (1,17 CHF)

Cipolla (1 kg)

1,04 € (1,10 CHF)

Lattuga

2,16 € (2,29 CHF)

Acqua (1,5 litri)

1,15 € (1,22 CHF)

Bottiglia di vino

11,33 € (12,00 CHF)

Birra locale (50 cl)

1,67 € (1,77 CHF)

Birra importata (33 cl)

2,09 € (2,21 CHF)

Pacchetto di sigarette (Marlboro)

7,76 € (8,22 CHF)

Stipendi

Lo stipendio medio in Svizzera è di 4.791,11 EUR (5.074,03 CHF), 3.391 EUR più alto rispetto a quello italiano.

Salario medio mensile (dopo le tasse)

4.791,11 € (5.074,03 CHF)

Trasporti

Biglietto singolo (trasporto locale)

3,02 € (3,20 CHF)

Pass mensile

72,71 € (77,00 CHF)

Taxi, tariffa iniziale

6,42 € (6,80 CHF)

Taxi, 1 km

6,08 € (6,44 CHF)

Taxi, 1 ora

66,10 € (70,00 CHF)

Carburante

5,75 € (6,09 CHF)

Volkswagen Golf (o auto similare)

22.661,82 € (24.000,00 CHF)

Toyota Corolla (o auto similare)

24.138,38 € (25.563,76 CHF)

Utente / bollette

Elettricità, Riscaldamento, Acqua, RSU (app. 85 m2)

172,19 € (182,36 CHF)

1 minuto di chiamata da cellulare, tariffa locale

0,31 € (0,33 CHF)

Internet (10 Mbps, ADSL)

55,59 € (58,87 CHF)

Avete fatto due calcoli? Allora posto un commento di chi ha fatto già l’esperienza dell’emigrato e il paragone di stipendio /costo della vita di chi in Italia ha un buon stipendio di 3.000 euro mese e sta valutando la possibilità di lavorare in CH per 6.000 CHF netti e il consiglio finale di buttare l’occhio verso la Germania.

Se percepisci 3.000 € al mese in Italia e stai valutando di accettare uno stipendio svizzero di 6.000 CHF cerca di rimanere in territorio Italico e ti spiego perché.

In Italia di solito ci sono 13ma e TFR, per cui 3.000 EUR netti x 13 = 39.000 EUR / anno

Di solito accantoni il TFR, che corrisponde al 7.4 % del tuo stipendio annuo l’orario lavorativo é di 40 h / settimana gli appartamenti costano 500 eur/mese.l’ assicurazione sanitaria é inclusa (cioé non la paghi a parte) la vita costa meno che in Svizzera e poi giá vivi nel paese piú bello del mondo e ne conosci la cultura.

In Svizzera di solito non c’è 13ma, quindi 6.000 CHF netti x 12 = 72 k CHF netti /anno,

Non accantoni il TFR L’orario lavorativo é di 42 h / settimana gli appartamenti costano tra 1.200 e 2.000 CHF/mese, devi pagare l’ assicurazione sanitaria, e.g. 400 chf/mese. La vita costa il doppio rispetto all’ Italia e soprattutto devi adattarti alla cultura. Se proprio vuoi emigrare prova valutare anche la possibilità di andare in Germania.

Vabbuo’ avete fatto tardi col Festival ligure? Lo Stefano invece no ed ecco le sue considerazioni…

 

 

 

Acquistare online.

 

 

Tanti negozi stanno chiudendo e la colpa è nostra che troviamo convenienza all’acquisto online..Acquistare online è oggi una consuetudine per molti consumatori, un’alternativa concreta ed efficace al classico shopping nel punto vendita fisico.

Ma fino a qualche anno fa, le cose erano molto diverse: erano davvero pochi i consumatori che si avvalevano di questo sistema.

Oggi sono in larga parte svanite molte resistenze derivanti dalla scarsa fiducia nella sicurezza di una transazione online, ma permangono ancora numerose perplessità su altri aspetti dell’e-commerce. Contemporaneamente, gli utenti hanno ben chiaro che comprare online offre dei benefici che il negozio fisico non può dare ma però esiste il rovescio della medaglia ovvero l’impossibilità di vedere, toccare, annusare e provare fisicamente l’oggetto che si desidera comprare.

L’altro giorno mentre mi radevo col rasoio elettrico comprato un paio di anni fa in negozio ho notato problemi nella testina radente e quindi classica richiesta al trovaprezzi online e butto l’occhio sulle offerte che partono da 40 eurini in su e quindi rimando l’acquisto a tempi migliori. Ovviamente quando fai richiesta di qualcosa in rete sei subissato da pubblicità e offerte di tutti i tipi e la curiosita’ mi casca su questo rasoio completo che con 15,9 euro compresa spedizione te lo mandano in pochi giorni:

 


Ma che razza di cineseria sarà?

 

Ora mi sovviene una registrazione su un sito che da tempo mi mailizza di un buono da 5 euro che sta scadendo e quindi decido di buttare dei soldini per soddisfare la mia curiosita’..

 

 

innanzitutto controllo il feedback del venditore

 

Perfetto e’ affidabile (e quando mai)

 

Siccome sono furrrbo… controllo i feedback di chi ha acquistato detto rasoio della serie “vorrei ma non posso”…

 

Cavolo..questi sono contenti e quindi li controllo per vedere che non siano inserzioni fake.. 

…sono persone che acquistano da diverse parti ..bak

Prenoto il rasoio e così mi tolgo quei buoni sconto e al max perdo una decina di euro.

 

 

Pochi giorni e il rasoio arriva, imballato perfettamente, buon aspetto e in evidenza ecco il marchio CE Comunita’ Europea (ovvio China Export)..

Lo metto sottocarica e aspetto le 8 ore indicate ma la spia è sempre rossa e quindi ovviamente il verde è solo opzionale e tataaaaam ecco che provo la rasoiata…boh sembra abbia i freni a disco e strappa i peli e a questo punto arriva lo smontaggio per soddisfare la mia e anche la vostra curiosita’

 

pila da 1,2 Volt e cablaggio ridotto all’essenziale da 220V a (variabile da 6 a 2V) motore a 78 giri sottosforzo..terribile

Copritestina tenuto fermo da vitina (spanata)

ecco le 18 lame strappapeli tenute assieme a pressione.

Questo è il colmo ingegneristico.. e’ indicato il 220/2 Watt max ma hanno messo una pila ricaricabile 1,2 Volt e ricordo Volt x Amperes uguale Watt.. e pretendono pure che giri sottosforzo?

Il fatto è che si apre e il meccanismo tagliabasette e’ guidato da una plastica spessore 1,5 mm che spinge assialmente lo strappapeli 120 volte al minuto.

Onore al marchio TEKone, nel suo piccolo hanno fatto una bella imitazione e poi parliamoci chiaro.. che pretendete di avere con 15 euro spedizione compresa?

 

Quindi contatto il venditore manifestando le mie perplessità su quello che sta vendendo e questo ha subito risposto (risposta automatica) chiedendo di rispedire il rasoio che me ne inviera’ (hihihi) un altro (ovviamente spedizione a carico mio)

 

e adesso inserisco il commento di uno che ci ha creduto e l’ha pure rispedito..

 

 

 Mi sono divertito e torno a quanto postato all’inizio… comprate in negozio e tastate con mano ciò che comprate e poi come diceva mio nonno..chi piu’ spende meno spende.

 

Questo post è stato fatto per chi è curioso di capire se fungono questi rasoi elettrici con 15 eurini.. ma quello che mi stupisce sono i feedback positivi e penso siano stati fatti da chi è stato colpito e per la serie mal comune mezzo gaudio (più gente entra e più bestie si vedono)….

Desiderio mio?Naaaa.

 

 

Credo di non aver mai avuto la voglia di essere nella pelle di qualcun’altro e analizzo dandomi del coglione…

I pro ci sono sempre se non vai a spulciare in fondo e alla fine sai che non e’ tutto oro quello che luccica.. perlomeno se luccica da lontano.. magari e’ il tappo di una lattina di birra scadente e quindi ti sei affannato per nulla per cercare di raggiungerlo.. con la delusione che questo comporta..

Pero’ poi capita..

Capita in una serata normale..

Una cosa normale..

Di una vita normale..

Capita che succeda una cosa talmente normale e stupidamente splendida che ti riscopri improvvisamente ad invidiare qualcosa o qualcuno e sei talmente in collera con te stesso ( perche’ lo sai che non cavi un un buco dal ragno o viceserva, che non ha senso, che non ti cambia nulla, che rischi solo di vedere male la tua quotidianita’) che trattieni a stento un singhiozzo di rabbia mista a tristezza che fa a botte con la felicita’ che vuoi regalare a chi quel qualcosa o quel qualcuno sai che se lo e’ meritato e non lo ostenta in nessun modo.

Ma poi tornando a casa ti chiedi quando sara’ il tuo momento, quand’e’ che la ruota girera’ nel verso giusto anche per te e inizi a mettere in discussione tutto e tutti senza distinzione rischiando anche di dire o fare cose di cui magari poi ti pentirai.

Allora mandi giu’..fai la strada piu’ lunga per arrivare a casa, ti coccoli nel tuo momento, quello in cui nessuno che conosci ti vede e ti giudica.. magari magoni un po’ senza timore di perdere onorabilita’, anche se non ne hai voglia ma quelle maledette escono da sole per la gravita’.. e poi arrivi a casa, la pioggia si mescola al salato che tu gia’ hai sul viso e questa maschera anticovidesca ti fa sorridere, entri in casa e ti metti la tuta da spin che ti fa sentire piu’ libero e ti spari una sessantina di minuti di pedalata mentre il tuo cervello continua ad elaborare cazzate e quindi ecco che e’ ora di scriverlo.. a volte in poesia, a volte con ironia, a volte qui sopra.. la vita continua e vfc.