Archivio mensile:Novembre 2016

Black December.

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I vari Black Friday,Cyber Mondey se ne sono andati ma ci rimangono le feste Natalizie, ovvero il classico Black December e con queste pure le preoccupazioni delle pre-feste e quindi saro’ ripetitivo con i miei consigli forti di quattro anni piu 14 lustri e son sempre quelli di barricarvi in casa per evitare la follia prenatalizia.

Ma siamo realistici.. non si puo’.

Azz.. teoricamente dovreste stabilire con amici e parenti di non fare regali a nessun over 10 vi pare?

Solo che poi ad attenervi alla consegna, di fronte ai regali altrui vi sentireste meschini come merde stantie.

Vi imponete di evitare le cene d’auguri?

Ringraziate se non ne avrete due di fila e una di cotone.

Percio’, non mi resta che consigliarvi come affrontare l’inevitabile.

Allora..

Cominciamo con le Cene.

Tre i drammi:

1. rimbambimento da locale sovraffollato;

2. indigestioni;

3. chili di troppo.

I rimedi potrebbero essere:

1. bere un bicchierozzo di Corvo di Salaparuta corretto grappa prima di uscire.. rende piu’ sopportabili le urla dei pargoli e le partite di tombola coi pirillini inter parentisterio.

2. pranzare a patate bollite col contorno di patate cotte sottocenere.

3. fare sport come per prepararsi alle Olimpiadi… oltre a dimagrire, alla cena arriverete in un’ovatta di dolce sopore che vi aiutera’ a superare il dramma N°1.

Passiamo allo Shopping.

Due i problemi fondamentali:

1. scelta dei regali.

2. sopravvivenza nella calca di acquirenti.

La soluzione per la prima e’ quella di dimenticare l’esistenza del Regalo Perfetto.

Per trovarlo avreste dovuto mettervi all’opera ad agosto, quindi comprate qualunque cosa carina vi risparmi una lunga ricerca e se questo vi facesse sentire in colpa, pensate ai regali di Natale che avete ricevuto voi.. quanti vi hanno sbalordito per bruttezza?

Quanti (confessate) ne avete riciclati o messi in cantina?

Suvvia considerate i vari fattori o fattrici…

Atmosfera. Luminarie, festoni, neve finta, canzoncine, pubblicita’ di profumi e pandori e gli agghiaccianti Babbi Natale appesi ai balconi.. ce n’e’ abbastanza perche’ anche l’adulto piu’ bonario nutra, almeno a momenti, un odio acuminato per il Natale.

Che fare quando, se si incontrasse il Babbo Natale vero, lo si strozzerebbe con goduria infinita dopo averlo violentato.

C’e’ chi si iscrive a un gruppo su Facebook e opera uno strangolamento virtuale.

C’e’ chi emigra in luoghi esotici e denatalizzati.

C’e’ chi, diffidando del mondo virtuale e non potendosi permettere i luoghi esotici, si rassegna.. dicendo.. coraggio che dura poco.

E poi dai..il pandoro in fondo e’ buono.

E ai bambini il Natale piace – e ciascuno di noi conosce almeno un bambino a cui brillano gli occhi davanti ai pacchetti sotto l’albero addobbato..

non e’ poi cosi’ male, guardarlo e sapere che la sua

felicita’ dipende anche dal regalo che ci e’ costato tanto sforzo comprargli…

ma ripeto, la festa deve essere sino ai 10 oltre diventa un mercato e un festival del consumismo e sinceramente potremmo davvero farne a meno..forza che il meglio e’ passati…dai ancora 32 giorni e poi sara’ un ricordo e un altro Natale se ne sara’ ito.

Il mio regalo per voi cybernauti e’ lo studio rimorchiatore che Stefano ha fatto in prima persona sul web

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PIN Crackato.

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Tempi duri quelli del buco dell’ozono, bastano 4 giorni di pioggia e il fiume Po fa casini, gli sfigati near fiumi hanno un metro di acqua in casa, le motobarche Valentino e Valentina strappano gli ormeggi e la Valentina affonda, alla Bizzarria (loco abitativo della Bela Rusina) non ci si puo’ andare causa esondazione del Ceronda e quindi non mi rimane altro che cazzeggiare nel web con sentimento distruttivo e guarda guarda mi ritrovo persona che una decina e passa di anni fa avevo incontrato nel percorso hackeroso quando anziche’ facebucche si viaggiava con ICQ e Mirc.. questi programmi e in special modo nel secondo erano frequentati da lamer (aspiranti Cracker con conoscenze informatiche limitate) il cui scopo era quello di eccellere nello sfidare chi usava tecnologia informatica e il buon ZeroCode al secolo MikeBond ha resistito ed e’ diventato una persona importante con tanto di cattedra all’University di Cambridge..insomma ha cambiato bandiera ed e’ diventato un normale.

Mi spiace non aver conservato le nostre battaglie Anche perche’ si tratta di una dozzina ed oltre di computer fa..allora ci si picchiava di brutto, abbiamo cominciato facendo aprire il cassetto del CD dell’avversario oppure crackando la pass della posta e del nickname sostituendoci alla persona e facendo danni sui cassettoni che giravano a velocita’ con freni a disco..bei tempi che ricordo con nostalgia e il post seguente lo dedico a ZeroCode o Mike Bond qualdirsivoglia …questo studio lo abbiamo fatto assieme per il semplice fatto che poi siamo diventati amici in quanto era inutile fracassarci quando mettendo assieme le nostre abilita’ abbiamo constatato la vera unione che ha fatto la forza…. e vi spiego il fatto…

Sui giornali di allora o riviste on line si leggevamo frasi del tipo:

“Nell’ultimo estratto conto della mia banca, ho trovato addebiti di alcune voci di spesa effettuate tramite POS in negozi in cui non sono mai stato.”

“Mi hanno rubato il portafoglio con dentro tessere bancomat, in meno di un’ora avevano gia’ esaurito tutte le possibilita’ di credito (prelievo, acquisti POS, presticasch) ma ovviamente i PIN non erano conservati nel portafoglio.”

“Nei mesi scorsi mi son visto addebitare migliaia di euro in prelievo bancomat effettuati dalla Spagna ma io non ci son mai stato.”

Le banche ovviamente davano la colpa all’incuria dell’utente, considerato che dicevano impossibile che castigatori potessero individuare il codice d’accesso ovvero il PIN.

E qui e’ nato lo studio della prova contraria e la ricerca nel web di uno studio sui PIN e lo abbiamo trovato in Inghilterra dove due coniugi incorsi nel castigaggio dei loro soldini, avevano intentato causa al Diners Citybank incaricando un prof del dipartimento di sicurezza informatica e crittografia del Computer Laboratory dell’Universita’ di Cambridge.

Trattavasi del proff. Anderson che diede l’incarico ad un suo studente di seguire il caso..e lo studente era lo ZeroCode al secolo il mio amico Mike Bond.

Quindi messe da parte le armi per il cazzisterio litigatorio in ICQ e’ partito lo studio sull’IBM 3624 utilizzato dalla CityBank e l’esito finale e’ stato nella dimostrazione citata sopra che con un max di 15 tentativi si riusciva a scoprire il PIN e ancor oggi il rapporto lo troverete qui.

La Banca e’ stata costretta dal giudice a pagare il dovuto e ne e’ nato un post e ancor oggi io non ho carte credito di cui non nutro eccessiva fiducia (le ha mia moglie).

L’intento del post non era e non e’ tuttoggi quello di fornire uno strumento per commettere illeciti ma di sensibilizzare e informare su rischi reali della fragilita’ sull’utilizzo della carta bancomat (si parla del 2003) che poteva essere crackata in 15 tentativi max.. le banche ne erano a conoscenza ma la loro unica preoccupazione era che la clientela non lo dovesse sapere.

Lo studio evidenziava le vulnerabilita’ della carta e soprattutto su tre algoritmi che in 15 tentativi si scioglievano come neve al sole a dispetto dei 5.000 paventati dalle banche a fronte di forza bruta. Il PIN delle carte ATM e delle carte credito,infatti, e’ costituito da 4 cifre. I caratteri previsti sono soltanto numerici ossia 10. (1234567890) Le combinazioni possibili sono quindi 10^4 cioe’ 10.000.

Secondo la Banca, per trovare un PIN valido di un conto corrente sono necessarie almeno meta’ delle combinazioni ossia 5.000 per avere il 50% delle probabilita’ di trovarlo..ammesso di trovarlo.

Ebbene, una verifica sul sistema IBM3624 partiva dall’inserimento della carta nell’apposita fessura del bancomat dove il sistema leggeva sulla striscia magnetica il numero del conto corrente dell’utente.

A differenza di quanto si possa pensare, il Pin non e’ presente sulla striscia..ne’ in chiaro..ne’ cifrato o criptato.. una volta che l’utente inserisce il PIN sulla tastiera numerica i dati vengono inviati all’HSM (Hardware SecuritY Module) che e’ un coprocessore su cui gira una API relativa ai servizi finanziari ed in genere e’ unico per ogni banca.

L’HSM ha una caratteristica di libreria che risponde solamente con un NO o con un SI come il referendum di dicembre.. in particolare quella che si occupa dell’autenticazione e’ la Encripted_Pin_Verify (vedi la jpg sotto)

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I tre parametri di ingresso piu’ importanti inviati alla funzione sono:

L’Encripted Pin lock che non e’ altro che il PIN inserito dall’utente sul tastierino dello sportello bancomat criptato allo scopo di evitare intercettazioni.

Il Pan Data ossia il numero di conto letto sulla carta bancomat.

La Decimalisation Table che e’ la tabella di conversione in decimale.

Prima di continuare e’ opportuno che si sappia come viene generato il PIN a quattro cifre di un bancomat ATM.il PIN ha un legame stretto col numero di conto o della carta credito per il semplice fatto che sono le prime quattro cifre esadecimali del conto o della carta criptate con l’algoritmo DES e con una chiave caratteristica di ogni banca.. chiamata appunto Pin Generation Key..facciamo un es..

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Prendiamo le prime quattro cifre che costituiranno il PIN, ossia 3F7C.

A questo punto entra in gioco la tabella di conversione decimale che fa in modo che possa esser digitato sul tastierino numerico dello sportello Bancomat.

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Le nostre quattro cifre diventano 3572 ed ecco ottenuto un PIN valido.

In genere a cio’ si aggiunge un valore offset, ossia un numero di massimo a quattro cifre che di base viene impostato 0000 che serve qualora l’utente faccia richiesta di un nuovo PIN.

Dal momento che non e’ possibile che venga cambiato il suo numero di conto ci si limita ad aggiungere un certo valore al PIN originario.

Tale valore viene inviato sempre alla funzione di verifica dell’HSM attraverso il parametro offset_data.

Per la verifica di una richiesta di prelievo, l’HSM segue il procedimento inverso sottraendo dal PIN l’offset dopodiche’ converte il risultato ottenuto con la tabella di conversione decimale fornita assieme alla richiesta e confronta il risultato con le prime quattro cifre criptate del conto corrente.

Nell’es che abbiamo fatto il PIN 3572 darebbe un risultato positivo non soltanto nel caso in cui le prime quattro cifre esadecimali del conto criptato fossero 3F7C ma anche 3F7C o 3572.Insomma in tutti i casi in cui il PIN inserito abbia la corrispondenza con la tabella di conversione.

Sfruttando questa vulnerabilita’ possiamo quindi dimostrare che attraverso la manipolazione della tabella di conversione e’ possibile ottenere le quattro cifre costituenti il PIN valido e quindi provando tutte le combinazioni, arrivare al PIN stesso.


Ecco come eseguire la Manipolizzazione delle tabelle di conversione.

Ipotizziamo che il PIN esadecimale sia quello dell’esempio, noi siamo in grado di inviare all’HSM la tabella che desideriamo..nel caso specifico la seguente..

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Inviamo come PIN 0000 insieme al numero del conto corrente di cui vogliamo scoprire il vero PIN.

A questo punto l’HSM dara’ come valido il PIN 0000 soltanto se nel PIN vero sara’ presente il numero 3 o la lettera C che nelle tabelle di conversione standard danno origine sempre al numero 3, oppure rispondera’ con un secco NO se la cifra non e’ presente.

Eccovi la dimostrazione che facendo 10 tentativi con tabelle di conversione opportunamente modificate, e’ possibile conoscere la presenza o meno delle 10 cifre esadecimali all’interno del PIN.

Questo e’ il principio che sta alla base del funzionamento degli algoritmi sopra descritti e capirete il motivo per cui guardo con diffidenza le carte credito dal momento che i castigatori sanno come recuperare il PIN e mi spiace che l’utilizzatore di carta credito non potra’ dimostrare che il PIN non sia stato gelosamente custodito ed e’ meglio che io vada alla Bizzarria col mio amico Franco alla faccia delle esondazioni novembrine.(e’ ito senza di me causa il post di cui sopra..)

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Black Friday.

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Americanizziamoci e non facciamoci mancar nulla e venerdi’ prossimo sara’ il Black Friday o venerdi’ nero tradotto in nostrano e quel che non potremo fare sara’ il giorno del ringraziamento ma troveremo il modo di festeggiare anche noi il Thanksgiving e per ora noi cybernauti festeggeremo il CyberMonday..insomma un modo come un altro per iniziare lo scannamento del portafoglio natalizio.

Quindi mettiamo in ordine queste ricorrenze al 66,6 % periodico anche nostre..

Thanksgiving Day che e’ il quarto giovedi’ di Novembre (da noi i tacchini saranno salvi)

Black Friday che e’ il venerdi’ dopo il Thanksgiving.

Cyber Monday che e’ il lunedi’ successivo al Black Friday.

La mia curiosita’ e’ di capire perche’ lo chiamano nero sto venerdi’ ed ho letto che e’ per l’incasinamento del traffico automobilistico e pedonale di gente che corre nei negozi per comprare oggetti superscontati ma se facciamo due calcoli coi commercianti che di questi tempi viaggiano in rosso con la pecunia..vendendo un poco di mercanzia che stava ammuffendo passano momentaneamente in nero e cosi’ potranno sovvenzionare Equitalia che di equo ha abbastanza poco e tra non molto cambiera’ nome per la serie cambiano i suonatori ma la suonata sara’ sempre la stessa.

Buon 25 Novembre duemilaesedici e che l’euro sia con voi.

ps..mi sono alzato presto non per fare il post ma per beccare su Amazon prodotti scontati ma sono sfigato.. vedo sconti del 30% reali anche su macchine tipo la coreana Kia Soul offerta a meno di 19.000 euro con pacchetto manutenzione di 24 mesi, 30.000 km in omaggio e con opzionali tipo cambio automatico a doppia frizione, vernice bycolor, Suv Pack estetico (e che e’?), navigatore satellitare, radio touchscreen, climatizzatore automatico bizona e bla bla bla e pure una serie di cene da Toto’ e Peppino di Caselle..ma non vedo offerte buone su computer anche se paragonate ai negozi siamo ad un meno 20% per fare es un desktop HP 20.co11nl all-in display da 19,5 indici processure Apu_Amd quad-core Ram da 6GB HDD da 1 TB a 380 eurini..

naaaaa torno a nanna e domani anzi oggi faro’ un ordine alla farmacia Benok con sconti medi del 35% alla faccia del Bisciari che non scala manco un cents..harpagon..quand il y a a’ manger pour huit, il y en a bien pour dix.

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Windows 7 Build 7601 Questa copia non è autentica.

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Mo’ vi dico.. un vicino mi aveva chiesto l’opinione sul Windows10 ed era titubante nell’accettare la proposta di mollare il suo Windows 7 che fungeva benissimo e catapultarsi sul nuovo sistema avanguardistico con tanto di Cortana al suo servizio e la mia e’ risposta e’ stata di non lasciare la via vecchia per la nuova, soprattutto per il fatto di non aver noie ..ma pero’ ci stava sempre la via d’uscita entro il mese dalla nuova applicazione con tutti i presupposti di perdita di qualche file..il buon vicino allora chiudendo occhi e orecchie ha scaricato Windows 10.
Bon..a parte qualche piccola magagna soprattutto sui servizi di Cortana, su icone che sparivano dalla tray bar e su programmi che non potevano essere adattati al nuovo sistema, era accettabile questa variazione si S.O.

Felice e scontento ha proseguito facendo passare il mese, senonche’ ad ogni aggiornamento (ne son passati 4 di cui uno sostanziale) uscivano degli inconvenienti tali al punto che e’ stato indotto ad effettuare il ripristino al suo vecchio Windows 7.

Qui arriva il dramma …spostando santi ed animali si e’ trovato al problema fastidioso relativo alla propria licenza Microsoft ed alla frase in oggetto

BUILD 7601 Questa copia di windows non è autentica

apparsa prima a grande schermo e poi in piccolo a destra in basso vicino all’orologio senza alcuna possibilita’ di rimozione..ora il fatto e’ normale se la copia fosse craccata ma lo spiacevole e’ quando tale notizia sia comparsa su di lui che aveva regolarmente acquistato il SO..quindi domandandosi come mai era stato accusato di tale comportamento illegale ha chiesto aiuto e da qui e’ scaturito il post odierno adatto sia a lui che a quelli come lui hanno sganciato piccioli per acquistare sto programma Microsofte.

Allora..

Solitamente questo accade quando si reinstalla il sistema operativo dopo aver formattato l’hard disk. Non si sa perche’, ma evidentemente Windows crede di non essere al posto giusto, di essere stato “rapito”, “contraffatto”, e quindi lo segnala all’utente.

Bel problema. Ma c’è una soluzione?

Certamente! Ne abbiamo piu’ di una che puo’ fungere e per ora scarto la craccagione postata in fondo e indico i vari sistemi..provateci e se non ci riuscirete a togliere la frase.. in ultimo la toglieremo facendo il lavoro piu’ ovvio..

Siete pronti? Siete caldi? Dai…
Aprite la finestra del prompt dei comandi (la finestrella nera con la scritta bianca/grigio chiaro stile “Dos”).

Lo trovate andando sulla lista dei programmi e poi su accessori, oppure scrivendo nella barra di ricerca del menu’ principale di windows (guardando lo schermo, in basso a sinistra, sulla barra, cliccate sul simbolo di Microsoft.. la bandierina di quattro colori) il comando “Cmd” (dovrebbe apparire poi in alto nei risultati).

Importante occhio a non farlo partire con un semplice click, ma cliccateci sopra con il tasto destro e scegliete la voce “Esegui come amministratore”. OK?
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Una volta aperta la finestrella nera, dovete scrivere alcune righe di comando. Qui potete provare tre alternative:

PRIMO SISTEMA

scrivere SLMGR -REARM
e dare invio. Una volta finita la procedura (vi appare una finestra di conferma) riavviate il computer.
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Occhio, se scrivete tutto attaccato vi viene fuori l’errore “non e’riconosciuto come comando interno o esterno, un programma eseguibile o un file”.

Questo perche’ dovete scrivere la prima parola seguita da uno spazio e poi il “-” attaccato alla seconda parola.

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Ha funzionato? la scritta e’ sparuta?
Non ha funzionato? Miiiiiiiiiiiiii che sfiga e allora..

SECONDO SISTEMA

Proviamo quest’altra dicitura:

scrivere SLMGR /REARM
lasciare uno spazio dopo la prima parola e dare invio. Una volta finita la procedura vi apparira’ una finestra di conferma.. riavviate il computer.

Ha funzionato con slash o barretta obliqua che sta sul tasto del 7?
Non ha funzionato? Insistiamo e qui si fa dura stiamo esaurendo il numero delle prove consentite.

TERZO SISTEMA

Provare quest’altra dicitura (sono piu’ righe da digitare una alla volta, dando sempre invio):

scrivere
slmgr.vbs -ipk qui devi scrivere la tua product key, la licenza Windows
e dare invio. Poi, scrivere:
slmgr.vbs -ato
e dare invio. Riavviare il pc.
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Ha funzionato? Cavolo ..allora avendo superato le tre prove sara’ uscita la frase

Errore: 0xC004D307 Il numero massimo di ripristini e’ stato superato. Per tentare di effettuare un nuovo ripristino, e’ necessario reinstallare il sistema operativo

Ovvio che non reinstalliamo una cippa (altrimenti non avrei messo tre prove) e per azzerare le prove andiamo sul comando “Regedit”, lo si cucca sempre digitandolo dalla barra di ricerca, quella utilizzata prima per cercare “cmd”.

Una volta fatto seguite questo percorso percorso:

HKEY_LOCAL_MACHINE

SOFTARE

Microsoft

Windows NT

CurrentVersion
SoftwareProtectionPlatform

quindi, sulla finestra a destra cercare “SkipRearm”, cliccateci sopra con il tasto destro del mouse e selezionate “Modifica”; nella finestrella che si apre modificate lo “0” (zero) mettendo al suo posto “1”. Date ok, chiudete tutto e riavviate.

Dopodiche’ riprovate le procedure riportate sopra.

Non ha ancora funzionato? Sicuro che il sistema sia originale?Nel secondo caso passa alle ultime due righe.

Well allora abbandonate gli smanettamenti e andate di telefono, preparate prima il Product Key (quello a cinque grupi con 5 alfanumeriche) e l’ID che avete recuperato leggendo l’etichetta del certificato Microsoft del Sistema Operativo..fate lo 02.38591444 seguite i numeri sino ad arrivare all’operatore e il gioco e’ fatto.

All’illegale non conviene fare la telefonata ma deve disinstallare l’aggiornamento KB971033 che e’ il programma gestore delle copie non originali Remove Wat o Windows Loader.

I Would.

vorrei

Vorrei tornare fanciullo.
Vorrei risentire l’odore della miscela della mia motoretta.
Vorrei spremere il dentifricio nel vasetto della crema notte.
Vorrei togliere il mastice dal vetro appena messo e fare le palline da tirare ai piccioni cagatori.
Vorrei rompere i vecchi termometri far uscire il mercurio e divertirmi con le gocce che escono si congiungono e si dividono.
Vorrei mettere lo zucchero nel serbatoio della macchina dei vigili di Borgaro.
Vorrei fare la mia impronta sul marciapiede di cemento fresco.
Vorrei mettere le puntine da disegno nella ruota del postino che porta sempre le multe.
Vorrei fare un rutto modulato lungo 10 secondi.
Vorrei evitare di invecchiare.
Vorrei che fosse sempre estate.
Vorrei credere che l’astronauta sia un lavoro da poter fare anche di giorno perche’ di giorno non ci sono le stelle e non si sa dove atterrare. Vorrei credere che un amico rimanga amico e non tradisca mai.
Vorrei credere che la Ferrari sia migliore della Mercedes.
Vorrei infine pensare e credere che il risultato delle elezioni in USA sia solo una bufala e che i due erano partecipanti su candid camera.

trump

Nutella oleosa.

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Forte la Ferrero… mentre tutti scrivono che il loro prodotto e’ senza olio di palma loro asseriscono che ce lo mettono ed e’ meno pericoloso delle schifezze inserite dalla concorrenza.

Ricordate l’oracolo della Sibilla? Ibis, redibis, non morieris in bello.

Allo stesso modo la Ferrero comunica una cosa che puo’ essere letta in un modo o nell’altro semplicemente cambiando una virgola.

Fa male l’olio di palma? Illustri scienziati hanno detto no.

Dov’è l’inganno? Semplice.

Nessuno dice che il problema non e’ legato all’uso dell’olio di palma, bensi’ al fatto che, essendo presente in tantissimi dei prodotti che acquistiamo quotidianamente, si finisce per perdere il controllo del quantitativo che se ne consuma quotidianamente.

Tradotto.. se mangiate solo un cucchiaino di Nutella non vi succedera’ nulla. (azz..due negazioni positivizzano.)

Qualcuno puo’ negarlo? Il problema e’ che, casualmente, hanno dimenticato di fornire questa seconda parte dei celebri studi scientifici. Per alcuni si tratta di una frode.

Per altri di una strategia vincente di comunicazione.

Appunto.. ibis, redibis, non morieris in bello? Oppure: ibis, redibis non, morieris in bello? Alle volte e’ solo una questione di virgole e andate giu’ di Nutella.

P.S. Ve lo ricordate il post della virgola? Non lo avete lettooooooooooo.. naaaaaaaaaaaaaaa ergo mi ripeto…e colmo la lacuna postacea.

C’era una volta una virgola, con le palle piene dalla scarsa considerazione in cui tutti la tenevano.

Persino i bambini delle elementari la prendevano per il culo.
Che minchia e’ sta virgola, dopo tutto?
Nei giornali nessuno la usava piu’, nelle chat non la cagavano, la buttavano giu’ alla membro di segugio o cazzodicane qualdirsivoglia.

Un bel giorno sta virgola disse ” basta “ durante una riunione dei G12, mi son rotta i pendenti.

Il Presidente Osbama, presa nota del travaso coglionesco della virgola, scrisse un breve appunto dopo una lunga chat su MSN col Presidente Sputin:
“Pace, impossibile lanciare i missili.”

e lo passo’ toutdesuite al Generale delle sforze disarmate.

Qui viene il bello…
In quel momento, la piccola, insignificante e trascurata virgola mise in atto il suo piano e si sposto’ (essendo bastarda).

Si sposto’ di una sola parola appena … un solo saltino.Opp ..Opp..
Cio’ che lesse il Generale fu’:

“Pace impossibile, lanciare i missili”

….e scoppio’ la guerra mondiale.

E tutti morirono infelici e scontenti.

Quindi succo del discorso tu devi fare attenzione alle piccole cose, sono il seme di quelle grandi e non mi riferisco alla virgola che trovi sul muro dei cessi del motel dell’area di servizio quando manca la carta igienica.

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Icone Desktop.ini fastidiose.

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Se non vado errato tu sei quello che in Messenger faceva sempre le domande e ti rispondo dal blog perche’ penso siate in molti ad avere il problema dell’apparizione sul desk di icone contenenti file del tipo desktop.ini.

Ho fatto le prove di ogni mortale andando sui motori ed effettivamente non ho beccato una risposta tale da soddisfare la soluzione del problema e mi piace uno che dice di fare una petizione alla Microsoft per redarguire i programmatori e nel contempo convivere con queste icone che appaiono sul desk e soprattutto non piazzate dal meschino utente.

Premetto che tra poco con due manovre te le faro’ scomparire e come vedi nel jpg sopra ne avevo proprio due li in alto a sinistra le vedi?

Cominciamo pero’ una lezioncina per definire queste icone..

Per primo esse non appaiono perche’ hai messo Windows10 ma probabilmente qualche virussetto ti ha modificato dei parametri di impostazione all’interno delle opzioni cartella che hai nel pannello di controllo.

Proseguo precisando che i file desktop.ini sono dati che il sistema operativo imposta inizialmente DA NASCONDERE per evitare che pellegrini come te possano cancellarle (a parte che prima di cancellarle ti esce una form che ti avvisa che togliendo il file il tuo pc perdera’ dei dati essenziali col conseguente malfunzionamento) perche’ il file contiene all’interno tutte le informazioni utili per ricordare le modifiche eseguite al look del desktop, agli sfondi, colore, colore cartella etc etc ..

quindi ripeto non e’ un virus, non e’ un errore di windows 10 e soprattutto quel dato serve.

Io lo lascio visibile per poter capire le modifiche effettuate e se a te da’ fastidio e scommetto che lo hai cancellato seguendo le indicazione prese sul web e mo’ chiedi l’help al buon togotuentinain.

Allora ti consiglio di andare nel cestino e di farlo tornare al suo posto e se invece hai fatto ulteriore pulizia con il Ccleaner non cagarti sotto in quanto windows 10 ha perso quei dati ma te li ricreera’ quando farai manovre sulle cartelle (ed e’ per questo che sono ritornati..pistola).

Ora ciancio alle bande e segui questi passaggi se non vuoi vedere ste cartelle desktop.ini.

(probabilmente lo avrai capito dal jpg.di cui sopra) ma ti indico come arrivarci alla form nella foto. Quindi rica pitolando..

PER NASCONDERE ICONE DESKTOP.INI APPARSE SUL DESKTOP.

1.Vai su “Start“, quindi seleziona “Pannello di controllo“.

2. Ora scegli “Aspetto e personalizzazione“, (tu andavi su cartelle) e seleziona”Opzioni Esplora File“.

3. “Visualizzazione“.
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4. Scorri la finestra “Cartelle e file nascosti” e togli il punto da “Visualizza cartelle, file e unita’ nascosti“ e mettilo nel “Non visualizzare cartelle,e unita’ nascosti”

Ora guardati lo schermo

I tuoi problemi sono risolti e le tue odiate Icone sono ite..te capi’?

Ps..Se vuoi farti del male segui i consigli dei saponi del web copio e incollo e consiglio gli altri lettori di non fare come indicato..

Passare a HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer

Modifica / creare nuovo valore DWORD: UseDesktopIniCache con i dati 0

Per quanto mi riguarda, non ho avuto il valore, così ho dovuto crearlo. Dopo il riavvio, ha creato automaticamente il valore di HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\WOW6432Node\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer

Azz..Ma ci sono o ci fanno.. Ma come si fa, come si faaaaaaaaaaaa e non ringraziatemi perche’ dei vostri ringraziamenti mi ci pulisco..le gengive

In vino veritas in grappa figuriamocis.

Energy Saver Pro.

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Buttando l’occhio sui social di Lella vedo che ritorna di moda il solito pseudoelettricista Alessio Monti che spiega a tutto il mondo come fare ad abbassare i costi della bolletta elettrica (le percentuali sono in media del 75 pecciento).. la soffiata e’ la solita che alla fine della fiera come dritta e’ quella di acquistare un apparecchietto il cui nome e prezzo (sceso da 150€ iniziali a 45€ superscontati in occasione della festa delle vulvivendole di viale zara) sono cambiati negli anni (da Topweb Offers all’ultimo brand Energy Saver Pro ) ma la castigata e’ sempre la stessa.

L’evoluzione della presentazione che prima era piazzata in ICQ, C6, Messenger ora e’ su dove la massa si e’ spostata ovvero in Facebook, Twitter, Instagram, Viber,Wechat,Linkedin,Telegram etc etc..il bello e’ che l’Antitrust e’ gia’ intervenuta diverse volte stabilendo l’inutilita’ del pezzo di plastica e ficcando le relative sanzioni che lasciano il tempo che trovano.

Inoltre la societa’ si e’ cuccata multe per diffusione di informazioni non veritiere in merito ai contenuti e/o alle modalita’ di esercizio di diritti contrattuali.

Insomma, oltre al danno di un pezzo inutile, la beffa di un rimborso che non arrivera’ mai anche se sulla scatoletta vi dicono che a norma di legge l’apparecchietto e’ garantito due anni con relativo risarcimento in caso di malfunzionamento.

Quindi occhio alle castigate Restate scettici, restate diffidenti.

Per chi non avesse letto i precedenti post in merito al Monti Alessio di cui sopra, vi faccio un copia incolla ctrl+c e ctrl+v e occhio che continuando ovviamente la lettura .. sara’ delle serie a vostro rischio e pericolo…

Capita di imbattersi in nomi gia’ noti tra le segnalazioni che ci arrivano ogni giorno. Non e’ la prima volta che segnalate l’apparecchietto che vi salva dalle bollette elettriche, un bieco trucco acchiappasoldi indirizzato a chi ha semplici esigenze di risparmio. Di norma ci limitiamo a rimandarvi alla vecchia sbufalata, ma all’epoca Maicolengel non aveva raccontato tutto.

L’esca attiraclick segue infatti lo stesso iter.. una persona qualunque, al quale presto dovrete appioppargli la santita’ per esigenze di copione, ha deciso di rendere pubblico un incredibile segreto su una piattaforma altrettanto qualunque (blog, messenger, multiply, a voi la scelta). Questo “segreto” viene proposto come la soluzione definitiva a problemi piuttosto comuni, oppure la risposta ad alcune esigenze. Si tratta di uno stratagemma gia’ analizzato a suo tempo… con la sola differenza che, questa volta, non abbiamo la MILF stangona e sorridente a rivelarci il formidabile trucco.

L’autore si presenta come Alessio Monti, di professione elettricista… fin dalle prime righe ci tiene a sottolineare di essere uno come tanti e di averle provate tutte. Ma proprio tutte. Perfino il celeberrimo “trucco dell’elettricista alpino”.

Non lo conoscete? E dai, che lo avete fatto almeno una volta in qualunque situazione.. quando tutto va a rotoli, ricorrete alle “grappette” da servire al contatore testardo, cantandogli “Bevilo, bevilo, bevilo tutto d’un fia’ ghe denter la genziana ca la fa ben ”.

Dicono che in vino veritas, in grappa figuriamocis. Non mi credete? E allora sparatevi un bel sgnappino prima di leggere questo formidabile testo del Mario buttailminestrone..

Lavoro da 20 anni come elettricista, e da quanto posso ricordare I prezzi del consumo elettrico non fanno altro che crescere! E si sa che sono gonfiati artificialmente! Per questo a casa mia da sempre maneggio con i contatori, ora ci metto una grappetta, ora una calamita, ora li mando un po` indietro collegando una fase a terra sul tubo dell’acqua, ora gli infilo il rotolo delle negative tra vetro e disco per bloccarlo, ora gli faccio il foro e blocco la rotazione del disco col chiodino, ora avvolgo un filo collegato al neutro e faccio da calamita indotta..ora ora ora

Non ci avete capito ‘na mazza? Tranquilli! Applicate i trucchi citati finche’ non sarete colpiti da una specie di Epifania di nome Lo la.

Ciao, sono Lola Fox. Mi intrometto perche il togoventinuovo e’ leggermente fuori uso. Ha scoperto la camomilla dell’alpino.

Mentre dorme, vi spiego un paio di cose.

La leggenda per la quale sia possibile rallentare i contatori elettrici con una calamita nasce dal fatto che in passato, questo sì, si sono registrati casi in cui qualcuno aveva rallentato i contatori elettrici TRIFASE. Nelle abitazioni civili non c’e’ la trifase a 400 volt, ma la monofase a 230 volt. Per cui, se pensate di architettare qualche truffa sappiate che non funziona. Gli attuali contatori elettronici di ultima generazione hanno al loro interno un rilevatore di campi magnetici che segnala in centrale la presenza di campi magnetici anomali.

Con la lettura da remoto, il vostro gestore puo’ verificare se cio’ che segna il contatore e’ equivalente all’energia reale fornita. Quindi, laddove sussistano grosse discrepanze, verra’ subito fatto un controllo al contatore.

Infine, manomettere il contatore e’ un reato: si chiama TRUFFA e puo’ fare piu’ danni di quello che possiate immaginare. Se ne conclude che cio’ che scrive il nostro famigerato elettricista o appartiene al passato (perche’ ora e’ in carcere) oppure e’ un falso colossale.

Il nostro istigatore a delinquere si dovrebbe si vergognare di cio’ che scrive. Non conosco nessun elettricista che dice “consumo di luce”. Il personale tecnico del settore parla di “consumi energetici”, volgarmente “consumi elettrici”. “Consumi di luce” lo diceva mia nonna che aveva la III elementare e faceva la contadina e casalinga.

Nel presunto post si parla di un “articolo scientifico” nel quale sono spiegati tutti i dettagli. Dov’e’? Ho molta curiosita’ di conoscere come funziona l’Energy Saver Pro, ma non ho trovato nulla di tecnicamente esaustivo… tivo… tivo… tivo…finito con tivo]

… ugh. Odio il mal di capa post-bevuta. Almeno stavolta non mi sono svegliato con un calzino in bocca.

Grazie alla Lola Foxtrott…Dicevamo? Ah, si’.Il testo tradotto alla cazzomannaggia lascia intravedere un espediente abbastanza ricorrente nelle pubblicita’ ingannevoli.. un unico testo tradotto in piu’ lingue per aumentare le possibilita’ di raggiro. Non a caso abbiamo anche una versione russa di tal Anekcen Webuob, con lo stesso testo. Niente “grappetta” pero’. Immagino usino il “metodo del cosacco del din don”.
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Avrete sicuramente presente il modello fornito dalle televendite americane: il prodotto viene presentato come il migliore sul mercato, i cui pregi vengono elencati da un simpatico e affabile “esperto” del settore. A un certo punto, guarda caso, la televendita passa ai commenti di chi l’ha provato: “All’inizio ero un po’ scettico” e “Grazie a questo prodotto” sono due frasi che tentano di avvicinare l’incauto acquirente sfruttando la normale diffidenza, dandogli cosi’ la falsa impressione che le esperienze personali valgano piu’ di mille parole.

Nomi assolutamente comuni, anonimi quanto i discorsi dei partecipanti al Grande Fratello, riferiscono delle loro meravigliose esperienze con Energy Saver Pro. Completa il tutto un riquadro con commenti come fossero stati inseriti tramite un plugin per i commenti social sul blog.

Confrontando la versione italiana con quella russa, i commenti risultano identici… perfino le foto, il numero di like, le parole spese, il template, il nome della piattaforma blog.

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Neppure cliccando sui nomi o sulle foto si viene rimandati ai loro presunti profili. In sintesi, queste persone non esistono. Come non esiste neppure Alessio Monti che puo’ essere il classico zerocode che gira in ferrari testaviola.

Il raggiro e’ quindi dietro l’angolo. Entrambe le versioni rimandano allo stesso sito, di cui esistono piu’ versioni in altrettante lingue. Quella in italiano cavalca l’allarmismo citando presunti “esperti di tutto il mondo”, regolamenti regionali e un “futuro di bollette estremamente alte”.

Secondo gli esperti di tutto il mondo, gli Italiani vedranno salire ancora le cifre da pagare per le loro bollette elettriche quest’anno, dato che il costo dell’elettricita’ sara’ piu’ alto. Il costo derivante da nuovi regolamenti regionali come la tassa sulle emissioni verra’ sostenuto dai consumatori nella forma di imposte più elevate del previsto per i servizi energetici di tutti i tipi, con la conseguenza di dover pagare bollette estremamente alte.

Il succo del prodotto? Stiamo parlando di un semplice aggeggio che, attaccato alla presa di corrente, prometterebbe riduzioni stellari – addirittura del 75%! – sul consumo della corrente elettrica. Uno stratagemma che ricorda il pacco dei tubi Tucker, a firma Mirco Eusebi, oggi agli arresti domiciliari con una condanna per truffa e associazione a delinquere, ridotta a 6 anni e qualche mese per “prescrizione” del reato di truffa. Bella, l’Italia che funziona.

Come potete vedere in questo video, non c’e’ alcun risparmio significativo. Dalla descrizione del video:

[T]he plugs have no significant effect on a home power bill, since the only effect they have is random compensation for any continuous inductive loads in the home like transformers in power supplies. But even then, it’s just a random correction of power factor (relationship of the voltage waveform to the current waveform) and as this is not even monitored by most household meters it won’t have any effect on your bills at all.

La societa’ a cui fa riferimento Energy Saver Pro si chiama Topweb Offers, ma non serve andare troppo lontano per capire dove sta la verita’. Se n’e’ occupato AltroConsumo, il quale spiega ulteriormente come (non) funzioni.

Seguendo le istruzioni riportate sul libretto sono state effettuate due misure di consumo elettrico (con un carico da quasi 2 Kw) con e senza Energy Saver Pro: il consumo si e’ rivelato esattamente lo stesso. Il dispositivo vantava la capacita’ di abbattere del 75% i consumi domestici, allacciandosi a una singola presa elettrica, grazie alla riduzione delle interferenze presenti nella rete di casa. Se anche ci fossero interferenze in una rete domestica, quindi dispersioni di energia, sicuramente queste non andrebbero a incidere in maniera significativa sui consumi, ma, al contrario, potrebbero causare problemi come il malfunzionamento della rete stessa. Percio’, dati alla mano, acquistare questo dispositivo e’ del tutto inutile.

Vabbuo’ riprendo il post in diretta e vedo che siete arrivati sino in fondo. Ripeto che quanto sopra e’ stato ripostato pari pari dopo diversi anni e quindi qualche link non fungera’.

Il solito consiglio e’ quello di andare sui motori di ricerca quando qualche cosa assomiglia alla classica bufala e forse eviterete di buttar eurini dalla finestra.

Contabilizzatori Termosifoni.

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A proposito di Valvole Termostatiche e contabilizzatori di calore che lo stato Italiano ci ha imposto ad inserire entro la fine del 2016 per pseudo risparmio energetico antinquinamento, mi sovvengono delle riflessioni…

Per conto mio ci sono all’Inferno due gironi non documentati da Dante (non quello dell’olio)… uno e’ pieno di inventori di aperture a strappo tipo yogurt e rotoli di carta igienica (condannati all’eternita’ ad aprire confezioni difettose) e uno pieno di inventori di dispositivi per il risparmio energetico (condannati all’eternita’ a passare dal freddo polare a temperature africane ogni due ore).

Il secondo e’ pieno anche di termotecnici e legislatori che non capiscono un cazzo su come evitare inquinamenti ma capiscono molto a come fare per alleggerire il portafoglio Italico.

Stendo un velo pietoso e la chiudo qui.

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