Archivio mensile:Aprile 2012

Tutto Sull’IMU.

Tra tutti quelli che ti indicano come fare per pagare l’IMU ho trovato delucidazioni complete e se dico complete intendo anche le visure catastali in rete e assolutamente free, ovvio che dovrai conoscere il tuo Codice Fiscale e quantomeno il foglio, la particella e il sub di cosa dovrai pagare… di seguito illustro come calcolare l’IMU sulla prima casa e piu’ in generale sugli immobili.
Inoltre potrai trovare esempi pratici su come seseguire il calcolo dell’IMU e un Foglio di calcolo (Excel e Calc) da scaricare gratis.
Tieni presente, comunque, che le indicazioni presenti, e in quelle indicate nei link, non sono garantite sicure e prive di errori al 100%, in quanto vengono proposte “cosi’ come sono”. Pertanto da buon pirla non mi assumo alcuna responsabilita’ per problemi o danni eventualmente causati da tali indicazioni e nota che questo l’ho imparato da Monti, quindi se vuoi evitare il faida te, cuccati un commercialista o fai la coda al Caf e mentre codazzi sgrana un rosario con tutte le maledizioni da indirizzare a chi salva l’Italia e ammazza gli Italiani.

CALCOLARE LA RENDITA CATASTALE

Prima di procedere al calcolo dell’IMU devi conoscere la rendita catastale del fabbricato o più in generale dell’immobile.

Per conoscere la rendita catastale dell’immobile devi essere in possesso dei dati catastali.
I dati catastali li puoi vedere nell’atto di compravendita (o rogito) dell’immobile (casa o terreno).
Comune, Sezione (se presente), Foglio, mappale (particella) e sub (subalterno) sono dati catastali che ti servono per calcolare la rendita catastale.
Tieni presente che un immobile (anche un solo appartament) puo’ essere composto da piu’ sub (subalterni e non da gente come me che scende negli abissi di 5 metri di Casalcoso).

Se non hai nessun documento da cui ricavare i dati catastali, son cazzi tua e sei obbligato ad alzare il culo dalla sedia e vai presso il catasto o agenzia del territorio e chiedi una visura catastale per indirizzo o per nominativo.
Le visure catastali ricordati che sono gratuite, non farti fregare.
Per trovare l’ufficio dell’Agenzia del territorio a te più vicino, collegati al link: Trova l’ufficio A.T.

Ricavati i dati catastali dal documento di acquisto della casa (o immobile),
1 – collegati al link Agenzia del Territorio visura dati catastali
2 – inserisci il tuo numero di “Codice fiscale”
3 – inserisci il “Codice di sicurezza” che leggi nel riquadro
Se non decifri il codice, clicca sulla voce “altra immagine” per ottenerne un altro.
4 – clicca sul pulsante Accedi

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5 – dal menu a discesa, scegli la provincia dove e’ ubicato l’immobile e clicca su “Applica”
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6 – scegli “Catasto Fabbricati” dal menu (o lascia Terreni se devi consultare questo tipo di categoria)
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7 – scegli il comune, e se esistente, inserisci la sezione urbana
8 – digita il numero del Foglio, sull’apposita casella
9 – digita la particella (o mappale)
10 – digita numero di Subalterno (sub), se esistente
11 – clicca sul pulsante “Ricerca”

IMU2.jpg

Potrai così visualizzare:
la categoria di appartenenza (poniamo come esempio A/2);
la rendita catastale (poniamo come esempio Euro 370,25).
Memorizza i dati copiandoli su un foglio (di calcolo o di carta!).
12 – clicca sul pulsante “Indietro”
13 – e ripeti l’operazione per gli altri Subalterni (o particelle), se esistenti.

Poniamo ad esempio di aver ottenuto per il secondo sub,
C/6 come categoria catastale
Euro 65,27 come rendita.

CALCOLARE IL VALORE CATASTALE DEL FABBRICATO

Ottenuta la rendita catastale dalla visura catastale, ora devi calcolare il Valore catastale del fabbricato o del terreno.
Se l’immobile rientra nelle categoria:
da A/1 a A/9C/2C/6C/7,
– moltiplica la rendita per 1,05 e poi moltiplica per 160

da B/1 a B/8C/3C/4C/5,
– moltiplica la rendita per 1,05 e poi moltiplica per 140

A/10D/5,
– moltiplica la rendita per 1,05 e poi moltiplica per 80

da D/1 a D/4da D/6 a D/10,
– moltiplica la rendita per 1,05 e poi moltiplica per 60

C/1,
– moltiplica la rendita per 1,05 e poi moltiplica per 55

Per i terreni agricoli,
moltiplica il reddito domenicale per 1,25 e poi moltiplica per 130 o, 110 se coltivatore diretto.

ESEMPIO PRATICO DI COME VIENE CALCOLATO IL VALORE CATASTALE

Ecco i cacoli da eseguire seguendo l’esempio suesposto.

Calcolo del valore catastale di un immobile
con categoria A/2 con rendita catastale 370,25
e, categoria C/6 con rendita catastale 65,27.-
370,25 x 1,05 x 160 = euro 62.202,00.-
65,27 x 1,05 x 160 = euro 10.965,36.-
Il totale del valore catastale del fabbricato risulta uguale ad euro 73.167,36.-

CALCOLARE IMU – L’IMPOSTA MUNICIPALE UNICA

Per calcolare l’IMU dovrai ora,
moltiplicare il valore catastale per l’aliquota del 0,40% per la prima casa;
moltiplicare il valore catastale per l’aliquota 0,76% per le altre proprietà ricadenti nelle categorie suesposte.
Poi, a discrezione del Comune le aliquote potranno variare.
Quindi sulla prima casa potrà essere applicata una aliquota minima dello 0,20% e una massima dello 0,60%.
Sul tutti gli altri immobili, potrà essere applicata una aliquota minima dello 0,46% e una massima dello 1,06%.

Inoltre sulla prima casa potrai detrarre euro 200,00 oltre a euro 50,00 per ogni figlio residente nell’abitazione con età inferiore a 26 anni.
Però non potrai detrarre più di euro 400,00.-

ESEMPIO PRATICO DI COME SI CALCOLA L’IMU

Continuando a seguire l’esempio sopra riportato, vediamo come si calcola L’IMU
su un’immobile con valore catastale di euro 73.167,36.-, valutando alcune ipotesi.

IPOTESI 1
Prima casa.
Un figlio residente con meno di 26 anni.
Il comune non varia l’aliquota.
Calcolo IMU: 73.167,36 x 0,40/100 - 200,00 - 50,00 = IMU da versare euro 42,67

IPOTESI 2
Prima casa.
Il comune aumenta l’aliquota dello 0,15%.
Calcolo IMU: 73.167,36 x (0,40+0.15)/100 - 200,00 = IMU da versare euro 202,42

IPOTESI 3
Seconda casa o altro immobile ricadente nelle categorie suesposte.
Il comune non varia l’aliquota.
Calcolo IMU: 73.167,36 x 0,76/100 = IMU da versare euro 556,07

IPOTESI 4
Seconda casa o altro immobile ricadente nelle categorie suesposte.
Il comune aumenta l’aliquota dello 0,25%.
Calcolo IMU: 73.167,36 x (0,76+0,25)/100 = IMU da versare euro 738,99

SCARICA I FOGLIO EXCEL PER IL CALCOLO DELL’IMU e VALORE CATASTALE

Per scaricare il file excel (come da figura),
che ti permette di calcolare l’IMU in modo facile oltre al valore catastale,
– clicca su Scarica file calcolo-IMU-e-valore-catastale.

LINK UTILI PER IL CALCOLO DELL’IMU

Sul web esistono molte altre pagine utili che ti aiutano a calcolare l’IMU.
Qui sotto te ne propongo alcune interessanti.
– Guida Fisco 1
– Guida fisco 2
– Catasto in rete
– Calcolo IMU

Diversamente Giovani.

diversamente giovani.png
Ebbene ci sono, eccoli i diversamente giovani quelli con la sindrome di PeterPan la nostra gioventu’ anziana. In effetti molti eterni delfini sembrano condividere il destino di Carlo d’Inghilterra, invecchiato in sala d’attesa, o quello di certi enfant prodige che col tempo smarriscono il prodige e si tengono solo l’enfant. Se ci pensate bene e ci fate caso persino un settantenne puo’ sembrare un giovanotto arrembante per il semplice fatto che i diversamente giovani non mollano la presa e pensare che non molti anni fa i quaranta- cinquantenni erano rottamati o riciclati in mestieri tipo nonno a tempo pieno con annesso nipote e/o cagnolino, giornale, con la prospettiva discussionale a base di colesterolo, trigliceridi esami vari clinici e iter pensione sempre bloccata dai Monti di turno…
Il problema e’ che in Italia il narcisismo sta diventando una malattia senile. Altrove e mi riferisco extra italy il capo di un partito (banca,ufficio, ospedale, universita’) si congeda dal palcoscenico e scivola con tutti gli onori dietro le quinte o nella buca del suggeritore. Qui invece il diversamente giovane, rimane aggrappato al proscenio con le unghie e coi denti, se e’ il caso anche con la dentiera fissata con implantologia e non quella incollata. Gli incarichi consultivi, prerogativa sacrosanta dei vecchi saggi, lo deprimono molto assai. Lui il D.G vuole esserci, apparire, contare. E cosi’ innesca l’effetto-tappo.. poiche’ si rifiuta di scendere dal Treno della Vita, chi gli sta dietro non riesce ad avanzare e quelli ancora piu’ dietro neppure a salire. Deve aver confuso il prolungamento della vita con quello della poltrona. Forse perche’ per lui solo la poltrona e’ vita. O pirla scendi da sto treno del cazzo e guardati allo specchio.. ormai sei quello che tu una volta definivi matusa rimbambito, largo ai giovani e vai sulla panchina dove la sbarbata ti ha ceduto il posto per compassione, col giornale o con gli esiti dell’Igmk ,del colesterolo e dei trigliceridi mentre il cagnolino ti piscia su una gamba e ricordati che non si va in pensione perche’ si e’ vecchi ma si diventa vecchi se si va in pensione. Ora che ti ho sollevato lo spirito mi sparo un’ora di spin perche’ fuori piove e non posso fare la solita corsa.

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Iperbarra Word 10:

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Ora che ti sei liberato sapendo di avere Windows 7or Windows 2k or Windows XP or Windows Vista e  sei esigente col tuo Word10 perche’ vuoi una iperbarra galattica, potente e piena di funzioni devi scaricare ed installare questo add

Word 2010 PowerHouse Addon

Una volta installato, avvia Word e clicca sulla voce “PowerPack” in alto a destra (la destra e’ quella che usi per scaccolarti se non sei mancino), per far apparire la nuova barra.

Fatto tutto? Gia’ fattoooo? O forse non ti viene lo scarico in inglese  perche’ sei pirla e lo vuoi scaricare dal sito Italico? Bahprova qui tanto e’ sempre free.

Ora se vuoi cercare velocemente documenti, immagini o altro, inserisci la parola chiave in “Keyword” e clicca su “Google” se desideri cercare le pagine web che le contengono.

Se sei alla ricerca di immagini, premi “Images” per far partire la ricerca su Internet, semplice no? E’ come rubare la caramella al bimbino.

Che dicesti? Lo potevi fare ugualmente aprendo due finestre? E chi ti dice niente, ma cosi’ lo fai agendo solo su Word ti pare? A te la liberazione ha chiuso le cellule ragionamentali se pensavi cosi’ e hai continuato a leggere..vabbe’..

Inoltre, mentre stai creando un documento, potresti segnare un elenco di cose da fare.. per avere tale lista sempre a portata di clic, compila il campo “Add” e clicca su “Add Task“.

In qualsiasi istante avrai l’elenco completo delle fasi da seguire cliccando su “List“, ma devo proprio dirti tutto.

Capito mi hai? Bah io t’ho detto… ti fa Cuma al te par.. Mangia bev e tas,
e viv in santa pas e ricordess che
pisa’ senza faà un pet, l’e’ cume suna’ el viulin senza l’archett.

Curiosita’.

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(Pregio o difetto?)

Benche’ sia intesa principalmente nella sua accezione negativa di farsi i cazzi degli altri, la parola “curiosare” ha un significato etimologico molto piu’ alto, chi ha fatto il classico conosce la derivazione dal latino cura, cioe’ interesse, passione. Ed e’ proprio l’interesse, la voglia di scoprire, di conoscere, che spinge i bambini a curiosare, ad esplorare tutto quello che li circonda, perche’ ogni cosa li entusiasma, li sorprende, li stimola.

Si e’ curiosi nella misura in cui si e’ istruiti.. lo diceva un Ginevrino figlio di orologiaio e io ci butto il carico da 11 e dico.. anche intelligenti e si e’ pure saponi (nel senso di sapere molto) nella misura in cui si e’ curiosi.

Puo’ sembrare un gioco di parole, pero’, se ci ragioniamo bene, le due affermazioni non formano un circolo vizioso senza via d’uscita, piuttosto direi che si completano a vicenda.

La curiosita’ e’ una continua ricerca del nuovo, dello sconosciuto, e’ il tentativo di acquisizione anche di un solo tassello che si vada ad inserire nel disegno sempre incompleto della nostra conoscenza,  e’ un sistema per aprire e rendere piu’ elastica la nostra  mente nei confronti di tutto cio’ che ci circonda.

Ora pero’ mi domando cosa c’entrano l’intelligenza o l’istruzione con la curiosita’, datosi che nel significato normalmente a loro attribuito, non c’entrano nulla, pero’, in questo caso mi riferisco non tanto alla capacita’ degli individui di risolvere complessi problemi matematici o di sviluppare teorie scientifiche o filosofiche,  bensi’ le vedo come quelle caratteristiche che ci permettono di essere obiettivi, di utilizzare le nostre conoscenze per aiutare noi stessi a vivere sempre migliorandoci e per aiutare altri in difficolta’.

E’ quindi necessario, per fare tutto cio’, avere voglia di scoprire, avere il coraggio di interrogarsi, essere, senza vergogna, curiosi.

Tutto quanto sopra era solo una premessa per aneddotare e per la serie la curiosita’ non e’ solo donna leggete sto fatto che vi servira’ come monito se viaggerete su linee aeree moderne..

Durante un viaggio in aereo un tizio e non faccio nomi perche’ non siete curiose,  si trova con l’urgenza di andare al cesso, ma ogni volta che ci prova lo trova occupato. L’assistente di volo, che e’ furrrrba e capisce l’urgenza, gli suggerisce allora di utilizzare la toilette delle hostess (donne) – ma lo avvisa di non premere nessuno dei bottoni che trovera’ vicino al rotolo di carta igienica contrassegnati rispettivamente come:


H2OC
AC
BOR
RAT

Facendo l’errore che troppi uomini fanno di non ascoltare una donna, la curiosita’ prende il sopravvento, ed il pirla ignora totalmente l’avvertimento ricevuto dalla hostess furrrrba.

Una volta espletati i propri bisogni, il pirla curioso preme con circospezione il tasto H2OC ed immediatamente il suo lato B viene investito da un leggero getto di Acqua Calda.  (ndr.”.accadue o” simbolo chimico acqua)..
“Wow, te capi’ queste fanciulle se la passano proprio bene!”. Commenta fra se e se.
Percio’, con un po’ piu’ di coraggio, si decide a premere il bottone AC, ed in men che non si dica il suo didietro viene comodamente asciugato da un soffio di Aria Calda a temperatura corporea.
“Azzz.. Non mi meraviglio che le donne passino cosi’ tanto tempo al cesso, con questo tipo di comodita’”. Esclama sempre piu’ stupito.
Superata ogni titubanza, preme anche il tasto BOR, ed un braccio meccanico salta fuori dal WC cospargendogli la zona di borotalco.
“Minchiaaaa ..ma questo e’ spaziale e’ un godimento selvaggio stratosferico”, esulta premendo senza pensarci due volte il tasto RAT.


Al suo risveglio in ospedale, confuso dall’effetto intorpidente della morfina, chiama l’infermiera per capire dove si trova e cosa gli sia successo. “L’ultima cosa che ricordo”, spiega “e’ che mi trovavo nella toilette delle signore sull’aereo ed ho sentito un dolore terribile”. “Lei e’ in ospedale” gli risponde l’infermiera “probabilmente e’ andato tutto bene fino a quando non ha premuto il bottone di Rimozione Automatica Tampax, Ah, giusto per la cronaca, il suo uccello lo trova sotto al cuscino”

Riflessioni Primaverili.

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Molte volte il clima autunnale che capita nel periodo primaverile ti porta a fare delle riflessioni o ragionamenti con te stesso e per ricordarti quello che hai pensato butti il nero su bianco, quindi augurandomi che chi per caso incappa nello scritto abbia piu’ interesse per la pianta e non per i rami i fiori e le foglie che rappresentano solo visivamente la parte decorativa del discorso lo introduco nel ragionamento che non sara’ stringato datosi che il modo di esprimersi non si sviluppa coltivando uno stile di vita, ma e’ lo stile che fa parte del modo di far capire cio’ che pensi.. nel senso che l’espressione minore e’ contenuta in quella maggiore, mentre quella maggiore non e’ presente in quella minore e quindi non avendo uno stile non significa essere privi dello stesso, l’assenza dello stile e’ una conseguenza della presenza di stile, percio’ e’ superiore ed e’ l’espressione individuale. L’assenza di cultura non significa mancanza di qualsiasi tipo di cultura quindi acquisire una cultura attraverso la non cultura intenzionale significa agire consapevolmente e agire positivamente… riprendo fiato..relax..meglio non rileggere e proseguire.

Quanto sopra evidenzia che cercare qualcosa in piu’.. qualcosa di diverso senza conoscere la “Verita’ e la Via” che sono nella vita di ogni giorno e qui e’ facile sbagliare e cioe’ la ricerca di un segreto dove lui non c’e’.

Per cambiare o per diventare un’altra cosa, dobbiamo quindi sapere esattamente chi siamo cosa siamo e cosa vogliamo essere.. la Verita’ e’ un errore che ci siamo portati dietro nei secoli e non tutti saranno d’accordo ovviamente. Essa e’ diventata una legge, anzi..un credo e pone ostacoli sulla Via della conoscenza.

Il metodo che e’ sostanzialmente ignoranza, chiude la verita’ in un circolo vizioso. Dobbiamo spezzare questo circolo, non cercando la verita’’ ma scoprendo la causa  dell’ignoranza, ecco perche’ io considero la verita’ parzialmente e non come dovrebbe essere interpretata ed e’ dovuta alla memoria e l’anticipazione  (la capacita’ di tempestiva individuazione) che sono facolta’ superiori della coscienza .. queste distinguono la mente umana da quella degli animali inferiori essendo noi animali superiori (almeno.. io, Voi non so) e non per modestia ma avete mai visto un asino fare uno scritto come questo? (senza offesa all’asino paragonato a me).

Le azioni sono in diretto rapporto col problema della vita e della morte, affinche’ il pensiero  possa uscire liberamente e affinche’ l’azione possa essere fulminea, bisogna rinunciare ad esse (riferito alle azione e non alla vita o alla morte). Bene siete arrivati sin qui o fin qua’ e continuo a sfracellarvi i marroni insistendo sull’azione che non e’ legata alla qualita’, negativa o positiva..il torto e la ragione, il vero o il falso esistono solo quando l’azione e’ parziale. 

Quindi occorre arrestare il pensiero senza arrestarlo, rispettare le tecniche senza rispettarle, e soprattutto agire con indifferenza e naturalezza.

Occorre usare l’arte come mezzo per avanzare nello studio della Via considerato che la nostra mente e’ dotata di un moto infinito e istantaneo che non conosce ostacoli.

Passo dal singolare al plurale come se stessi parlando o scrivendo a una o piu’ persone e a volte indirizzo il dito a una persona singola.. fa’ che i tuoi strumenti vedano tutti i movimenti provenienti dal vuoto e la Mente e’ il nome che si da’ a questo aspetto dinamico del vuoto.

Esso e’ diretto senza motivazioni egocentristiche.

Il vuoto e’ sincerita’, genuinita’ e immediatezza, sicche’ nella mente nulla puo’ inserirsi fra l’Io e i suoi movimenti. Quando la mente e’ fluida e’ insieme mobile ed immobile.. un poco come la luna che si rispecchia nel fiume, l’acqua si muove di continuo mentre la luna conserva la sua immagine del momento o serenita’..

La mente si muove rispondendo a diecimila situazioni ma rimanendo sempre la stessa.

La quiete non e’ vera quiete, solo quando si ha quiete nel movimento il ritmo universale esce allo scoperto e si manifesta.

Cambiare nel cambiamento equivale a rimanere immutati.

Il nulla puo’ essere delimitato e l’oggetto molle non puo’ essere afferrato e non pensate male ma pensatelo, insomma si puo’ anche prendere ma si impugna male ma il riferimento era ad altre cose e situazioni.

Ricordatevi o ricordati che la ruota gira quando non e’ troppo aderente al suo asse.. quando la mente e’ costretta, sara’ inibita e non fa nulla di spontaneo, lavorera’ male o non portera’ a termine il suo lavoro quindi e’ opportuno oliare o ingrassare l’asse della ruota e mantenerlo con dimensioni di scorrimento che non surriscaldino e blocchino il movimento.

Concludo questo scritto fatto in riempitivo di una giornata di pioggia sapendo che la pioggia blocca un poco tutti i ritmi e fa scaturire queste elucubrazioni tipiche di chi pensa di saper ragionare e se siete arrivati sin qui poi cortesemente dovrete spiegarmelo sto discorso ma in poche righe altrimenti mi ci perdero’.

In quasi tutti noi si nasconde il prepotente bisogno di considerarci strumenti nelle mani degli altri, cosi’ ci liberiamo nella responsabilita’ di atti da noi fatti sotto discutibili nostre tendenze.

Ci si aggrappa a questo alibi sia che si e’ forti oppure anche deboli.. chi e’ debole nasconde le azioni malfatte motivandole alla virtu’ dell’obbedienza.. e anche chi e’ forte vuole un’assoluzione anzi la esige in quanto si proclama strumento di un’entita’ superiore chiamata Dio, storia, nazione, religione umanita’ o quant’altro..

Insomma noi crediamo piu’ nelle cose che imitiamo che in quelle che creiamo, le cose che hanno radici in noi non ci ispirano la stessa fiducia e non ci danno la stessa assoluta sicurezza.. l’insicurezza deriva dalla solitudine e quando imitiamo.. non siamo mai soli ed e’ cosi’ per la maggior parte di noi, noi siamo cio’ che gli altri dicono che siamo e ci conosciamo per sentito dire.. per poter cambiare, per diventare diversi, dobbiamo prima sapere chi e cosa siamo.. se non ci conosciamo non possiamo verificare se il cambiamento sara’ vero o falso..

 Una cosa cmq e’ certa.. hanno minore coscienza di se’ quelli che non sono soddisfatti di loro stessi di quelli che vogliono acquisire un’altra identita’ e trovatemi uno che non vorrebbe cambiarsi identita’.

Chi vuole cambiarsi rinnega il proprio ego non desiderato e perche’ non lo ha completamente esaminato e ne deriva che le persone insoddisfatte non riescono ne’ a simulare ne a raggiungere un vero cambiamento.. sono trasparenti e le loro rinnegate o non desiderate caratteristiche, rimangono nonostante i tentativi di auto trasformazione, rendendo evidente la scarsa conoscenza di loro stessi e devono appoggiarsi ad esperti o pseudo tali del settore che finiranno con rovinare la loro identita’ senza risolvere il problema..

L’anima che conosce se stessa e’ quindi opaca e non trasparente e la paura nasce dall’insicurezza.. quando siamo assolutamente sicuri di qualcosa, di valere o anche di non valere.. non abbiamo paura.. quindi anche la sicurezza di non valere e’ fonte di coraggio e la reputo positiva.. quando siamo assolutamente disperati o assolutamente potenti ci sembrera’ possibile tutto.. entrambi questi stati d’animo ci rendono fiduciosi..

Dimenticavo una componente.. l’orgoglio.. cerco di capirla questa situazione o sensazione di valore che deriva da qualcosa che non e’ organicamente parte di noi, mentre il rispetto di noi stessi deriva dalle potenzialita’ e dalle conquiste dell’Io, noi siamo orgogliosi quando ci immaginiamo o ci identifichiamo in un immaginario Capo, una giusta causa, una comunita’ o una proprieta’ comune.. Nell’orgoglio c’e’ timore e anche intolleranza, l’orgoglioso e’ sia invulnerabile che intransigente..

Minori sono le potenzialita’ e le possibilita’ dell’Io e piu’ imperativo e’ il bisogno di orgoglio, in pratica e’ un rifiuto di noi stessi e ci facciamo del male consapevolmente ma a volte l’orgoglio puo’ anche scatenare energie e fungere da mezzo per il conseguimento di vittoria e non dimentichiamo che la vittoria nostra potrebbe essere sconfitta degli altri, ma c’e’ chi chi l’orgoglio lo puo’ portare alla riconciliazione col proprio Io e alla conquista del rispetto di se stesso..

Anche il riserbo pero’ potrebbe essere fonte di orgoglio e considero che il riserbo ha la stessa funzione dell’improntitudine.. tutte due producono idee sbagliate.

L’improntitudine da’ origine ad un Io immaginario, il riserbo ci fa credere di essere principi sotto mentite spoglie.. dei due, il piu’ difficile e il piu’ efficace e’ il riserbo anche se si e’ tacciati di puzza sotto il naso..

 L’improntitudine in realta’ da luogo a disprezzo di se stessi.. prendo una frase di Spinoza che cita…. per l’uomo niente e’ piu’ difficile che tenere a freno la propria lingua… gli e’ piu’ facile tenere a freno i desideri che le parole..

Pero’ l’umilta’ secondo me e’ falso orgoglio, considero che una persona lasciata a se stessa se ha la liberta’ della sua impotenza non nel senso scopatorio, quando deve giustificare la sua esistenza con le proprie forze, mette in moto un procedimento distruttivo in quanto nello sforzo di realizzarsi e di dimostrare il suo valore non ce la fara’  e non riuscira’ a giustificare la sua esistenza e la sua realizzazione, diventando cosi’ frustrato.

L’individuo autonomo e’ stabile solo e finche’ ha rispetto di se stesso ed e’ un compito che impegna tutte le sue forze e tutte le sue risorse interiori.. lui deve dimostrare di valere e deve giustificare la sua esistenza ogni giorno e quando per qualche ragione non riuscira’ a rispettare se stesso, l’individuo autonomo diventa un’entita’ altamente esplosiva.. si allontana dal proprio Io non efficiente e si accanisce nella ricerca dell’orgoglio.

Tutti gli sconvolgimenti sociali a qualsiasi livello hanno radici nella crisi di autosfiducia e nello sforzo che le grandi masse si riuniscono in una ricerca di orgoglio..

 La via piu’ difficile e’ quella dell’autorealizzazione e la imbocchiamo solo quando le altre strade che portano alla conquista della certezza sono sbarrate occorre quindi talento e gli uomini di talento vanno incoraggiati e spronati nell’intraprendere un’attivita’ creativa..

La strada maestra quindi e’ l’azione, ovvero la via che porta alla conquista della fiducia in se stessi e della stima di se stessi soprattutto..

Il talento  crea le occasioni da se’ e talvolta tuttavia il desiderio intenso sembra creare non solo le occasioni ma il talento stesso e desiderare ardentemente una cosa non significa sempre desiderare proprio quella cosa o avere una particolare inclinazione per la stessa.. spesso la cosa che vogliamo con tutte le nostre forze sostituisce una cosa che vogliamo veramente e che non possiamo avere.. talvolta l’esaurimento di un desiderio a lungo accarezzato non appaga l’ansia che ci tormenta e in ogni ardente desiderio conta di piu’ il desiderio della cosa desiderata..

La nostra sensazione di potenza e’ maggiore quando riusciamo a piegare la volonta’ di una persona che quando riusciamo a conquistare il suo cuore, perche’ il suo cuore un giorno possiamo possederlo e il giorno dopo magari perderlo, mentre quando pieghiamo uno spirito fiero ne diventiamo effettivamente i padroni assoluti..

In mezzo a tutte queste elucubrazioni non dimentichiamo la tolleranza.. quella naturale, istintiva quella che probabilmente non esiste.. quella che  richiede uno sforzo mentale con autocontrollo..

Le buone azioni raramente vengono fatte d’impulso, senza pensare dove prevale prepotentemente la soluzione di una richiesta di aiuto con conseguenze che possono poi concretizzarsi ..

Ora ha smesso di piovere e smetto di pensare, se qualche anima buona mi fara’ un sunto di quel che ho scritto  riusciro’ forse a capire qualcosa delle mie riflessioni ed impartiro’ la mia indulgenza plenaria..
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Ma che brutta Jornata.

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Allarme. Allarme. Stamattina sveglia all’alba, il gallo sta ancora dormendo, ci sta’ un trasloco sottocasa e dalle voci odo un accento che ultimamente se sente sempre di piu’, in stereofonia odo altre voci di chi sta pulendo le scale e anche qui l’accento va in assonanza coi traslocatori. Non sono assolutamente xenofobo ma mi rendo conto che la minaccia viene dai Carpazi, scende dai rilievi della Transilvania e approda dietro e sotto casa. Nome in codice? MR. Muratore rumeno. Il manovale del mattone che viene dal Mar Nero va cosi’ di moda che il suo diffondersi da qualche anno minaccia la sopravvivenza degli ultimi esemplari di maschio con cazzuola di razza autoctona,  agevolati dal fatto che qui nessuno vuol fare il mestiere che loro cercano di fare e meno male che ci sono loro. Nei lavori condominiali vedi passare i vari Costel, Biku, Vasili, Nicolau, Vlad e Cornelius detto Dracula per via di un evidentissimo surplus di canini. Mi immaginavo almeno che arrivassero al calar delle tenebre, in carrozza, col mantello nero, il cilindro e un casino di pipistrelli a far da sfondo al ponte del Diavolo ma invece i bastardi proprio al mattino del giorno postlibagione Langhifera dovevano rompere il coglionisterio. Sognavo che mi si avventassero sul collo da buoni Transilvaniesi azzannandomi la giugulare e sparendo poi al primo sorgere del sole per tornare nelle loro tombe. Invece i principi della notte, i nosferati sabaudi il sangue me lo stanno levando lo stesso senza neanche l’ausilio dell’arcata dentale. Pallidi son pallidi. Dei cicciobelli biondi con degli occhi azzurri pieni di nostalgia che sarebbero perfetti per Uomini e Donne della De Filippi.. meno per risanare i miei bisognosi impianti idraulici e per la precisione per la sostituzioni delle tubazioni che sono in eternit considerato nocivo e quindi da cambiare, ma tanto sono all’interno della parete e chissenefutte. La prerogativa dei muratori rumeni e’ che l’italiano lo capiscono poco meno di niente o fanno finta di non capire, anche se ormai son comunitari (per questo li chiamo Tari con diminutivo di incoraggiamento). Quindi parlare con loro e’ come parlare col muro. Solo che col muro non ci puoi piu’ parlare perché l’hanno gia’ abbattuto, percio’ se stai zitto fai prima. Di solito, in una impresa rumena, c’e’ solo il capocantiere, rumeno di rumenia, che mastica abbastanza l’italiano. Anzi, a dirla tutta, lo parla benissimo, meglio di Luca Giurato o di quello rosso opinionista del calcio che mi sfugge il cognome. Il capocantiere e’ una specie di pifferaio di Hamelin che suona lo zufolo e magicamente tutto comincia a prendere vita. Una cometa che brilla indicando ai manovali il cammino. Peccato solo che come il corpo celeste appaia una volta ogni duecento anni, avendo lui ben 47 cantieri aperti in contemporanea, una moglie con 15 imprese per pulizie condomini, insomma un giro d’affari del tenore di di Bonolis quello del caffe’ marca oro e una casa in costruzione nei dintorni di Bucarest di 3 piani, dodici bagni e una ventina di stanze per piano. Quindi? Quindi, dice un vecchio proverbio moldavo …Quando il gatto rumeno non c’e’ i topi rumeni ballano… Infatti tra poco nel condominio apriro’ una discoteca.. la famigerata Discuteca Rumenesca. Ogni tanto, preso dallo scoramento, li raduno tutti e faccio dei monologhi brandendo la pala sporca di cemento. Loro mi guardano, non capiscono un cazzo ma intuiscono qualcosina dal tono che pare sia molto simile a quello di Ceausescu quando faceva i comizi ma il risultato e’ sempre lo stesso, se avessero coglioni di bronzo sentiremmo campane a festa tutto il giorno e questo lo diceva sempre a me il proff di elettronica. La vecchia impresa Rumenasca ha lasciato in dote al condominio in zona caldaia del teleriscaldamento un lettino, di quelli di plastica, da terrazzo, col materassino a righe. Bene. Ultimamente ho notato questo strano fenomeno. Ogni volta che vado a controllare il teleriscaldamento, il lettino e’ posizionato in una zona diversa. I lavori sono fermi, gli operai non si vedono ma il lettino, quello, se lo sfiori con la mano, e’ ancora caldo. Come si dice in rumeno? «Bun loc de munca». Buon lavoro. Piu’ che condominio questo e’ il dom de milan indua se sta mai cui man in man e indua el rumen el fa el gadan…e’ mezzogiorno e menu mal che se ne vann.. evviva la primavera.

In viaggio col PiCci’.

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Prendo in esame la mia generazione, quella degli splendidi, si fa per dire overanta avanzati che e’ stata la prima a buttarsi nell’informatica.  Noi come dice il divino, siamo nati col  VIC20,  il Commodore 64 con lo Spectrum quello dei tasti a sei funzioni, li abbiamo collegati al televisore di casa, li abbiamo programmati in Basic e abbiamo cosi’ contribuito alla crescita di una schiera, diciamo un’orda di informatici. Ergo, come ci ricambiano questi informatici che noi abbiamo nutrito fin dalla nostra adolescenza? Odiandoci… Si’, gli informatici new generation ci odiano e ci considerano equilibristi, nel senso che stiamo sulle palle ad essi stessi. Volete un esempio? Bueno.. Una volta, per spegnere il computer bastava schiacciare un tasto, lo stesso dell’accensione. Era semplice e intuitivo a livello scimmia, come accendere e spegnere la luce. Poi un bel giorno, qualcuno ha deciso che era troppo elementare  e adesso quindi devi cliccare in almeno tre punti, senza contare i messaggi che ti fanno stare in ansia chiedendoti se sei sicuro di chiudere senza salvare il file mcc123vgdffgds20.. Ora a livello di ansieta’ e salivazione zero, ti domandi che razza di roba sia il mcc123vgdffgds20? Come minchia ha fatto ad entrare? Se dico di no e poi il desktop potrebbe diventare tutto nero, se dico di si puo’ essere che mi sparo un virus dentro. Boh..dubbio amletico e via con la roulette russa e invocando Sant’Intima di Karinzia clicco sul spegni e chi vedra’ vivra’ o viceserva. Ma il colmo del sadismo si raggiunge con gli aggiornamenti di Windows.. ti capitano proprio quando hai l’acqua alla gola, magari sei o anche sette in ritardo, hai un treno che parte tra trentacinque minuti, mandi l’ultima mail, quella che non puo’ attendere e poi spegni il tuo portatile, quello che devi portare con te (se si chiama portatile  ci sara’ un motivo cazzo) e sullo schermo ti compare un messaggio terroristico…Aggiornamento di Windows in corso, non spegnere o disconnettere il computer… se lo fai son cazzi tuoi e ti tocchera’ risistemare il tutto o quantomeno andare sul ripristino alla data.. ( e’ statisticamente provato che ad ogni aggiornamento io mi trovo con un paio di programmi fuori uso con relativi smoccolamenti ed abbinamenti a nomi di animali con santi o pseudo tali).

Allora continui con un misto di parole imparate  al porto di Genova in via dei Pre’ dalle vulvivendole amiche degli scaricatori cassintegrati, prendi il notebook e, senza chiuderlo, lo sistemi sul sedile anteriore dell’auto e gli leghi pure la cintura per non perdere i punti di patente, come fosse un bambino. Mentre vai verso la stazione, a ogni semaforo controlli lo stato di avanzamento ..Aggiornamento in corso 7 di 34… Quando arrivi nel parcheggio della Stazione sei a quota 12 su 34 e alla partenza del treno mancano 7 minuti. Valigetta 24 ore e 6 minuti in una mano e computer nell’altra, corri verso il binario …Aggiornamento in corso 13 di 34. Salti in vettura mentre le porte si chiudono affettandoti una parte di zona dove normalmente non batte il sole… Aggiornamento in corso 16 di 34 non spegnere o son sempre cazzi tuoi. E tu che avevi contato sul tragitto ferroviario per finire la presentazione Power Point che dovevi mostrare appena arrivato a destinazione fai retromarcia continuando lo smoccolamento di cui sopra.. A meta’ percorso trenistico freccia rossa la belva dice che sei 20 su 34 e non godi selvaggiamente ma resisti per vincere sino a quando stai gia’ arrivando e sei ancora a 26 su 34. Ormai hai finito l’elenco degli animali e i santi del calendario di padre Terenzio di Canicatti’ e quasi rassegnato hai una botta di culo perche’ salta al 32 su 34. Ecco la stazione pfuiiii..  finalmente l’aggiornamento e’ finito.. ecco che si riavvia il sistema e compare sul monitor il solito conteggio di avvio che ti prega di attendere, tipo quello che precede l’autodistruzione,  quando lo schermo e’ di nuovo tutto acceso, in basso a destra whick which e si apre una finestrella …Batteria in esaurimento, spegnere il computer per non perdere i dati… Grrrrrrrrrr e li’ capisci che gli informatici new generation billgatiani ti odiano… almeno quanto tu odi loro.

Word 2010

Word 2010
Attenti.. se avete istallato Word 2010 e nel computer era presente una versione precedente, puo’ capitare che i nuovi file vengano creati e salvati in una modalita’ che rischia di rendere indisponibili le funzionalità del nuovo Word.

Non dovete far altro che rinominare il file Normal.dotm.

Per individuare il file Normal.dotm, seguite il percorso CusersUtenteAppDataRoamingMicrosoftTemplates.

Una volta trovato il file, rinominatelo in Normal.old e giustizia e’ fatta.

Tax Nobis.

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Le tasse sono bellissime“. Lo disse Padoa Schioppa. Io pero’ aggiungerei.. “Dipende dall’uso che se ne fa!“. Le tasse per comprare cacciabombardieri, per finanziare finte missioni di pace in Iraq e in Afghanistan, per i rimborsi elettorali di un miliardo di euro ai partiti, per le centinaia di milioni di contributi ai giornali? Per i vitalizi dei parlamentari ottenuti dopo una legislatura, per tenere in piedi le Province, per i costi da monarchia rinascimentale del Quirinale, per le Grandi Opere Inutili come la Tav, la Gronda o Expo 2015? Per i maxi emolumenti dei parlamentari, dei consiglieri regionali e provinciali, per le doppie triple pensioni, per centinaia di migliaia di auto blu? Potrei continuare per ore.
Fino ad oggi c’e’ stato un patto tacito con lo Stato. Io pago e tu in cambio mi eroghi dei servizi. Il contribuente non si e’ preoccupato di dove finissero i suoi soldi per due motivi, il primo e’ che il livello di tassazione era gestibile mentre adesso si lavora solo per lo Stato fino ad agosto inoltrato, il secondo e’ che i servizi erano accettabili o a costi contenuti. Ora questo non e’ piu’ vero. I servizi fanno schifo al cazzo e li paghiamo doppi con le scuole private, gli ospedali privati, la sicurezza a spese nostre con porte blindate, sistemi di allarme e grate alle finestre. Una delle prime voci di spesa sono gli interessi sul debito pubblico, pari a circa 100 miliardi all’anno. Li paghiamo con le nostre tasse. Ma perche’ siamo indebitati per duemila miliardi, per fare che cosa? Qualcuno ci ha il chiesto il permesso per ridurci in miseria? Mentre Rigor Montis fa il curatore fallimentare, chi ha causato la bancarotta del Paese e’ ancora a piede libero, a pontificare cazzate.
E’ corretto pagare le tasse. E’ corretto che tutti le paghino in proporzione al reddito. Non e’ corretto lavorare come gli schiavi ai tempi dei faraoni per vedere dilapidato il frutto del nostro lavoro da presuntuosi e incompetenti nel migliore dei casi, corrotti e ladri nel peggiore, che si spacciano per statisti e ci propongono le loro ricette per la crisi in prima serata televisiva. Il Patto con lo Stato va ridiscusso presto e con altri interlocutori. Se, per ipotesi, si raddoppiasse il gettito fiscale, io sono piu’ che certo che, senza cambiare le regole e dare ai cittadini la possibilita’ di entrare nel merito dei meccanismi della spesa pubblica per decidere su base referendaria on line, ad esempio l’intervento in Afghanistan o l’abolizione delle Province, la situazione si aggraverebbe. La Grecia ci sembrerebbe un Paradiso. I conti dello Stato peggiorerebbero. E’ come buttare i soldi in un pozzo senza fondo. E’ necessario introdurre la destinazione d’uso per le nostre tasse. Io pago se so dove minchia vanno a finire i miei soldi. Il tempo della fiducia sulla parola a questa gente e’ alle nostre spalle. Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure. Ci vedremo in Parlamento.

Siti Inchiodati.

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Allora come saprete Megavideo e Megaupload sono stati inchiodati e il fondatore finito al gabbio ma dopo la guerra informatica del gruppo “Anonymous”, ai danni di siti governativi americani come quello del Dipartimento di Giustizia, o ai siti delle case discografiche che stanno conducendo questa battaglia al fine di castigare moneta ai poveri utilizzatori come io, ci sono degli sviluppi.. ovviamente letti sulle pagine di Twitter del gruppo di hacker Anonymous e non sul facebook dove la massa e’ convogliata. Pare che questi siano al lavoro per riportare la situazione alla normalita’ nel senso che  Anonymous stia creando il nuovo Megaupload, con una sola differenza.. una E. Si, il sito hosting che gli hacker stanno progettando si chiamera’ Meegaupload. Quindi l’unica differenza sta nella “E” del dominio.. infatti se vi recate all’indirizzo del sito Meegaupload potrete accorgervi che graficamente il sito a l’e’ istess di quelli inchiodati e presumibilmente si potranno nuovamente utilizzare i siti castigati alla faccia delle major delle case editrici e di chi vuol bloccare diffusioni.

Attualmente dal sito non e’ ancora possibile effettuare upload/download di nessun tipo di file, ma e’ possibile solo iscriversi ad una “newsletter” che ci terra’ informati degli sviluppi. Gli stessi Anonymous hanno comunicato che i server di questo nuovo sito sono piazzati in Olanda, paese in cui il download di file dalla rete e’ considerato legale alla faccia delle case discografiche. Ce la faremo?Opps sorry..ce la faranno? Boh. Poi ve lo diro’..per adesso se volete iscrivetevi o siete dei cagasotto?… Quantomeno razza di parassiti tenete l’indirizzo nei preferiti e continuerete utilizzarli senza esporvi piu’ di tanto e mi domando quando imparerete a nascondere il vostro IP e’ suff. che ad ogni ingresso voi cerchiate un iP libero in Nuova Zelanda e depistare gli sniffatori prezzolati ex nostri colleghi che hanno saltato la barricata..eh che ne dici David non ti senti un poco una merda? Un consiglio non ti guardare allo specchio..anzi si almeno ti passera’ il singhiozzo.. beviamo sto sorso di corda.