Primavera che incalza, processionarie che scendono dalle conifere, gite fuori porta che invitano ad alzare il gomito per il brindisi di fine inverno e post dedicati al beveraggio tipo questo che in parte e’ dialettalmente Meneghino e l’e’ un dialog tra l’acqua, el vin che per divertis el fa l’ Bosin.. Ovvero si tratta di un contrasto strofato tra due nemici giurati, il vino e l’acqua, che cantano ognuno le virtu’ proprie citando i difetti dell’altro.
L’attacco iniziale e’ del vino, che accusa l’acqua di essere una “pitocca”
che no l’e’ stada olter creada
che a bordega de spess la strada,
a purga’ tutt’i immondizi,
a lava’ gio’ tutt’i sporchizi
ch’el gener uman po’ genera’
tant nei strad, com in di ca.
A netta i rob pu’ cattivv
Tant di mort, come di vivv.
Fina basass a tegni nett
I ospedal, coi Lazaret………..
Ribatte l’acqua:………
Te provaroo con cent reson
Che l’Acqua del Vin l’e’ gia’ provaa
Pu utilil l’e alla sucetaa,
perche’ ‘l mond fors gnanc on di’
nol podaravv vivv senza de mi.
Te savaree per pont segond
Che i prim ch’abitaa sto noster mond
Han vivuu asquas do mila agn
Senza bevv vin, ne’ provà i dagn,……….
A questo argomento subito il vino controbatte:
certo che vi fu’ chi conobbe solo l’acqua, ma dopo che il male di vivere, le dolorose vicende legate alla condizione umana… solo il vino fu capace di alleviar le delusioni e le amarezze all’uomo, infondendo in lui forza e vigore, allegrezza, vitalita’, piacere della socialita’.
Pero’, ribatte l’acqua, a causa di te, vino, quanti divennero schiavi del bere facendo male sia agli altri che di se stessi…
E il contrasto continua con altri argomenti classici.. il vino allieta le mense dei potenti ed anche le feste dei poveri, mentre l’acqua serve tutt’al piu’ per “netta’ piatt, e scudell, /da a bevv ai Asen in del navell”..
Il vino ha la capacita’ di far parlare all’uomo ogni lingua (Todesc, Turc, Spagnoueu, latin/ basta bevv di segg de vin./Vinum bonum letificat el coeur di Savi, e pu’ di Mat), il vino e’ molto utile, sicuramente illustre e vanta una storia antichissima, pero’ l’acqua, come negarlo?, e’ ancora piu’ antica… di che cosa sono fatti i corsi dei fiumi, le immensita’ dei mari?
La disputa si conclude con una pacificazione, soddisfacente per i contendenti.
Ne escono male solo i poveri osti di quei tempi.. perche’ litigare tra noi si chiedono alla fine e all’unisono l’acqua ed il vino, non stiamo forse sempre insieme, nello stesso posto, mischiati fraudelentemente nelle botti e nelle caraffe degli osti?
Ma non andranno avanti per molto a mischiare il vino, tra pochi anni costera’ piu’ l’acqua del vino e quindi cessera’ l’interesse mesciatorio.
Forza ragazzi, si sa’ che per andare avanti nella vita occorrono i mezzi e due quartini fanno un mezzo.
Oremus
Padre nostro che sei in cantina,
sia lodata la tua medicina,
venga a noi il tuo buon vino
purche’ sia Quintarelli e genuino…
Sia fatta la tua volonta’,
nel goderne in forte quantita’,
dacci oggi la nostra sbornia quotidiana
e riempi i nostri bicchieri,
come noi li riempiremo ai compagni bevitori.
Non ci indurre in astemia,
ma liberaci dall’acqua e cosi’ sia!