Archivio mensile:Dicembre 2010

Buon Natale ai bimbi buoni

Dato che siamo ormai vicini alle feste Natalizie, senza tema dissacrante vorrei solo ricordarVi come mai sulla punta dell’albero di Natale ci sta sempre un piccolo angelo. La storia e’ lunga e cerco solo di fare un sunto. Una vigilia Babbo Natale si stava preparando per il suo giro annuale per dona doni ai bimbi buoni ma non appena si infilo’ i suoi pantaloni rossi preferiti, questi si fecero craaaaack e si strapparono. Allora senza dire parolacce di sorta dovette indossare un altro paio che gli stava moooolto ma moolto stretto e gli rendeva i movimenti difficoltosi senza scendere nei particolari dello sferisterio. Ando’ allora a vedere come andavano i preparativi nel reparto giocattoli ma vide che i folletti erano in sciopero come i calciatori e i controllori di volo. Vebbuo’..Uscendo per controllare le renne, si accorse che erano ammalate e una di queste era pure incinta. A questo punto Babbo Natale incomincio’ ad incazzarsi sul serio e per darsi una calmata ando’ in cucina per versarsi un bicchiere di vino, ma trovo’ la bottiglia vuota. Ora era veramente iperincazzato! Tutto ad un tratto si senti’ bussare alla porta. Babbo Natale era troppo nervoso per prestare attenzione a quel rumore. Senti’ bussare di nuovo, ma questa volta piu’ forte e penso’ fossero i testimoni di Geova quindi ando’ verso la porta rosso in viso, la spalanco’ e vide il piiiiccolo angelo che chiedeva…Ciao, Babbo Natale! Ho qui l’albero… dove lo devo mettere?……….

Finiamola

 

 

OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO

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Devo dire che Lucianina ha perso un poco il mordente, sembra solo una radiocronaca ma con poco sugo satirico, diciamo che la maestrina ha messo mano per un 5% del testo, vabbe’ sara’ per la prossima settimana.

Parliamo di politica. Aiutatemi a dire che andiamo sempre meglio. Bersani è salito sul tetto dell’università. Via… alè. Andato su come i gatti. Adesso c’è D’Alema che prova a farlo scendere col kitekat. La Russa vuole buttare i depliant dall’elicottero sull’Afganistan come ha fatto D’Annunzio su Vienna. Berlu telefona a Floris in diretta dandogli del mistificatore. La Carfagna che se la prende con la Mussolini e le dà della Vajassa. Scusa: dare i numeri va bene, ma così non è troppo? A un mio amico per molto meno gli han dato l’interdizione… Già abbiamo i nostri problemi, manca solo che questi diano i numeri… Almeno, come ha detto Berlu ai suoi, cerchiamo di essere sobrii. Ma come, cerchiamo di essere sobrii? Lui? Che non è esattamente un carmelitano scalzo. Ma capisci? L’abbiamo già visto: col colbacco, con la bandana, che dà del cesso alla Bindi e sfotte i gay, nel Pdl saranno almeno in venti che lavorano a tempo pieno per parargli il derriere, Cicchitto che modera i toni, Alfano che gli fa lo scudo, due che lo tengono calmo, un altro paio che smista le escort del passato del presente e del futuro prima che saltino fuori altri casini; e lui che dice «Siate sobrii»? Come se Bondi dicesse «Facciamoci tutti la coda di cavallo». Tra l’altro hai visto che han persino picchiato Fede? Il signor Amaro Giuliani. E’ arrivato al ristorante e gli ha servito un bel pusacafè. Emilio aveva chiesto un Amaro Montenegro ma gli è arrivato un Giuliani tra capo e collo. Insomma. Una rissa al ristorante per una storia di donne. Che sarebbe anche molto romantico non fosse che han 150 anni in due. Insomma il signor Amaro Giuliani gli ha tirato un pattone e a Fede a momenti gli salta tutto il lifting. Un vero guaio perchè se il pugno colpisce il punto X, la faccia liftata si smonta. Poteva cadergli il mento, franare un orecchio, il naso poteva cascargli nella minestra… Invece se l’è cavata con uno zigomo gonfio. Adesso somiglia molto alla Marini.

Comunque. Ancora non sono certe le elezioni e salta fuori la bagarre per il simbolo. Berlu sta già pensando di cambiarlo per evitare casini. Inteso come guai. Non come Pier. Certo che questa omonimia fra Casini e casini crea problemi. Quando dicono a Silvio che coi casini che ci sono non si riesce a andare avanti, poi devono specificare quali: Pieferdi, casini con i finiani o problemi con le escort. Ma l’avete visto il Casi? Il Beauty Case? E’ come risorto. E’ dappertutto, Pierferdy… Ci manca che vada a Sos Tata e nei documentari della National Geographic. E’ come se fosse invaso da nuova linfa. Invasato. Vorrebbe fare tutto: entrare nella maggioranza, mandare a casa Berlu, andare a elezioni, fare un governo tecnico, fare il governo con Fini: è come quando vai alle giostre che non sai quale fare per prima. Altro problema, il simbolo del Pdl. Non si sa come fare. Pare che non si possa più usare. Porto il mio contributo. Allora: Popolo delle libertà no perché l’ha fatto con Fini, e Bocchino ha già detto che non lo possono usare. Io darei un colpo di coda unirei l’opposizione e la maggioranza e farei un unico partito e lo chiamerei Gccp: gente che fa il cacchio che gli pare.

Fannulloni e leccaculo

ll decreto Brunetta e’ una cazzata. Fannullone non e’ chi non va a lavorare perche’ malato. Fannullone e’ chi va sul posto di lavoro e non fa un cazzo. Questo tipo di fannullone e’ molto diffuso in tutta la pubblica amministrazione e al Ministero. Appunto cominciamo dalla Camera dei deputati il Senato della Rupubblica; e non parlo dei lavoratori dipendenti, ma dei senatori e deputati; qualcuno mi dovrebbe spiegare che minchia di lavoro fanno per meritarsi tutti quei soldi che prendono; e’ semplicemente vergognoso vedere in televisione che mentre uno parla, ad ascoltarlo vi sono solo due o tre persone, spesso anche leggendo il giornale e giocando a scacchi.
Fannullone e’ chi timbra il cartellino o il registro di presenza, fa un giro intorno al suo tavolo di lavoro e se ne esce a fare la spesa, a prendersi un caffe’ al bar (cosa che molte sentenze hanno giudicata legittima), a comprarsi il giornale, ad accompagnare il proprio figlio a scuola, a controllare gli operai che stanno ristrutturando una propria casa o stanno facendo lavori in un proprio fondo agricolo, e magari a farsi una scopatina con un/a collega di un altro ufficio piu’ o meno vicino utilizzando macchina blu di servizio con autista incorpored.
Responsabili di questi furti all’orario di lavoro sono i dirigenti, che chiudono uno o tutte e due gli occhi per non vedere, o peggio ancora non possono proprio vedere perche’ sono assenti pure loro. Di norma in questi casi, per evitare rischi, si ricorre allo stratagemma di firmare una richiesta di permesso breve, che poi viene strappata al rientro se non e’ successo niente. La durata dell’assenza puo’ andare dai pochi minuti all’intero orario di servizio. Esiste anche la possibilità che a timbrare il cartellino o a firmare, in entrata ed in uscita, sia un collega compiacente, che a suo tempo verra’ ricambiato. Ma queste cose Brunetta non le sa o non le vede considerata l’altezza.
Per poter svolgere queste attività extra lavoro in orario di lavoro e’ necessario che vi sia una qualche intesa tra dirigenti e lavoratori, piu’ o meno palese, piu’ o meno concordata. E qui entra in campo il leccaculismo, l’arte di adulare i capi per fregarli. Ai leccaculi e’ concesso tutto, le malefatte dei leccaculi non vengono mai viste, i leccaculi non verranno mai richiamati, i leccaculi ottengono o si prendono tutti i falsi permessi che vogliono, i leccaculi non hanno bisogno di mettersi in malattia per non stare sul posto di lavoro. I leccaculi risultano sempre presenti e verranno anche premiati. Guai per chi non si adatta a fare il leccaculo, non ha diritto a niente, deve giustificare tutto, deve recuperare anche un solo minuto di ritardo, non ottiene permessi, non puo’ accompagnare la moglie o un figlio o un genitore in ospedale, non puo’ andare a festeggiare un figlio che si laurea. Anche la malattia, vera o falsa che sia, deve sudarsela cara; e’ immediata la visita fiscale; i servizi segreti del capo sono spietati per incastrarlo. Ma queste cose rasoterra Brunetta non le sa o non le vede.
Chi non e’ leccaculo, e non ottiene un permesso o ha esaurito i giorni di permesso, per poter fare qualcosa di indifferibile per se o per la sua famiglia deve mettersi in malattia. E con buona pace di tappo Brunetta non puo’ essere definito un fannullone.
Un tipo peggiore di fannullone e’ chi va sul posto di lavoro e col suo comportamento arreca danni agli altri. Di questa categoria fanno parte tanti dirigenti, che provano piacere sadico a massacrare i dipendenti. Questi capi sono la causa di una delle piu’ gravi malattie dei nostri tempi.. lo stress o stalking qualdirsivoglia . Lo stress colpisce buona parte dei lavoratori europei pare uno su cinque e molta parte dei lavoratori italiani e qui siamo uno su 4 e mezzo perche’ noi ci distinguiamo sempre. Se ci si allontanasse di piu’ dal lavoro prima di essere colpiti dallo stress, prendendosi qualche giornata di malattia, anche solo come riposo, si farebbero risparmiare tantissimi soldi allo Stato e quindi a noi contribuenti. Ma queste cose metrogazzosa Brunetta non le capisce o non le vuol capire. Con la consapevolezza di non aver mai inclinato il fondoschiena a novanta gradi al cospetto di nessuno e l’orgoglio di non dovere nulla ad alcun chi e alcunche’, vi consiglio di viaggiare sempre con la schiena contro la parete e di non raccogliere nulla da terra (se merita pero’ ci si puo’ fare un pensiero sopra)..

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