Accesso ad una rete WiFi, protetta da password WEP, WPA e WPA2.

Questo post e’ redatto solo per finalita’ conoscitive e per testare la propria rete e vi ricordo che l’art. 615ter del c.p. cita che chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volonta’ espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, e’ punito con la reclusione fino a tre anni. 
 
Ad ogni modo nel mondo della sicurezza informatica, possiamo sostenere che ottenere accesso ad un qualunque dispositivo, come ad esempio ad una rete WiFi, e’ solo questione di tempo e di risorse a disposizione. 
L’obiettivo degli sviluppatori/ingegneri informatici, e’ quello di rendere il piu’ lungo possibile tale spazio temporale.
Per quanto riguarda le reti WiFi, ci sono diverse tipologie d’attacchi, che funziona a seconda del livello di protezione della rete WiFi e di chi l’amministra e ripeto che questa guida ha il solo scopo di dare una panoramica nel mondo delle rete WiFi, in modo da potersi adoperare per evitare intrusioni e adesso ciancio alle bande e proseguiamo con le indicazioni dei termini usati usati per l’individuazione delle pass…

Wardriving .. e’ l’attivita’ che consiste nel mappare le reti WiFi che sono presenti in un area geografica, attraverso un dispositivo con scheda wireless e modulo GPS per la localizzazione.

Canale..le reti WiFi comunicano sulle frequenze 2.4 GHz e 5 GHz e in diversi canali, che variano in base alla legislazione del paese in cui ci si trova.

SSID.. e’ il nome della rete, che compare quando facciamo una scansione WiFi con il nostro dispositivo

MAC.. e’ un codice che identifica un dispositivo, all’interno di una rete, meglio noto come BSSID.

Uno dei primi passi per poter ottenere informazioni riguardo alla rete WiFi presenti in zona, e’ quello di effettuare una ricerca attraverso software oppure sara’ il vostro pc a rilevare le reti in zona.

Tale operazione prende il nome di wardriving e per farla basta avere anche uno smartphone.

Ci sono diverse applicazioni disponibili sullo store, specialmente per il mondo Android, dove e’ possibile far ricerca che permette di raccogliere informazioni, come posizione GPS del router, nome della rete WiFi, tipologia di protezione, canale di trasmissione e se il WPS e’ stato attivato.

Ecco i principali tool che si utilizzano:

Wigle Wifi Wardriving

Netstumbler

Kismac

inSSIDer

Le reti WiFi WEP sono quelle piu’ datate e dal momento che stanno diventando in disuso, sono meno frequenti durante le ricerche.

L’algoritmo di cifratura dello scambio di pacchetti, durante la fase di connessione ad una rete protetta da WEP e’ stato bucato, nel senso che attraverso la raccolta di un determinato numero di pacchetti (tipicamente più di 10.000), e’ possibile scovare la password, che protegge la rete.

I tool disponibili per procedere con un’attacco ad una rete WiFi protetta da WEP sono i seguenti:

Fern WiFi Cracker

Aircrack-NG

Wifite

Questi software sono abbastanza semplice da poter utilizzare, in quanto dispongono di interazione guidata con l’utente e, come nel caso d Fern WiFi Cracker, una vera e propria interfaccia grafica, che ne migliora l’uso. Occorre aggiungere, che un altro tipo di attacco a cui sono soggette le reti WiFi WEP, e’ quello della correlazione tra l’SSID e la password di default della rete.

Quindi attraverso il nome della rete WiFi, che e’ facilmente reperibile da una scansione delle reti wireless presenti in zona, e’ possibile ottenere una password, che in caso non fosse stata cambiata dal proprietario della rete, permette di accedervi.

Questo attacco funziona con reti WiFi di router prima del 2014, come ad esempio quelli di Alice, Telecom, Fastweb, Libero etc…, ovvero dei provider Italiani e non solo, che sono soggetti a questo tipo di attacco.

Uno dei programmi in auge e’ WPA Tester disponibile per Android, che e’ davvero molto semplice da usare.


Passiamo alle reti piu’ toste WiFi WPA/WPA2

Per quanto riguarda questi tipologie di reti WiFi, non esiste ancora una procedura simile a quella per le reti WEP, in quanto il meccanismo di protezione e’ piu’ sofisticato rispetto a quest’ultimo.

Gli attacchi possibili, riguardo il mondo del bruteforce, ovvero si continuano a fare tanti tentativi di password, fino a quando non si trova quella corretta.

I tempi di questi attacchi, possono durare da pochi minuti ad anni, in quanto se la password e’di questo tipo, toGo@290342\&06″$HGYb675à*&&(KARLermejo, il processo e’ notevolmente lungo.

L’attacco puo’ durare meno, se si utilizzano delle liste preconfigurate, che riducano il numero di tentativi, da quasi infinito ad un numero piu’ ridotto.

Ad esempio alcune liste sono gia’ disponibili in base al paese delle rete WiFi, dove tipicamente sono comprese le parole chiave piu’ famose, che possono essere combinato tra di loro.

Ci sono anche software, che generano delle liste di password, in base ad informazioni legate al proprietario della rete WiFi.

Se ad esempio la rete WiFi e’ protetta da una password, che contiene il nome della figlia e il nome di battesimo del portinaio, con un attacco di questo genere, e’possibile risparmiare tempo.

I software piu’ importanti per le reti wireless protette da WPA/WPA2 le troverete in:

AirCrack-NG

Fern WiFi cracker

https://www.youtube.com/watch?v=A6-eIUAYnIA


Come nel caso delle reti WEP, con password generata dal valore dell’SSID, un tool come WPA Tester puo’ verificare se la password di default e’ stata cambiato oppure no, anche per le reti WPA/WPA2.

C’’e’ anche un nuovo tipo d’attacco, che non si basa tanto sulla tecnologia di protezione della rete, piu’ che altro da un’azione fatta dall’utente, che prende il nome di attacco phishing.

Il tool in questione si chiama wifiphisher e l’attacco si basa sulla seguente dinamica;

  1. La vittima, che e’ gia’connessa alla rete WiFi in questione, viene de-autenticata, attraverso espedienti hardware come jammer, oppure software

  2. Il dispositivo della vittima a questo punto tentera’ di connettersi ad una rete WiFi diversa dall’originale, che però ha lo stesso SSID e una potenza maggiore

  3. Una volta connessa a questa nuova rete, la vittima verra’ re-indirizzata in una pagina web di configurazione, dove per qualche motivo tecnico, dovra’ re-inserire la password del WiFi originale

  4. A questo punto il PC attaccante, avrà a disposizione la password, per poter accedere alla rete WiFi originale

Questa tipologia d’attacco e’ molto potente, ma richiede un’azione da parte dell’utente e qualora si dovesse insospettire di qualcosa, potrebbe in poche minuti trovarvi fisicamente, in quanto l’attacco funziona bene quando l’attaccante si trova magari sullo stesso vostro pianerottolo.

Reti WIFI con tecnologia WPS

La tecnologia WPS e’ molto comoda, in quanto permette ad un dispositivo ed un router, di scambiarsi una chiave, sfruttando la possibilita’ di poter accedere fisicamente al router, premendo un pulsante.

Purtroppo, questa tecnologia, si e’ scoperta fragile nella prima versione, perche’ il pin che viene scambiato tra i due dispositivo e’ composto da 8 cifre, ma le ultime 4 sono generali dalle prime 4.

Il WPS non e’ una tecnologia di protezione di una rete, come WEP, WPA/WPA2, ma bensi’ una tecnologia d’aiuto per collegarsi ad un rete. Per questo motivo, e’ possibile craccare una rete WiFi utilizzando questo exploit, con uno dei seguenti tool:

Fern WiFi Cracker

Reaver

WPS Pixie

Concludo dandovi indicazioni per evitare intrusioni nella vostra rete wireless…

  • Utilizzare come livello di protezione WPA2.

  • Cercare di utilizzare una password composta lettere minuscole, maiuscole, numeri, caratteri speciali e abbastanza lunga.

  • Cercare di cambiare la password durante l’anno

  • Disabilitare il WPS.

  • Effettuare aggiornamenti il piu’ possibile al router

  • Evitare di inserire la password del vostro WiFi in pagine WEB.

  • Evitare di fornire la password della vostra rete ad amici, meglio creare una rete apposta per logo (rete Guest)

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