Anche i Carrelli hanno un anima.

 

 

 

Basta parlare di intellideficienza artificiale e arriviamo a postare cose serie..tipo acquisti all’Aldi di Borgaro (ci vado a prendere la grappa per fare l’infuso erbe svedesi..è compito mio provvedere alle bevande)..

Arrivo, parcheggio e cucco il carrello dopo aver inserito nello sgancio, la forcina trovata a terra..

 

 

Vi e’ mai capitato? Parlare con un oggetto o cercare di capire che anche lui ha un’anima?
Parliamo appunto del classico carrello della spesa quello che all’ipermercato lo vedi implaccato nel culo dell’altro carrello e devi infilarci una moneta per staccarlo dalla sua posa e ora mi domando perche’ la gente abbandona i carrelli della spesa in giro dove cazzo vuole?

Gliene frega della monetina che sta all’interno della gettoniera anche perchè infilano i gettoni di plastica, gliene frega se tu gli sbatti dentro con la tua macchina ventennale tenuta maniacalmente in box coperta con la prepunta fatta a mano da nonna Marietta.
Sembrerebbe una faccenda da niente, in fondo.

Accidia metropolitana. Piccole meschinita’ urbane.

Eppure, ogni volta che vedo un carrello abbandonato a se stesso il dubbio mi assale e un po’ mi rode il pallisterio.

Al cospetto di queste gabbie scoperchiate con le rotelle non posso fare a meno di lasciarmi coinvolgere dalle possibili ipotesi sul loro destino deragliato oltre che dalla pericolosita’ di investirlo.

Per quanto banali possano essere, è come se ne avvertissi la pena.

Io quei carrelli li compatisco, ma li odio, anche.

Specie quando me li ritrovo tra i coglioni.

Senza contare che la spesa “carrello tricolore


dove vado io non è valida per la grappa.

 


 

Se e’ vero che il coraggio non e’ altro che uno strano miscuglio di prudenza e di abbandono, chi ha avuto il coraggio di trascinarti fino a qui povero carrello?

Chi è quel bastardo figlio e’n’trocchia che ha avuto animo di svuotarti e buttarti via?

Chi si e’ concesso il lusso di non recuperare il suo euro di riscatto cavandolo da quella tua minuscola serratura, che una volta liberata ti unisce ai tuoi simili e ti permette di incularli e farti inculare tutti in fila appassionatamente uniti?

E, a proposito, a chi appartieni adesso che non fai piu’ parte di quelle inerti cordate che accolgono i clienti all’ingresso dell’ipermercato, prima di essere assalito dalla solita ondata d’aria, gelida d’estate e bollente d’inverno?

Troppe domande vero per un ammasso di ferraglia con ruote, e per cosi’ poco.

Infinite risposte possibili.

Meglio quelle impossibili e vediamo se riesci a rispondermi..

MIRACOLO.. SENTO LA TUA RISPOSTA…

Sono un carrello dell’Aldi quello piu’ vicino a casa tua.

Tu mi prendesti per caricare la grappa senza contare che la Lella ti fece il biglietto per prendere alcune cose.

Che bastardo sei.. I normali invece mi hanno caricato pasta, carne, scatole pesanti, acqua, bottiglie e buste di frutta.

Spingevano a fatica, ma il peso, cazzo lo portavo io.

 

 

Lui l’uomo dalla faccia di culo, sempre camicia e cravatta, quello che lavorava in ferrovia ed era amico di tuo cognato, zoppicava e tirava moccoli in barese.

Lei quella del quinto piano, gridava con voce da far bloccare le ruote anteriori.
Sembravano gente per bene con abiti eleganti presi all’ EuroSpin, macchina grossa, sai quei Suv fatti apposta per rovinare le altre macchine nei posteggi, specialmente quando aprono le portiere e piantano la legnata alla macchina vicina.

Perche’ minchia mi hanno lasciato da solo, abbandonato con la mia monetina dentro? E non tutti mettono la moneta, ci sono i furbi con la rondella di plastica che corrono grandi rischi col marocchino di turno arrivato fresco da Lampedusa..

 

 

Ogni mattina mi sganciavano per primo ed ero contento di fare il giro all’ipermercato.

Le mie ruote slittavano bene, le monete entravano giuste.

Portavo i bambini sul mio seggiolino.

Sterzavo perfettamente e non tiravo verso destra come il tuo uccello.

Senza contare le corse fatte con l’apertura di nuove casse e tu ne sai qualcosa…


La campana per la raccolta del vetro, qui a due passi, vengono a svuotarla sempre ma di me non nessuno mi caga.

 

I cani mi annusano e poi mi pisciano addosso.

Dov’e’ finita la mia dignita’?

Non posso andare avanti cosi’.

Ma il peggio e’ che non posso nemmeno tornare indietro..dai prendimi e saro’ tuo, saro’ il carrello della tua vita, non lasciarmi qui e riportami ad inculare il mio fratello e prenditi la moneta..te la sei meritata caro Carlo e soprattutto continua ad acquistare grappa e a scrivere cazzate..e ricordati che “scherza coi santi ma lascia stare i fanti”.